Fanfic su attori > Robert Pattinson
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Autore: Giulls    06/07/2010    8 recensioni
Michelle Waldorf è all'apparenza una ragazza normale: ha 18 anni, vive con la madre a Los Angeles, sta per diplomarsi ed è il capitano della squadra di pallavolo della scuola. Eppure la sua vita viene presto sconvolta da due avvenimenti: il fantasma del suo passato e lui, il suo nuovo vicino di casa. Robert Pattinson.
< Ti va di ricominciare? > propose porgendomi la mano, < ciao, mi chiamo Robert Pattinson >
< Piacere, Michelle Waldorf >
< Waldorf? > ripeté sgranando gli occhi, < come Blair Waldorf in Gossip Girl? Cavolo, puoi farmi un autografo? Non capita tutti i giorni di conoscere una ragazza che faccia di cognome Waldorf >
< Va bene, ma tu devi promettermi di mordermi sul collo > risposi a tono e entrambi incominciammo a ridere.
[...]
< Io avrei ancora un paio di scatoloni da sistemare… okay, più di un paio e avrei bisogno di qualche buon'anima che mi dia una mano. Ti andrebbe? >
< Certo, perché no? > risposi alzandomi in piedi, < ma mi offri la colazione >
< Va bene, > asserì, posando una banconota da dieci dollari sul tavolo, < andiamo? >
< Andiamo > dissi mente prendevo la mia borsa e uscii dal bar insieme a Robert. Chissà, questo potrebbe essere l'inizio di una nuova amicizia.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parlami di te

< Avanti, raccontami un po' di te > disse dopo aver finito il suo terzo bicchiere di coca cola.
< Che cosa vuoi sapere? > chiesi mentre mi lisciavo la gonna della divisa scolastica.
< Inizia col raccontare qualcosa in generale > rispose facendo le spallucce.
< Mi chiamo Michelle Waldorf, farò diciannove anni tra sei mesi e frequento l'ultimo anno del liceo a Santa Monica >
< Santa Monica? Wow, lì c'è uno dei licei più costosi d'America >
< Già. Io vado lì > risposi accennando un sorriso.
< Ma non sembri una snob con la puzza sotto il naso > obiettò scrutandomi.
< E infatti non lo sono. Ma Bianca voleva che io andassi in una scuola super, visto che di cognome faccio Waldorf… >
< Immagino che sarai popolare a scuola grazie a Gossip Girl >
< A
causa di Gossip Girl, vorrai dire! > esclamai guardandolo negli occhi < Robert, la metà della popolazione maschile della mia scuola vuole portarmi a letto per il mio cognome, mentre l'altra metà o mi evita perché ha paura di me, o perché sono troppo popolare > ripresi calcando sulle ultime due parole < tutti mi trattano come se fossi Blair, non Michelle. Non ero nessuno prima di Gossip Girl, ora sono vista come una dea >
< Non ti piace la notorietà? >
< Non è questo il punto. Non voglio essere popolare solo per il mio cognome, e non voglio essere etichettata come Blair. Perfino alcuni miei professori mi temono! >
< Certo che al mondo esistono ancora dei pazzi! > esclamò scoppiando a ridere.
< Puoi dirlo forte. Hey, vuoi bere ancora della coca? >
< No, grazie. Ora è meglio che torni a casa. Devo studiare il copione >
< Breaking Dawn? >
< Esatto. Ci vediamo, Michelle. Grazie ancora per la coca >
< Quando vuoi > risposi sorridendogli < buono studio >
< Anche a te >
< Purtroppo, oggi pomeriggio non studierò >
< E come mai? >
< Mi aspetta un pomeriggio di shopping >
< Lo dici come se fosse una tortura >
< Con Bianca
tutto è una tortura >
< Appena torni a casa passa da me a farmi vedere cosa ti sei comprata > disse sorridendomi e sgranai gli occhi.
< Robert Pattinson che fa entrare una ragazza, nonché sua fan, in casa? E quelle povere ragazzine della settimana scorsa? Le hai lasciate fuori al freddo e al gelo! >
< C'erano ventiquattro gradi, e poi… > rispose, ma si bloccò poco dopo < Michelle, vai a cagare! > esclamò chiudendosi la porta alle spalle e scoppiai a ridere.
Salii in camera e mi tolsi la divisa. Mi avvicinai all'armadio e tirai fuori un paio di jeans chiari e un top a fascia color verde acqua.
< Perché non ti metti le Armani color verde acqua per fare shopping? > domandò Bianca entrando in camera mia.
< Perché stiamo andando a fare shopping. Non voglio mettermi un paio di sandali con il tacco da venti centimetri per fare dello shopping > ribattei mentre mi infilavo un paio di ciabattine dello stesso colore della maglia.
< E allora io cosa ti ho comprato le Armani a fare? >
< Non lo so, ma tanto le hai sempre tu indosso, non vedo dove sia il problema >
< Vuoi guidare tu? Ho appena fatto la manicure e non vorrei che mi si rovinassero le unghie >
< Certo, mamma, stai tranquilla > risposi sorridendole forzatamente.
< Devi andare a fare benzina >
Ecco, ora viene fuori l'inganno. La benzina. Mi sembrava troppo strano che fosse andata a farla lei. Non ti smentisci mai, non è vero, Bianca?
< Vado. Tu intanto preparati > risposi mentre scendevo le scale e aprivo la porta di casa.
Entrai in macchina e accesi la radio. Cambiai stazione e le note di
Can Somedody Help Me? dei Full Brown Roses uscirono dalle casse.
Ecco, esatto. Che qualcuno mi aiuti. Questa è una tortura.
Ritornai a casa dopo venti minuti e Bianca non era ancora pronta, così l'aspettai per vario tempo dentro la macchina.
< Sono stata al telefono con Mike >
< Non vi siete visti fino a quando non sei tornata a casa? >
< Già mi mancava > rispose allacciandosi la cintura.
Ero sconvolta. Aveva quaranta anni e si comportava come se fosse un'adolescente.
Accesi la macchina e nel giro di dieci minuti la parcheggiammo e incominciammo a girare per negozi.
< Tesoro, guarda che belle! > esclamò Bianca porgendomi un paio di zeppe.
< Non mi piacciono quelle sottospecie di fiocchi, ma grazie >
< Oh, non essere sciocca! Sono le Valentino della nuova stagione! Non puoi non comprarle, Michelle! >
< Va bene, fammele provare >
< Non serve, sono del tuo numero > rispose sorridendomi.


Bianca ed io finimmo di fare shopping dopo due ore e mezza, e non appena mise piede dentro casa con le sue borse dello shopping, io presi le mie e mi incamminai verso la casa di Robert.
Suonai e attesi che Robert mi aprisse.
< Hey > disse Robert sorridendo.
< Ti prego, uccidimi > lo implorai entrando in casa.
< Direi che è stata una brutta giornata > rispose mentre chiudeva la porta < come sei vestita elegante >
< A mia madre sono sembrata una stracciona. Voleva che mi mettessi un paio di scarpe di Armani per andare a fare shopping > dissi mentre mi buttavo sul suo divano.
< Avanti, fammi vedere cosa ti sei comprata >. Si sedette vicino a me e mi aiutò a prendere fuori le cose dai pacchi. < Certo che anche tu non sei messa tanto male economicamente >
< Che intendi dire? >
< Beh, i tuoi acquisti. Molti dei vestiti che hai preso portano delle grandi firme >
< Bianca > ribattei passandomi una mano tra i capelli.
< Sempre per il discorso di Blair? >
< Sì. E anche perché sua madre le ha lasciato in eredità tutti i soldi che aveva fatto con la sua catena di moda. Sai, mia nonna era una grande stilista negli anni Ottanta. E quando è morta mia mamma ha ereditato i soldi e l'attività. Bianca ci ha lavorato per qualche anno, poi ha deciso di chiudere per vivere di rendita. Tanto i soldi non le sarebbero mai mancati, o almeno questo è quello che mi dice sempre. Ma in ogni caso se la fa con i ricchi, così sa bene che non sperpererà mai i soldi >
< È una donna furba tua madre >
< Non è furba, è solo una gran approfittatrice > ribattei stizzita mentre gli mostravo le Valentino.
< Sono le nuove Valentino? > domandò sgranando gli occhi.
< Oh mio dio…e tu come lo sai? >
< Sono settimane che mia sorella Vic mi implora di regalargliele per il compleanno >
< Davvero? Le vuoi? > chiesi speranzosa.
< Cosa? >
< A me non piacciono per niente e so che non me le metterò mai. Ti prego >
< Ehm, Michelle… >
< Se sei davvero mio amico e se davvero mi vuoi bene, le accetterai… >
< Beh, effettivamente sono anche del suo numero… > obiettò guardando le scarpe < va bene, mi hai convinto >
< Grazie! > esclamai abbracciandolo < Robert Pattinson, sei il migliore! >
< Grazie a te. Mi hai salvato da una giornata di shopping in cerca di un paio di scarpe > rispose sorridendo < ma cosa dirai a Bianca? >
< Dirò che le ho rovinate per sbaglio > risposi alzando le spalle < ora è meglio che torni a casa, Bianca deve uscire con Mike ed io devo cucinare qualcosa >
< Vuoi fermarti a cena? > domandò guardandomi < stavo giusto per ordinare una pizza >
< Non posso dire di no alla pizza > risposi sorridendo.
< Come la vuoi? >
< Ai peperoni >
< E così sia >
Tornai a casa per mettere via i miei acquisti e poi ritornai da Robert.
< Posso offrirti la pizza? > domandai quando il campanello suonò.
< Non pensarci nemmeno! > urlò Robert dalla cucina.
< Troppo tardi, sono più vicina io alla porta! > esclamai correndo ad aprirla, ma Robert mi prese per i fianchi e mi fece spostare.
< Ti sono debitore per le scarpe, la pizza la offro io >
< Scemo > risposi ridendo < sono io che devo ringraziare te per avermele tolte dalla vista >
< Allora io pago la tua e tu la mia >
< Ci sto > acconsentii mentre aprivo il portafoglio.
Ma Robert me lo sfilò dalle mani e lo lanciò in sala
< E credi che faccia sul serio? >
< Hey! > esclamai contrariata, ma Robert continuò a ridere e aprì la porta.
< Una pizza ai peperoni e una ai… >
< Aaron… > interruppi il fattorino sgranando gli occhi.
< Michelle, cosa …cosa ci fai qui? > domandò alternando lo sguardo tra me e Robert.
< Mangio una pizza con Robert > risposi stringendomi al mio amico.
< Oh, giusto…sono diciassette dollari e ottanta centesimi >
Robert gli allungò una banconota da venti dollari.
< Tieni il resto >
< Grazie e buon appetito. Ciao, Michelle… >
< Ciao > risposi freddamente e mi incamminai verso la sala per raccogliere il portafoglio.
Sbuffai e poi lo raggiunsi in cucina.
< Michelle, è tutto okay? > domandò non appena varcai la soglia.
< Sì, a parte l'aver rivisto il mio ex ragazzo >
< Vi siete lasciati da molto? >
< No, ma non voglio parlarne. Scusa > risposi mentre addentavo uno spicchio di pizza.
Mangiammo la pizza senza parlare, finché non sospirai e decisi di spezzare il silenzio.
< Siamo stati insieme per tre anni >
< E poi? >
< L'ho trovato a letto con il suo migliore amico > dissi mordendomi il labbro.
< Cosa?!?!?! > esclamò sgranando gli occhi.
< Hai capito benissimo > risposi con un piccolo sorrisetto.
< Mi…ehm…mi dispiace > sussurrò trattenendo una risata.
< Quanto sei antipatico! > esclamai dandogli una piccola sberla sulla mano < io ero innamorata di lui e tu mi prendo in giro così?!?!? >
< Hai ragione, Mitchie, scusa >
Mi guardò di nuovo negli occhi e poi scoppiammo a ridere.
< A proposito…quando la smetterai di chiamarmi Mitchie? >
< Mai. Mi piace come soprannome >
< Sembro una bambina >
< Tu sei una bambina > ribadì facendomi un sorrisetto furbo.
< Ho cinque anni in meno di te > obiettai inarcando un sopracciglio.
< Appunto. Quando tu avevi cinque anni, io ne avevo dieci >
< E quando tu ne avrai trenta, io ne avrò ancora venticinque. Hai ragione, sei
vecchio > risposi calcando sull'ultima parola.
< Va bene, me la sono cercata > disse alzando le mani in segno di resa < senti, devi tornare subito a casa? >
< Non direi, perché? > domandai guardandolo.
< Non so cosa fare questa sera. Ti va di restare e di vedere un film con me? >
< Non è che questa sera viene il tuo gorilla e mi sbatte fuori? >
< Tranquilla, ha la serata libera >
< Okay…hai i popcorn? >
< Ho anche le patatine se è per questo >
< Perfetto, valle a prendere. Io intanto scelgo il film > risposi avvicinandomi al suo scaffale pieno di DVD.
Robert ritornò dopo cinque minuti, ma io non avevo ancora scelto il film.
< Ancora non l'hai scelto? >
< Che genere vuoi? >
< Se non vuoi farmi dormire, non mettere su un film d'amore >
< Tu non hai film d'amore > ribadii prendendo in mano il DVD che avevo scelto.
< Che cosa hai scelto? >
< La vera storia di Jack lo Squartatore > risposi mentre mettevo il DVD dentro il lettore.
< Oh, con la mia amata Londra > sospirò con gli occhi lucidi.
< Ti manca? > chiesi prendendo posto accanto a lui.
< Da morire. Tu ci sei mai stata? >
< Sì, l'estate scorsa con Jenny >
< E vi siete divertite? > domandò interessato.
< Molto. Sai, ad essere sincere noi eravamo partite per Londra unicamente per cercare te, ma non appena siamo arrivate, abbiamo letto su un giornale che eri a New York per girare Remember Me, così ce ne siamo fatte una ragione e abbiamo fatto le matte per Londra. Te lo giuro, ci siamo divertite tantissimo! >
< Avete fatto molte foto? >
< Ovviamente. E anche molti video. Ma la cosa più pazza, è stato farci tutto il tragitto di corsa una volta usciti dal British Museum per prendere l'autobus > dissi ridendo < una volta salite siamo andate di sopra, ci siamo sedute dietro ad un ragazzo troppo carino e gli abbiamo chiesto di farci una foto. E sai cosa ci ha risposto? >
< No, cosa? > domandò sorridendomi.
< Che l'avrebbe fatto, solo se avessimo accettato di fare una foto con lui >
< E l'avete fatto? >
< Mi sembra ovvio! >
< Chissà perché non mi aspettavo una risposta negativa >
< Si chiamava Miguel ed era Spagnolo. Molto simpatico > dissi mentre prendevo una manciata di popcorn < e la sera stessa siamo andate in un locale e ce lo siamo incontrate lì con un suo amico. Abbiamo chiacchierato per tutta la sera, poi… >
< L'hai baciato > intervenne interrompendomi.
< Esatto > risposi arrossendo.
< Bene > grugnì bruscamente.
< Che cos'hai? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Niente > rispose facendo partire il film.
< Sei geloso? > chiesi scoppiando a ridere.
< No, dovrei? > rispose con aria da sbruffone.
< Non lo so, dimmelo tu >
< Non sono geloso, okay?!?! > esclamò spazientito < ora guardiamoci questo benedetto film >
Gli lanciai un'ultima occhiata e lo vidi sbuffare, dopodiché mi concentrai a guardare il film.
< Comunque > dissi dopo una ventina di minuti < è stato orribile, baciava malissimo > ripresi guardandolo sottecchi e quando lo vidi sorridere ridacchiai.
Guardavamo il film e facevamo i nostri commenti fino a che qualcuno non suonò il campanello.
< Aspettavi qualcuno? > domandai.
< No, tu? >
< Non direi, questa è casa tua >
< Ah già, è vero > rispose passandosi una mano tra i capelli e sghignazzai < torno subito, tu intanto continua a guardare il film >
< Nah, metto in pausa e vengo con te, così mi sgranchisco un po' > risposi avviandomi con lui e non appena aprì la porta, un gemito di disappunto uscì dalle labbra.
< Kristen > sussurrò Robert.
< Ciao, Rob. Disturbo? >
< Certo che no, entra > rispose facendola entrare e venendomi addosso.
< Ahia! > esclamai contrariata.
< Oh, scusa…volevo chiederti se ti andava di provare delle battute con me questa sera, ma non sapevo che fossi in compagnia… > disse Kristen squadrandomi.
< Oh, giusto. Lei è Michelle… >
< Sei la sua fidanzata? >
< No, è solo la mia vicina di casa >
Alt. Fermi.
Vicina di casa?!?!? Robert, ti fa così schifo dire che sono una tua amica?!? Oltretutto hai dovuto inserire l'aggettivo solo?!?!?
< Non c'è problema, la vicina di casa se ne stava giusto andando. Grazie per la pizza, Robert > risposi a denti stretti < è stato un piacere, Kristen > ripresi mentre uscivo da casa di Robert e tornavo nella mia.
Rientrai in casa sbattendo la porta e mi fiondai in sala. Mi sedetti sul divano e presi il telefono per chiamare Jenny, ma non trovai nessuno in casa.
< Che palle! > esclamai mentre accendevo la televisione, e casualmente trovai un canale dove stavano trasmettendo
La vera storia di Jack lo Squartatore < hey, che fortuna! >
Incominciai a guardarlo, ma poco dopo mi addormentai.
Venni svegliata diverso tempo dopo da vari colpi alla porta. Guardai l'orologio e vidi che erano le quattro del mattino.
< Ma chi diavolo è? > borbottai mentre andavo ad aprire la porta < Robert > dissi sorpresa.
< Hai dimenticato il tuo portafogli >
< Oh, grazie > risposi afferrandolo < perché mi hai svegliato a quest'ora? >
< Perché Kristen è andata via da poco e volevo restituirtelo prima che me ne dimenticassi >
< Okay, grazie. Buonanotte > risposi fredda.
Robert accennò un sorriso, poi si allontanò.
< Senti > disse voltandosi verso di me < perché d'un tratto sei diventata così fredda? >
< Credevo fossimo amici, Robert >
< Lo siamo >
< Ma quando la tua bella appare io non sono un'amica, ma
solo una vicina di casa >
Non gli diedi il tempo di rispondere e gli sbattei la porta in faccia.
Anche Michelle Waldorf ha il proprio orgoglio. E tu l'hai ferito, Robert Pattinson.



Okay, questo capitolo è un po' strano. Cioè, Robert Pattinson si è comportato da grandissima testa di cazzo. Perdonatemi il termine, ma quando ci vuole, ci vuole. Per Kristen, poi! Sì, lo so che sono stata io a scriverlo, ma dopo 2 mesi l'ho riletto per postarlo e sono rimasta inorridita xD
Beh, comunque finalmente sono tornata con il nuovo capitolo. Ma prima di passare ai ringraziamenti devo dirvelo. Col corpo sono in Italia, ma la mia anima è a Londra. È ancora più bella di come me la ricordassi, non ho parole. Mi sono divertita un sacco, la compagnia era perfetta e il tempo…ragazzi, 30 GRADI A LONDRA! Mai successa una cosa del genere xD O almeno, quando ci sono andata io c'era sempre pioggia! Ma la prossima volta prendo un biglietto di sola andata per Londra ù.ù

Beh, ora però voglio ringraziare voi per aver letto e commentato il capitolo. Sono contenta che vi sia piaciuto, non avete idea di quanto mi facciano piacere le vostre recensioni positive *-*
_Miss_: grazie mille, sono contenta che Robert ti sia piaciuto nel capitolo scorso. Chissà in questo xD
LoryeEmy: grazie mille *-* Sono andata a Londra perché era da tanto che non andavo a visitarla e mi mancava da impazzire. È anche la mia città preferita. Come si fa a non amarla? *-*
privi93: so che sei al mare…ma io sto aspettando le foto xDD Ma ora sono due i capitoli che non hai ancora letto xDD Beh, alla fine la scenetta all'aeroporto l'abbiamo fatta :)
Sognatrice85: la mia amata Marghe, che mi riempe sempre di complimenti. Ma cosa devo fare con te?? Sei sempre troppo buona, davvero *-* Grazie come sempre, per tutto. Perché mi sei sempre vicina e perché sei una persona splendida, alla quale io tengo tantissimo. Ti voglio un mondo di bene <3
Jodie: non importa la lunghezza delle recensioni. Sapere che ti è piaciuto il mio capitolo mi rende felicissima, davvero. Ti ringrazio tanto tanto *-* Ah, sì, anche io dico le cose più volte per enfatizzare xDD
Enris: ciao! Oh, che carina che sei, grazie mille *-* Già, Michelle sotto sotto è buona. Poverina ha un passato per niente semplice, ma poi capirai xD
Railen: tu, luce dei miei occhi. Colei che non ne può più di Rob e company, come la sottoscritta, ma che continua a leggere per farmi contenta. Che cara che sei <3 Hey, sappi che tra poco pubblicherò un capitolo nel quale Michelle incontrerà i Mars xD Ti ho pensato mentre scrivevo, sappilo. E l'8 dicembre entreremo nella Church of Mars, believe me. Ti adoro tantissimo <3
angiiie: la mia dolce ANGELA xD Chissà quanto ci metterai prima di leggere questo capitolo xD Ormai sono ripetitiva pure io xD Ma è vero, sei un amore. Grazie mille, sei sempre buona con me. Come ho fatto a meritarti?? *-* Ti voglio bene, anzi, benissimissimo! <3

Ragazzi, detto questo vi saluto.
Un bacio enorme, Giulls

P.S. Ho scritto questa one-shot sui 30 Seconds To Mars. Andatela a leggere, se volete ;)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=528354&i=1

   
 
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