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Autore: Sanzina    15/09/2005    8 recensioni
un shotty Draco/Blaise (con accenni a un altro pairing, immaginate quale...XD) dedicata a SLANIF, con tanti tanti auguri di buon compleanno cara! Finalmente, Draco sembra aver ottenuto ciò che vuole...ma davvero tutto è finito in maniera così semplice?
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Lucius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, ecco un’altra shotty ideata appositamente per il compleanno di un cara amica che sa sempre come farmi sghignazz

Salve a tutti, ecco un’altra shotty ideata appositamente per il compleanno di un cara amica che sa sempre come farmi sghignazzare attraverso i commenti alle mie fics…Slanif, un mondo di auguri, questa è per te! (E tra poco ti arriverà anche un certo pacco, da cui uscirà un certo biondo con delle certe orecchie conigliesche che tu conosci bene…non strapazzarmelo troppo però ^__^)

 

I’ll Never Leave You

 

Il rumore perforante del bicchiere che andava in pezzi sul pavimento del salotto mi fece capire che era tutto finito.

Fino a pochi momenti prima ero incantato a fissare quel sottile calice di cristallo colmo di champagne, che girava lentamente ella mano di mio padre.

Mani uguali alle mie, sottili ma estremamente forti.

Mentre discutevamo, mentre urlavamo le nostre ragioni, io avevo sempre puntato lo sguardo su quel calice.

Non avrei mai potuto dire quello che avevo detto se avessi fissato mio padre direttamente negli occhi, in quelle due pozze gelide che mi squadravano con insostenibile intensità.

Ma alla fine ci ero riuscito, a quanto sembrava: non ero più un Malfoy.

Quando ero entrato nella stanza, ansioso di dire al mio genitore che non volevo essere un DeathEater, non avevo sperato di raggiungere il mio obbiettivo in così poco tempo.

Ero convinto di dover lottare con le unghie e con i denti per staccarmi dalla mia famiglia, per allontanare le sue spire velenose dalla mia mente.

Tutto a un tratto mi sembrò strano, troppo, che mio padre avesse ceduto dopo solo una discussione.

Finalmente ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi. Rabbrividii nel notare che erano scuri di collera… e di qualcos’altro.

Ma cosa? L’intuito mi diceva che non era nulla di buono.

Provai a considerare la sua espressione nell’insieme.

Deluso? Sì.

Furibondo? Sicuramente.

…Eccitato? Oh, sì.

Aveva qualcosa di rapace, quell’eccitazione. Capii all’improvviso che era tutta una farsa.

Non mi avrebbe lasciato andare senza problemi.

Non avrebbe semplicemente cancellato il mio nome da ogni ricordo, preparandosi a generare un altro erede.

Voleva usarmi per arrivare a Potter…e io gli avevo appena dato il pretesto migliore.

Prima o poi, sarei andato all’Ordine per confermare la mia posizione, per entrare a farne parte, e lui avrebbe trovato il modo di seguirmi.

E allora ogni segreto sarebbe saltato. Sarebbe stata la fine della Resistenza.

I frammenti del calice risplendevano di fiamme rosso-dorate, quelle del camino alla destra di mio padre.

Lo stelo era ancora intatto, a parte una lieve incrinatura della base.

Incameravo ossessivamente ogni dettaglio di quel bicchiere, sperando di non fargli capire che avevo mangiato la foglia.

Lo champagne si era sparso sul parquet di legno chiaro, in parte assorbito dall’angolo del tappeto persiano beige e azzurro.

Lo sentii muoversi verso di me e prima ancora di poter pensare a reagire mi aveva afferrato per il collo, Smaterializzandosi all’ingresso di Malfoy Manor.

Mi gettò nella neve candida e io quasi urlai quando la pelle scaldata dal fuoco entrò in contatto con quella fredda distesa.

I vestiti leggeri che indossavo non mi aiutavano.

Mi tirai su velocemente, scrollandomi la neve di dosso e rabbrividendo nelle folate di vento che arrivavano come staffilate sul mio corpo bagnato.

Quando mio padre parlò mi immobilizzai, le mani a mezz’aria nell’atto di scuotere i fiocchi bianchi dai capelli.

-Questo non è più il tuo posto. Mai, mai avrei pensato che mi avresti deluso in questo modo, Draco. Credimi quando ti dico che mi hai spezzato il cuore con questo tuo comportamento inaccettabile-

-La domanda è…tu ce l’hai un cuore, padre?- Non riuscii a frenare quelle parole maligne, ma me ne pentii all’istante.

Il fiotto luminoso della Cruciatus mi avvolse e io ricaddi contorcendomi fra la neve, urlando fino a quasi perdere conoscenza.

La figura di Lucius Malfoy svettava nera su di me, con la luce di un lampione che ne risaltava i capelli biondi. Il resto del volto era in ombra, ma riuscivo a scorgere lo stesso la piega perfida del suo sorriso.

Quando la tortura finì stetti così, disteso col viso rivolto verso il cielo plumbeo, ansimante.

-Vai, Draco. Non sei più il benvenuto. Cerca aiuto dal tuo amichetto magari, perché no? Tanto anche lui farà la tua stessa fine-

Quelle furono le sue ultime parole. Si volse e con calma ritornò al castello, sparendo presto dalla mia vista.

Affondai la testa pulsante nella neve, cercando di schiarirmi le idee…ma il freddo si fece strada in me furtivo, rendendomi insensibile a tutto.

Non riuscivo a muovere più un muscolo, e i pensieri si accavallavano in una spirale confusa.

Il mio ultimo pensiero, prima di abbandonarmi al mio destino, fu per la persona che amavo. Mio padre ancora non lo sapeva, ma lui era da tempo passato dalla parte dell’Ordine. Il motivo? Lo stesso che avevo io…non ci sarebbe stato futuro per noi due nelle fila dei DeathEaters.

Socchiusi gli occhi, lasciando che si ricoprissero come il resto del mio corpo di fiocchi candidi e freddi.

All’improvviso, un odore familiare. Calore. Due mani che mi accarezzavano gentilmente i capelli. Poi, il buio.

 

 

Al mio risveglio, mugugnai infastidito dalla luce che mi feriva gli occhi e tentai di coprirmeli con una mano.

Non ci riuscii. Spostai lo sguardo sul mio corpo, inerte su un letto.

Un letto?

-Ben svegliato, amore-

Due labbra che conoscevo alla perfezione si poggiarono sulla mia fronte e poi incontrarono le mie, in un lieve contatto che mi snebbiò la mente.

-Blaise? Dove…dove sono? Come hai fatto a trovarmi?-

-Quante domande! Sei all’Ordine, dove sennò? Ti abbiamo localizzato grazie al bracciale che Hermione ti ha dato tempo fa…l’incantesimo di Rivelazione ha fatto il suo dovere, quella ragazza è un genio-

Sorrisi quando mi prese fra le braccia, il mio Blaise…

Una ciocca dei suoi capelli corvini mi solleticò il naso e io la soffiai via,  poggiando il volto fra il suo collo e la spalla.

-Ce l’hai fatta, a quanto sembra- La sua voce era bassa, carezzevole, sentivo il sonno riprendermi fra le sue spire…fino a che un pensiero non mi distolse da quella tranquillità.

-Blaise, dobbiamo avvertire tutti! Sono certo che mio padre sta tramando qualcosa, o non mi avrebbe mai lasciato andare!- La mia voce mi spaventò, da tanto era stridula per il terrore.

Lui mi guardò perplesso, le sopracciglia aggrottate sui suoi grandi occhi blu scuro.

-Draco, stai tranquillo, questo non è possibile…sai meglio di me che questo posto è sotto incanto Fidelius e non può sapere dove siamo-

Lo interruppi frenetico:

-Non dire sciocchezze, stiamo parlando di Lucius Malfoy! Quando mi avete preso non vi siete preoccupati di guardarvi intorno, vero? Lui era lì, da qualche parte! Vi ha seguito e ha visto dove siete entrati…l’incantesimo non serve più a nulla, sarà in grado di ritrovare la strada quando verrà con tutti gli altri!-

A quelle parole fece eco uno schianto.

Blaise sfoderò la bacchetta e si mise in guardia, mentre le prime urla giungevano alle nostre orecchie.

Senza badare al fatto di essere appena scampato alla morte per assideramento mi alzai, barcollando un po’, e agguantai a mia volta la bacchetta che era stata messa sul comodino.

La porta si spalancò con violenza, mostrando un Remus trafelato che perdeva sangue da un brutto taglio sulla guancia.

-I DeathEaters stanno attaccando, presto! Severus, Harry e Tonks non possono trattenerli ancora per molto!-

Lo seguimmo di corsa, arrivando nel salone dove si svolgeva la battaglia.

Il mio cuore saltò un battito nel vedere Severus a terra, colpito a ripetizione da innumerevoli Diffindo.

Schizzi purpurei imbrattavano la sua pelle ogni volta che un incantesimo andava a segno, eppure lui non urlava.

Digrignava i denti, tentando di difendersi dal suo aguzzino…che riconobbi all’istante.

Mio padre.

Stava torturando senza pietà il suo più caro amico dai tempi della scuola.

Se fossi stato l’eroe che pensavo, mi sarei gettato senza indugio su mio padre, incurante delle persone intorno a me, lo avrei immobilizzato con facilità estrema e mi sarei assicurato che non si potesse muovere prima di occuparmi degli altri.

La verità è che rimasi lì, troppo debole e impaurito per fare alcunché.

Fu Blaise ad agire, spedendo uno Stupeficium che mio padre scansò per un soffio.

Si voltò subito a fronteggiarlo e mi vide, immobile accanto alla persona che amavo.

-Bravo Draco, proprio un buon lavoro…- ghignò ferino.

-LUI NON HA FATTO NIENTE DEL GENERE, NON PROVARCI!- Con queste parole Blaise si fece avanti, il corpo arcuato in avanti e teso allo spasimo.

E io ero ancora là, inebetito.

La situazione precipitò in un secondo.

Severus giaceva a un angolo, era riuscito a trascinarsi fino a lì per poi svenire. La striscia di sangue che ne delineava lo spostamento mi sembrò terribilmente stonata, così rossa e lucente sul parquet consumato.

Tonks non stava meglio, aveva una brutta bruciatura che le aveva portato via una buona parte di capelli, e si reggeva a malapena.

Gli unici ancora in piedi erano Harry e Remus, che riuscivano con qualche difficoltà a tener testa a vari DeathEaters ciascuno.

E Blaise stava combattendo contro mio padre. Ancora oggi, non so che cosa mi abbia spinto a non agire subito.

Blaise era bravo, ma mio padre vantava anni e anni di missioni da cui era quasi sempre uscito illeso.

Un incantesimo dalle sembianze di frusta lucente da parte di mio padre, una ciocca di capelli di Blaise svolazzò nell’aria tranciata di netto.

E io niente.

Un altro attacco del mio genitore, stavolta ebbe una mira più accurata e l’acido fuoriuscito dalla bacchetta si infranse sul braccio di Blaise, la pelle fumò e si increspò.

Io non mi ero ancora mosso da lì.

Blaise crollò a terra, mio padre gli fu subito sopra e alzò la bacchetta per finirlo.

I nostri occhi si incrociarono.

Quando vi lessi un trionfo smisurato, tutte le mie incertezze vennero spazzate via dalla collera. Sgorgò dal mio petto con veemenza, quel violento sentimento dai bordi carmini.

-Draco…- Blaise mi chiamò fievole, la mia bacchetta scattò e uno Stupeficium si schiantò nel petto di mio padre, scagliandolo lontano da lui.

Un altro movimento brusco del polso e il corpo del mio genitore venne imprigionato da forti catene, che gli immobilizzarono collo e arti. Alcune ciocche di capelli argentati si erano chiazzate di rosso, lì dove si erano impregnate nel sangue di Severus che imbrattava il pavimento.

Afferrai Blaise e lo tirai su di peso, ricominciando a respirare solo quando socchiuse gli occhi e mi mormorò:

-Stavolta ce l’hai fatta veramente, Draco…-

Gli baciai la tempia e lo misi vicino a Severus, ancora incosciente. Mi preparai ad affrontare i DeathEaters rimasti, ma proprio in quel momento Bellatrix Lestrange cadde per non rialzarsi più a causa dell’Avada lanciata da Harry, mentre gli altri due furono imprigionati da Remus.

Ci ritrovammo improvvisamente nel silenzio, con solo l’odore del sangue e il dolore delle ferite a ricordarci che eravamo ancora vivi. Crollai in ginocchio, avvertendo l’adrenalina esaurirsi nel mio corpo.

Quando irruppero gli Aurors, non guardai in faccia mio padre. Seppellii il volto nel petto di Blaise, tappandomi le orecchie nel vano tentativo di non udire le sue urla furiose.

 

 

Passarono due settimane da quel terribile giorno, in cui rischiai di perdere Blaise. Mio padre e gli altri furono processati e condannati al Bacio.

Quando lo sentii non potei impedirmi di gemere, era una punizione peggiore della morte, persino per lui.

Fu così che ci ritrovammo ad Azkaban, quell’isola spoglia circondata dal mare turbolento.

Non ci sono cancelli, in quella prigione. A che servirebbero?

Le rocce nere che la circondano non offrono né cibo né riparo, e il mare perennemente agitato stremerebbe anche il nuotatore più esperto.

Solo la resistenza della sua forma Animagus aveva permesso, anni prima, la fuga di Sirius Black.

Sentii la mano di Blaise stringere forte la mia e mi resi conto di essere rimasto a fissare l’orizzonte per almeno dieci minuti, perso nei miei pensieri. Nell’ululare del vento distinsi delle voci e mi girai, trovando i prigionieri incatenati l’uno all’altro, disposti in una fila ordinata.

La loro compostezza e il loro sguardo fiero mi fecero venire i brividi.

Il più impassibile di tutti era mio padre. Testa alta e schiena dritta, sembrava fosse uno spettatore, non una vittima.

Persino con i capelli scarmigliati e il volto solcato da lividi era più freddo di una statua di ghiaccio.

Insieme a me e Blaise era venuto solo Severus. Il mantello nero del mio padrino si gonfiava intorno alla sua figura snella, il volto era anche più pallido del solito. Immaginai fosse venuto per prendersi la sua rivincita. Le ferite riportate nello scontro erano state molte, ma nessuna troppo grave. L’unica seria era stata quella alla coscia sinistra, dove era stata intaccata l’arteria femorale. Per fortuna era riuscito a fermare il sangue prima di svenire, o non avrebbe mai più aperto gli occhi.

Lui e mio padre si fissarono a lungo, in silenzio…mi iniziai a chiedere se ci fosse qualcos’altro oltre i motivi di vendetta per aver spinto Severus ad assistere.

In quel momento, dalle mura erose della prigione emerse una figura coperta di stracci scuri. L’ultimo Dementor di Azkaban, tenuto solo per esigenze come quella.

Il freddo pungente sembrò scomparire di fronte a quella sensazione molto più infida, di gelo spirituale.

La creatura scivolò nell’aria, saggiando con l’olfatto le potenziali vittime.

I Patronus scagliati dalle guardie lo costrinsero a ripiegare sui prigionieri, a cui si avvicinò lentamente.

Il primo della fila non seppe trattenere un urlo quando rapide due mani putride si chiusero in una morsa sul suo capo, costringendolo a quel bacio fatale.

Non scorderò mai la paura negli occhi di quell’uomo.

Altre urla, altri gemiti mentre il Dementor avanzava, rubando anime e lasciando al loro posto solo gusci vuoti.

Quando arrivò il turno di mio padre trattenni il respiro. Ancora una volta una mano dalle dita incancrenite si chiuse sui capelli della vittima, portandone il volto vicino al foro sibilante che aveva per bocca.

Mio padre iniziò a tremare convulsamente…nemmeno lui poteva rimanere indifferente a quell’orrore che stava per sottrargli la coscienza.

Quando era ormai a pochi centimetri dal Dementor Severus materializzò il suo Patronus, che fece allontanare temporaneamente l’essere. Si avvicinò a mio padre e le guardie accorsero, ma un suo sguardo sembrò far loro capire che non c’era nulla di cui preoccuparsi.

Carezzò la guancia di mio padre e gli sussurrò qualcosa all’orecchio…sgranai gli occhi nello scorgere l’ombra di sorriso che increspò le labbra di Lucius Malfoy. Labbra che vennero coperte brevemente da quelle di Severus in un bacio che lasciò di stucco tutti quanti.

Stettero fronte contro fronte per qualche istante, poi il mio padrino si fece da parte e il Dementor completò il suo lavoro.

Un lieve rumore di risucchio e, quando passò oltre, gridai orripilato. Gli occhi di mio padre erano dilatati, l’espressione altera del suo volto sostituita da una rilassata e terribilmente vacua.

Il vento gli sbatté in faccia i capelli, ma nessuna mano salì a scostarli dalla fronte con quel gesto sprezzante che conoscevo. Blaise mi abbracciò, io osservai Severus per vedere quale fosse stata la sua reazione. Se possibile, il suo volto era anche più inespressivo di quello di mio padre.

Gli scoccai un’occhiata interrogativa, volevo sapere di più su quel bacio, su cosa gli avesse detto da farlo sorridere a un passo dalla morte spirituale.

Ma lui scosse la testa e incantato un sasso lo utilizzò come una Passaporta, scomparendo in un lampo.

-Dici che ci fosse qualcosa di più fra loro?- mi chiese Blaise, bisbigliando piano nel mio orecchio e accarezzandomi i capelli.

-Non saprei…andiamo a casa, ora…ci pensi, questa sarà la nostra prima notte da persone libere…non dovremo più fingere-

A quanto sembra ci aveva pensato bene, il tempo di una doccia e di un pasto veloce e poi ci eravamo buttati sul grande letto della stanza che condividevamo a Grimmauld Place.

Ho sempre amato le sue mani, sembrano adatte a lavori delicati e appaiono incredibilmente fragili…solo io conosco la loro forza.

Ora quelle mani stanno scivolando lentamente sulla mia schiena, fermandosi sui fianchi.

Ci fissiamo negli occhi, con le bocche che si sfiorano. Il suo respiro caldo mi lambisce le labbra, le unisco alle sue in un bacio lento che sembra protrarsi all’infinito. Ha i capelli legati in un basso codino, glieli sciolgo e soffici ciocche nere si mischiano alle mie, annuso il loro odore pulito e lo abbraccio con forza. Per un attimo, le nostre teste vicine riflesse nello specchio mi sembrano quelle di Severus e mio padre.

-Prima ho parlato con Remus…sai, di Severus- Gli dico mentre le mie dita gli pizzicano un capezzolo. Lui si inarca leggermente, poi chiede:

-E cosa ti ha detto?-

-Che ai tempi della scuola, e anche dopo, stavano insieme. Quando Severus ha tradito il Lord, la loro relazione non ha retto…Remus mi ha detto che dovevano amarsi ancora, ma davanti al loro amore hanno posto le idee politiche…sembrava veramente triste. Lo sono anch’io, in verità. Voglio bene a Severus, deve essere stato un colpo durissimo per lui. Però sono anche felice-

Blaise intanto si è messo sopra di me a cavalcioni, dondolando appena il bacino. Sa quanto mi fa eccitare vederlo così, ma si ferma non appena sente le mie ultime parole.

-Felice? Per cosa?-

-Beh, loro non sono riusciti a trovare il coraggio di ignorare tutto e tutti, pur di stare insieme. Noi l’abbiamo fatto, e mi sento così orgoglioso di me stesso come non accadeva da anni. Se siamo riusciti a superare una cosa simile, vuol dire che ci amiamo veramente, non credi?-

Sorride, e quel sorriso dolce mi fa capire che ho fatto la cosa giusta. Ho perso mio padre, ma ho trovato una persona che mi ama per quello che sono e che nel bisogno ci sarà sempre. Si abbassa per baciarmi e io lo ricambio con tutto me stesso, pregustando il piacere che esploderà in me quando sarò dentro di lui.

Ci uniamo lentamente, con trasporto, Blaise si muove sopra di me con la testa e la schiena piegati all’indietro.

Ma quella posizione, per quanto sia sensuale, non è quella che voglio. Lo tiro su di me, per cercare maggior contatto, per permettere alle sue mani di insinuarsi nei miei capelli e non lasciarli più. Veniamo quasi in simultanea, lui si abbandona sul mio corpo e sento il suo respiro affannoso solleticarmi l’orecchio.

Per conquistare tutto questo, molte persone hanno sofferto.

Terrò stretto a me Blaise qualunque cosa succederà.

Per non tradirli.

Per non rendere vano il loro sacrificio.

E quel suo:

-Ti amo…- bisbigliato impercettibilmente mentre affonda il volto nel cuscino, mi pare la frase più bella del mondo.

 

FINE

 

Visto che ho qualche minuto, vi informo delle peripezie che ho affrontato per scrivere questa shotty, che alla fine non è venuta affatto come volevo, ma tant’è…il finale in realtà era ben diverso, le parti di Severus e Lucius avrebbero dovuto essere molto più marcate. E in effetti così era, se non che…un giorno, facendo pulizia nel piccì che come al solito scoppiava di immy…l’ho buttata per sbaglio, svuotando il Cestino!! La mia sore MrsScarlett90 mi ha rimandato il primo pezzo per fortuna, glielo avevo inviato per farmi dare un parere (è la mia beta o no? ^^)…ma ero così depressa, ci avevo messo tanto a scrivere e in due secondi puff…dovevo iniziare da capo! Come se non bastasse il mio programma Word è idiota, mi si chiudeva ogni cinque secondi (con conseguente perdita di quello che scrivevo e non avevo il tempo di salvare -.-) e alla fine ho risolto salvandola come pagina Web e modificandola di volta in volta…tutto questo per farvi capire che una recensione sarebbe gradita XDDDD!! Un bacio a tutte mie care (o miei cari, ovvio ^^), alla prossima!

Sanzina Malfoy =3

 

 

 

  
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