Fanfic su attori > Ben Barnes
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Autore: echo kiriky    07/07/2010    4 recensioni
Ginevra Black, capelli rosso fuoco, lentiggini sotto gli occhi color smeraldo, è sempre stata una tipa particolarmente vivace ed estroversa. Già durante l'infanzia era lei ad incoraggiare i suoi due compagni di bravate, i fratelli Barnes, a compiere le più stravaganti azioni. Ora però sembra non trovare quel coraggio che sempre l'ha contraddistinta.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Ci tengo a precisare che con questo mio scritto privo di alcuno scopo di lucro, non intendo dare una rappresentazione veritiera del carattere o della vita di Ben Barnes, né desidero offenderlo in alcun modo.

You are no longer here.
I wake up now
Was how confused
My view is coloured
I see your picture only blurred
You are no longer here,
What happened?
I know not yet exactly
[Killerpilze- Ich Kann Auch Ohne Dich]


Il sole picchiava forte quel giorno di fine giugno. Anche a Londra era scesa una leggera afa, tale da rendere ogni azione difficile, anche una semplice passeggiata.
E' lo stesso per Ben sebbene deve fare solamente pochi metri, da casa sua a quella della sua migliore amica nella casa accanto.
Suonato il campanello, attende. Non riesce a stare fermo e a non spostarsi i capelli, così fastidiosamente attaccati al viso.
"Ben?" Ad aprire è il padre di Ginevra e sembra non aspettarlo per niente, vista l'espressione sorpresa dipinta sul volto dell'uomo.
"Salve, c'è Gin?"Ed ora l'espressione passa dal sorpreso allo scettico.
"Non c'è, è partita in mattinata. Non ti ha detto niente?"
Ben scuote la testa, "E quando rientra?"
"Sì è trasferita dalla zia, in Germania."
Ed il mondo gli è crollato addosso, rimanendo poi schiacciato da tutto quel peso. Non ricorda cosa sia successo poi con certezza, in testa vortica solo un "in Germania" e, "si trasferisce lì".

Sono ancora molte le domande irrisolte e, anche se ora è tornata ed è addormentata tra le sue braccia, non più fare a meno di metterle in un angolo ritenendo ancora più importante il fatto che lei sia tornata.
La fissa dormire, l'espressione rilassata e a tratti corrucciata, così buffa.
Oramai è un'oretta che è stato svegliato dal dolce aroma del caffè, proveniente dal piano di sotto; ha anche sentito i coniugi Black uscire di casa e allontanarsi per andare a lavorare.
Osserva lo schermo del suo cellulare: una chiamata persa. Naturalmente è il fratello che vuole accertarsi che tutto vada per il meglio.
Cerca di alzarsi senza disturbare il sonno di Ginevra, facendola spostare lateralmente con delicatezza. Sembra riuscire nell'intento, visto che la ragazza continua a dormire.
Compone velocemente il numero del fratello. "Hey, è tutto ok. Ora sta dormendo. Incontriamoci alle dieci da Starbucks."
Chiusa la chiamata col fratello, sposta l'attenzione su Ginevra, scoprendo che si è svegliata e che lo sta fissando.
"Parlavi con Jack?" gli domanda con la voce leggermente roca, ancora impastata dal sonno.
"Sì. Gli ho detto che ci saremo incontrati da Starbucks tra un'oretta. Hai tutto il tempo di sistemarti." Le sorride e lei fa altrettanto mentre cerca di svegliarsi un minimo indispensabile per alzarsi e buttarsi sotto il getto rigenerante di una doccia con acqua calda.
"Che programmi hai per oggi?" Le domanda Ben dall'altra parte della porta. "Nulla di preciso. Trovarmi un lavoro è certamente la priorità...poi trovarmi un appartamento ed infine, fare un salto a salutare Annie che ancora non sa del mio rientro.
"Com'è la Germania?" Forse è un tentativo di farsi spiegare il motivo che l'ha spinta ad andarsene, oppure con il reale interesse, Ben le porge la domanda.
"Fredda. Gli inverni tedeschi non si possono paragonare a quelli londinesi, sono tutta un'altra storia. Però è bella. La natura; i paesaggi. Dillingen, dove vive mia zia, è una città particolarmente tranquilla."
"Ti sei creata qualche amicizia?"
"Naturale", risponde mentre asciuga un po' i capelli strofinandoli con un asciugamano."Diversi della mia età, più o meno. Anche due fratelli... sai, mi ricordavano te e Jack, anche se non potevano in nessun modo sostituirvi."
"Certo, cosa credevi?! Noi siamo unici!"
"Lo so!" Dice Ginevra uscendo dal bagno e sorridendogli.
"Sbrigati. Sai che Jack odia aspettare!" Le dice mentre la vede intenta a cercare qualcosa nell'armadio. "Veramente stai descrivendo te stesso. Jack è quello che arriva in ritardo." Ride.
"Ok, ok. Ora sbrigati."

***
Sono seduti tutti e tre nei tavoli fuori di Sturbucks. Tutti con un frappuccino e cannella, una delle cose che hanno assolutamente in comune i tre amici.
"A che lavoro pensavi?" Domanda Jack.
"Vorrei trovare qualcosa che mi permetta di fare foto. In poche parole: chiedo un miracolo!"
Ben rimane un per un po' pensieroso, "Jack, non avevi detto che nel giornale per il quale lavori cercano personale?" Il fratello annuisce, "Non c'è qualcosa che possa adattarsi a Gin?"
"Ma certo, perché non ci ho pensato subito; ci sarebbe qualcosa che fa proprio al caso tuo. Questa sera ti porto l'annuncio ed i moduli per fare richiesta."
Ginevra non può fare altro che ringraziarlo.
"Per quanto riguarda l'appartamento... noi avremo un'idea." E, di una cosa Ginevra è certa, quello sguardo che si stanno scambiando i due fratelli Barnes, proprio non le piace.


Spazio Autrice:
Sono riuscita ad aggiornare molto prima di quanto credevo. Gli esami non sono andati troppo alla lunga e ho trovato la "giusta" ispirazione.
Un grazie a coloro che si limitano a leggere, anche se non mi dispiacerebbe ricevere qualche commento.... anche costruttivo. Grazie.

   
 
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