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Autore: Kimmy_90    07/07/2010    2 recensioni
Ma vaff...
Scienzedellemerendinologi che siccome hanno fatto un corso di "psicologia dell'apprendimento" da sette crediti pensano di poterti venire a spiegare come si studia Analisi.
Genere: Generale, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cheffai, Integri?


Autore: KimmyTamer
Personaggi: Originali
Tipo di coppia: Nessuna
Genere: Generale, Commedia, Slice of life
Rating: Giallo
Prompt: 6. Esami
Avvertimenti: Nulla
Note: Nulla


Storia partecipante a “ Vita Universitaria Challenge” indetta da Sangochan88 nel forum di efp


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Cheffai, integri?



Posò il gesso sulla lavagna, la mano vagamente tremante.
Fissava, fuori fuoco, un nulla disperso davanti a lui. Mosse leggermente il polso, risalendo, spostandosi, e dopo iniziando a scivolare lentamente verso il basso, in una gobba.
Il professore lo scrutava disinteressato, svaccato sulla sedia, insaccato nelle spalle, e intento a tenersi il mento con la mandritta.

Oscar lo guardò con gli occhi sgranati.
"Sono le Tre di notte" sillabò, cercando di coprirsi il volto con il cuscino.
Quell'altro se ne stava, in mutande, seduto alla scrivania, curvo, a grondare piccole goccioline di sudore sul libro, illuminato dalla lampadina.
Non rispose.
"Cazzo, Michele, Chiudi quella Cazzo di luce e quel Cazzo di libro e tutto il Cazzo di roba che hai, Cazzo!"
"Fottiti."
Bhe, almeno aveva riposto.

La S allungata era disegnata sulla lavagna. Bene.
Era già un passo avanti.
No?
Il professore non dava cenno di vita.
Michele iniziò a scrivere un numero, in alto.

"E Piantala, dai, cosa pensi di rimediare a quest'ora?"
"Sono affaracci miei"
"Si dice Cazzi, si dice sono Cazzi miei, e sono pure Miei, i Cazzi, se 'sta luce m'accieca e mi sveglia, Cazzo!"
Michele corrugò la fronte, nel tentativo di ignorare il coinquilino. Strizzò gli occhi cercando di focalizzare bene il testo.

L'assistente si avvicinò al professore.
No, non doveva pensarci. Doveva scrivere il secondo estremo, sì.
I due si misero a sghignazzare sommessamente.
No, davvero. Doveva scrivere il secondo estremo.
Scrisse il secondo estremo.

"Chiuuuudi 'sta Meeeerdaaaa!!!"
Oscar non mollava, Michele rispondeva semplicemente accentuando la smorfia che s'era creata sul suo volto nel tentativo di concentrarsi.
Ovviamente non aiutava. Il coinquilino che insultava, s'intende.
Troppo idiota per capire che in quelle ore si decideva il suo destino.
Tsk.
Scienzedellemerendinologi.

Scrisse la formula.
Effe.
Di.
Ics.
Su.
Ics.
Di.
Ics.
Sì.
Di Ics.
I due esaminatori si zittirono improvvisamente.
Di Ics, no?

Oscar si alzò.
Michele era stato talmente tanto tempo gobbo sul libro, sugli appunti, sui quaderni - insomma, sul caos che regnava sulla sua scrivania, che le sue articolazioni si bloccarono alla sola idea di funzionare.
Oscar staccò la corrente.
Buio.

Il professore fissava la lavagna, silente, il dorso dell'indice sotto il mento.
Michele aveva ancora il gessetto appoggiato alla lavagna, alla fine della x.
"Cheffai, Integri?" domandò il professore.
Lui rimase immobile. Cercò di prendere una boccata d'aria.
Sì.
Integro.
Ovvio che integro.
Devo integrare, in questo caso.
No?
Inspirò.
Cioè, perchè qui si integra.
Espir... no. Inspirò.
Cioè devo integrare. Ovvio che integro. 
Sì. Integro.
Schiuse leggermente le labbra per rispondere.
... e inspirò ancora.
Perchè Cazzo mi ha chiesto se integro!?

"Vai a dormire, Cazzo! Sono le tre di notte! Le tre di notte! Non puoi studiare alle tre di notte prima del'orale! Idiota!"
Ma vaff..
Scienzedellemerendinologi che siccome hanno fatto un corso di "psicologia dell'apprendimento" da sette crediti pensano di poterti venire a spiegare come si studia Analisi.

Il gessetto disegnò una curva molto interessante sulla lavagna. Una specie di mezzo ramo di parabola. Discendente. A derivata negativa.
E poi ci fu un tonfo.

"... stronzo." bisbigliò Michele, chiudendo il libro.

Aprì gli occhi con la schiena dolorante.
L'aula aveva cambiato leggermente prospettiva.
Anche la forza di gravità aveva cambiato orientamento.
Che cosa curiosa.
"Come va?" domandò l'assistente, sbucando nel suo campo visivo.
Lui storse un po' il labbro.
"Serve che chiamiamo l'ambulanza?"
Fece leggermente di no con la testa.
"Comunque mi sa che è meglio se si ripresenta quando è più tranquillo."
Storse anche l'altro lato delle labbra.
"E meno svenevole." concluse l'assistente.
"... già."


"Te l'avevo detto, io."
"Stavo pure facendo giusto."
"Te l'avevo detto, io."
"Cazzo."
"Te l'avevo detto, io."
"Si era solo distratto."
"Te l'avevo detto, io."
Michele si voltò, lentamente, gli occhi a fessura, verso Oscar.
"Ti Odio."
"Anchio, ammove"
L'altro scosse la testa, disperato, e poggiò la fronte sul tavolo.

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NdA: ci tengo a sottolineare che lo svenimento (cum segno del gesso sulla lavagna dovuto proprio allo svenimento dello studente) è un fatto realmente accaduto x)




   
 
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