Capitolo 2: Aragorn
Un giorno, mentre stavo esperimentando
i miei poteri (riuscivo a trasformarmi in un lupo bianco, non so come ne perché, ma riuscivo a farlo) vidi un ragazzo che stava
affogando nel fiume, lo salvai e lo portai da mio padre, lui disse che era il
principe di Gondor, anzi, il re, visto che Isildur era morto; ma il ragazzo, Aragorn,
aveva perso la memoria, mio padre gli disse chi era e qual’era
il suo compito nella vita, doveva regnare su Gondor,
diventare re, ma Aragorn non volle accettare, non
voleva essere un re (proprio come me) a Elrond
ricordava così tanto me che decise di accudirlo lui come se fosse un altro suo
figlio. Così andò a Gondor a dire a sire Denethor, il sovrintendente, di prendere lui il regno,
perché il principe aveva perso la memoria, se avesse detto la verità (e cioè che era lui che non voleva essere re) lo avrebbero
portato li con la forza; e così Aragorn fece parte
della famiglia.
Passarono gli anni e Aragorn diventò un uomo (un gran bel pezzo di uomo) Arwen è da un po’ che gli
stava dietro, tutte le volte che parlavo con lei tirava sempre in ballo lui,
diceva sempre quanto era bello, quanto era forte, io continuavo a dirgli che
tra loro non poteva funzionare perché lei è un elfa,
quindi un immortale, invece lui un umano, un mortale, così lei decise di dargli
un pezzo di immortalità, l’elisir di lunga vita, così avrebbe potuto vivere più
a lungo, anche se non in eterno come lei; Aragorn era
anche lui innamorato di lei, quindi accettò di vivere più a lungo solo per lei,
anche se lui odiava vivere, proprio come me, (infatti mi ero affezionata un
casino a lui) non ne potevo più di vivere, ma non potevo nemmeno uccidermi,
perché se no mio padre, mia madre, Arwen, Haldir e Eve, la sorella di Legolas, ormai diventata mia grande amica, senza di me non
sarebbero sopravvissuti, almeno così mi diceva sempre Eve
tutte le volte che vedeva che cercavo di uccidermi; lui scelse di vivere per
amore e io perché ci ero costretta (che vita infernale) in quel secolo ho
passato gli anni più brutti della mia vita, soprattutto quando cominciò la
lotta per l’anello… Sauron era risorto perché
l’anello lo chiamava a se, e ha avuto il potere di farlo risorgere; per me incominciò
tutto quando Gandalf arrivò a Gramburrone
in groppa a Gwair, la regina delle aquile, ma sentendo
il racconto di Gandalf incominciò proprio quando 3000
anni fa ci fu la lotta tra il nostro esercito e l’esercito di Sauron, ora ve lo racconto con parole sue, me lo ricordo
come se fosse ieri…
“mi dispiace per l’intrusione altezze,
ma ho cose molto importanti da dirvi, tutti devono essere al
corrente di questa storia”
“tranquillo Gandalf
il grigio, rivelaci quello che sai” disse mio padre, anche io, Arwen, Aragorn e
Eve eravamo presenti.
“Sauron è
risorto per colpa dell’anello”
“come?!” urlai.
“ora vi racconterò tutto… quando abbiamo
combattuto contro Sauron e il suo esercito abbiamo
vinto, è vero, ma dovevamo distruggere l’anello; lo so che lei sire Elrond ha cercato di farlo distruggere, ma so anche che ha
ceduto a Isildur, che lo
voleva tenere per se, mi dispiace dirlo, ma ha fatto male, per colpa di quell’anello il nostro nemico è risorto”
“ma come ha
fatto?” dissi.
“perché lo
hanno usato”
“chi?” gridammo all’unisono.
“quando Isildur
aveva l’anello lo aveva usato una volta per scampare agli orchi che per
vendicare Sauron seguivano lui e quel che era rimasto
del suo esercito, si tuffò in acqua, ma l’anello gli scivolò dal dito, tutti sapete che se metti l’anello diventi invisibile no? Bè, Isildur pensava di salvarsi,
ma visto che nell’acqua gli si era tolto, gli orchi lo videro e lo uccisero;
l’anello rimase nell’acqua per un po’ di tempo, ma una creatura simile agli Hobbit di nome Gollum lo trovò, e
lo tenne per se per 500 anni, se non di più, l’anello cambiò il suo aspetto, è
simile a un goblin ora, ma
più ripugnante, l’anello si è impossessato di quell’essere,
che lo indossava quasi sempre, perché non voleva essere scoperto dagli orchi,
visto che abitava nelle profondità delle Montagne Nebbiose, dove gli orchi
passano sempre per stare lontani dalla luce, poi un Hobbit
di nome Bilbo Baggins, un
mio amico, lo trovò nella caverna di Gollum durante
una spedizione seguita da me per uccidere un drago che ostruiva le caverne dei
miei amici nani; Bilbo non mi disse niente di quell’anello, e quando la spedizione finì, con successo, lo
riportai a casa, e per 60 anni lui lo tenne con se, e lo usò parecchie volte,
ormai anche lui è soggetto al potere dell’anello.
Un po’ di giorni fa c’è stato il
111esimo compleanno di questo mio amico Hobbit, e io
lo sono andato a trovare, tutti sanno che l’anello ritarda la vecchiaia, ed è
lì che mi sono accorto che c’era qualcosa di storto, perché Bilbo
non era cambiato per niente in 60 anni, poi durante la festa, per dire addio a
tutti con stile, si infilò per l’ultima volta l’anello
e sparì, io capii che era per l’anello e glie lo tolsi, poi lui partì per non
so dove…”
“Bilbo Baggins è qui da noi” disse mio padre “lo conoscevo anche
io, se ti ricordi, quando siete partiti per uccidere il drago rosso vi siete
fermati qui per riposarvi, ma non ci ha detto nulla riguardo all’anello”
“e ora lo sapete; avendo scoperto che
era l’anello del potere lo diedi a Frodo, il nipote di Bilbo,
per far si che lo portasse qui da voi mentre io dovevo
andare da Saruman per far si che ci aiutasse di
nuovo, ma purtroppo, il nostro alleato Saruman il
bianco, lo stregone più potente di tutti, ci ha traditi, è dalla parte di Sauron ora e lo sta aiutando nella sua impresa di invadere
con una seconda oscurità la Terra di Mezzo, a me mi aveva imprigionato, ma
grazie a Gwair ora sono sano e salvo e sono qui a
raccontarvi tutto; vi prego, io sono debole, qualcuno deve andare ad aiutare
Frodo, Saruman, prima di dirmi che era dalla parte
del nemico mi ha detto che i nove re dell’antichità, che ora sono degli spiriti
dalla parte di Sauron che li ha fatti resuscitare,
stanno cercando l’anello, e uccideranno chiunque ce l’abbia, qualcuno deve
andare ad aiutare Frodo”
E così andò Aragorn;
per molti giorni non abbiamo saputo niente di quello che poteva accadere a
Frodo e ad Aragorn, l’unica cosa che percepivo erano
i cavalieri neri, i nove re dell’antichità, non so come, ma li sentivo, sentivo
i loro pensieri, sapevo che erano vicini all’anello, e sentivo che qualcuno
stava male; lo dissi ad Arwen che decise di partire
per cercarli (ma soprattutto per la speranza di rivedere Aragorn)
io rimasi a Gramburrone, scrutando attraverso il
tempo, riuscivo a vedere il passato, il presente lontano da me e qualcosa del
futuro, vedevo Arwen che cavalcava su Asfaloth, il suo cavallo personale, con un Hobbit, sicuramente era Frodo, ma nessuna traccia di Aragorn; sentivo che Arwen aveva paura, ma non sapevo perché, così decisi di
aspettare il suo arrivo al fiume, l’entrata delle nostre terre, dove i Nazgul, cioè i cavalieri neri, non possono passare, visto
che le terre sono protette da una mia magia… (sono proprio in gamba eh?
Scherzo)
Appuntamento alla prossima puntata!! ^^
lo so che per adesso è un po’ noioso, ma
prima di arrivare a cosa più… diciamo… piccanti, voglio riscrivere per bene la
storia… commentate anche sto capitolo!! by
Anya22