Parlami di te
<
Avanti, raccontami un po' di te > disse dopo aver finito il suo
terzo bicchiere di coca cola.
< Che
cosa vuoi sapere? > chiesi mentre mi lisciavo la gonna della
divisa scolastica.
< Inizia
col raccontare qualcosa in generale > rispose facendo le
spallucce.
< Mi
chiamo Michelle Waldorf, farò diciannove anni tra sei mesi e
frequento l'ultimo anno del liceo a Santa Monica >
< Santa
Monica? Wow, lì c'è uno dei licei più
costosi d'America >
< Già.
Io vado lì > risposi accennando un sorriso.
< Ma non
sembri una snob con la puzza sotto il naso > obiettò
scrutandomi.
< E
infatti non lo sono. Ma Bianca voleva che io andassi in una scuola
super, visto che di cognome faccio Waldorf… >
<
Immagino che sarai popolare a scuola grazie a Gossip Girl >
< A
causa
di Gossip Girl, vorrai dire! > esclamai guardandolo negli occhi
<
Robert, la metà della popolazione maschile della mia scuola
vuole
portarmi a letto per il mio cognome, mentre l'altra metà o
mi evita
perché ha paura di me, o perché sono troppo
popolare
> ripresi calcando
sulle ultime due parole < tutti mi trattano come se fossi Blair,
non Michelle. Non ero nessuno prima di Gossip Girl, ora sono vista
come una dea >
< Non ti
piace la notorietà? >
< Non è
questo il punto. Non voglio essere popolare solo per il mio cognome,
e non voglio essere etichettata come Blair. Perfino alcuni miei
professori mi temono! >
< Certo
che al mondo esistono ancora dei pazzi! > esclamò
scoppiando a
ridere.
< Puoi
dirlo forte. Hey, vuoi bere ancora della coca? >
< No,
grazie. Ora è meglio che torni a casa. Devo studiare il
copione >
<
Breaking Dawn? >
<
Esatto. Ci vediamo, Michelle. Grazie ancora per la coca >
< Quando
vuoi > risposi sorridendogli < buono studio >
< Anche
a te >
<
Purtroppo, oggi pomeriggio non studierò >
< E come
mai? >
< Mi
aspetta un pomeriggio di shopping >
< Lo
dici come se fosse una tortura >
< Con
Bianca tutto
è una tortura >
< Appena
torni a casa passa da me a farmi vedere cosa ti sei comprata >
disse sorridendomi e sgranai gli occhi.
< Robert
Pattinson che fa entrare una ragazza, nonché sua fan, in
casa? E
quelle povere ragazzine della settimana scorsa? Le hai lasciate fuori
al freddo e al gelo! >
<
C'erano ventiquattro gradi, e poi… > rispose, ma si
bloccò poco
dopo < Michelle, vai a cagare! > esclamò
chiudendosi la porta
alle spalle e scoppiai a ridere.
Salii in
camera e mi tolsi la divisa. Mi avvicinai all'armadio e tirai fuori
un paio di jeans chiari e un top a fascia color verde acqua.
< Perché
non ti metti le Armani color verde acqua per fare shopping? >
domandò Bianca entrando in camera mia.
< Perché
stiamo andando a fare shopping. Non voglio mettermi un paio di
sandali con il tacco da venti centimetri per fare dello shopping
>
ribattei mentre mi infilavo un paio di ciabattine dello stesso colore
della maglia.
< E
allora io cosa ti ho comprato le Armani a fare? >
< Non lo
so, ma tanto le hai sempre tu indosso, non vedo dove sia il problema
>
< Vuoi
guidare tu? Ho appena fatto la manicure e non vorrei che mi si
rovinassero le unghie >
< Certo,
mamma, stai tranquilla > risposi sorridendole forzatamente.
< Devi
andare a fare benzina >
Ecco, ora
viene fuori l'inganno. La benzina. Mi sembrava troppo strano che
fosse andata a farla lei. Non ti smentisci mai, non è vero,
Bianca?
< Vado.
Tu intanto preparati > risposi mentre scendevo le scale e aprivo
la porta di casa.
Entrai in
macchina e accesi la radio. Cambiai stazione e le note di Can
Somedody Help Me?
dei Full
Brown Roses uscirono dalle casse.
Ecco,
esatto. Che qualcuno mi aiuti. Questa è una tortura.
Ritornai a
casa dopo venti minuti e Bianca non era ancora pronta, così
l'aspettai per vario tempo dentro la macchina.
< Sono
stata al telefono con Mike >
< Non vi
siete visti fino a quando non sei tornata a casa? >
< Già
mi mancava > rispose allacciandosi la cintura.
Ero
sconvolta. Aveva quaranta anni e si comportava come se fosse
un'adolescente.
Accesi la
macchina e nel giro di dieci minuti la parcheggiammo e incominciammo
a girare per negozi.
<
Tesoro, guarda che belle! > esclamò Bianca porgendomi
un paio di
zeppe.
< Non mi
piacciono quelle sottospecie di fiocchi, ma grazie >
< Oh,
non essere sciocca! Sono le Valentino della nuova stagione! Non puoi
non comprarle, Michelle! >
< Va
bene, fammele provare >
< Non
serve, sono del tuo numero > rispose sorridendomi.
Bianca ed
io finimmo di fare shopping dopo due ore e mezza, e non appena mise
piede dentro casa con le sue borse dello shopping, io presi le mie e
mi incamminai verso la casa di Robert.
Suonai e
attesi che Robert mi aprisse.
< Hey >
disse Robert sorridendo.
< Ti
prego, uccidimi > lo implorai entrando in casa.
< Direi
che è stata una brutta giornata > rispose mentre
chiudeva la
porta < come sei vestita elegante >
< A mia
madre sono sembrata una stracciona. Voleva che mi mettessi un paio di
scarpe di Armani per andare a fare shopping > dissi mentre mi
buttavo sul suo divano.
<
Avanti, fammi vedere cosa ti sei comprata >. Si sedette vicino a
me e mi aiutò a prendere fuori le cose dai pacchi. <
Certo che
anche tu non sei messa tanto male economicamente >
< Che
intendi dire? >
< Beh, i
tuoi acquisti. Molti dei vestiti che hai preso portano delle grandi
firme >
< Bianca
> ribattei passandomi una mano tra i capelli.
< Sempre
per il discorso di Blair? >
< Sì. E
anche perché sua madre le ha lasciato in eredità
tutti i soldi che
aveva fatto con la sua catena di moda. Sai, mia nonna era una grande
stilista negli anni Ottanta. E quando è morta mia mamma ha
ereditato
i soldi e l'attività. Bianca ci ha lavorato per qualche
anno, poi ha
deciso di chiudere per vivere di rendita. Tanto i soldi non le
sarebbero mai mancati, o almeno questo è quello che mi dice
sempre.
Ma in ogni caso se la fa con i ricchi, così sa bene che non
sperpererà mai i soldi >
< È una
donna furba tua madre >
< Non è
furba, è solo una gran approfittatrice > ribattei
stizzita mentre
gli mostravo le Valentino.
< Sono
le nuove Valentino? > domandò sgranando gli occhi.
< Oh mio
dio…e tu come lo sai? >
< Sono
settimane che mia sorella Vic mi implora di regalargliele per il
compleanno >
<
Davvero? Le vuoi? > chiesi speranzosa.
< Cosa?
>
< A me
non piacciono per niente e so che non me le metterò mai. Ti
prego >
< Ehm,
Michelle… >
< Se sei
davvero mio amico e se davvero mi vuoi bene, le accetterai…
>
< Beh,
effettivamente sono anche del suo numero… >
obiettò guardando
le scarpe < va bene, mi hai convinto >
<
Grazie! > esclamai abbracciandolo < Robert Pattinson, sei
il
migliore! >
< Grazie
a te. Mi hai salvato da una giornata di shopping in cerca di un paio
di scarpe > rispose sorridendo < ma cosa dirai a Bianca?
>
< Dirò
che le ho rovinate per sbaglio > risposi alzando le spalle
<
ora è meglio che torni a casa, Bianca deve uscire con Mike
ed io
devo cucinare qualcosa >
< Vuoi
fermarti a cena? > domandò guardandomi < stavo
giusto per
ordinare una pizza >
< Non
posso dire di no alla pizza > risposi sorridendo.
< Come
la vuoi? >
< Ai
peperoni >
< E così
sia >
Tornai a
casa per mettere via i miei acquisti e poi ritornai da Robert.
< Posso
offrirti la pizza? > domandai quando il campanello
suonò.
< Non
pensarci nemmeno! > urlò Robert dalla cucina.
< Troppo
tardi, sono più vicina io alla porta! > esclamai
correndo ad
aprirla, ma Robert mi prese per i fianchi e mi fece spostare.
< Ti
sono debitore per le scarpe, la pizza la offro io >
< Scemo
> risposi ridendo < sono io che devo ringraziare te per
avermele tolte dalla vista >
< Allora
io pago la tua e tu la mia >
< Ci sto
> acconsentii mentre aprivo il portafoglio.
Ma Robert
me lo sfilò dalle mani e lo lanciò in sala
< E
credi che faccia sul serio? >
< Hey! >
esclamai contrariata, ma Robert continuò a ridere e
aprì la porta.
< Una
pizza ai peperoni e una ai… >
< Aaron…
> interruppi il fattorino sgranando gli occhi.
<
Michelle, cosa …cosa ci fai qui? > domandò
alternando lo
sguardo tra me e Robert.
< Mangio
una pizza con Robert > risposi stringendomi al mio amico.
< Oh,
giusto…sono diciassette dollari e ottanta centesimi >
Robert gli
allungò una banconota da venti dollari.
< Tieni
il resto >
< Grazie
e buon appetito. Ciao, Michelle… >
< Ciao >
risposi freddamente e mi incamminai verso la sala per raccogliere il
portafoglio.
Sbuffai e
poi lo raggiunsi in cucina.
<
Michelle, è tutto okay? > domandò non
appena varcai la soglia.
< Sì, a
parte l'aver rivisto il mio ex ragazzo >
< Vi
siete lasciati da molto? >
< No, ma
non voglio parlarne. Scusa > risposi mentre addentavo uno
spicchio
di pizza.
Mangiammo
la pizza senza parlare, finché non sospirai e decisi di
spezzare il
silenzio.
< Siamo
stati insieme per tre anni >
< E poi?
>
< L'ho
trovato a letto con il suo migliore amico > dissi mordendomi il
labbro.
<
Cosa?!?!?! > esclamò sgranando gli occhi.
< Hai
capito benissimo > risposi con un piccolo sorrisetto.
<
Mi…ehm…mi dispiace > sussurrò
trattenendo una risata.
< Quanto
sei antipatico! > esclamai dandogli una piccola sberla sulla
mano
< io ero innamorata di lui e tu mi prendo in giro
così?!?!? >
< Hai
ragione, Mitchie, scusa >
Mi guardò
di nuovo negli occhi e poi scoppiammo a ridere.
< A
proposito…quando la smetterai di chiamarmi Mitchie? >
< Mai.
Mi piace come soprannome >
< Sembro
una bambina >
< Tu sei
una bambina > ribadì facendomi un sorrisetto furbo.
< Ho
cinque anni in meno di te > obiettai inarcando un sopracciglio.
<
Appunto. Quando tu avevi cinque anni, io ne avevo dieci >
< E
quando tu ne avrai trenta, io ne avrò ancora venticinque.
Hai
ragione, sei vecchio
> risposi calcando sull'ultima parola.
< Va
bene, me la sono cercata > disse alzando le mani in segno di
resa
< senti, devi tornare subito a casa? >
< Non
direi, perché? > domandai guardandolo.
< Non so
cosa fare questa sera. Ti va di restare e di vedere un film con me?
>
< Non è
che questa sera viene il tuo gorilla e mi sbatte fuori? >
<
Tranquilla, ha la serata libera >
<
Okay…hai i popcorn? >
< Ho
anche le patatine se è per questo >
<
Perfetto, valle a prendere. Io intanto scelgo il film > risposi
avvicinandomi al suo scaffale pieno di DVD.
Robert
ritornò dopo cinque minuti, ma io non avevo ancora scelto il
film.
< Ancora
non l'hai scelto? >
< Che
genere vuoi? >
< Se non
vuoi farmi dormire, non mettere su un film d'amore >
< Tu non
hai film d'amore > ribadii prendendo in mano il DVD che avevo
scelto.
< Che
cosa hai scelto? >
< La
vera storia di Jack lo Squartatore > risposi mentre mettevo il
DVD
dentro il lettore.
< Oh,
con la mia amata Londra > sospirò con gli occhi
lucidi.
< Ti
manca? > chiesi prendendo posto accanto a lui.
< Da
morire. Tu ci sei mai stata? >
< Sì,
l'estate scorsa con Jenny >
< E vi
siete divertite? > domandò interessato.
< Molto.
Sai, ad essere sincere noi eravamo partite per Londra unicamente per
cercare te, ma non appena siamo arrivate, abbiamo letto su un
giornale che eri a New York per girare Remember Me, così ce
ne siamo
fatte una ragione e abbiamo fatto le matte per Londra. Te lo giuro,
ci siamo divertite tantissimo! >
< Avete
fatto molte foto? >
<
Ovviamente. E anche molti video. Ma la cosa più pazza,
è stato
farci tutto il tragitto di corsa una volta usciti dal British Museum
per prendere l'autobus > dissi ridendo < una volta salite
siamo
andate di sopra, ci siamo sedute dietro ad un ragazzo troppo carino e
gli abbiamo chiesto di farci una foto. E sai cosa ci ha risposto?
>
< No,
cosa? > domandò sorridendomi.
< Che
l'avrebbe fatto, solo se avessimo accettato di fare una foto con lui
>
< E
l'avete fatto? >
< Mi
sembra ovvio! >
< Chissà
perché non mi aspettavo una risposta negativa >
< Si
chiamava Miguel ed era Spagnolo. Molto simpatico > dissi mentre
prendevo una manciata di popcorn < e la sera stessa siamo andate
in un locale e ce lo siamo incontrate lì con un suo amico.
Abbiamo
chiacchierato per tutta la sera, poi… >
< L'hai
baciato > intervenne interrompendomi.
< Esatto
> risposi arrossendo.
< Bene >
grugnì bruscamente.
< Che
cos'hai? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Niente
> rispose facendo partire il film.
< Sei
geloso? > chiesi scoppiando a ridere.
< No,
dovrei? > rispose con aria da sbruffone.
< Non lo
so, dimmelo tu >
< Non
sono geloso, okay?!?! > esclamò spazientito <
ora guardiamoci
questo benedetto film >
Gli lanciai
un'ultima occhiata e lo vidi sbuffare, dopodiché mi
concentrai a
guardare il film.
<
Comunque > dissi dopo una ventina di minuti <
è stato
orribile, baciava malissimo > ripresi guardandolo sottecchi e
quando lo vidi sorridere ridacchiai.
Guardavamo
il film e facevamo i nostri commenti fino a che qualcuno non
suonò
il campanello.
<
Aspettavi qualcuno? > domandai.
< No,
tu? >
< Non
direi, questa è casa tua >
< Ah
già, è vero > rispose passandosi una mano
tra i capelli e
sghignazzai < torno subito, tu intanto continua a guardare il
film
>
< Nah,
metto in pausa e vengo con te, così mi sgranchisco un po'
>
risposi avviandomi con lui e non appena aprì la porta, un
gemito di
disappunto uscì dalle labbra.
<
Kristen > sussurrò Robert.
< Ciao,
Rob. Disturbo? >
< Certo
che no, entra > rispose facendola entrare e venendomi addosso.
< Ahia!
> esclamai contrariata.
< Oh,
scusa…volevo chiederti se ti andava di provare delle battute
con me
questa sera, ma non sapevo che fossi in compagnia… >
disse
Kristen squadrandomi.
< Oh,
giusto. Lei è Michelle… >
< Sei la
sua fidanzata? >
< No, è
solo la mia vicina di casa >
Alt. Fermi.
Vicina
di casa?!?!?
Robert, ti fa così schifo dire che sono una tua amica?!?
Oltretutto
hai dovuto inserire l'aggettivo solo?!?!?
< Non
c'è problema, la vicina di casa se ne stava giusto andando.
Grazie
per la pizza, Robert > risposi a denti stretti <
è stato un
piacere, Kristen > ripresi mentre uscivo da casa di Robert e
tornavo nella mia.
Rientrai in
casa sbattendo la porta e mi fiondai in sala. Mi sedetti sul divano e
presi il telefono per chiamare Jenny, ma non trovai nessuno in casa.
< Che
palle! > esclamai mentre accendevo la televisione, e casualmente
trovai un canale dove stavano trasmettendo La
vera storia di Jack lo Squartatore
< hey, che fortuna! >
Incominciai
a guardarlo, ma poco dopo mi addormentai.
Venni
svegliata diverso tempo dopo da vari colpi alla porta. Guardai
l'orologio e vidi che erano le quattro del mattino.
<
Ma chi diavolo è? > borbottai mentre andavo ad aprire
la porta <
Robert > dissi sorpresa.
<
Hai dimenticato il tuo portafogli >
<
Oh, grazie > risposi afferrandolo < perché mi
hai svegliato a
quest'ora? >
<
Perché Kristen è andata via da poco e volevo
restituirtelo prima
che me ne dimenticassi >
<
Okay, grazie. Buonanotte > risposi fredda.
Robert
accennò un sorriso, poi si allontanò.
<
Senti > disse voltandosi verso di me < perché
d'un tratto sei
diventata così fredda? >
<
Credevo fossimo amici, Robert >
<
Lo siamo >
<
Ma quando la tua bella appare io non sono un'amica, ma solo
una vicina
di casa
>
Non
gli diedi il tempo di rispondere e gli sbattei la porta in faccia.
Anche
Michelle Waldorf ha il proprio orgoglio. E tu l'hai ferito, Robert
Pattinson.
Okay,
questo capitolo è un po' strano. Cioè, Robert
Pattinson si è
comportato da grandissima testa di cazzo. Perdonatemi il termine, ma
quando ci vuole, ci vuole. Per Kristen, poi! Sì, lo so che
sono
stata io a scriverlo, ma dopo 2 mesi l'ho riletto per postarlo e sono
rimasta inorridita xD
Beh,
comunque finalmente sono tornata con il nuovo capitolo. Ma prima di
passare ai ringraziamenti devo dirvelo. Col corpo sono in Italia, ma
la mia anima è a Londra. È ancora più
bella di come me la
ricordassi, non ho parole. Mi sono divertita un sacco, la compagnia
era perfetta e il tempo…ragazzi, 30 GRADI A LONDRA! Mai
successa
una cosa del genere xD O almeno, quando ci sono andata io c'era
sempre pioggia! Ma la prossima volta prendo un biglietto di sola
andata per Londra ù.ù
Beh,
ora però voglio ringraziare voi per aver letto e commentato
il
capitolo. Sono contenta che vi sia piaciuto, non avete idea di quanto
mi facciano piacere le vostre recensioni positive *-*
_Miss_:
grazie mille, sono contenta che Robert ti sia piaciuto nel capitolo
scorso. Chissà in questo xD
LoryeEmy:
grazie mille *-* Sono andata a Londra perché era da tanto
che non
andavo a visitarla e mi mancava da impazzire. È anche la mia
città
preferita. Come si fa a non amarla? *-*
privi93:
so che sei al mare…ma io sto aspettando le foto xDD Ma ora
sono due
i capitoli che non hai ancora letto xDD Beh, alla fine la scenetta
all'aeroporto l'abbiamo fatta :)
Sognatrice85:
la mia amata Marghe, che mi riempe sempre di complimenti. Ma cosa
devo fare con te?? Sei sempre troppo buona, davvero *-* Grazie come
sempre, per tutto. Perché mi sei sempre vicina e
perché sei una
persona splendida, alla quale io tengo tantissimo. Ti voglio un mondo
di bene <3
Jodie:
non importa la lunghezza delle recensioni. Sapere che ti è
piaciuto
il mio capitolo mi rende felicissima, davvero. Ti ringrazio tanto
tanto *-* Ah, sì, anche io dico le cose più volte
per enfatizzare
xDD
Enris:
ciao! Oh, che carina che sei, grazie mille *-* Già, Michelle
sotto
sotto è buona. Poverina ha un passato per niente semplice,
ma poi
capirai xD
Railen:
tu, luce dei miei occhi. Colei che non ne può più
di Rob e company,
come la sottoscritta, ma che continua a leggere per farmi contenta.
Che cara che sei <3 Hey, sappi che tra poco
pubblicherò un
capitolo nel quale Michelle incontrerà i Mars xD Ti ho
pensato
mentre scrivevo, sappilo. E l'8 dicembre entreremo nella Church of
Mars, believe me. Ti adoro tantissimo <3
angiiie:
la mia dolce ANGELA xD Chissà quanto ci metterai prima di
leggere
questo capitolo xD Ormai sono ripetitiva pure io xD Ma è
vero, sei
un amore. Grazie mille, sei sempre buona con me. Come ho fatto a
meritarti?? *-* Ti voglio bene, anzi, benissimissimo! <3
Ragazzi,
detto questo vi saluto.
Un
bacio enorme, Giulls
P.S.
Ho scritto questa one-shot sui 30 Seconds To Mars. Andatela a
leggere, se volete ;)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=528354&i=1