Giochi di Ruolo > D&D - Forgotten Realms
Ricorda la storia  |      
Autore: Imzadi    05/07/2010    2 recensioni
questa è la breve storia del passato di un pg che ho giocato in occasione di un torneo. razza: elfo classe: druido
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non ho memoria della mia nascita, i miei primi ricordi risalgono al periodo in cui ho vissuto con Roghar, l’uomo che mi ha trovata e cresciuta per i primi anni della mia vita; era una persona buona, onesta, pratica del mondo, e viveva della vendita di unguenti e misture che produceva lui stesso con le piante che raccoglieva nei boschi attorno al villaggio.
Roghar:- com’è andata Koreya? Cos’hai fatto oggi?-
Entra in casa una bambina piccola, con lunghi capelli biondi arruffati, la quale alza lo sguardo e mostra grandi occhioni verdi velati di lacrime
Roghar: -cos’è successo bambina?- e corre a prenderla in braccio
Koreya: -la mamma di Holern mi ha sgridata di nuovo, mi ha detto che devo stare lontana da lei e dai suoi figli, che non è normale che un elfo stia con degli umani
L’uomo ascolta tristemente il racconto della bambina, ormai troppo abituato a queste situazioni
Roghar: -non piangere piccolina, lo sai che la gente ha paura di ciò che ignora e odia ciò che non potrà mai essere. Tu sei bella, bellissima, e fidati, questo è sufficiente per attirati l’odio di una vecchia incartapecorita dagli anni.
Non senza difficoltà passavano gli anni, Roghar mi insegnava tutto ciò che sapeva, ed io facevo mie le sue lezioni ad una velocità della quale si stupiva lui stesso; erbe, fiori, minerali, magia, religione, combattimento con la sciabola, studi che concludevo da sola nei sempre più lunghi momenti in cui mi lasciava sola per andare in cerca di erbe… Almeno così credevo.
Una ragazza sta ravvivando il fuoco in una piccola casetta, prima di rimettersi di fronte ad un grosso e polveroso libro rilegato in vecchia pelle, quando la porta si spalanca ed un uomo incappucciato avanza zoppicando.
Koreya: -maestro! Che vi è successo?- la ragazza afferra una sedia e la porta accanto all’uomo, che vi crolla sopra esausto
Roghar: -non preoccuparti bambina, passami un po’ del rimedio che abbiamo finito ieri e andrà tutto a posto- scosta un lembo del mantello e mostra una gamba squarciata all’altezza del polpaccio. La ragazza non dice nulla, medica il suo maestro e lo accompagna a letto, non era la prima volta che accadeva, ed ogni volta chiedere spiegazioni era inutile, lui non voleva mentirle e quindi eludeva ogni sua domanda.
Decisi che quella sarebbe stata l’ultima volta che andava da solo, così qualche settimana dopo, quando mi disse che sarebbe andato per qualche giorno in cerca di erbe, di nascosto lo seguii. Era vecchio, e stanco, e ciò non gli consentì di accorgersi della comunque inesperta elfa che lo stava pedinando; dopo alcuni giorni sembrò rallentare il passo, muoversi con più circospezione, e finalmente sembrò raggiungere il suo obiettivo: una vecchia baracca ben nascosta nella foresta. Vi entrò e, poco dopo, un turbine scoperchiò la casa e lo riconobbi come un incantesimo di non basso livello, poi Roghar uscì, si guardò intorno e cominciò a parlare.
Roghar: -chiunque ci sia, può uscire senza timore, sono un druido del circolo degli Asagumi Rossi, devoto di Ehlonna
Allora mi feci avanti e, voltandosi, mi guardò stupito e si mise subito a ridere
Roghar: -bambina! Pensavo non l’avresti più fatto…
Koreya: -che intende?
Roghar: -era tanto che aspettavo che mi seguissi… Sei sempre stata curiosa…
Koreya: -maestro…che succede?
Mi raccontò la verità, lui era uno dei fondatori degli Asagumi Rossi, un piccolo circolo druidico il cui simbolo era un pentacolo formato da rose rosse ricche di spine intrecciate, e gli abitanti della catapecchia erano bracconieri ricercati da diverso tempo. Mi portò alla sede del circolo, dove mi stabilii per studiare ed esercitarmi liberamente nelle arti che al villaggio dovevo esercitare di nascosto. L’unico rimpianto riguardo quegli anni è che il mio maestro non ha potuto assistere alla mia nomina ufficiale a druido, la vecchiaia lo ha allontanato da me troppo presto, ma cosa può saperne un elfo della vecchiaia umana? La mia vita proseguì, più o meno tranquilla, portandomi a vagabondare tra una foresta e l’altra accompagnata dal mio fido Redseb, un lupo che salvai dopo che la sua famiglia era stata uccisa da un orso, e in svariate missioni maturai una particolare antipatia per la razza degli Halfling; una razza che trovo ipocrita e dedita solo all’inganno, indegna di qualsiasi tipo di fiducia, che impronta la sua vita verso la fama ed il successo. Un giorno, approdata in una cittadina di piccole dimensioni per fare scorta di provviste, aiutai un piccolo e variegato gruppo di avventurieri con i quali strinsi in poco tempo un onesto rapporto, ed ora mi ritrovo a girare il mondo con loro. Come mi trovo con loro? Bè, non sono mai stata molto socievole, né molto aperta a fare nuove conoscenze, ma la loro presenza mi rassicura e tranquillizza, quasi quanto dormire appoggiata al mio lupo, e perciò mi son detta…perché no?
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > D&D - Forgotten Realms / Vai alla pagina dell'autore: Imzadi