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Autore: Lola_Elric    07/07/2010    1 recensioni
E' la storia di una ragazza alle prese con il suo destino di strega, ma senza dover rinunciare all'amicizia e all'amore...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.

-Non sei sola...non sei sola..- correva..una ragazza correva a perdifiato per il castello, i lunghi capelli svolazzavano attorno al dolce viso –Lola!Lola!- scappava da quella figura che la rincorreva e la chiamava, chi era?Doveva nascondersi? E nel momento in cui si nascose vide una figura, raccapricciante, incappucciata era anch’essa nascosta e sicuramente pronta ad ucciderla.

Urlò, si alzò di scatto e si passo una mano sulla fronte imperlata di sudore; la sorella accese la luce flebile del comodino, dalla parte opposta della stanza, - Lola, che è successo?- chiese alzandosi e mettendosi a sedere sul suo letto –Io..non lo so...cioè c’era una figura strana e un castello...- sospirò e si lasciò cadere sul cuscino attenta a non battere la testa.
- Manola, spiegati meglio...non capisco- disse la sorella preoccupata, Lola quindi le racconto per filo e per segno lo strano sogno che aveva fatto.
-Ho capito, è arrivato il momento, vieni ti spiegheranno tutto mamma e papà- -Il momento?Che momento?- chiese guardando la sorella negli occhi.
-Ti spiegheranno mamma e papà!-ribadì decisa -Aspetta, Betta, anche tu hai passato questo momento?- la sorella la guardò carica di risentimento e Lola sentì il sangue gelarsi nelle vene –No. Sei tu la prescelta- disse e la precedette nel corridoio; titubante Manola mosse qualche passo e , infine, corse verso la camera dei suoi, come se quel mostro del sogno la stesse ancora inseguendo.
-Mamma, papà!- disse Betta bussando alla porta –Che succede tesoro?-chiesero assonnati -E’ arrivato il momento...- rispose sconsolata, Lola capiva sempre meno. Vide la madre portarsi una mano al petto, sbarrando gli occhi e il padre bofonchiare sotto i baffi, preoccupato.
-Vieni, piccola, ti spiegheremo tutto- la madre batté più volte la mano sul letto e Lola si sedette a gambe incrociate accanto alla sorella.
-Allora..-cominciò la madre, sospirando, -noi discendiamo da un’antichissima famiglia di maghi e streghe, e solo una volta ogni cento anni nasce, nella nostra famiglia, una ragazza con un determinato potere, e sei proprio tu. Non sappiamo bene che potere tu possa avere, ma stai sicura che alla “Nightmoon” sapranno trovarlo.- le sorrise benevola –Cos’è la Nightmoon?- -E’ una scuola, dove imparerai l’arte magica, a gestire gli incantesimi base e a far fuoriuscire il tuo potere, affronterai anche delle missioni- stavolta fu il padre a risponderle –Ah, capisco, e quante volte potrò tornare a casa?- chiese, la madre le carezzò una mano e la guardò con gli occhi colmi di lacrime
-Non potrai tornare a casa, dopotutto tu sei la prescelta della famiglia Luna, vedi di farti valere, e ora torniamo a dormire, domani saluterai i tuoi compagni, ma bada bene, nessuno dovrà sapere che sei una strega!- Lola e Betta tornarono al letto, la prescelta però non riusciva a prendere sonno, mille pensieri affollavano la sua testolina... “Cosa mi succederà?” pensò e dopo svariate ore si addormentò, sprofondando in un sonno tormentato.
La mattina dopo si svegliò con un gran mal di testa –Lola, scendi, devi salutare i tuoi compagni; oggi è il tuo ultimo giorno di scuola- così come era entrata, la sorella uscì dalla loro stanza.
“Cavolo, non riesco proprio a capire, dove andrò? Cosa ne sarà di me?” si vestì e sospirando scese al piano di sotto, li vi trovò tutti i suoi compagni ed amici, uno per uno li salutò tra le lacrime che salate bagnavano il suo viso e quello dei suoi amici –Maledizione Lola perché devi partire?- urlò Gigi, disperata, quando tutti se ne furono andati, Manola non rispose semplicemente la strinse in un abbraccio, così forte da farle male –Gigi, mi mancherai! Otto anni e ti giuro che tornerò!- continuarono a piangere abbracciate fino a quando Gigi non dovette andare –Su forza Lola, preparati se partiamo adesso, arriveremo per domani, così inizierai subito a seguire le lezioni- le disse la madre prendendola per le spalle –Ok-.
E così si misero in macchina pronti per andare alla Nightmoon.
  
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