Ore 04:05 a.m.

La notte era stellata. La luna brillava fiera fra le lievi nuvole che ondeggiavano placide e un vento caldo entrava dei finestrini aperti della sua Mustang ormai fin troppo vecchia.
Alla radio stavano passando un pezzo della Joplin, "Work me lord".

-Cazzo...-  sbuffò a denti stretti Eileen guardando la spia dell'olio decisamente rossa.

La macchina cominciò a singhiozzare pericolosamente. Doveva fermarsi assolutamente o il vecchio scassone sarebbe andato a fuoco. Si fermò sul ciglio della strada ringraziando il cielo di non stare in una strada isolata ma quasi nel centro città. Scese velocemente prendendo la borsa e dirigendosi verso la prima cabina telefonica nei paragi, non troppo lontata fortunatamente.
Si guardò intorno un paio di volte, giusto per accertarsi di non essere seguita da qualche mal'intenzionato; ultimamente Los Angeles non era il posto più "angelico" degli Stati Uniti, soprattutto alle 4 del mattino.
Si fermò davanti al telefono mentre cercava la sua piccola agenda. Sapeva che non doveva andarci a quella festa.

-Maledizione!- ringhiò spostandosi i suoi rossi capelli da un lato.

Niente agenda. Nessuno numero da poter chiamare. Panico.
Non era possibile! Almeno un numero di telefono se lo doveva ricordare. Doveva ricordarselo! Cercò meglio nella borsa ma niente, tornò indietro cercando nella macchina. Niente.

-Arrrgh!!- ringhiò verso il cielo serrando i pugni. Si sedette in macchina cercando di riordinare le idee. 

Aprì il cruscotto cercando qualcosa che assomigliasse a un numero telefonico. Si ricordava di essere stata accompagnata da un ragazzo piuttosto carino qualche sera fà, sorrise al ricordo di quanto fosse ubriaca e di come quel ragazzo riccio avesse accettato di accompagnarla a casa perchè troppo su di giri per poter guidare senza andare a sbattere contro un muro. Fu gentile.

-Eccolo!!- l'aveva trovato! Aveva trovato il numero di quello strano ragazzo!

Ringraziò il cielo e corse verso la cabina, fece il numero in fretta e furia sperando di non essere in possesso di un numero falso. Squillava.
Squillava ancora. Per un attimo sudò freddo.

************** 

-Duff...-  

-Mmh...-

-Vai a rispondere...-

-Mmmh...-

-Fanculo!Vai a rispondere...-

-Non mi và Axl...vacci tu...-  

-No tu!-  

-Che palle che siete!Ci vado io ho capito!-  rispose il moro alzandosi di scatto dal letto accanto.

I due sorrisero tra loro soddisfatti della decisione del loro amico.

-Chi cazzo è che rompe le palle a quest'ora?!?!-  chise Izzy ovviamente irritato.

-Ehmm...mh...-  oddio, come si chiamava?

-Pronto?!?!- Izzy si stava decisamente spazientendo.

Eileen lesse il biglietto. "Slash dio della chitarra  91356-4632 chiama quando vuoi honey!"

-Ehmm...Slash?-

-Slash non è in casa...chi sei??-  disse il moro addolcendo i toni avendo riconosciuto la voce di una ragazza.

-Eh, io sono Eileen...mi..mi ha accompagnata a casa qualche sera fà...lo cercavo. -  disse intimorita e stanca.

-Dolcezza adesso non c'è...posso aiutarti in qualche modo??-  intanto Duff e Axl si erano alzati dal letto avvicinandosi a Izzy e cercando di ascoltare la telefonata ridacchiando.

Non ci voleva proprio. -Ecco...ho un problema con la mia macchina...l'olio è finito e non sò proprio come tornare a casa...- no non ci voleva per niente!

-Ehi..ehmm...aspetta un attimo ok??Aspetta...- tappò il ricevitore della cornetta.

-Ragazzi...c'è questa certa Eileen che cerca Slash perchè le si è rotta la macchina...Slash dove cazzo stà?-  

I due ragazzi si guardarono tra di loro interrogativi  -Sarà andato a fare un giro con Steven...-  ipotizzò Duff. Izzy stette in silenzio per un pò guardando nel vuoto. Riappoggiò la cornetta all'orecchio.

-Ehi senti...ma tu dove sei di preciso?-  

-Ehmm...stò...sulla Pico Boulevard...vicino al California Hospital Medical Centre...-  

Pensò un attimo. -Ok...stò per venirti a prendere. Piacere io sono Izzy comunque.-

-Piacere Izzy, non sò come ringraziarti...- disse lei tra l'incertezza e la contentezza.

-Sei da sola?- chise lui per niente malizioso.

-Si...- ed aveva anche paura a starci ancora per molto.

-Chiuditi nella macchina e fai attenzione. Che macchina hai?-

-Una Mustang color panna...-  

-Arrivo...- e concluse la chiamata.

-Ehi stronzetto!Dove te ne scappi?- chiese il rosso che nel frattempo aveva già aperto una birra ed erano solo le 4 e mezza del mattino.

-Vado da quella ragazza, avrà sicuramente bisogno di una mano...-  disse mentre si vestiva.

-Ha bisogno di una mano eh?Pensi che un'altra possa aiutarla meglio?- disse Duff alzando la sua mano sorridendo sornione.

-Maddai!-

-Ehi Axl!Non mi spingere!Mi tengo in piedi per miracolo cazzo...- risero.

-Non combinate altri danni mentre sono via chiaro? E mandate a casa quelle due...-  disse Izzy indicando la camera da letto.

-Ok papà!-

-Fanculo Axl...-

-Ciao Izzy!Vai che quì ci pensiamo noi!- Izzy guardò Duff scettico e chiuse la porta.

Axl e Duff si guardarono -Ancora dormono?- chiese il biondo sorridendo e accenando con la testa alle due figure sdraiate nel letto matrimoniale, sotto un groviglio di lenzuola.

-Svegliamole...-  rispose Axl provocatorio.

-Raaaagaaaazzeeeee!!C'è da mettere in ordine un pò di cosetteeee!!-  canzonò Duff entrando nel camera mentre Axl se ne stava in disparte ridendo.

*************

Si guardava intorno scocciata. Alla radio stavano passando "Paranoid" dei Balck Sabbath. Si, ci mancava solo la paranoia adesso. Abbassò il volume.
Prese dalla borsetta nera laccata le sue Chesterfield rosse, ne afferrò una con i denti e con lo Zippo accese. Aspirò lentamente cercando un modo per rilassarsi. Chissà com'era questo Izzy.
Già dal nome non le ispirava particolare fiducia, per non parlare di Slash. Ma forse di stava facendo degli inutili pregiudizi, alla fine la voce di Izzy non le sembrò quella di un soggetto pericoloso.
Sperava solo arrivasse al più presto, anche perchè era stanca e aveva un estremo bisogno di un letto comodo.
No, non ci doveva proprio andare a quella maledetta festa! Ma la sua amica aveva insistito tanto dopo il lavoro, e dire di no a Tyara era un'impresa decisamente difficile, soprattutto quando c'era di mezzo un ragazzo. Anzi IL ragazzo, corteggiato spudoratamente dalla sua bionda amica del cuore.
Eileen lo trovava un emerito coglione ma per a sua amica, questo ed altro; così acconsentì ad accompagnarla a quella festa a tema : "Gli anni '20" . Tema primitivo ma stuzzichevole.
Ovviamente lei si era vestita da uomo e Tyara da donna. Peccato però che nel corso della serata Tyara riuscì nel suo intento e se ne tornò a casa col suo amato Andrew.
Gettò il mozzicone della sigaretta fuori dal finestrino cercando con gli occhi di intravedere qualche figura salvatrice.








Eeeeeeeehui!!!Finalmente sono tornata!!
Ultimamente mi sono dedicata semplicemente alla lettura senza avere il tempo e l'ispirazione giusta per poter scrivere!Ma finalmente scuola è finita e gli esami sono ormai un "non-troppo-lontano" ricordo!
Ho letto moltissime fic sui Guns quindi ho deciso di dar lettere ai miei folli pensieri...questo capitolo non è un gran che ma il meglio OVVIAMENTE deve ancora arrivare!!!
Ringrazio tutte/i coloro che leggeranno e/o commenteranno!!!Grazie!!
CrazyCat   IS BACK!!! ;)