Waiting For A Prince Charming.

Giugno, 8 anni.

Sakura Haruno aveva sempre creduto nel Principe Azzurro.
Quell'individuo che era stato creato con il preciso obiettivo di renderla felice e di non farla mai soffrire.
La persona che avrebbe dovuto aiutarla nelle difficoltà, sostenerla in qualsiasi situazione, persino quando c'era la leggera possibilità di avere torto, sopportare i suoi capricci e amarla incondizionatamente, s e m p r e e c o m u n q u e.
Colui che un giorno sarebbe venuto a prenderla in sella ad un cavallo bianco per portarla nel suo castello lontano e vivere per sempre felici e contenti.
E lei aveva già progettato tutto; sarebbe venuto a casa in una calda e afosa giornata d'estate, si sarebbe presentato ai suoi genitori e infine, dopo aver pranzato così gli avrebbe anche dimostrato che era in grado di cucinare, con o senza il permesso dei suoi, si sarebbero messi in marcia.
Una volta arrivati al suo castello, che non doveva nemmeno essere troppo lontano però perché lei voleva restare vicino ai suoi genitori e ai suoi amici, avrebbe avuto inizio la sua perfetta vita.
Lui sarebbe diventato un abilissimo jonin, mentre lei si sarebbe allenata con lui per diventare altrettanto brava e poi avrebbero avuto dei bambini.
Sì, tanti piccoli bimbi che gattonano per il castello.
Che con i loro pianti, continui e perpetui lamenti e tanti pannolini da cambiare, avrebbero reso loro la vita un... inferno?
No, forse quello non era il termine giusto da utilizzare.
Ora però, alla veneranda di otto anni, cominciava a nutrire dei seri dubbi a proposito di questo.
Che il Principe Azzurro, dotato di scarso senso dell'orientamento, non si fosse ancora fatto vivo perchè si era perso era una possibilità, ma che egli, durante il suo viaggio per venire da lei, avesse incontrato qualcun'altra e avesse deciso di lasciar perdere lei, Sakura Haruno, era tutta un'altra.
Possibile che non sentisse il suo il suo amore trasparire da tutti i pori e che proprio quest'ultimo non lo attirasse a lei come un magnete?
Ma se lui non si decideva a venire da lei, allora sarebbe andata lei alla sua ricerca!
E quando lo avrebbe trovato, perché lei lo avrebbe trovato, gli avrebbe, prima, fatto pagare caro il suo ritardo e poi se lo sarebbe sposato.
Perché sì, alla fine era sempre un Principe Azzurro e andava trattato come tale.

Settembre, 8 anni.

Dopo varie ricerche aveva trovato in Sasuke Uchiha, il suo vicino di banco, il suo Principe Azzurro.
Lui era il ragazzo che tutte avrebbero voluto, ma essendo egli destinato solo a lei, non avrebbero mai ottenuto.
Certo, non aveva il caratteristico colore biondo dei capelli e nemmeno gli occhi azzurri, ma andava bene comunque perché lui era munito di un sacco di altre qualità.
Prima di tutto era simpatico e aveva anche uno spiccato senso dell'umorismo.
- No, Haruno. Non mi fa' per niente ridere. -
- ... -
Poi era estremamente gentile e disponibile.
- Quel kunai è M i o. Posalo. E no, non m'importa granché se non ti è ben chiaro l'argomento. -
- ... -
Senza contare poi il fatto che era perdutamente e follemente innamorato di lei.
- Sei noiosa, Haruno. E ora spostati, non riesco a vedere ciò che c'è scritto sulla lavagna. -
- ... -
Beh, anche il Principe Azzurro ha qualche difetto, no?
Forse lui ne aveva qualcuno in più, però.

Note dell'Autrice
Personalmente non credo nel principe azzurro( sì, con la minuscola U_U!), ma ho pensato che una come Sakura potesse crederci e quindi, mentre facevo il test d'inglese, mi è venuta l'idea di scrivere una fanfiction su questo argomento.
Mi ero ripromessa che se avessi preso più di cinque nel test l'avrei scritta e pubblicata( dovete sapere che la sottoscritta stava per dimenticarsi di rispondere a 34 domande su certo perché non aveva visto l'altra scheda, fortunatamente poi se n'é accorta gli ultimi cinque minutiXDDD. Che non era molto tempo, ma sempre meglio di niente.)
E quindi eccomi qua! Tra qualche giorno dovrei scrivere e pubblicare anche l'ultimo capitolo^^.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto e che recensiranno^^.