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Autore: TZumi    02/07/2010    2 recensioni
Come ogni sera mi ero recata al Silver Reign, sulla Sunset Blv, mi ero esibita con lo pseudonimo "Regina Maab"( o meglio, avevo esibito le mie tette ed il mio culo) sulle note dell'ennesimo pezzo rock del momento,per poi tornare in quello stanzino che il mio capo, Richard, si ostinava a chiamare spogliatoio a rivestirmi alla meno peggio, pronta ad assalire il bancone e a soddisfare la mia frustrazione con il primo stronzo che si avvicinava troppo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai a causa dei leggeri conati di vomito che salivano dal mio stomaco..
era normale, tuttavia...
la bottiglia di Ballantine's era riversa a terra, quel poco che ne rimaneva stava sgocciolando sui miei jeans.
Mi voltai e vidi accanto a me l'ennesimo frutto delle mie notti brave ancora avvolto nel suo alcolico sonno, e dentro di me pensai che forse era il caso di darci un taglio con questa vita...
ma lo pensavo tutte le mattine e riuscivo a portare avanti i miei buoni propositi solo fino all'ora di pranzo.
Una volta mangiato un boccone, il mal di testa passava ed ero pronta per l'ennesimo tete a tete con tutto l'alcool che riuscivo ad ingurgitare...
Quella mattina, tuttavia, non riuscivo proprio a riprendermi,quindi  mi alzai dal letto, frugai nei jeans e trovai il pezzetto di chelopane che cercavo...
riversai quel poco che conteneva sul piccolo specchio che tenevo nel cassetto, arrotolai cinque dollari e mi sdrai di nuovo, aspettando che salisse l'energia di cui avevo bisogno per affrontare l'ennesima giornata.
Nell'attesa di sentirne l'effetto, mi voltai su di un fianco ed osservai il ragazzo che dormiva accanto a me; era davvero bello, le sue spalle si alzavano ed abbassavano regolarmente, dormiva beato, come un bambino, e quasi mi fece invidia.
Sul suo volto angelico spuntava la prima rossiccia barba mattutina, le labbra erano semichiuse e piegate in un tenero sorriso,i capelli erano sparsi qua e la sul mio cuscino, dove era riversata anche una bandana semiaperta, gettata con casualita' in un momento di foga.
"Devi ammetterlo Mabel, questa volta hai avuto buon gusto!"
Schioccai la lingua e mi passai l'indice sui denti, che iniziavano ad intorpidirsi, raccolsi quei pochi abiti puliti che erano a terra, lasciando gli altri li, in attesa di essere raccolti per la lavatrice settimanale, e mi avviai verso il bagno.
Mi infilai sotto la doccia, godendo dell'acqua che scivolava sul mio corpo ed iniziai a vagare con il pensiero cercando di catturare il maggior numero possibile dei fatti accaduti la sera precedente.
Come ogni sera mi ero recata al Silver Reign, sulla Sunset Blv, mi ero esibita con lo pseudonimo "Regina Maab"( o meglio, avevo esibito le mie tette ed il mio culo) sulle note dell'ennesimo pezzo rock del momento,per poi tornare in quello stanzino che il mio capo, Richard, si ostinava a chiamare spogliatoio a rivestirmi alla meno peggio, pronta ad assalire il bancone e a soddisfare la mia frustrazione con il primo stronzo che si avvicinava troppo.
Ricordai di aver chiesto a Cherrie, la barista del Silver, se quella sera avesse  qualcosa che potesse mandarmi su di giri, e ricordo di essere uscita nel retro con lei. Dopo aver fatto toccare le tette a quella lesbica del cazzo in cambio di un po di coca, ricordai di aver apparecchiato sopra un bidone della spazzatura e di aver infilato su per il naso tutto quello che riuscivo ad inspirare.
Poi il buio.Non riuscii a ricordare altro.
Uscendo dalla doccia, sentii qualcosa muoversi in camera, quindi sfoderai uno dei miei migliori sorrisi e mi preparai ad affrontare il mio "ospite", indecisa se chiedere o no qualche dollaro di ringraziameno. A volte, se il tipo che mi ero portata a letto era davvero squallido, mi facevo lasciare qualche dollaro, giusto per guadagnare qualche cosa dato che la dignita era bella che persa!
Entrata in camera trovai ad accogliermi un paio di profondi occhi verdi e rimasi li immobile, finche una voce resa roca dai postumi non mi fece quasi sobbalzare:
"Ciao,io sono William...
mi sa che ieri abbiamo fatto un bel po di scintille piccola!"

  
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