Erano passati 18 anni da quando la famiglia Cullen aveva lasciato Forks per l’ultima volta. Si erano trasferiti diverse volte, soprattutto a causa di Renesmee e della sua crescita accelerata, soprattutto nei primi 7 anni. Poi poterono fermarsi più a lungo.

La cittadina che Esme aveva scelto questa volta, Little Village, era davvero bella e pittoresca: uno scenario perfetto per una famiglia di vampiri in arrivo!! Nessie dormiva accoccolata tra le braccia di Jake sul sedile posteriore della macchina del padre Edward, quando attraversarono le porte della città, un piccolo borgo di periferia, in piena festa paesana. Edward fermò la macchina davanti ad un villa enorme, bellissima, in stile barocco: sembrava un palazzo reale e ovviamente Esme aveva già pensato ad arredare tutte le stanze, secondo i gusti e il piacere dei suoi figli; lei e Carlisle li attendevano vicino alle scale che portavano all’ingresso. Uno dopo l’atro tutti i componenti della famiglia Cullen scesero dalle auto o arrivarono di corsa dal bosco, c’erano proprio tutti: Alice e Jasper, Rosalie ed Emmett, Edward e Bella, Jacob e Renesmee, ma anche nuovi arrivati: c’era Joe, il vampiro che avevano incontrato in Sud America durante un viaggio, e la sua compagna Amelia, vampira diciassettenne e migliore amica di Nessie.

Tutti insieme entrarono in casa e ognuno raggiunse la sua camera: Nessie ignorò gli sguardi truci del padre mentre si allontanava con Jake su per le scale: avevano litigato fino al giorno prima perché Nessie voleva a tutti i costi dormire insieme a Jake ma il padre non voleva; fino a quel momento aveva vinto lui ma lei non aveva più intenzione di stare a sentirlo perciò aveva detto ad Esme che Edward le aveva dato il permesso e si era fatta preparare una camera per due. Bella si era limitata ad osservare il loro battibecco divertendosi a vedere l’ira di Edward e la rabbia di Renesmee e ridacchiando ogni volta che la figlia metteva i piedi in testa al padre.

Nessie entrò nella stanza che aveva scelto sorridendo: la nonna aveva fatto un lavoro perfetto come al solito; mentre Jake arrancava alle sue spalle trasportando tutte le valigie, lei si avvicinò allo specchio antico appeso alla parete e si guardò; amava guardarsi allo specchio, amava il suo aspetto e il fatto che attirasse così tanta attenzione, era piuttosto egocentrica, il che la rendeva molto più simile alla zie Rosalie ed Alice che non hai genitori. Continuò ad ammirarsi allora specchio: con la punto delle dita afferrò uno dei suoi lunghissimi riccioli ramati, lo tirò dolcemente e poi lo lasciò cadere nella sua folta chioma boccolosa, lunga fino alla vita. Il riflesso le restituì uno sguardo compiaciuto attraverso i suoi bellissimi occhi color cioccolato e sorrise, facendo scorrere lo sguardo lungo il suo corpo sinuoso e perfetto da diciassettenne. Aveva raggiunto la sua forma definitiva all’incirca all’età di 7 anni: era come bloccata tra i 17 e i 18 anni, più o meno a metà tra le età dei suoi genitori, non che se ne lamentasse, era una bellissima età in cui restare bloccati.

Mentre si ammirava, Jake la osservava da lontano e sorrise tra sé: quando Nessie si guardava allo specchio era capace di restare lì per ore, perciò decise di intervenire. Le si avvicinò da dietro e la avvolse tra le sue braccia forti e calde, sfiorandole il collo con le labbra; funzionò: Nessie si lasciò distrarre, si voltò, catturò le labbra di Jake tra le sue e si lasciarono andare ad un bacio appassionato. Stretti nell’abbraccio, Nessie inviò a Jake una serie di immagini molto stimolanti, stavano per spingersi verso il letto quando la voce di Edward dietro la porta li costrinse a separarsi.

Edward, scuro in volto, aprì la porta e scoccando un’occhiata malevola a Jacob disse “si va a caccia tutti insieme, dobbiamo prepararci per domani, primo giorno di scuola”; Nessie sbuffò, non aveva bisogno del diploma l’aveva preso l’anno prima, odiava andare a scuola ma i suoi genitori la costringevano a causa della copertura…. In più era costretta a chiamare i suoi familiari per nome, cosa che detestava, e fare finta che fossero i suoi fratelli. Comunque non protestò e seguì il padre di sotto, pronta per una notte di caccia.