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Autore: Yu_    03/07/2010    1 recensioni
Questa è la storia di una ragazza qualunque che un giorno torna a casa e la sua vita cambia completamente: Caspian e i re di Narnia la trascinano in questo meraviglioso mondo scoprendo, successivamente, di avere anche un fratello. Tuttavia le cose si complicano: la guerra contro Miraz è imminente e le forze per contrastarlo sono poche, ma fortunatamente alla fine arriverà un aiuto da più lontano.
Dal quinto capitolo:
"Io sono tua sorella"dissi titubante.
"E cosa te lo fa pensare?"mi chiese Caspian.
"Te l'ho già detto!"gli urlai.
"Tutto questo è impossibile! Io non ti credo"
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Lo guardavo in maniera strana. Non rispondevo. Mi girava la testa e metà dei miei neuroni si erano fusi. Perché? Mi accorsi che ero adagiata sull’erba davanti alla tavola di pietra.

“Stai bene? Ti fa male la schiena?”mi chiese.

Feci sì con la testa. Ce l’avevo ancora con Peter.

“Ce la fai a camminare?”mi chiese ancora.

Anche questa volta feci sì con la testa. Mi tirò su e mentre camminavamo mi sorreggeva. Ci avviammo verso l’entrata e Lucy era sulla soglia.

“Cosa è successo?”chiese.

“Chiedilo a loro!”esclamò Peter. Era ancora arrabbiato con me. Anzi con noi perché aveva citato anche Caspian nella sua lista nera del cazzo. Alzai la testa e incrociai il suo sguardo. Lo fulminai.

“Anzi, Miriam non c’entra niente, solo alla fine…chiedilo a Caspian!”esclamò.

Ma che coraggio! Si faceva intimidire da uno sguardo! O forse aveva capito di aver sbagliato? Caspian mi rimise a terra. Che voleva fare?

“Caspian che vuoi fare?”gli sussurrai..

“Pensavo avessi perso il dono della parola. Stai tranquilla, do una bella lezione al signor Peter!”

“No, Caspian, che…”non finii la frase perché si era già rialzato.

Mi stavo preoccupando. Non era il momento di litigare. C’era gente mezza morta tra noi e lui voleva litigare?

“Cosa ho fatto, Peter?” gli chiese.

“E me lo chiedi pure? Se avessi rispettato il piano senza lasciarlo in mano di tua sorella molti soldati sarebbero qui vivi!”ribattè Peter.

“Primo: non tirare in ballo mia sorella! Lei non c’entra niente”esclamò.

Alla parola mia sorella alzai leggermente la testa. Mia sorella! Aveva veramente detto mia sorella. Che bello!

“E’ tua sorella quando ti fa comodo…”insinuò Peter.

Colpo basso per Caspian. Non se l’aspettava di certo!

“Questa è un’altra storia!”gli vidi chiudere i pugni mentre lo diceva.”Secondo: se tu fossi rimasto qui come ti avevo detto lo sarebbero di sicuro!”.

“Guarda che ci hai chiamati tu!”.

“Che cretino che sono stato!”.

“No, ti sbagli. Ciò che non dovevi fare era proporti a capo di quella gente!”gli disse Peter.

“Non sono certo io quello che abbandonato Narnia.”ribattè Caspian.

“Tu l’hai invasa. Nessuno della tua gente ha diritto di governarla. Né tu, né Miraz, né tua sorella, né tantomeno tuo padre!”.

“Basta Peter!”gli urlò Susan. Lo sapeva anche lei che aveva oltrepassato il limite.

Caspian voltò la sua faccia verso di me. Suo padre. L’aveva detto. Suo padre. Mio padre. Nostro padre. Aveva gli occhi gonfi di rabbia e di lacrime. Si rigirò, ma la sua mano era sulla spada. Prima che potesse fare qualcosa di insensato mi alzai e dissi:

“Senti Peter, ti dico una cosa! Io non voglio governare Narnia e nemmeno Caspian! Tu sei sbucato dal mio armadio e mi hai portato qui! Basta!”mi prese una fitta alla schiena e caddi a terra. Edmund si inginocchiò vicino a me e disse:

“Scema, stai bene?”.

“Benissimo!”risposi decisa.

Anche Caspian e Peter vennero verso di me.

“Che avete da guardare?”chiesi. Peter se ne andò verso le sue sorelle.

“Stai bene?”mi chiese Caspian.

“Sì, però dovresti controllare i tuoi sentimenti…”gli sussurrai all’orecchio.

“Senti, io vado un attimo dentro. Non ti muovere, ok? Stai ferma qui.”disse ignorandomi.

Corse dentro. Il centauro adagiò Trumpkin a terra vicino a me e Lucy prese la sua boccetta e versò una goccia nella sua bocca. Lui si riprese come se niente fosse. I Pevensie mi fissavano.

“Si può sapere cosa accidenti avete da guardare?”dissi acida.

“Ti fa davvero così male?”mi chiese Susan.

Provai ad alzarmi e cacciai un urlo e risposi:

“Sì, direi di sì.”

Susan si alzò e si portò via Peter con lei.

“Cosa potremmo fare per voi, Vostra Maestà?”chiese Trumpkin che ormai si era rimesso.

“Niente, dovremo aspettare che mi passi!”risposi.

“No, aspetta, ci sono: perché…Lucy, dammi la tua boccetta!”esclamò Edmund.

“Cosa vuoi farci?”gli chiese lei.

“Tu dammelo. Miriam girati!”.

“No, non ci penso nemmeno!”.

“Dai, non ti faccio niente!”.

“No.”.

“E’ per il tuo bene!”.

“No! Il bustino e l’armatura mi stringono e non ce la faccio!”.

Speravo non facesse ciò che stava per fare: stava per slacciarmi sia l’armatura, sia il bustino…

La cosa era imbarazzante! Cioè voleva dire…che voleva dire? Niente…però. Dopo avermeli slacciati mi sollevò la camicia quel tanto che bastava per scoprire un bel livido.

“Oddio! Hai dato una bella botta! Se non vuoi girarti almeno gira la testa!”esclamò.

“Ne basta una goccia, sennò sverrebbe per alcune ore!”precisò Lucy.

Susan e Peter si erano spostati e stavano andando dentro.

“Dai, su, gira la testa!”esclamò lui.

“Ci sto provando!”ribattei.

Non ci riuscivo !Perchè? Lucy e Edmund mi girarono tutto di peso. Di conseguenza strillai come se fossi una pazza. Mi versarono una goccia di liquido e sentii tutta una cosa strana nel mio corpo. Come se mi fossi fatta di energia. Un’iniezione di energia pura. Non era nemmeno un bruciare, ma come se qualcuno mi avesse…non so spiegarlo. Energia. Energia e adrenalina. Comunque anche se stavo bene ero stesa ad occhi chiusi.

“Svegliati! No, oddio, l’ho uccisa!”esclamò Edmund.

“Ehi, non scherzare! Sono vivissima!”esclamai mettendomi seduta.

“Certe volte fai paura!”esclamò.

“Ma dove sono tutti?”chiese Lucy.

“Caspian mi aveva detto che andava dentro e che tornava subito.”risposi.

“Però è già tanto che è dentro. Secondo me è successo qualcosa, andiamo!”esclamò Edmund.

Corremmo dentro e lui aveva ragione. Quello che vidi fu la Strega Bianca dentro un blocco di ghiaccio e Peter che stava andando verso di lei. Susan era ferma in mezzo alla stanza come se fosse ipnotizzata. Lucy si diresse subito verso Nikabrik che stava per uccidere Trumpkin. Io, invece di restare ferma dissi a Edmund:

“Vieni!”.

Lui andò verso un lupo, mentre la fenice era già stata uccisa. Diedi una spinta a Peter e gli dissi:

“Ma che cosa volevi fare?”.

A terra c’era anche Caspian. Lei, con quella voce soffice e soave mi chiese:

“E tu chi sei, cara? Un’altra che vuole liberare Narnia? Vieni, una goccia del tuo sangue basterà.”.

“Sono quella che ti impedirà di tornare al potere. Tu stasera morirai definitivamente.”feci per ucciderla, quando lei mi disse:

“Fermati un attimo. Io non morirò mi finchè il signore oscuro è in vita. Sì, è tornato e io mi riunirò a lui per…ahhhhhh!”si interruppe perché Edmund aveva rotto il blocco di ghiaccio in cui si trovava e se n’era andata. Dovetti indietreggiare per non essere uccisa dal ghiaccio. Ero ancora scioccata. Cosa c’entrava questo signore oscuro? Chi era? Cosa voleva?

“Miriam stai bene?”mi chiese Lucy tutta preoccupata.

“Sì, tutto ok!”risposi.

Caspian e Peter si erano rialzati.

“Ci dispiace”disse Peter.

“E’ solo quello che sai dire?”gli urlò Susan. ”Ma vi rendete conto di cosa…”.

“Lascia stare…”la interruppi. “Discutere con loro è una battaglia persa. Si devono sempre mettere in competizione per essere l’uno meglio dell’altro!”.

“Hai ragione. Vieni, Lucy andiamo.”disse.

Andammo fuori e Lucy mi chiese:

“Tutto bene?”.

“Sì ragazze. Vogliate scusarmi ma voglio stare un po’ da sola…”risposi.

“Sì, ti lasciamo.”disse Susan.

Tornai indietro e mentre andavo verso le scale della terrazza incontrai Peter e Caspian. Li guardai della serie:

“Complimenti! Sì, bravissimi!”.

Passai in mezzo a loro e gli diedi una spallata e salii. Sentivo i loro occhi addosso. Di sicuro stavano pensando la stessa cosa tipo:

“Siamo due cretini e due egoisti.”.

Oppure era quello che volevo che pensassero. Salii le scale di corsa e mi ritrovai al primo piano. Fuori era nuvoloso ma da lì vedevo tutto, anche il fiume. Cosa voleva dire la Strega Bianca con la frase: ”Io non morirò mai finchè il Signore Oscuro è in vita?”.

Chi era questo Signore Oscuro? Cosa voleva? Lo trovavo alquanto strano! Insomma, nella storia di Narnia non c’era mai stato un oscuro signore. Chi poteva essere? Magari apparteneva al mio mondo! O ad un mondo dentro il mio mondo che però non conoscevo. Poi ripensai a quello stupido di mio fratello e di Peter. Si può essere così scemi? Stavano per riportare in vita la Strega Bianca! Che cosa orribile! Oltre ai telmarini ci sarebbe stato un problema in più: il suo ritorno! Poi ripensai alla mia storia. Chi ero veramente? Da dove venivo? Volevo chiederlo al maestro ma volevo solo stare lì da sola all’aria aperta.

 

 

 

 

Come vi sembra questo capitolo??? Ditemelo con qualche commentino!!!!

LittleCullen: grazie tante delle tue recensioni!!!!! Senza di te non riuscirei ad andare avanti!! Grazie mille Fra!!!!!

 

   
 
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