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Autore: cocochokocookie    01/07/2010    2 recensioni
« Seduta sullo scanno candido dalle basamenta vermiglie, osservava con sguardo vacuo la tela che eternamente le era posta dinanzi, ragione stessa della corolla d'alloro, sangue ed onore, prestigio e fango. »
[OC!Surprise]
Genere: Generale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Intreccio
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Rating: Giallo, ma nemmeno tanto, non sono stata poi ad approfondire assassini e cose simili.
Genere: Storico?
Personaggi: OC!Surprise, a voi l'intuito.
Note dell'autrice: scritta di getto, insoddisfacente, eppure unico frutto che mi ronzava per il capo quest'oggi. Perché senza lei, Hetalia non esisterebbe nemmeno.




Intreccio


Il centro del cerchio, la nascita del raggio, la fonte della sfera, il tratto della circonferenza.
Seduta sullo scanno candido dalle basamenta vermiglie, la donna dal crine corvino, raccolto nella crocchia sul capo, osservava con sguardo vacuo la tela che eternamente le era posta dinanzi, ragione stessa della corolla d'alloro postale sul capo dal fratello ed opera della sua esistenza.
Circondata da colonne d'ogni ordine gigante, nel suo monoptero niveo.
Ad ogni colonna, un nodo, ad ogni intreccio, sangue ed onore, prestigio e fango.
Si alzò, mai avrebbe pensato di potersi sentire tanto debole.
Gli occhi grigi di fumo si alzarono alle imponenti colonne, avvicinandosi e posando la mano dalla carnagione bronzata sopra il marmo venato d'oro, grattando il cupo sguardo oltre l'offuscato panorama, indefinito ed in costante mutamento.

Tempo mutava, indebolendola nel pensiero delle genti, sempre più disprezzata e dimenticata, negata la fatica e la vita trascorsa a mero capriccio dell'uomo e, contemporaneamente, muovendo lo stesso come desiderio infantile.
Bambina era nata, per le mani agili e la rapidità d'apprendimento, ragazza era cresciuta al pari della sapienza, al fianco dell'uomo che sempre avrebbe amato, donna era divenuta, con l'esperienza e la continuità.
Ed ora, guardando il frutto del suo operato, non poteva che domandarsi perché, se le genti la conoscessero tanto da sapere con esattezza con quanta tensione avrebbe creato l'ennesimo nodo, con quali movenze avrebbe intrecciato i fili e di che tonalità avrebbe scelto il tessuto, queste inisistevano nel ripetere eternamente il disegno del passato, conscie dei fallimenti altrui.

Secoli addietro, si narrava che una dama vagasse per le Agorà, di bianco vestita e dalla cinta del colore delle rose e labbra di Venere, raccontando e cantando di leggende, eroi e novelle antiche.
Secoli addietro, si diceva di una donna al cospetto del Faraone e tra le schiere degli schiavi, le mani degli scribi servivano unicamente lei, figlia eterna e madre infinita.
Secoli addietro, sugli scalini delle domus, patrizia e plebea, rivelava di segreti alla corte imperiale, accompagnava monarchi e discuteva con anziani sacerdoti degli intrecci del passato andato perduto.
Secoli addietro, sulle Caravelle, a Vienna, a Londra, tra i pestilenti ed i nobili, a Parigi, tra le armi reali e la rivolta, condannata, giudice ed esecutrice, un'algida e femminea figura si ritirava nelle ombre, i palmi intrisi di vermiglio.
Secoli addietro, odiata ed amata, godeva d'infiniti appellativi, passati e futuri, da Clio a Roma, chi la chiamava Alessandria e chi Colonne d'Ercole, incarnante la fine ed il principio.

Ma nessun altro quanto lei è conscio dello scorrere del Tempo, ora relegata al suo santuario per scelta autonoma, distante eppure onnipresente tra i popoli, madre e sorella delle nazioni.
Sospirò, passandosi lieve il palmo mancino sul viso, volgendosi e tornando al suo antico trono, adorno di preziosi e teschi in egual misura, osservando ancora la sua tela, soffermandosi sui repentini cambi di stoffa e colori, corrugando la fronte prima di prendere il filo scuro, riprendendo a lavorare, storcendo il naso per la monotonia.
Non era sempre stato così, oh, no.
Eppure sapeva che altre vie non ve ne erano, costretta dall'ottusità dell'umanità al solito, medesimo gesto.









[Ale Ale Alejandro~ (che poi io ci veda tanta di quella spamano, in 'sta canzone, fa nulla, lo vedrei anche in una coperta di lana lisa al ciglio della strada u_ù]
D'accordo, che cos'è questa cosa?
...
Ed io che ne dovrei sapere? ò___ò
Probabilmente qualcuno si chiederà perché abbia postato qualcosa di simile in questa sezione, io mi limito a rispondere che questa è una mia visione dell'origini delle Nazioni, se vogliamo metterla in questi termini, salutate la Mamma *OO*/.
Sorvolando su queste idiozie, spero non sia risultato a voi ciò che è ai miei occhi ad una seconda lettura.
Non ho mai riletto i miei lavori, ed ora ricordo perché =___=''
Ora mi ritiro nei miei alloggi, se vedemo~
   
 
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