BRUCIA ANCORA
«
Ho appena chiesto a Potter di vuotarsi le tasche. Ho trovato questo
».
Piton indicò il foglio di pergamena sul quale le parole dei
signori Lunastorta, Ramoso, Felpato e Codaliscia rilucevano ancora.
Una strana espressione indecifrabile apparve sul volto di Lupin.
La
pioggia batte incessante sul vetro dell'ufficio, e fuori non c'è
neanche una stella.
Un fascio di luce proveniente dalla mezza luna
illumina la scrivania, su cui è poggiata la mappa del
malandrino.
Lupin sospira, lanciandole l’ennesimo sguardo.
Com’erano felici e spensierati allora, i Malandrini.
Gli occhi
bruciano. Fa male come l’ultima volta.
Sirius,
come hai potuto tradirci così?
Asciuga gli ultimi residui di lacrime dal volto, e una nuvola
copre la luna, facendo sprofondare l’ufficio nel buio; intanto,
dentro di lui brillano come lucciole i soprannomi Felpato, Ramoso,
Codaliscia e Lunastorta, riuniti per la prima volta dopo 12 anni.