Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: thequeenofdrama    02/07/2010    9 recensioni
“Credimi, tesoro, il morso di un vampiro può essere un’esperienza molto piacevole. Se il vampiro in questione sa come comportarsi. E io, ovviamente, lo so.” // spoiler ep. 1x20, D/E, POV di Elena
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note: Bah, non lo so com'è nata questa fic... Avevo voglia di scrivere qualcosa sullo scambio di sangue, non so perchè, probabilmente è sempre l'influenza dei libri che mi condiziona XD Questa volta il POV è di Elena, miracolo LOL La fic è ambientata da qualche parte nella 1x20, quando Elena sta a casa dei Salvatore e Stefan è rinchiuso in cantina... Attendo commenti ;) Io, al solito, non sono convinta XD

p.s. ringrazio sempre tutti coloro che commentano le mie fic, i vostri commenti positivi mi fanno un immenso piacere =D


E' UN FIUME IN PIENA DI VORREI




Sollevi gli occhi dal libro che stai leggendo. La tua attenzione richiamata da un sospiro di frustrazione. Lanci un’occhiata interrogativa a Damon, in piedi accanto al divano, e istintivamente ritrai le gambe verso di te per fargli posto. Lui si lascia crollare a peso morto dal lato opposto, poggiando il suo bicchiere pieno di sangue sul tavolino lì accanto. Abbandona la testa sulla spalliera. Sbuffa di nuovo. Sollevi un sopracciglio. “Cosa c’è?” gli domandi, un lieve sarcasmo nella tua voce. Lui fa un gesto vago con la mano. “Mi è passata la fame.” “Credevo che…” ti fermi un attimo perché chiacchierare amabilmente di quell’argomento ancora non rientra nelle tue capacità. Ma è più forte la volontà di prenderlo un po’ in giro. “Credevo che il sangue umano fosse di tuo gradimento. Cos’ha che non va? Troppo caldo? Troppo freddo?” continui con una punta di acidità. Lui ti lancia un’occhiataccia. Poi solleva impercettibilmente le spalle. “È in un bicchiere.”.

Resti un attimo in silenzio. “Oh.” Poi realizzi quello che sta pensando. “Sai, è abbastanza frustrante.” Tu lo guardi scettica. “Per gente come mio fratello magari attaccarsi a una stupida sacca di sangue è l’esperienza più eccitante della propria vita. Ma per me. Per me no.” Sei confusa. E sinceramente curiosa. Cosa ci può essere di tanto diverso? Alla fine è comunque sangue umano. Anche se lo bevi da un bicchiere come fosse un cocktail o del raffinato vino rosso. Gli esponi le tue perplessità. “No, Elena. Non è la stessa cosa. Dov’è il gioco di seduzione, il brivido, l’adrenalina che ti divora? Non trovi niente di tutto questo in un misero calice di vetro.” Istintivamente ripensi a quando hai fatto bere il tuo sangue a Stefan. Non c’era stato niente di così piacevole. Né per te, né tanto meno per lui. Lo sfidi ancora a darti una motivazione valida.

“Credimi, tesoro, il morso di un vampiro può essere un’esperienza molto piacevole. Se il vampiro in questione sa come comportarsi. E io, ovviamente, lo so.” Un sorriso ammiccante gli illumina il viso per un attimo. “Chiedilo pure alla tua amica Caroline.” Sghignazza. Tu ti rabbui immediatamente, mentre un moto di rabbia ti invade di nuovo al pensiero di come lui abbia brutalmente sfruttato una delle tue migliori amiche. “Dai, via quel muso! Scherzavo!” gli regali uno sguardo infuocato. “Touchè!” e ride, abbandonando di nuovo la testa sulla spalliera. Scuoti la testa rassegnata. Non cambierà mai. Restate per un po’ in silenzio. Torni a leggere il tuo libro. Poi Damon rivolge di nuovo la sua attenzione a te. “Sbollita la rabbia?” Sollevi nuovamente lo sguardo. “No.” Rispondi piccata. Lui improvvisamente è vicinissimo a te. Il suo viso a pochi centimetri dal tuo. Un dito sotto il tuo mento. “Credimi. Le è piaciuto davvero.” sussurra. Senti che comincia a mancarti l’ossigeno. Poi una parola sfugge dalle tue labbra e dal controllo del tuo cervello. “Dimostramelo.”

Lui ti osserva incuriosito e divertito. “Cosa?” “Dimostrami che essere morsi da un vampiro può essere piacevole.” Lui ride ancora. “Non se ne parla.” E ritorna al suo posto. Senti l’aria tornare nei tuoi polmoni e cerchi di respirare piano per decelerare il battito del tuo cuore. “Lo vedi che sei un bugiardo?”. I suoi occhi di ghiaccio fiammeggiano di orgoglio ferito. Ed è di nuovo troppo vicino. Più di prima. “Io non mento Elena. Ricordatelo. Io non mento. Mai.” Fai per ribattere, ma lui ti anticipa. “Nonostante ciò, non ti morderò. Considera chiusa la questione.” E no. Adesso è una questione di principio. Tu vuoi che lui ti morda. Non sai se probabilmente è anche quella vicinanza a rafforzare il tuo desiderio. Fai ricorso a tutte le tue armi di seduzione e replichi con voce suadente “Damon, sono io che lo voglio.” Lui si allontana di nuovo da te. “No.” “E allora non ti lamentare di dover bere il sangue da un bicchiere!” ribatti con voce stizzita. “Meglio che mordere te.” Afferma risoluto. Niente. Non riesci a vincere. Ma non è da te arrenderti.

“Perché no?”. Lui sospira esasperato. “Perché dopo non posso semplicemente influenzarti e farti dimenticare tutto. Perché ti porteresti dietro il ricordo di tutto questo per tutta la vita. Perché resteremmo connessi l’uno all’altra per sempre.” Il suo tono serio quasi ti spaventa. Eppure tutto questo proibizionismo non fa altro che aumentare a dismisura la tua voglia di sapere cosa si prova. “Va bene. A me va bene.” “Non sai di cosa stai parlando.” “Se non mi dai la possibilità di provare!” “Sei sempre così ostinata?” “E tu da quanto giochi alla parte del santo?” “Va al diavolo, Elena!” ti insulta, ma lascia spazio a un lieve sorriso. “Non c’è bisogno che faccia molta strada, ce l’ho accanto a me!”. Si passa le mani tra i capelli esasperato. “Ok, hai vinto, sei contenta?” Sorridi trionfante. Lui chiude gli occhi. Rassegnato. Poi ti accarezza il viso. Avvicina le labbra al tuo orecchio. “Girati” è solo un soffio, ma basta ad irradiare brividi intensi lungo la tua schiena.

Obbedisci. E ti ritrovi seduta tra le sue gambe. La tua schiena appoggiata al suo petto. Il suo braccio sinistro circonda la tua vita, mentre la sua mano destra sposta i tuoi capelli da un lato, lasciando il collo scoperto. Poi sposta più giù la stoffa della tua maglietta. “Sicura?” un altro sussurro. Annuisci, incapace ormai di proferire una sola parola. Il tuo cuore batte furiosamente. Senti le tue guance in fiamme. Tremi leggermente. Ma non hai paura. Ti fidi di lui. Lui poggia delicatamente le labbra sulla curva bianca del tuo collo. La percorre con piccoli, casti baci e tu trattieni un gemito. Poi le senti, le punte dei suoi canini che sfiorano la tua pelle. Un breve attimo di dolore, spazzato via in un niente dalla sensazione più piacevole che tu abbia mai provato. Inarchi la schiena e il tuo corpo aderisce di più al suo. La sua presa su di te si fa più salda. Senti il sangue scorrere in fretta nelle tue vene e affluire fino alle sue labbra. Hai gli occhi chiusi, completamente persa dietro la strabiliante sensazione che ti invade, desiderosa che quel momento non abbia fine.

Poi non c’è più nessuna invasione. Solo la sua lingua a lenire due piccole ferite. E sei libera. E quasi non vorresti esserlo. Riapri gli occhi di scatto e ti volti verso di lui, adesso sei in ginocchio tra le sue gambe. Lui si passa veloce la lingua sui denti e sulle labbra e ben presto non c’è più traccia del tuo sangue su di lui. Il tuo respiro è ancora affannato, mentre gli offri uno sguardo stupito nel notare che si sta sbottonando la camicia. “Non farti venire altri strani pensieri, bambina. Non stasera, almeno.” Sorride malizioso. Afferra un tagliacarte dal tavolino e si fa un taglio diagonale sul petto, all’altezza del cuore. “Hai perso del sangue. Devo fartelo recuperare.” Ti dice senza scomporsi. Ti avvicini con le labbra alla sua ferita, senza indugiare. Assapori il gusto metallico del suo sangue, ma anche quella è una sensazione piacevole. Le sue dita scivolano tra i tuoi capelli e lui si lascia sfuggire un sospiro. Poi ti allontana da lui. “Ok. Può bastare.” Ti tiri su, osservando i suoi addominali perfetti scomparire di nuovo dietro la stoffa scura. Due dita afferrano il tuo mento, costringendoti ad alzare la testa. Ti scruta con quei suoi occhi penetranti e sai benissimo che riesce a percepire ogni tua emozione, senza che tu abbia alcuna possibilità di tenergliela nascosta. Sorride beffardo. “Dimostrazione riuscita, direi.” E sei di nuovo sola con le fiamme del camino, più confusa che mai.

   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: thequeenofdrama