Questa è la mia sotria…
Capitolo 1: la
prima guerra.
Questa è la mia storia… voglio spiegare a
tutti chi sono in realtà, ormai ho quasi 12000 anni,
sono l’essere più vecchio che abbia mai attraversato questa terra, se non
contiamo le due volte che sono morta… ora voglio spiegare tutto, anche se
tradirei tutte le famiglie che ho avuto.
All’apparenza io ho 16 anni, almeno è
così che tutti pensano, io sono nata veramente in un’altra era, in un altro
mondo si può addirittura dire, in un mondo che voi conoscete solo nei sogni,
nei libri e nei film, ricordate “Il signore degli anelli”? Bè,
non è una invenzione, anche se è molto diversa la vera
storia da quella scritta da J.R.R. Tolkien; Arwen, in un’altra vita,
lo ha conosciuto e, avendo visto la sua condizione sociale, ha voluto
raccontargli la sua storia per far si che scrivesse un libro e diventasse ricco
e famoso, lui ha voluto tralasciare molte parti della vera storia, inventare
qualcosa di suo e ha tolto alcuni personaggi molto importanti per la storia,
tra cui io, si, io ho vissuto lì, in quell’epoca, ora
vi racconterò tutto.
È iniziato tutto nel 400, contando il
calendario degli Hobbit, io sono Alexandria,
anche se ora molte persone mi conoscono con il nome di Stefania Gasperoni, sono nata per sbaglio, sono la figlia di Elrond di Gramburrone
e di Galadriel di Lothlòrien,
due fratelli, due stirpi diverse di elfi che abitavano questa terra, quando
ancora l’uomo non aveva avuto il sopravvento sulla natura; io sono nata nella
ricchezza materiale, ero la primogenita, la figlia come ho detto, di Elrond e Galadriel, principi di Gramburrone e Lothlòrien, mi
hanno creato perché lo hanno voluto i loro genitori, quindi sarei dovuta salire
sul trono, come hanno fatto loro, ma fortunatamente non sono salita, perché mio
padre si innamorò di un umana, Arkanta, e da lei
generò un’altra figlia, Arwen; anche mia madre si
innamorò di un altro, Celeborn, un elfo, quindi
decisero di fare salire sul trono Arwen, perché
pensavano fosse meglio per la loro reputazione, non volevano far sapere in giro
che io ero figlia di due fratelli, anche se era la volontà dei loro genitori,
per me è stata una grande liberazione perché non mi sentivo adatta a fare la regina,
non volevo; invece Arwen era quello che aveva sempre
voluto, sono stata molto contenta per lei.
Quella era un’epoca di pace, e
pensavamo che sarebbe sempre andata così, ma ci sbagliavamo di grosso, come avrete già visto nel film, o letto nel libro, il grande
stregone Sauron generò tre anelli del potere per gli
elfi, per far si che controllassero la natura, sette anelli ai re dei nani per
controllare la terra e nove anelli per i re degli umani per far si che
controllassero tutte le razze umane, ma non aveva detto che avrebbe creato
anche un anello per se; lo creò per controllare tutti gli altri anelli, quindi
alla fin fine era lui che controllava ogni cosa vivente nel mondo, ne era il
padrone, noi elfi lo scoprimmo dopo aver visto le guerre create dagli umani,
mio padre pensava sempre “come mai fanno tutte queste guerre in un’era che
dovrebbe essere fatta di pace?”
Lui conosceva i re del passato, e
sapeva che non avrebbero mai imposto le guerre tra i loro popoli, benché siano
avidi di potere, con gli anelli già lo avevano, quindi che motivo avevano di lottare?
Un giorno decise di fare venire a Gramburrone i nove re, per sapere cosa stava succedendo,
naturalmente io ed Arwen eravamo ancora troppo
piccole per ascoltare quei discorsi, per capirli, come
diceva sempre Elrond, ma a noi non ce ne fregava
niente, quindi ci nascondemmo e decidemmo di ascoltare che dicevano.
“Che sta
succedendo? Questa dovrebbe essere un’era di pace e
fratellanza, che avete da combattere?”
“Non è colpa nostra Elrond,
nemmeno noi capiamo, quando usiamo l’anello per parlare ai nostri sudditi
succede sempre qualcosa di strano, non ci ricordiamo più niente e cominciamo a
dare ordini che dopo non ricordiamo più, come se
entrassimo in trance…”
“ Ho capito… Sauron
ci ha ingannato tutti, sicuramente fa in modo di controllare gli anelli che ci
ha dato per avere il controllo sulla Terra di Mezzo… dobbiamo
scoprire come fa e distruggerlo, dobbiamo combattere!”
Di lì a poco tempo dopo chiamò oltre ai
nove re degli umani anche i sette re dei nani e, oltre a lui, gli altri due re elfici che avevano gli altri due anelli, uno ce lo aveva lui, l’altro mia madre e l’ultimo Tharaundil, re di Bosco Atro; spiegò loro la gravità della
cosa e diedero battaglia a Sauron, oltre a loro e ai
loro eserciti c’erano anche due potenti stregoni, Gandalf
il grigio e Saruman il bianco (che a me stava molto
simpatico).
Io se fossi stata un uomo
avrei avuto già l’età per combattere, ma mio padre e mia madre non vollero che
andassi alla battaglia; io ero una figlia ribelle, quindi per maggiore
sicurezza lasciarono con me per guardarmi, Haldir, un
elfo dell’esercito di Lothlòrien, ma io decisi
comunque di andare in guerra, niente avrebbe potuto fermarmi, nemmeno quell’elfo; tentai mille volte la fuga dopo la partenza
degli eserciti, ma senza successo, Arwen mi
appoggiava, e cercava di aiutarmi a scappare, ma quell’Haldir
non mi perdeva mai di vista, ma alla fine cedette anche lui; disse che si era
affezionato molto a me, e se devo essere sincera anche io mi ero affezionata a
lui, e quindi mi aiutò a diventare una guerriera, per dirla tutta, secondo me, alla
fine cedette perché anche lui voleva prendere parte alla battaglia.
Sta di fatto che, dopo essere diventata
una vera guerriera (come diceva lui) salutammo Arwen
e partimmo, quando arrivammo a Mordor, la dimora di Sauron, la guerra era ancora in atto, vidi un sacco di
cadaveri tra orchi e uomini e elfi e nani, insomma una
vera carneficina di creature, in quel momento pensai perché Sauron
aveva voluto questo, e cominciai ad odiarlo come non avevo mai odiato nessun
altro.
Vidi che erano morti tre re umani e
tutti i nani, solo due o tre erano ancora vivi, sta di fatto che tutti i loro
re erano morti, per fortuna anche molti degli orchi di Sauron
erano a terra morti; Haldir
si tuffò nella battaglia, vidi i tre re elfici, mio
padre, Tharaundil e Celeborn,
erano ancora vivi per fortuna, mentre mia madre era su un’altura a guardare la
battaglia, dopo un po’ mi tuffai anche io nella battaglia, ed è lì che conobbi Legolas, figlio di Tharaundil, mi
salvò la vita da un Troll che mi si stava
scaraventando addosso, quando vide che ero un donna combatté sempre al mio
fianco, non so perché ma a me dava fastidio quella protezione, perché allora
ero ancora molto stupida, ed ero convinta che me la sarei cavata benissimo da
sola, anche se dentro il mio cuore ero felice che qualcuno si preoccupava per
me.
La battaglia continuò per molti giorni
(non ricordo più quanti, so solo che ero allo stremo delle forze) alzai lo
sguardo per vedere mia madre, ma non c’era più, la vidi correre verso di me, mi
aveva riconosciuto, mi prese e mi allontanò dalla battaglia, in quel momento
anche Legolas capì che ero la principessa di Gramburrone e Lothlòrien, mia madre
mi sgridò e maledisse Haldir per avermi fatto
partecipare senza almeno vegliare su di me e combattere al mio fianco; io le
spiegai tutto e lei ritrasse le maledizioni verso Haldir fortunatamente (mia madre oltre a essere una regina
elfo era anche una strega, quindi le sue maledizioni funzionavano) comunque
alla fine decise di lasciarmi combattere e, non per vantarmi, ma fortuna che sono
tornata alla battaglia, perché stavano per uccidere Celeborn,
e io riuscii a salvarlo.
Dopo altri giorni di combattimento,
finalmente gli orchi si ritirarono e noi potemmo riposarci per qualche minuto,
in quei minuti Legolas mi disse che il grande potere di Sauron stava su
un solo e piccolo anello che poteva controllare tutti gli altri, che era sorto
dal Monte Fato e che solo lì poteva essere distrutto, pensavamo che la vittoria
fosse vicina, ma non era così, Sauron si fece avanti
con l’anello al dito, quando lo vidi rimasi abbagliata dal suo potere, lo
sentivo dentro la mia testa e l’unica cosa che riuscii a pensare era “lo
voglio” anche tutti gli altri rimasero immobili, quindi non solo io ero
incantata da quell’oggettino, così piccolo, eppure
tanto grande, nessuno riusciva a muoversi, così Sauron
ebbe l’opportunità di uccidere altre persone, uccise tutti i re umani tranne
quello di Gondor, e anche re Tharaundil;
quando Legolas lo vide cadde a terra in ginocchio e
cercò di uccidersi perché si era sentito un vigliacco, perché non era riuscito
a muoversi e aveva visto il trapasso di suo padre, io lo fermai dicendogli che
non era colpa sua, che eravamo tutti immobili per via dell’anello di Sauron e che se voleva veramente bene a suo padre dovevamo
fare in modo di vendicarlo, solo allora me ne accorsi, potevo muovermi, bastava
non pensare al potere dell’anello! Quindi decisi di scagliarmi contro Sauron, ma fui scagliata lontano, e persi i sensi, il resto
del combattimento non l’ho visto, fortunatamente Haldir mi prese e mi portò via e mi raccontò come ha avuto
termine il combattimento “quando ti sei scagliata contro Sauron
tutti gli occhi dei presenti erano attenti su di te e quindi hanno dimenticato
l’anello, per merito tuo tutti i soldati hanno staccato gli occhi da Sauron e soprattutto dall’anello, così sono saltati addosso
a Sauron ma sfortunatamente re Elendil,
l’ultimo re degli umani che era rimasto, è morto, però suo figlio Isildur si è scagliato con ancor più foga di tutti vedendo
il padre morire e con un colpo della spada di suo padre è riuscito a tagliare
il dito di Sauron, proprio quello dove teneva
l’anello, abbiamo vinto, l’anello lo ha voluto tenere lui, nonostante tuo padre
abbia insistito nel farglielo gettare dal Monte Fato, però è lo stesso, l’importante
è che Sauron sia stato sconfitto, tutti gli altri
anelli che quell’essere aveva donato li abbiamo
distrutti, con l’aiuto di Saruman e Gandalf, quindi quell’anello non
può più dar danno a nessuno, è tutto merito tuo, sei diventata un elfa famosa, sono tutti fieri di te, tuo padre, tua madre,
il principe di Bosco Atro, che si sta vantando con gli altri elfi e umani di
aver combattuto al tuo fianco, e anche io sono fiero di te”
“mi hai insegnato bene”
“però abbiamo ancora molto lavoro da
fare, Elrond e Galadriel
hanno accettato il fatto che tu vuoi essere una
guerriera, e hanno ingaggiato me come tuo insegnante, non ti libererai più di
me”
Quello è stato il mio primo momento di
gloria, ero al settimo cielo; dopo quell’evento i
miei giorni si susseguirono in fretta, stavo sempre con Haldir
ad allenarmi, fino a che diventai più brava di lui nel combattimento; in ogni
tipo di combattimento: al tiro con l’arco, con la spada, corpo a corpo,
insomma, ero diventata un guerriero, peccato che in quei momenti non c’era più
niente da combattere, solo mio padre che si ostinava a farmi vestire regalmente
con la gonna, come una principessa elfica, eppure lui
sapeva che io odiavo essere trattata come tale, io volevo essere trattata come
qualsiasi altro elfo, odiavo il fatto di essere una principessa, al contrario di Arwen che si divertiva un sacco
a dare ordini alla servitù.
Ditemi se vi è piaciuto
questo primo capitolo!!! Ora sto facendo il secondo…
che sarà molto meglio, ditemi se per adesso vi ha annoiato, se ho scritto male…
COMMENTATEEEEEEEE!!!!!! ^^