Questa è la
prima storia… beh, storiella, che pubblico su questo sito.
È una
cosuccia che mi è venuta in mente osservando i miei amici giocare a PES, o,
come li chiamo in questi casi, piccoli hooligans
senza religione.
È a loro che
voglio dedicare questa shot, sperando in altre dosi
di ispirazione demenziale ed improvvisa!
Ho provato
ad immaginare il pacato Edward in questo contesto e… beh, questo è quello che è
venuto fuori.
Forse non vi
piacerà, non lo so.
Io però sono
Hope, e se non spero io, chi può
farlo?
Spero mi
farete sapere le vostre opinioni, anche un “fa schifo” va bene!
A presto,
spero,
Hope
PES e
Personalità
È una soleggiata giornata nella
solitamente cupa e fredda Forks…
Gli uccellini cantano, gli orsi
mangiano miele, Emmett ed Edward si picchiano selvaggiamente nel retro di Villa
Cullen…
No, un momento…
Perché Edward ed Emmett si
stanno picchiando!?
Ehi,
tu e tu! Cosa diavolo state combinando!?
Emmett guarda Hope in modo come
minimo assassino.
Hope guarda Emmett in modo
ancora più cattivo.
Emmett si nasconde sotto il
primo tavolo disponibile, impaurito.
< Ci picchiavamo solo perché
mi ha provocato! > brontola il vampiro/orso.
< Emmett non ha accettato di
perdere a PES con me > risponde Edward, sornione.
Tu
giochi a PES?
< Certamente, sono il
miglior giocatore della famiglia! Nessuno mi sfida, perché mi teme! >
esclama, gonfiando il petto come un gallo orgoglioso.
< Non è perché sei bravo che nessuno gioca con te! Lui diventa un mostro!
> sibila Emmett, da sotto il tavolo del salotto.
Hope gli si avvicina, non
avendo capito bene l’ultima parte.
< Lui è cattivo! Non sembra
più il caro vecchio Edward! > borbotta il vampirello,
con voce lacrimosa e tremolante.
Ma
che tenero!
< Solo perché sono
leggermente competitivo non significa che io sia un mostro! > dice Edward,
comparendo all’improvviso e facendo venire un colpo al povero cuore di Hope.
Sei
disposto a giocare una partita con la sottoscritta?
< No! Non farlo! Ti faresti
del male! Lui è il male! > sbotta Emmett, come un vecchio religioso che si
scaglia contro You Porn.
Dai,
non può essere tanto male, lui è Eddie il Santarellino!
Cinque minuti dopo…
< Sii! E Ronaldo crossa,
passa a Rooney che si dirige verso la porta! Rooney! Rooney! GOAL! > le
urla indemoniate di Edward si diffondono per tutta Forks.
Hope guarda sconsolata il
risultato della partita virtuale fra Manchester United
e Juventus.
Un desolante sei a zero.
Avresti
potuto farmi segnare un goal, sono una donna! La cavalleria dove l’hai messa?!
< Nel calcio non esiste
sesso, non esiste religione e non esistono mamme, sorelle e figlie! > il
tono da esorcizzato del vampiro, fa scoppiare in lacrime il povero Emmett,
ancora raggomitolato sotto il letto.
< Ecco che arriva il
prossimo… eccolo… NO! Arbitro pezzo di merda! Stronzo! Figlio di una zoccola
con le scarpe tutte rotte! > Edward inizia ad inveire contro il povero arbitro,
lasciando le due persone presenti nella stanza completamente shockate.
Ma
da quando dice le parolacce!?
< Da quando ha scoperto i
piaceri che solo la play può dare! > esclama
Emmett, uscendo dal tavolo e raggomitolandosi accanto alla poltrona di Hope.
Lei gli accarezza la testa come
se fosse un gatto coccoloso, ed intanto guarda allucinata l’altro vampiro,
saltato sul tavolo ad inveire contro tutta la famiglia dell’arbitro.
10 minuti dopo…
Ecco
Del Piero che va… eccolo… eccolo… Ma noo! Non puoi farlo!
Uno dei giocatori di Edward ha
appena messo a terra il povero italiano, pronto a fare goal.
< Certo che posso, e
l’arbitro non ha dato neppure il… BRUTTO STRONZO! NON ERA RIGORE! > urla il
vampiro, che poi, spazientito, si getta in una sequela di imprecazioni non
ripetibili da nessuna autrice per bene.
Forse
dovreste parlare con Carlisle dei suoi disturbi di personalità.
< Ci abbiamo provato, ma non
sappiamo che fare > sospira Emmett, rassegnato, mentre il fratello, essendo
riuscito a parare il fantomatico rigore, corre per la casa senza maglia ed
urlando come un pazzo.
< Sei una nullità! Non vali
nulla messa a confronto con il grande signore del calcio! Sono una divinità e
tu non sei nulla! > Edward scimmiotta Hope, che inizia a guardarlo in modo
non proprio cortese ed amorevole.
< Io sono cento e tu sei
zero! Io sono figo e tu non lo sei! Io sono immortale e tu no! Io sono
bellissimo e tu no! Io sono… >
Tu
stai per essere bruciato ed io no…
Edward guarda Hope.
Hope guarda Edward.
Ed un urlo disumano si alza dal
salotto di casa Cullen, dove un vampiro ultracentenario si ritrova una
playstation sbattuta in testa, ormai utile solo per i dolori alla cervicale.
Avevi
ragione Emmie, è lui che provoca…