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Autore: Spirale    02/07/2010    3 recensioni
-Mizu il mio era un esempio. -Quello lo avevo capito. Il ragazzo uscì dalla porta rientrando poco dopo. Stavolta fece il giro della scrivania e prese la mano sinistra della ragazza:-Tanti auguri Mizu. Mizu vide al suo anulare sinistro un anellino argentato con un rubino. La biondina lo abbracciò ringraziandolo. Gaara arrossì un po’. -In fondo è un semplice anello.- disse lui grattandosi la guancia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una giovane donna guardava la cascata che finiva in un turbine, simbolo del suo paese: il Villaggio del Vortice. Si scostò i capelli dal viso, lasciando cadere le lacrime.
Era il 10 ottobre e quel giorno compieva 18 anni. Gli stessi anni erano passati, dal giorno della morte dei suoi genitori. Iniziò a piangere, ripensando al dovere che le era stato lasciato: sua madre, Kushina Uzumaki era la kunoichi più forte del Villaggio e avrebbe preso il ruolo di Uzukage.
Ora invece a proteggere il Villaggio c’era lei, una semplice ragazza di 18 anni: Mizu Uzumaki.
Si specchiò nelle acque mosse dal turbine: i capelli biondi erano raccolti in una coda e gli occhi erano profondi come quelli del padre. Un’anziana signora si avvicinò alla ragazza, mettendole una mano sulla spalla.
-Mizu-chan… il Kazekage è arrivato.
-Di già?!-Mizu si asciugò le lacrime con il dorso delle maniche della maglia.
-Vuole parlarvi per la pace fra Suna e le Uzu no Tochi.
-Ah ok. Grazie dell’informazione baa-chan.
Mizu iniziò a correre verso il palazzo: ai cancelli c’era il Kazekage con le sue guardie.
-Mi dispiace di essere arrivato così all’improvviso, ma è giunta ora che questo contratto di pace venga firmato.
-Non si preoccupi signor Kazekage.
Mizu fece accomodare nel suo studio il ragazzo dia capelli rossi e lo sguardo di ghiaccio.
La biondina si accomodò sulla poltrona dietro la scrivania e fece sedere il Kazekage davanti a lei, che congedò le sue guardie. Mizu stava leggendo il contratto quando ad un certo punto fece notare al rosso che non era possibile rispettare i patti.
-Questo contratto risale a trent’anni fa. Non posso accettare a meno che non rivedi certi punti del contratto.
-Cosa sarebbe sbagliato scusa?
-Beh, si da il caso che ora sono io il nuovo Uzukage e quindi potrei semplicemente ritirare i miei uomini, visto che non ho niente contro Suna. E poi non credo saresti in grado di accettare un compito simile. Dovresti preoccuparti per le risorse del tuo paese che stanno diminuendo. Per quanto mi riguarda il mio paese potrebbe schiacciarvi con poco.
-Capisco che tu non ami la guerra ma questo è il mondo dei ninja. E anche se fermassimo questa guerra, ne inizierebbe un’altra. Non ci sarà mai la pace.
Mizu sbattè i pugni sulla scrivania e si alzò:- C’È MAI STATO UN SOLO UOMO CHE ABBIA MAI AMATO LA GUERRA?! SCOMMETTO CHE NEMMENO TU GAARA, VUOI CHE CONTINUI QUESTA INUTILE BATTAGLIA!! IO IL MIO LAVORO CERCO DI FARLO AL MEGLIO, CERCO DI PROTEGGERE IL MIO PAESE ANCHE A COSTO DI RIMETTERCI LA VITA!
-Allora perché non firmi il contratto?- chiese Gaara atono.
-Perché non posso abbandonare il Villaggio per un matrimonio! Non posso! Io devo rimanere qui, perché è mio destino rimanere qui anche a costo di continuare questa guerra!- Mizu iniziò a lacrimare.- Seduta al mio posto in realtà doveva esserci la kunoichi più forte di questo Villaggio: Kushina Uzumaki, che ha fatto l’errore di innamorarsi, abbandonare il Villaggio e morire dando alla luce due mostri. Io non voglio assolutamente fare la sua fine ed è per questo che non posso sposarti!
-Non puoi…o non vuoi?
Mizu rimase spiazzata da quella domanda e divenne rossa. Ritornò seduta con un tonfo e guardò torva il ragazzo:- Stai insinuando che non capisco i miei sentimenti?
-Non ho detto questo. Io credo solo che tu ti senti responsabile della morte di tua madre e per quello non vuoi accettare il contratto, pur sapendo che sarebbe la cosa migliore per il tuo Villaggio.
-Gaara cerca di capirmi! Sono vincolata a troppi patti, vorrei essere libera di scegliere…
-Allora facciamo così, se fosse una questione personale se fossi io di prima persona a chiederti di sposarmi, cosa mi risponderesti?
-Eh? Cioè…io ecco…-Mizu era diventata nuovamente rossa e aveva distolto lo sguardo da quegli occhi acquamarina così belli. Gaara sorrise, si alzò e tenendole un mano si curvò sulla scrivania fino ad arrivare al viso di lei. La baciò. Mizu all’inizio era rimasta un po’ sorpresa ma si lasciò andare e lasciò che la lingua di Gaara accarezzasse la sua. Quell’attimo magico finì non appena lei si scansò abbassando lo sguardo. Il rosso si alzò e si avviò verso la porta.

-Mizu il mio era un esempio.
-Quello lo avevo capito.
Il ragazzo uscì dalla porta rientrando poco dopo. Stavolta fece il giro della scrivania e prese la mano sinistra della ragazza:-Tanti auguri Mizu.
Mizu vide al suo anulare sinistro un anellino argentato con un rubino. La biondina lo abbracciò ringraziandolo. Gaara arrossì un po’.
-In fondo è un semplice anello.- disse lui grattandosi la guancia.
-Per me è molto più che un semplice anello…me lo hai regalato tu.- disse con un caldo sorriso. Stavolta fu lei a baciarlo.



  
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