Crossover
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Autore: daeran    14/09/2005    4 recensioni
Che cosa lega le sorelle Halliwell al gruppo di Sanzo? Perché il “pelatone” biondo ha lasciato il Togenkyo alla volta della San Francisco del 2000, accompagnato solo da due dei suoi compagni? Che cosa mai può averlo spinto ad abbandonare il viaggio verso il Tenjiku e cosa potranno fare le tre streghe per lui? Probabilmente nulla, a parte evitare di farsi uccidere nel fuoco incrociato provocato dalla devastante rabbia di un dio della guerra condannato a morte e dalla furia di un bonzo defraudato della cosa a cui, suo malgrado, tiene più di ogni altra al mondo.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anime/Manga, Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Riecchime! Paura che non tornassi eh? ^___^ Riecco un nuovo capitolo. Qui non c'è moltissima azione ma spero cominci a comprendersi qualcosa. Personalmente mi piace molto questo capitolo ma se lo trovate troppo veloce in certi passaggi o completamente incomprensibile, fatemi sapere :)

I soliti doverosi ringraziamenti a chi continua a seguirmi e commentarmi.
Dk86, grazie! Ti sei preoccupato? Anche io! ^___^ figurati Phoebe!
KillKenny, La Sorgente.. mhh interessante O_^  (e dire che pensavo avreste capito immediatamente di chi si tratta... O______ò )
Grazie anche a Chihiro e Lety ^_^ ecco l'11 Capitolo ^_-

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Capitolo 11

Imprevisto

 "Hòmura?" chiese una voce alle spalle della strega. La ragazza  si voltò di scatto e si trovò davanti il demone di nome Hakkai che la fissava accigliato.
Indietreggiò di qualche passo ed inciampò inavvertitamente su di un lembo rialzato del tappeto, cadde di schiena, senza fiato ma il demone rosso l'afferrò per le spalle, un attimo prima che colpisse il tavolino di vetro.
"Tutto bene?" le chiese, aiutandola a rialzarsi.
"Si... credo di si..."
Per la prima volta la ragazza notò due profonde cicatrici spiccare sulla guancia sinistra di Gojyo, sempre opportunamente coperta da un ciuffo ribelle di capelli; la giovane strega, senza sapere perchè, senza neppure pensare, sollevò una mano a sfiorare il viso del demone, questi si ritrasse sobbalzando ma non riuscì ad evitare il contatto.
Phoebe fu subito scossa da un brivido: vide davanti agli occhi l'immagine di un bambino sorridente che porgeva un mazzo di fiori rossi ad una donna in lacrime; improvvisamente la donna si avventò urlando sul bambino e prese a colpirlo ripetutamente sulla testa, il bambino cadde a terra, sulla guancia sinistra aveva ora due profonde ferite dalle quali sgorgava copiosamente il sangue che gli andava ad imbrattare la maglietta e i pantaloni.
"Ehi, sei sicura di stare bene?" la voce di Gojyo la riscosse dalla visione.
"Come?"  Phoebe sollevò lo sguardo ad incontrare gli occhi di rubino del demone kappa, la sua attenzione si posò nuovamente sulle cicatrici.
"Era il passato..." bisbigliò la giovane, il demone inarcò un sopracciglio.
"Hai visto Hòmura nel passato?" domandò, prima di rendersi conto che gli occhi della ragazza erano ancora fissi sulla sua guancia; improvvisamente le volse le spalle e, noncurante, si avvicinò  ad Hakkai.
"Hòmura? No... io..." la strega si rese conto che ciò a cui aveva assistito faceva parte del passato di Sha Gojyo, un passato difficile, un passato sofferto; era certa di aver letto, nello sguardo atterrito del bambino, la stessa triste espressione che aveva attraversato il volto del mezzodemone la sera prima, quando aveva pronunciato quelle strane parole: < Neppure nel Togenkyo, in realtà, certe relazioni sono ben viste. >
"Signorina Phoebe, si è svegliata pronunciando il nome di Hòmura, ha avuto qualche altra visione?" Hakkai le rivolse un incoraggiante sorriso; possibile che quell'uomo sembrasse sempre così gentile?
"Hòm...? Oh si!! Certo!! Il sogno... non era una visione, non so bene cosa fosse ma ho visto... Dove sono le mie sorelle?" si interruppe, resasi conto di trovarsi sola con i due strani demoni.

"Qui... Spero tu abbia dormito bene, Phoebe, perchè noi non abbiamo chiuso occhio!" Piper entrò nella stanza, trasportando un vassoio di tazze stracolme di caffè fumante. Aveva gli occhi gofi, il viso struccato e stravolto, i vestiti della sera prima stropicciati ed i capelli scompigliati, raccolti sulla nuca. Phoebe quasi scoppiò a ridere, pensando a quanto la sorella, così conciata, somilgiasse ad una vecchia massaia di fine ottocento ma il pensiero di essere ridotta in uno stato molto simile la spinse semplicemente a lanciare uno sguardo imbarazzato ai due uomini presenti che a loro volta apparivano spossati ed insonnoliti.
"Buon giorno, sorellina. Non so come hai fatto a non svegliarti sta notte, con quel fracasso!" Paige apparve subito dopo Piper, con una tazza di caffè in mano e si stiracchiò, sbadigliando languidamente davanti alla porta della cucina. La testa di Gojyo si piegò da un lato mentre contemplava ammirato la camicetta corta della ragazza sollevarsi pericolosamente sopra l'ombelico ed oltre, un sorriso divertito gli si disegnò sul volto.
"Fracasso? Perchè? Cosa è successo?" chiese Phoebe sorpresa.
"Oh, niente di che. E' stato solo un falso allarme." tagliò corto Piper.
"Già, ma tu hai quasi fatto saltare in aria il draghetto per il falso allarme!" ridacchiò ancora Paige.
"Umph... E' colpa tua, ti sei messa a strillare come una foca."
"Da quando in qua le foche strillano? "
"Ragazze... " Phoebe cercò di attirare la loro attenzione.
"Le sue sorelle hanno utilizzato il cristallo per cercare di localizzare il nostro amico, signorina Phoebe; probabilmente c'è stato un errore o un malinteso, non mi intendo di stregoneria ma il pendolo ha indicato la vostra casa, così c'è stata un pò di tensione, tutto qui." Hakkai spiegò l'accaduto, fissando la strega.
"Casa nostra? Il cristallo non ha mai sbagliato, che significa che c'è stato un malinteso?" domandò Phoebe accigliata, rivolgendosi alle sorelle.
"Beh, il demone non era in casa, Phoebe, è probabile che non sia neppure in questa parte del mondo. Forse il cristallo ci ha semplicemente indicato dove si trovava il diadema o le persone che lo hanno portato qui, non riuscendo a localizzare il vero proprietario." Paige alzò le spalle e bevve un sorso di caffè.
"O il luogo in cui presto si troverà Son Goku..." borbottò la sorella.
"Ci avevo pensato anche io, in effetti ma sua sorella Piper mi ha assicurato che questo genere di oggetti non hanno potere di preveggenza" aggiunse in risposta Hakkai.
"Beh, cristallo o non cristallo, se la premonizione è giusta, prima o poi la stupida scimmia verrà a trovarci qui in casa, no? Allora tanto vale sederci comodi ed aspettare che arrivi." sbadigliò Gojyo stiracchiandosi. "Ma il bonzo corrotto si è perso o cosa?" domandò ancora, prima di sedersi ed afferrare una tazza di caffè.
"Beh, starà dividendo le informazioni che abbiamo con i  Sanbutsusin(1) di questa dimensione, gli ci vorrà del tempo. Speriamo solo che sappiano dirci qualcosa, sopratutto ora che sappiamo che anche Sanzo corre un reale pericolo." Hakkai fissò il pavimento, con aria preoccupata.
"Tsè, non contarci troppo, Hakkai, quel maledetto bonzo è un tipo che non muore neanche se lo ammazzi."
"Non lo so, Gojyo, questa volta non sappiamo neppure con chi abbiamo a che fare. Inoltre Goku è contro di noi e anche tu sai quanto sia forte e privo di controllo senza il diadema; il Sutra del Cielo Demoniaco è scomparso, il potere delle streghe a quanto pare non funziona e come se non bastasse..."
"Hakkai..." Gojyo interruppe il flusso di negatività, si sollevò in piedi e fronteggiò l'amico.
Senza aggiungere altre parole, lo colpì con un pugno sotto il mento e lo lanciò lungo disteso sul tappeto, ai piedi delle streghe, rimaste ancora una volta attonite.
"Altro da dire, uccellaccio del malaugurio?" domandò il mezzodemone seriamente.
"... Ahia..." rispose il demone, massaggiandosi il volto, un guizzo divertito gli attraversò gli occhi verdi.
"Ecco, questa è una risposta accettabile." Gojyo lo aiutò a rialzarsi.
"Potevi limitarti ad uno spintone..." borbottò Hakkai, contrariato.
"Pappamolle, era una carezza. Quando parli a quel modo, mi fai solo venire una gran voglia di spaccarti la faccia, ringrazia che mi sia limitato ad un pugno."
"E' così che i demoni si dimostrano affetto? Interessante, se usassero anche le sfere di fuoco, avremmo meno lavoro da fare ogni settimana!"  ridacchiò la strega più giovane.
"Sfere di fuoco? E' un'idea intrigante, signorina Paige...." ammiccò sorridente Hakkai.
"Eh?" Gojyo lo fissò accigliato e si allontanò di un passo. "Scherzi, giusto?"
"Sai una cosa? Hai ragione, Gojyo, non ha senso abbattersi ora. In fin dei conti, comunque vada, prima o poi incontreremo Hòmura e Goku. Anche se dovessimo essere certi che ci uccideranno, un incontro resta inevitabile, non è così? Quindi a che serve fasciarsi troppo la testa?"
"Già!" il demone kappa sorrise, sollevando le spalle. "Facciamo una scommessa? Chi muore per primo, ucciso dalla scimmia con lo stomaco nel cervello, perde."
"Ok, quale sarà la penitenza per il perdente?" chiese ancora Hakkai, divertito.
"Dovrà correre nudo davanti ad Hakuryu per le prossime dodici miglia, inseguito da uno sciame di api killer!"
"Io lo dicevo che questi due erano strani" Paige si sedette sulla poltrona e cominciò a sfogliare svogliatamente il Libro delle Ombre, ancora posto sul tavolino.
"Paige!" la riprese Piper.
"Che c'è? A te sembrano normali?"
Hakkai rise allegramente. "Probabilmente ha ragione, forse siamo un pò strani ma questa sorta di gioco è l'unico modo di vivere che conosciamo."
"Io ne conosco un altro, molto più divertente." Gojyo si sedette accanto a Paige, finse di essere interessato al libro ma prese a sbirciare la scollatura della camicetta della strega, abbigliata ancora come la sera prima, quando aveva di tutta fretta abbandonato la discoteca, richiamata dalla richiesta di aiuto di Piper.

"Piper, devo parlarti... in privato" Phoebe si avvicinò alla sorella maggiore.
"E' per il sogno di cui ha parlato prima, vero?" si intromise Hakkai, tornato improvvisamente serio. "So che non vi fidate ancora di noi, signorina, ma se sa qualcosa che rigurada Hòmura o Goku, vorrei pregarla di metterne al corrente anche noi; che vi fidiate o meno, stiamo solo cercando di salvare la vita di un nostro caro amico."
Phoebe tentennò, guardando imbarazzata il demone gentile.
"Beh, Phoebe, tu ci hai detto di fidarci, non possiamo certo tirarci indietro ora." le ricordò la sorella maggiore.
"Si ma..."
"Nella tua visione, anche loro erano morti, se non sbaglio, quindi qualsiasi pericolo corriamo noi, lo corrono anche loro, Phoebe."
La strega si lasciò convincere: "D'accordo, ma se ci state imbrogliando, ne pagherete le conseguenze." minacciò senza troppa convinzione, rivolta al sorridente Hakkai.


"Ho fatto un sogno strano, sta notte, o meglio, non sono sicura si trattasse davvero di un sogno." cominciò a spiegare.  "I suoi occhi... li avevo già visti, quando ho avuto quella visione di Son Goku..." aggiunse sovrappensiero.
"Hai sognato gli occhi di Son Goku?" domandò Piper.
"No, quelli di Hòmura! Quando ho avuto la seconda visione, nel momento in cui è comparso il Nulla, ho visto nell'oscurità due occhi diversi, uno dorato e uno azzurro."
"Si, si tratta di Hòmura. Perchè non ce lo ha detto prima, signorina?" si intromise Hakkai.
"Non lo so, ero rimasta sconvolta alla visione dei bambini... io... non lo so, fatto sta che quando mi sono addormentata li ho rivisti, cioè ho visto Hòmura in persona."
"Il Rinnegato di cui ha parlato Leo?" domandò accigliata Paige.
"No, non credo, credo si trattasse del vero Hòmura, aveva uno sguardo strano, triste. Ha parlato di Sanzo e dell'essere che ha imprigionato lui e il vostro amico."
"Che cosa le ha detto?" chiese ancora Hakkai.
"Sembrava che sapesse che questo Rinnegato teme il potere del trio, poi ha aggiunto qualcosa sul fatto che Sanzo non deve avvicinarsi ad un certo... non mi ricordo il nome che ha detto: Sensei qualcosa..."
"Seiten Teisei." una voce nota risuonò dall'ingresso del salotto, facendo sobbalzare tutti i presenti.

"Sanzo!"
"Leo! Siete tornati, finalmente! Cominciavamo a preoccuparci. Cosa è successo?"
"Perchè non dovrei avvicinarmi a Seiten Teisei?" Sanzo avanzò nella stanza, ignorando la domanda di Piper.
"Sai di chi si tratti?"
"E' Goku." tagliò corto il bonzo, portandosi davanti alla strega veggente. "Perchè non devo avvicinarmi a lui?"
"Non lo so... stava per dirlo ma siamo stati interrotti da Son Goku, cioè Hòmura ha detto che non si trattava davvero di lui, comunque sia, il ragazzino ha cominciato a picchiarlo, poi si è rivolto contro di me ma Hòmura lo ha fermato di nuovo, a quel punto sono riuscita a svegliarmi."
"Cosa significa?" domandò accigliato Gojyo. "Era un'altra visione?"
"No, era reale, come se mi trovassi davvero qui con lui." rispose Phoebe.
"Qui?" Leo si avvicinò alla cognata.
"Si, eravamo in casa, in questa casa. Hòmura ha detto che ci trovavamo nella mente del Rinnegato..."
"E' probabile." sentenziò Leo pensieroso.
"Probabile?"
"Si, sei empatica Phoebe, ricordi?"
"Si, ma non siamo vicini a questo Rinnegato, nè lo ho mai incontrato, come posso essere entrata in... La visione!" disse all'improvviso.
"Esatto" annuì Leo. "Quando hai avuto la seconda visione, devi aver stabilito un qualche legame empatico con il Rinnegato..."
"Con Hòmura." lo corresse la strega. "Sono entrata in contatto con la mente di Hòmura, la mia disperazione per ciò che vedevo mi ha guidato verso la sua disperazione; per questo non me ne sono accorta subito, mi sembrava che ciò che provavo fossero le mie emozioni suscitate dalla visione, invece erano quelle di Hòmura."
"Ma lo spirito di Hòmura è prigioniero della coscienza del Rinnegato." concluse per lei il monaco biondo, "Quindi sei entrata in contatto anche con lui ed ora sa che cercheremo di fermarlo. Complimenti, ci hai appena fatto perdere l'effetto sorpresa." Sanzo sbuffò.
"Ehi! Io non ho mica..."
"Ha capito che anche noi siamo qui, suppongo, visto che Hòmura le ha parlato di Sanzo...." la interruppe ancora Hakkai.
"Credo di si, quando ho nominato Sanzo, ha reagito in modo strano, ha detto *è stato lui a sottrargli il potere* o qualcosa del genere ma non so a cosa si riferisse."
"All'incantesimo di sigillo." rispose teso l'Anziano.
"L'incantesimo? Ma non ha funzionato, Leo!" Piper fissò accigliata il marito.
"Pare di si, invece." Il bonzo sbuffò ancora. "Secondo i vostri Vecchiacci lassù, ha funzionato e il potere del Sutra del Cielo Demoniaco della nostra realtà, è in qualche modo scomparso da questa, o quanto meno non riescono a localizzarlo."
"Scomparso? In che senso? Dove è finito?" chiese Paige.
"Bella domanda! Perchè non provi a dirmelo tu, visto che è successo dopo che avete letto quella simpatica filastrocca?" la voce sarcastica del bonzo assunse un tono infantile e canzonatorio, Paige mosse un passo verso di lui ma venne interrotta da Phoebe.
"Aspettate un momento; non è una buona notizia?" domandò.
"Certo, buonissima! Se ci tieni al completo annullamento dell'esistenza, si è ottima!" rispose Sanzo.
Phoebe lo ignorò e si rivolse a Leo: "Scusa, se il potere non è più in mano al Rinnegato, significa che non può scappare, nè può dare il via ai suoi piani, indipendentemente da dove questo potere sia finito."
Leo la fissò con aria contrita: "Si è così ma non è quello il problema. In molti nel mondo demoniaco hanno percepito la comparsa sulla terra del Rinnegato e dell'incredibile potere che portava con sè. Quando avete pronunciato l'incantesimo, avete si sottratto l'energia del portale al Rinnegato ma l'avete spedita da qualche parte nel mondo incustodita e lontana dal suo legittimo proprietario." indicò Sanzo. "Questo è un problema perchè ora i demoni del nostro mondo, sono in fermento, vogliono impadronirsene. Pur non sapendo esattamente di cosa si tratti, sanno che è un'energia che va oltre la conoscenza di questa realtà e sanno che nessuno cercherà di fermarli, se la raggiungeranno per primi. Gli Anziani non sono in grado di localizzare la fonte del potere, è come se questo avesse invaso completamente la nostra dimensione, ne sentono la forza ma non sanno come raggiungerla. Probabilmente anche i demoni sono nella stessa situazione ma..."
"Ma pur di averla sono disposti ad uccidere ed essere uccisi..." concluse Piper.
"Esatto... Gli Angeli sono in stato di allarme, io non dovrei neppure trovarmi qui ora; lassù vogliono che stia al sicuro finchè la situazione non migliora ma dovevamo riportarvi un'informazione interessante."
"Che informazione?"
"Riguarda la posizione e la natura dei cinque portali qui sulla terra. Come ho detto ieri sera, dopo la ricomparsa dei Titani, avevamo deciso di intraprendere alcune ricerche sugli antichi poteri della Creazione"
"Si ma non avevate scoperto niente di interessante." rispose Piper accigliata.
Il volto di Leo si piegò in una smorfia contrariata: "Così credevamo. A quanto pare, uno dei nostri massimi esperti in magie arcaiche aveva fatto delle scoperte importanti sull'argomento, ma aveva preferito proseguire le ricerche in segreto, tenendo gli altri Anziani all'oscuro."
"Bene! Forse questo tizio può dirci dove trovare..." Gojyo venne interrotto da un lamento della strega maggiore la quale, con un solo sguardo all'espressione contrita del marito, aveva capito a chi si stesse riferendo.
"Non dirmelo... Ti prego non dirmi che era lui..."
"Lui chi?" domandò stranita la più giovane. Leo sbuffò annuendo.
"Gideon!" sbottò Piper. "Non è possibile! Anche da morto deve romperci le scatole?"

"Di chi stiamo parlando?" domandò Hakkai, spezzando il silenzio sorpreso, creatosi attorno famiglia Halliwell.
"Era il vecchio preside della scuola di magia, è morto qualche anno fa." sospirò Phoebe.
"Avete una scuola di magia?" si intromise Gojyo ma venne zittito dal bonzo.
"Già e il nostro Vegliardo qui, " indicò Leo "lo ha ucciso, prima di farsi rivelare cosa avesse scoperto."
"Senti, ne abbiamo già parlato. Ha cercato di uccidere me e i miei figli, non potevo comportarmi altrimenti e inoltre cosa potevo saperne? Eravamo tutti convinti che avesse abbandonato le ricerche!" ribattè Leo seccato.
"Si ma che cosa aveva scoperto esattamente?" chiese Hakkai, cercando di arrivare al punto della discussione e sedare sul nascere una possibile lite tra i due uomini.
"La vera origine dei portali, il loro vero scopo e il legame che avevano con la Creazione Celeste e probabilmente qualcosa sui manufatti che ne contengono il potere." rispose l'angelo.
"Cioè, sapeva dove trovarli?" domandò ancora Gojyo.
Leo alzò le spalle: "Forse, lassù sono stati piuttosto sbrigativi..."
"Come se volessero nascondere qualcosa."  lo interruppe sospettoso il bonzo.
"Non stavano nascondendo nulla; cercavano solo di metterci in guardia ed indirizzarci velocemente sulla giusta strada!" ribattè ancora l'Anziano.
"Ma vi hanno detto dove trovare i sutra di questa dimensione?" domandò Hakkai.
"Qui non sono sutra, sono altri tipi di oggetti, con iscrizioni e.."
"Leo..." Piper scoccò un'occhiataccia urgente al marito.
"Oh, si, scusate" questi sorrise imbarazzato. "Dovremmo trovare tutte le informazioni che ci servono alla scuola. L'assistente di Gideon, ha scoperto e catalogato vari oggetti che egli aveva nascosto negli anni di ricerche, oltre naturalmente ad aver scovato i suoi diari ".
"Bene, andiamo allora. Dove si trova questa scuola?" chiese pratico Hakkai.
"Si raggiunge dalla soffitta." Rispose pronta Paige. "Prima di andare, però, devo cambiarmi." disse e, senza aggiungere una parola, orbitò al piano di sopra.
"Giusto! Anche io dovrei cambiarmi." Phoebe, si precipitò a sua volta fuori dal salotto.
"Leo, prepara i bambini, mentre mi vesto." anche Piper corse verso le scale, senza voltarsi indietro, lasciando i quattro uomini da soli.
"Cosa? Ma che diavolo fate? Non stiamo andando ad un concorso di bellezza, stupide ragazzine!" la vena sulla tempia sinistra di Sanzo cominciò a pulsare vistosamente.
"Sanzo, Sanzo, Sanzo... mi rendo conto che per te questo sarà un concetto difficile da comprendere ma queste tre splendide creature sono donne e, se ne avessi incontrata qualcuna di più, sapresti che le donne non escono mai di casa senza essersi prima fatte belle!" Gojyo sorrise sornione, portando un braccio sulle spalle del bonzo; la canna della shoreiju gli si poggiò silenziosamente sul mento. "Vuoi morire?"


Non meno di venti minuti dopo, trascorsi ascoltando la migliore collezione di insulti e imprecazioni, imparate nei ventiquattro anni di vita sacerdotale del Venerabile trentaduesimo Toah  Genjyo Sanzo Hoshi, le tre streghe erano nuovamente in salotto, profumate, truccate e vestite di tutto punto, pronte per una nuova caccia ai demoni (esclusi i presenti).
"Avete bisogno di qualche minuto in più? In fondo non abbiamo niente da fare, possiamo aspettare tutto il tempo che vi serve." ringhiò sarcasticamente Sanzo, stringendo i pugni e digrignando i denti come un leone infuriato.
"Beh, in effetti non sono sicurissima delle scarpe..." scherzò Paige. Hakkai afferrò al volo il monaco che scalciò infuriato in direzione della strega più giovane.
 Ben presto furono in soffitta(2), pronti ad attraversare il varco che univa casa Halliwell alla scuola di magia; Leo e Piper che si erano attardati sulle scale, dietro il nutrito gruppetto di persone, comparvero poco dopo nel familiare turbinio di scinitille azzurre, affiancati da Wyatt e Chris, il quale dormiva beatamente nel marsupio che la madre indossava.

"E questo che significa?" sbottò improvvisamente il bonzo. "Non stiamo andando a fare un pic-nic, dannazione!"
"Adesso basta! Mi stai davvero stufando!" Piper avanzò, prima che il marito potesse fermarla. "Il mio mondo, la mia famiglia, i miei figli sono in pericolo perchè tu, stupido idiota, non sei riuscito a difendere il tuo stesso potere! Sempre grazie a te, la nostra casa non è più un luogo sicuro, visto che il mostro che definite vostro amico intende ucciderci. Sei venuto a chiederci aiuto? Bene, ti aiuteremo ma, visto che posso,  porterò i miei bambini in un luogo che reputo sicuro, la scuola di magia. La cosa non ti sta bene? Vai al diavolo!"  sbraitò a pochi centimetri dal volto del bonzo, che la scrutò senza battere ciglio, con un'espressione indefinibile negli occhi color ametista.
"Tsè, fai come ti pare, strega." rispose con voce di nuovo fredda e calma.
Mentre la strega di nome Paige si apprestava ad aprire la grande porta che spiccava sul muro della soffitta, un pensiero tornò a farsi strada nella mente del bonzo:
< forse non sono così inutili dopotutto, fino ad ora solo gli idioti che sono stato costretto a scegliere come compagni di viaggio, hanno avuto il fegato di parlarmi in quel modo e sono rimasti vivi per raccontarlo. >
Prima di attraversare il portale, lanciò uno sguardo in tralice a Wyatt, per rendersi conto di essere a sua volta fissato dal piccolo. L'espressione risoluta e seria del bambino, gli provocò una strana scossa lungo la spina dorsale ma non riuscì a comprendere cosa significasse, perchè Leo prese in braccio il figlio e si avviò, interrompendo così il contatto visivo tra i due.
"Sanzo? Tutto bene?" Hakkai sfiorò gentilmente un braccio del bonzo.
"Mmph... Muoviamoci." annuì ed insieme seguirono gli altri. Appena gli ultimi attraversarono la porta, questa si richiuse alle loro spalle e scomparve in un istante, lasciando spazio ad un lnghissimo corridoio senza fine, sul quale affacciavano una miriade di porte chiuse.

"Benvenuti alla scuola di magia! Paige, che piacere rivederti così presto. Pensavo avessi preso qualche settimana di vacanza." cantilenò una voce alle loro spalle.
Un uomo non molto alto, con un volto sottile ed emaciato, gli occhi piccoli scuri come la lunga tunica nera che indossava, si avvicinò al gruppetto, sorridendo cordialmente.
"Carson!(3)" Paige sorrise a sua volta. "Si, sono in vacanza ma abbiamo una piccola emergenza."
"Per il Rinnegato, vero? Sappiamo ogni cosa, siamo stati messi in allarme. Se volete, potete rifugiarvi qui per il tempo necessario, vi prepareremo un alloggio; in molti sono...."
"Grazie, Carson ma noi siamo qui per raccogliere informazioni. Non vi hanno avvisati del nostro avviso?" domandò quindi Leo avanzando verso l'uomo.
"Anziano Leo!" Carson si allontanò di un passo, quando il suo sguardo cadde sull'Anziano che teneva in braccio Wyatt.
"Noi, sapevamo che..." balbettò imbarazzato.
"Siamo qui per consultare i testi delle ricerche di Gideon, Carson. Credevo vi avessero detto tutto." lo interruppe Leo, scettico.
"Ma si! Naturalmente! E' solo che non ci aspettavamo che..."
"C'è qualche problema, Carson? Il laboratorio di Gideon è ancora intatto, vero?" domandò Paige con tono lievemente preoccupato.
"Si, si, naturalmente..." L'uomo lanciò un'altra occhiata a Leo, poi tornò a rivolgersi a Paige: "Volete consultare i documenti immediatamente?"
"No, un altr'anno, magari!" sbuffò Sanzo, cominciava a perdere la pazienza, possibile che in quel piano di esistenza, avessero tutti una gran voglia di sprecare il tempo?
"Preferiremmo consultarli subito, Carson, se per te va bene." rispose Paige, non prima di aver occhieggiato in malo modo il bonzo.
"Naturalmente, naturalmente." annuì lo strano uomo. "Da questa parte, prego" si voltò e guidò il gruppo di streghe angeli, demoni (e bonzo), lungo il corridoio.
Il monaco e i due demoni, chiudevano la fila, distaccati di pochi metri dalla famiglia Halliwell.
"Strano, non trovi?" bisbigliò Hakkai, avvicinandosi a Sanzo.
"Mh..." annuì semplicemente il bonzo.
"Sembra quasi che vogliano nasconderci qualcosa."
"Nasconderla a lui, non a noi. Noi siamo demoni, dovrebbero averlo percepito immediatamente ed invece non ci hanno neppure notato, ma avete visto la faccia che ha fatto quel tipo, vedendo Leo?" si intromise Gojyo. "Sembra temere che scopriamo qualcosa."
"Già... anche prima, davanti agli altri Anziani, ho sentito una sensazione simile."
"Cosa significa? Credevo fossero alleati, perchè dovrebbero nascondergli la verità in un momento come questo?" domandò in un sussurro Hakkai.
"Non ne ho idea, ma tenete gli occhi aperti." ordinò secco Sanzo.
Carson si fermò davanti ad una porta, sollevò una mano ed un folto mazzo di chiavi comparve dal nulla con un tintinnio metallico, scelse una chiave, la inserì nella toppa della serrature ed aprì con un sonoro scatto.
"Bene, qui troverete l'archivio personale del vecchio preside Gideon. Vi avverto, non sarà facile trovare quello che cercate." Aggiunse, fissando negli occhi Leo.
"Apri la porta, Carson" ordinò questi, secco.
Quando furono tutti dentro, si ritrovarono di fronte uno spettacolo incredibile;.uno stanzone enorme si espandeva davanti a loro, occupato da un'infinità di scaffali, ricoperti da cima a fondo di pergamene, libri antichi, vasi, statue di qualsiasi dimensione. Se avessero dovuto scartabellare ogni cosa, alla ricerca di qualche informazione riguardante i manufatti contenenti il potere della Creazione, non gli sarebbero bastati cento anni.
"Accidenti..." borbottò Piper. "Avete un archivio enorme! Qual'è la sezione di cui si occupava Gideon?"
"Ehm..." Carson si guardò attorno imbarazzato. "Questa..." disse allargando le braccia, "come ho detto prima, questo era l'archivio privato di Gideon, tutto ciò che contiene è relativo a ciò che egli stesso studiava o aveva scoperto. L'archivio della scuola è nei sotterranei." precisò. "Vado ad informare Harrison(3), il vecchio assistente del preside, del vostro arrivo. Potrà aiutarvi nella vostra ricerca." detto questo Carson uscì dalla stanza.
"Wow... sono l'unico che sta già morendo di noia al solo pensiero di girovagare tra questa cartaccia?" domandò Gojyo, appoggiandosi al muro con espressione sconsolata.

 

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(1)Sanbutsusin: ovviamente Hakkai si riferisce agli Anziani del mondo delle Halliwell: nel suo mondo si chiamano Sanbutsusin, che sarebbero i testoni che hanno dato il compito a Sanzo di fermare la resurrezione di Gyumao. Nella mia folle testolina, gli Anziani stanno ai Sanbutsusin come i sutra stanno a ... no non ve lo dico ^_^.

(2)L'ingresso per la scuola non è proprio in soffitta, vero? Non ricordo bene, beh per facilitare, io lo ho messo in soffitta, non picchiatemi per questo. Il problema è che ho visto solo la puntata "Il mistero di Sleepy Halliwell, riferita alla scuola (a proposito, la settimana scorsa per qualche strana ragione la parabola ha preso RaiDue e ho visto le ultime due puntate con il mitico Billy Zane! ^ç^ Vedremo se sta sera avrò la stessa fortuna.).

(3) Per lo stesso motivo (la mia mancata conoscenza della nuova serie, a parte la lettura delle trame sui siti americani) non conosco i nomi dei vari insegnanti o assistenti della scuola, dunque il signor Carson e il signor Harrison, sono chiaramente inventati da me. Perchè inserire la scuola se non la conosci, mi direte voi, beh, perchè adoravo Gideon! ^_^ (come cattivo :-P ) 

Detto questo vi saluto. Il prossimo capitolo dovrebbe intitolarsi "Amicizie pericolose", se non cambio idea in fìeri ^_- .

Alla prossima. Dae.
PS: No, non è nemmeno Gideon, provate ancora. ^_______^

  
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