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Autore: ubbo    03/07/2010    3 recensioni
Storia complementare di "Silence" interamente raccontata dalla voce di Lucius Malfoy. Leggete la premessa.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Voldemort | Coppie: Draco/Harry, Lucius/Narcissa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di J

Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di J.K.Rowling e di chiunque ne possieda i diritti. Questa storia non ha alcun fine di lucro, né intende infrangere alcuna legge su diritti di pubblicazione e copyright. Tutti i personaggi di questa storia sono immaginari e non hanno alcun legame con la realtà. Qualsiasi nome e riferimento a fatti o persone reali è da ritenersi assolutamente casuale.

 

* * *

 

Premessa:

Questa storia è, più che una sorta di sequel di “Silence”, una serie di avvenimenti alternativi, ma paralleli; in ogni caso non ha molto senso senza aver prima letto l’altra. Ne consegue, quindi, che anche questa storia non tiene conto del sesto e settimo libro e parte dal presupposto che il piano di Voldemort per recuperare la profezia alla fine del quinto libro abbia avuto successo. Di conseguenza Harry, Ron, Hermione, Luna, Neville e Ginny sono stati catturati dai Mangiamorte all’Ufficio Misteri nonostante l’intervento dell’Ordine della Fenice e Voldemort ha riacquistato il suo antico potere.

 

 

 

Choices

 

Lucius sa di non essere uno stupido.

Sa anche di possedere molte altre qualità, come il suo carattere gelido e spietato o il suo talento per le Arti Oscure, per cui è rispettato e temuto. Osserva sempre con minuziosa attenzione tutto ciò che lo circonda, quindi sa anche di essere molto molto invidiato grazie a particolari come la sua splendida e aristocratica moglie purosangue, il suo meraviglioso castello, il suo antichissimo lignaggio, i suoi modi impeccabili, la sua influenza politica, la sua immensa ricchezza, la sua posizione d’élite nella società magica e tantissime altre cose che fanno parte della sua vita.

Essere uno dei Mangiamorte più vicini al Signore Oscuro è un altro dei privilegi che Lucius ha guadagnato e grazie al quale nessuno osa mai contraddirlo. Dopo il suo successo nel recupero della profezia all’Ufficio Misteri, è stato sufficiente offrire le prigioni sotterranee del suo castello al suo Signore perché ci rinchiudesse Potter e i suoi amichetti per “giocare” con loro in tutta tranquillità e sicurezza. Il Lord ha offerto il ragazzo molte volte sia a lui che ad altri Mangiamorte, ma Lucius, al contrario degli altri, ha sempre declinato elegantemente e non lo ha mai sfiorato. Non perché gli importi qualcosa di lui ovviamente, ma Lucius si ritiene un uomo troppo di classe per sprecare il proprio tempo e la propria magia per infierire contro un misero moccioso mezzosangue che non ha alcuna possibilità di difendersi. Tuttavia, conoscere i gusti del Signore Oscuro gli consente di anticiparlo e compiacerlo, con i benefici che ne conseguono, e se torturare e umiliare Potter lo appaga… beh, chi è lui per contraddirlo?

Lucius sa, infatti, che la conoscenza è potere e lui ama il potere, lo brama e lo desidera come un’amante che con voce suadente ti ammalia e si concede solo se ti ritiene degno di sé ricompensandoti, poi, di tutta la tua dedizione.

La vita di Lucius è colma di certezze, una delle quali è che non si può avere mai niente per niente. Molto spesso basta un po’ di “persuasione” per ottenere risultati stupefacenti e Lucius adora incutere terrore schiacciando sotto il tacco dei suoi stivali di raffinata pelle di drago tutti gli esseri inferiori che gli attraversano il cammino.

Lucius sa di essere un bastardo e spietato figlio di puttana che discende da una lunghissima stirpe di figli di puttana altrettanto bastardi e spietati, lo sa e ne va fiero.

Un’altra certezza è sua moglie Narcissa, perfetta sulla carta ed impeccabile in ogni circostanza. La sua consorte è come una pietra preziosa di inestimabile valore e lui è la pregiata montatura d’oro su cui lei si incastona alla perfezione.

Quello di cui Lucius non è più tanto certo, però, è suo figlio Draco.

È orgoglioso di lui e dell’uomo che sta diventando, ma per la prima volta in tanti anni teme di aver commesso un errore di valutazione. Ha educato e cresciuto Draco con l’obiettivo di farlo diventare un mago grande e potente, rispettato e temuto perfino più di lui, nella speranza di donargli un futuro sfolgorante e ricco di soddisfazioni. E non avrebbe potuto essere più fiero di Draco quando il Signore Oscuro ha annunciato la volontà di indire un ricevimento per celebrare nella sua dimora la cerimonia di iniziazione per i nuovi Mangiamorte, primo fra tutti suo figlio. In quell’occasione Draco si è comportato egregiamente: Lucius sa in prima persona quanto sia dolorosa l’ustione che provoca il Marchio quando ti brucia la carne del braccio fin quasi all’osso, ma Draco non ha emesso un fiato e la sua espressione è rimasta impassibile.

Tuttavia, né Lucius né Narcissa sono ciechi ed entrambi conoscono bene Draco. Anche se il ragazzo ha dissimulato molto bene le proprie emozioni, entrambi hanno visto l’orrore e il disgusto nei suoi occhi di fronte allo spettacolino offerto dal Signore Oscuro per concludere la serata.

Dinnanzi a tutto ciò, Lucius può solo augurarsi che Draco non commetta qualche sciocchezza e che si ricordi di essere anche lui un fiero discendente della lunghissima stirpe affamata di potere di bastardi e spietati figli di puttana che sono sempre stati i Malfoy.

 

* * *

 

Lucius si congeda con un ultimo inchino al cospetto del Signore Oscuro e si dirige silenziosamente verso le sue stanze affiancato da Narcissa che cammina accanto a lui composta e col mento alto, come un’algida bambola priva di espressione. Nessuno osa avvicinarsi a loro o ha l’ardire di mancargli di rispetto: Lucius e Narcissa hanno la pelle chiara e liscia come la porcellana, i capelli brillanti come l’oro e i vestiti sontuosi come quelli di un re e una regina, ma all’interno di quei gusci ingannevolmente fragili ed artefatti si nascondono due intelligenze brillanti e due magie ferali.

Hanno camminato in mezzo ai Mangiamorte sostenendo lo sguardo di tutti senza il minimo timore o esitazione e hanno giurato al Lord di uccidere Draco con le loro stesse mani per il suo tradimento e il disonore che ha gettato sul casato dei Malfoy.

E il Lord, ovviamente, ha creduto ad entrambi dato che è assolutamente certo della loro lealtà e fedeltà nei suoi confronti.

La porta della loro camera si chiude alle loro spalle ed entrambi si guardano privi delle loro maschere, certi l’uno dell’altra.

Le certezze sono una componente fondamentale del potere, per questo Lucius ha sempre fatto in modo di essere consapevole delle certezze degli altri su di lui e Narcissa. I segreti, però, costituiscono un potere inimmaginabile per chi li custodisce.

Lucius ama i segreti ancora più del potere perché, grazie ad essi, potrà salvare la vita di suo figlio.

Quello che nessuno sa, infatti, è ciò che conta davvero.

Nessuno sa che lui e Narcissa si amano profondamente nonostante la loro apparenza distaccata e il loro matrimonio stabilito a tavolino per unire due grandi e antiche famiglie purosangue. Nessuno sa che più di ogni altra cosa al mondo amano il loro Draco. E quindi, nessuno immagina neppur lontanamente che di notte, nel loro letto, bisbiglino avvolti nell’oscurità l’una fra le braccia dell’altro per formulare un piano che gli permetta di salvare Draco.

I Malfoy saranno anche un’antichissima dinastia di bastardi senza scrupoli dediti da sempre al potere, ma la famiglia viene prima di tutto. Sempre. E nulla, per loro, verrà mai prima di Draco.

A voler essere onesti, nessuno dei due è realmente sorpreso dal suo gesto. Sapevano che quello sguardo colmo d’orrore e repulsione avrebbe avuto delle conseguenze, solo speravano di essersi sbagliati. Non sono stupiti nemmeno dalla riuscita della fuga di Draco, dato che il loro bambino conosce il castello in cui è cresciuto e i suoi segreti meglio di tutti gli altri Mangiamorte messi insieme, ma temono per la sua incolumità ora che è solo e lontano da casa. Lontano da loro.

Tuttavia Lucius e Narcissa sono forti dei loro segreti e, grazie ad essi, hanno un piano.

 

* * *

 

È ancora notte fonda quando Lucius bussa con le nocche guantate alla porta di una catapecchia nel sud del Wiltshire.

-Buonasera, Severus.- mormora placidamente quando uno dei suoi segreti più preziosi gli apre la porta; Narcissa, alla sua destra, tiene in mano entrambe le loro bacchette e porge le impugnature all’uomo in vestaglia che li sta fissando senza riuscire, per una volta, a mascherare la propria sorpresa.

Severus comunque si riprende in fretta ed afferra bruscamente entrambe le bacchette facendogli cenno di entrare velocemente, in modo da non attirare attenzioni sgradite.

 

* * *

 

Sono trascorsi più di quattro mesi da quando Lucius ha chiesto aiuto a Severus ed entrambi sono orgogliosi e frustrati dall’abilità che Draco ha appreso da loro di nascondersi. Hanno trovato minuscole tracce del suo passaggio in tutta la Gran Bretagna e perfino qualcuna al di là della Manica, ma Draco continua a essere sfuggevole come un’ombra, non si ferma mai in un posto per più di qualche giorno e non torna mai nello stesso luogo una seconda volta.

Lucius non ha mai visto Narcissa così preoccupata, ma lei si taglierebbe un braccio piuttosto che permettere a chiunque di intuire alcunché del suo stato d’animo. Di notte, però, quando sono soli avvolti dall’oscurità del loro letto, lei si rifugia fra le sue braccia e permette a qualche lacrima silenziosa di solcarle le guance mentre Lucius cerca di confortarla e condivide la sua profonda angoscia.

 

* * *

 

La luna piena risplende alta nel cielo e Lucius osserva Lupin annusare l’aria in cerca di una traccia. Narcissa gli tiene una mano fra le sue stringendola in modo quasi doloroso. Hanno finalmente una traccia che li ha indirizzati nel sud del Galles, vicino a Pembroke. Dopo molti fallimenti Severus ha proposto di coinvolgere anche il lupo mannaro nelle ricerche, nella speranza che la sua forma di lupo mansueto grazie alla pozione antilupo li aiuti a rintracciare la belva che Potter diventa ad ogni plenilunio.

Dopo minuti interminabili l’animale punta una direzione e guida le tre figure incappucciate di nero fino allo sbocco di una grossa conduttura fognaria ormai in disuso da cui provengono ringhi disumani e tintinnii di catene.

Lucius e Narcissa precedono gli altri due all’interno e si fermano a pochi passi dal licantropo nero che si dibatte contro le catene che lo ancorano al cemento nel tentativo di liberarsi e sbranarli. Squadrano in un attimo tutto l’ambiente, ma di Draco nessuna traccia; solo un materasso trasformato in un letto rudimentale grazie a qualche coperta e una vecchia tinozza di metallo opaco riempiono l’antro maleodorante. Narcissa crolla in ginocchio, incapace di resistere anche a quel colpo, ma Lucius non ha il tempo di chinarsi a confortarla perché improvvisamente tutte e tre le loro bacchette schizzano via alle loro spalle dove Draco, completamente sporco e visibilmente stanco, li tiene sotto tiro senza mostrare il minimo tentennamento.

Lucius sente una vampata di sollievo irradiarglisi nel petto nel vederlo sano e salvo e non è mai stato così orgoglioso di suo figlio in tutta la sua vita. Mesi prima Draco aveva fatto una scelta, discutibile certo, ma sicuramente difficile ed è riuscito ad affrontare le conseguenze da solo; ha mantenuto costantemente la guardia alzata, non ha sottovalutato la pericolosità di Potter ed è perfino riuscito a prenderli tutti e quattro alle spalle e a disarmarli.

Il volto di Draco è impassibile e determinato e la sua voce è ferma e decisa quando gli ordina di togliersi il cappuccio perché possa vederli in viso.

Quando il comando viene eseguito e Draco li riconosce, Lucius vede la sua espressione mutare radicalmente ed ha appena il tempo di allargare le braccia prima che il ragazzo voli letteralmente fra le sue e quelle di Narcissa.

Lucius rivolge uno sguardo riconoscente a Severus e, nonostante l’uomo cerchi di mostrarsi distaccato come sempre, vede chiaramente l’amore che questi prova per il suo figlioccio ed il sollievo per averlo finalmente ritrovato.

 

* * *

 

Lucius sa che, dal momento della sua fuga con Potter, Draco si è precluso qualunque possibilità di ritornare sui suoi passi. Così come sa, conoscendo suo figlio, che la sua scelta non è stata fatta senza che lui fosse fermamente convinto e perfettamente consapevole delle conseguenze. Quello che sorprende Lucius, però, è il rapporto che è nato fra i due giovani.

Narcissa sembra averla presa bene e Severus molto male. Lui, in tutta sincerità, non sa cosa pensare. È per questo che, una sera, prende da parte Draco e gli parla da uomo a uomo per cercare di capire.

 

* * *

 

Draco è morto.

Ucciso, per mano di suo padre, in un vicolo nella periferia di Belfast.

Questo è ciò che Lucius è Narcissa hanno riferito al Signore Oscuro quando hanno deposto ai suoi piedi il cadavere del loro unico figlio.

Il Lord è più che compiaciuto per la loro lealtà ed entrambi rispondono con un inchino che considerano un onore le sue parole di elogio. Quando vengono congedati, Lucius porge il braccio alla sua perfetta consorte ed entrambi sfilano di fronte agli altri Mangiamorte apparendo algidi ed impassibili come sempre.

La porta della loro camera si chiude alle loro spalle e le maschere scivolano via dal loro viso. Gli sguardi complici e, sulla lingua, il sapore della vittoria perché il corpo riverso ai piedi del Lord è solo un misero babbano ubriaco a cui hanno somministrato della Polisucco subito prima di eseguire l’anatema che uccide.

Per la prima volta in vita sua Lucius non sa cosa gli riserverà il futuro, non lo sa e non gli interessa: forse un giorno Potter mostrerà a tutti qual è il potere sconosciuto che la profezia gli attribuisce e ucciderà il Signore Oscuro o forse non si riprenderà mai abbastanza per farlo. In entrambi i casi, lui e sua moglie figureranno tra le schiere dei vincitori e Draco, ora al sicuro dalla brama di vendetta del Lord, è nascosto in un luogo lontano e protetto dove può viversi liberamente la sua giovinezza e le sue scelte.

  
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