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Autore: Luxiwan    04/07/2010    1 recensioni
Mare... Infinita distesa d'acqua. Acqua... Purezza. Cos'altro se non agognare alla perfezione? All'universo. Silenziose onde a cullare una bambina... Sogni di un futuro apocalittico. E poi loro... L'uomo ed il demone. Tre vite. Tre esistenze l'una imprigionata nell'altra. Una donna, Lady Bellatrix. Un uomo, Lord Lucius. Un -Demone-, Lord Voldemort.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marea... Alta e Bassa Marea. Marea e onde di Dolore. Disperazione e Purezza. Mh...
Stai leggendo?
Bene... Ti do un avvertimento: rifletti e riassumi mentalmente ciò che vorresti leggere nelle prossime righe.
Lo hai fatto?
Ora cancella tutto.
Si, forza..
Questo non è uno scritto qualsiasi.... È stato partorito dalla mia mente per te.

Ora, prosegui la lettura e fregatene di tutto.
Fregatene del tempo, degli avvenimenti, dei luoghi.
Lasciati andare e svuota la mente.
Sogna.
Perché è proprio questo che voglio donarti... UN SOGNO.

Buon Compleanno...

{Dedicata alla mia amatissima Beta, nonché sorella Lady Arpia.
Solo questo: Grazie.}


Avvertenza: Il tempo concepito dalla Rowling qui non viene rispettato.
Alla base di questa FF troverete "errori" temporali VOLUTAMENTE pensati da me.
Se ciò potrebbe infastidire il lettore consiglio di non leggere... Se al contrario il lettore fosse interessato a questo temporale, sia il benvenuto.
Buona lettura, allora.

Marea... Alta e Bassa Marea. Marea e onde di Dolore. Disperazione e Purezza.
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Malvagità.
Corruzione.
Superbia.
Avarizia.
Ambizione.

I Malfoy furono l'espressione più ardita, il simbolo più esplicito, la rappresentazione massima dell'inferno umano*.
Generazione dopo generazione erano temuti, rispettati, venerati come Dei, non per nulla erano... Purosangue.
I  Purosangue.
Godevano dell'appoggio di tutte le casate, rilevanti o meno nel panorama politico, Anti-Babbane, e privilegiati dalla loro indole bellica, s'innalzavano, fieri, come portavoce del nuovo movimento rivoluzionario che, silenzioso, si stava facendo strada nei più della popolazione magica...
“Toujours pur”.
“Il Purosangue è.”
Che cosa, se non Il Purosangue merita di essere? Al suo paragone, si è nulla.

I Malfoy erano ciò che di più divino si poteva trovare al tempo, decenni prima della caduta del Sommo Lord Voldemort.**
Divino e mortalmente blasfemo: come una falena impazzita ed accecata dalla fioca luce di una       prossima fiaccola dispersa nel bel mezzo di una selva oscura, chiunque osava avvicinarsi all'ardente fiamma, moriva tra lenti patimenti ed atroci sofferenze. Eppure, quei nobili... Attraevano.
Attraevano e, come ragni affamati, si nutrivano delle malcapitate prede fatalmente impigliate nella loro mortifera tela.
Generazione dopo generazione, i Malfoy... I Malfoy dominavano.


Quella mattina il mare era calmo, solo una leggera brezza ad increspare le sue piane onde.
La bambina non ricordava il mare così placido da ormai qualche anno; si convinse che dovesse essere un segno questo, sì... Un segno del destino, del suo destino.
Tranquilla, lasciava che il suo sguardo si perdesse nell'immensità di quelle azzurre acque... E seguiva poi lo scrosciare delle onde contro i radi scogli che circondavano quella deserta spiaggia;  fissava, ammaliata, il sopraggiungere di flebili accenni di alta marea, la bianca schiuma di mare sciogliersi al contatto con il suolo sabbioso, il riflesso dell'alba sulla superficie vitrea della distesa d'acqua.
Pochi passi e il tocco della marea sui suoi piedi nudi la fece rabbrividire.
Ed ancora, poche decine di passi che, di nuovo, quello sfiorarsi la bloccò; ruotò gli occhi, prima a destra, dopo a sinistra, in alto, in basso e nuovamente di fronte a sé.
L'eco lontana di una cascata riempì la sua giovane mente, isolandola e portandola così nel luogo quanto più remoto ed irraggiungibile lei credesse esserci: Malfoy Manor, l'antica Malfoy Manor in Cornovaglia. Quella villa era il simbolo stesso dell'antica, nobile ed ormai perduta virtus della aristocratica casata: testimoniava, infatti, innocenti atteggiamenti Babbanofili nutriti da essi stessi.

Taciturna, osservava il bel paesaggio farsi fuoco e fiamme... Un incendio a sedare l'arcana follia.
La piccola sapeva ogni dettaglio degli avvenimenti trascorsi in quella sobria reggia e forse fu per questo che vedere la distruzione farsi spazio ed avanzare incontrastata non la colpì affatto; ciò che, invece, catturò la sua attenzione fu un ragazzo... Un ragazzo dagli occhi e dai capelli di tenebra.
L'unico.
Il Lord, tra sé e sé lo chiamò.

Quel bambino presso a poco aveva la sua stessa età, eppure... Eppure differiva così tanto dalla piccina: dei vestiti logori a coprire le carni, labbra serrate in un velenoso silenzio, occhi fissi ad incoraggiare la devastazione... Solitudine profonda a ferire la sua anima.
Lui era il Lord... E, sebbene non fosse cosciente di cosa le ispirasse tanto rispetto, tanta magnificenza, era consapevole che... Che presto o tardi... Lei gli sarebbe appartenuta.


-Bellatrix...-
Un soffio in lontananza.
Un bisbiglio tra le onde.
Un vociare singolo e freddo.
Una parola... Un nome profetico.

-Lord...-
La scintilla della rivoluzione.
Un destino marchiato di tragedia.
L'emblema del terrore.
La maledizione di un nome.

***
-Splash...-

Flebile, il rumore di un sasso che infrange le acque.
Ritmico è l'alternarsi del silenzio al rumore.
Inconfutabile e complicata è la presa di coscienza dell'inevitabile.

Mare, scogli, spiaggia, rocce, precipizi ed un immenso cielo a costellare il finito del mondo, l'infinito del cosmo.

Un soffio di seduzione in lontananza...
-Bellatrix...-


-Splash...-

Sassi e mare... Una collisione impossibile da evitare.

-Splash...-
-Splash...-
-Splash...-


-Chi sei?-
Fu con estremo disappunto che la bimba ricacciò in gola tale quesito, sebbene la curiosità le infiammasse lo spirito.

Caldo... Freddo.
Il bruciore della sete di conoscenza...

Un angelo, l'angelo della dannazione, era forse sopraggiunto per inquisirla?
No... Non un angelo... Un demone.
La freddezza della perdizione...

-Splash...-
Ennesimo scroscio delle onde.

-Splash...-

-L-Lucius?-

Quella fu la prima volta in cui i loro sguardi, di ossidiana l'uno, di argento l'altro, collisero.
Non una reazione, né scompostezza nelle loro espressioni: non vi fu sorpresa, stupore, quietezza, piacere o amabilità.

Il gelo.
Le sue (di lui) pupille, sublimi bare di ghiaccio, avvelenavano.
La spietatezza.
Le sue (di lei) pupille, dannose e macabre torture, uccidevano.

Il male nel male collise.
L'accecato fanatismo e la smodata ambizione cozzarono, ferendosi ed assecondandosi.

 
Alla giovane si raggelò il sangue nelle vene nel momento in cui, oscurità nella luce, il suo sguardo poté vagare indisturbato in quello assente dell'altro; non fu in grado di leggervi alcuna forma di turbamento... Si capacitò di notarvi il futuro.

Urla, risa, godimento, guerre, battaglie... Sangue.
Ed il Lord.
Ed i sacrifici in suo onore; e le lacrime versate in sua gloria; e la disperazione provata dalla sua rinascita...
Il suo nome da osannare...

Lord Voldemort.
Fiamme di annichilimento, pioggia acida di espiazione, bufere di punizione.
Il Lord... Il suo Lord.

***


Bellatrix Black credeva nel Destino.
Bellatrix Black, discendente diretta del ramo principale dell'aristocratica e purosangue famiglia Black, fu da sempre lungimirante.
Essa, per quanto amasse abbandonare se stessa al corso incorruttibile della vita, con praticità fu sempre in grado di comprendere l'esistenza.
La sua esistenza, i suoi desideri, i suoi doveri.
 Bellatrix Black credeva nel suo destino, ed ogni attimo che trascorreva, lo impiegava per raggiungere... per raggingerlo.
 Il suo destino? Il suo fato era LUI... Il Lord.

***

Così, come se all'improvviso il tempo si fosse tramutato in immobile pietra, i due, adesso l'uno di fronte l'altra, non cessarono, non interruppero il loro contatto visivo.

-Bellatrix?-

Domande scontate, domande senza risposta.
Entrambi schiavi, entrambi nobili erano stati chiamati al macello dall'ente superiore... Il Lord li agognava... L'uno come forza, l'altra come sostegno.
L'uno come armatura, l'altra come arma.
L'uno come difesa, l'altra come attacco.
L'uno come ragione, l'altra come pazzia.
L'uno come servo, l'altra come figlia.
L'uno come discepolo, l'altra come sua prediletta.

Perché il Lord necessitava di loro.
Di un corpo e di un grembo.
Di possibilità ma anche di amore.***
E confrontandosi, i due osservavano nel rispettivo se stessi.


***
Io sono qui per smontare le tue convinzioni.
Sono qui per dimostrarti che non è il male e scegliere, ma è il male stesso ad essere scelto.

Perché Bellatrix Black non è nata con il seme dell'insana distruzione già fecondo nel suo grembo.
Perché Bellatrix Black ha scelto di divenire la mano destra della malvagità.
Perché Bellatrix Black è nata pura, e perché è stato solo successivamente che, nutritasi del libero arbitrio, è divenuta corrosa delle tenebre...È diventata se stessa, Lady Bellatrix.

Sono qui per evidenziare quanto le azioni compiute dalla stessa fossero dettate del senno della ragione, e non dall'infermità mentale.

***

E si concluse in codesto scontato modo quella anomale giornata di bonaccia...

“Chiudo gli occhi...
Vorrei perdermi nella profondità di questo sconfinato mare...
Per quanto aguzzi la vista non riesco a scorgere la delimitazione estrema di queste acque.”

Fu un attimo di riflessione, il suo: Bellatrix poteva percepire ancora i tonfi pesanti che il cuore le causava in petto, eppure quando tornò a concentrarsi sul ragazzo, egli non era più presente.
Sparito come una nuvola in cielo.
Come una barca all'orizzonte.
Come la luna all'arrivo del sole.

“Vorrei che non scemassero mai, queste emozioni di puro ed enfatico godimento, di tranquillo e sereno senso di completezza...”

La piccola, allora, andò a rivolgersi al cielo con gli occhi, al Lord con il cuore... Con la totalità di sé.
“La sto attendendo Lord.
Mio Lord...”
Ricalcava i delicati confini dell'orizzonte con lo sguardo carico di speranza, con il cuore stracolmo di aspettativa...
-Splash-
-Splash-
-Splash-

Il rumore di nuovi sassi gettati in mare si udì attutito lungi da quel luogo.
-Splash-
-Splash-
-Splash-

Fu nell'istante in cui degli schizzi d'acqua le colpirono giocosamente il volto che riprese ad essere una bambina... Tutto si cancellò dai suoi ricordi.
La vecchia Malfoy Manor, l'angelo dagli argentei capelli, il Lord e la sua promessa.
 La sua promessa di eterna vita, eterna gloria al suo sovrano.
Dunque, il vuoto le si impadronì della mente, eppure, benché di ciò nulla avesse più in mano, qualcosa non volle davvero andarsene.
Ed era un nome.
Un nome sconosciuto e bizzarro.
Il nome di un Signore.
“Lord Voldemort.”

E, con un'ultima e definitiva occhiata ad un mare perfettamente morto, Bellatrix sorrise tra sé e sé, facendo presto ritorno alla sua regale dimora.

“Yes, my Lord...
I'm waitin' for You...”

“Si, mio Signore... Io, ancora adesso la sto aspettando...Con tutta me stessa.”

***
Perché non si potrà mai cambiare ciò che è già stato deciso.
Perché Bellatrix Black credeva nel suo destino, ed ogni attimo che trascorreva, lo impiegava per raggiungere... per raggingerlo.
 Il suo destino? Il suo fato era LUI... Il Lord.

***
 “Yeah...
       yes, my Lord...
        I'm waitin' for You...
                    forever  Yours...”






The end...
    ...or not?




*Umano: Si trascura volontariamente la distinzione tra “Babbano” e “Mago”, intendendo per Umano entrambi gli esseri.

** Voldemort: La storia è ambientata prima che Silente portasse ad Hogwarts il piccolo Tom.

*** “Di possibilità ma anche di amore”: La frase sottolinea il tipo di rapporto che lega il Signore Oscuro ai suoi fedeli: Lucius rappresenta la possibilità, quindi l'influenza politica, il potere economico, l'importanza sociale che rappresentano, comunque, elementi di basilare importanza per la realizzazione finale del progetto; al contrario, Bellatrix è l'incarnazione dell'amore (forse folle, forse traviato) incondizionato e della ceca fede ed adorazione nei confronti del Lord, sostegno di non seconda importanza paragonato a quello del Malfoy.
   
 
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