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Autore: Chicca Weasley    07/07/2010    5 recensioni
Finalmente la storia della coppia più amata della serie va a gonfie vele, con un'inaspettata novità! Ma siamo sicuri che questa volta andrà tutto bene??
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Guido Leinez, Josefina Beltrán
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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-Cosa Pia? Che cosa è successo a Guido? – ora sto praticamente urlando
-Giusy, l’ho visto con un’altra.

Una lacrima sul viso. Il tonfo del telefono sul pavimento. Qualcosa che si spezza: il mio cuore.

Utilizzando non so quali forze arrivo al divano e mi lascio cadere.

Non può essere vero.

Come fa, come può farmi questo?

Dopo tutti i sogni, le aspettative, i desideri di un futuro insieme?
Dopo tutto quello che abbiamo passato per poter stare insieme... mio padre, Gonzalo...

Tutte le promesse che ci siamo fatti, tutta la fiducia che abbiamo riposto uno nell’altro. 
No, mi correggo, tutta la fiducia che IO ho riposto in lui.

Tutti i sentimenti che IO ho messo in gioco da due anni a questa parte, non erano veramente corrisposti.

Non riesco a formulare un pensiero preciso, non riesco a capacitarmi della situazione.

Forse è solo un brutto incubo, forse mi risveglierò nel nostro letto, con Guido al mio fianco e mio fratello nella stanza accanto.

Non so se quello che mi ha detto Pia è la verità, ma al solo pensiero mi gira la testa.

Ho voglia di piangere. E non ho affatto voglia di frenare le lacrime che mi rigano le guance.

 
Io credevo in noi, nel nostro amore. Pensavo che per Guido fosse lo stesso.

Diceva di amarmi.
Mi accarezzava, mi baciava.
Mi ha fatto credere di essere importante per lui.

E io ci sono cascata.

Mi ha illusa. È riuscito raggirarmi con qualche parolina dolce.

Vuole solo divertirsi. Non gli interessa avere una storia seria.

Ci sono cascata con tutte le scarpe. Ho creduto davvero che lui tenesse a me.

Mi sono fatta mettere incinta da un deficiente irresponsabile.

Questa frase mi rimbalza in testa. 
Ora capisco... tutto ciò che diceva, ogni volta che parlava del bambino... erano solo un mucchio di bugie.

Bugie, bugie e ancora bugie...
E io ci sono cascata...

La tristezza e l’incredulità provate fino a due secondi prima vengono sopraffatte da una rabbia incontrollabile. All’improvviso sento il bisogno di crearmi una barriera, una difesa.

Ora la situazione, sebbene ancora immersa nella sua intricata complicatezza, appare chiara.

Compromessi e controsensi si agitano nella mia mente, senza trovare una via d’uscita.

Ma forse ho capito cosa devo fare; l’ultima cosa che avrei immaginato... di dover fare.

Con la vista ancora appannata per le troppe lacrime versate e le gambe tremanti mi dirigo verso la camera da letto dei miei genitori e tiro fuori dall’armadio una valigia nera e lucida. La trascino a forza fino alla mia camera e la lancio sul letto; si apre con uno scatto. All’interno di essa trovo una spessa busta plastificata, che prendo in mano: è trasparente e posso intravederne il contenuto. Un passaporto, delle copie di documenti e delle fototessera, tutto di Guido.

Quasi stizzita la rilancio dentro e mi dirigo verso la mia cabina armadio per prendere una bracciata di vestiti, medesimo proprietario, che getto nella valigia seppellendo la cartellina.

-È finita. – dico, probabilmente a me stessa.

 ***

Ancora un po’ scossa richiudo la valigia straripante delle cose più varie.

Cose che pensavo di conoscere, di poter condividere, che speravo potessero appartenere al mio futuro. Tante, troppe cose.

Trascino la valigia fino alla cima delle scale, troppo spossata per portarla fino al piano di sotto, e lascio che i pensieri si sedimentino.

L’ultima ora e mezza è stata decisamente piena pur sembrando superficialmente tranquilla.

Non ho avuto il tempo di riflettere lucidamente sull’accaduto: prima colta di sorpresa dalla rivelazione, poi presa dalla frenesia della determinazione che, d’altra parte, sembra mi caratterizzi.

Poso la mani a coppa sul viso, e spazzo via le ultime lacrime dalle guance. Intanto rientro in camera, e inevitabilmente, il mio sguardo si posa sui cassetti aperti e sulle ante dell’armadio spalancate. Ovunque si soffermino i miei occhi non vedo altro che l’improvvisa e inaspettata assenza di Guido, il suo non voler fare parte della mia vita.

Sento di nuovo delle piccole gocce salate bagnarmi le guance e ancora una volta mi chiedo come ho fatto a non accorgermi di nulla, a non sospettare nemmeno lontanamente che Guido... fatico anche solo a pensarlo... avesse un’altra.

Esausta, mi allungo sul letto e stringo tra le braccia un cuscino lilla, posandomelo sotto la testa.

Una moltitudine di pensieri si addensa, si rincorre e si confonde nella mia testa, senza che possa capire bene quello che realmente accade.

Cerco di riflettere, prendendomi il tempo necessario ad assorbire le emozioni...

Quasi come una comunicazione del mio inconscio, mi rendo conto che questo non è il momento di piangere, ma di farsi forza.
Sento di dover cambiare, di dover crescere più di quanto non abbia già fatto negli ultimi mesi.

In fondo, già troppe volte ho sacrificato la mia felicità per qualcosa che non volevo; di solito lo facevo proprio per Guido.

L’unica volta che non ho dovuto sacrificarmi... me la ricordo benissimo.
Quando ho scoperto di essere incinta. Mi è bastato adattarmi ad un ruolo che sin dai primissimi momenti sentivo come mio.

Ma tutte le altre sofferenze... solo per lui.

 
Ho sedici anni e ho già sperimentato sulla mia pelle mille emozioni che, positive o negative che siano, hanno contribuito a creare la persona che sono.

Ho conosciuto la felicità, quella che ti permette di scoprire il mondo in mille modi diversi e che te li fa amare tutti e mille.

Ho conosciuto l’AMORE. L’ho visto in faccia, l’ho guardato negli occhi. 
Mi ha reso felice, mi ha fatto arrivare alle stelle e poi sulla cima di una montagna; ma mi ha lasciato lì senza sapere come scendere. E poi, proprio quando stavo per lasciarmi cadere, mi è venuto a riprendere...

Ma ho conosciuto anche la tristezza, quella vera. 
Non la semplice malinconia che si prova quando non si vede per qualche giorno la persona amata; ma la tristezza bruciante, quella che ad ogni secondo che passa ti strappa via la voglia di vivere.

Ho conosciuto il dolore, della perdita e della separazione: quel dolore, non solo fisico, che ti fa venire voglia di porre fine alla tua vita pur di non provarlo più.

Ho conosciuto la paura, e ne ho provata tanta. 
Se rievoco la paura, ricordo solo macchie nere e sfocate sovrapposte alle voci dei miei amici che cercano di incoraggiarmi: si, in quei momenti avevo paura.

Nonostante tutto, ogni qual volta mi accade nuovamente di provare una di queste emozioni, le percepisco come se fosse la prima volta. E ora che le provo le sensazioni negative tutte insieme, non ho la minima idea di come gestirle.

Sono triste, perché non pensavo potesse succedermi una cosa del genere...
Separarmi da Guido, seppur volontariamente, mi provoca un dolore inimmaginabile...
Ho paura... Non so che fare, non so come sarà il mio domani, mi sento persa...

Ma non ho alcuna intenzione di arrendermi.

Se Guido si aspetta che cada ai suoi piedi e lo implori di tornare solo da me, si sbaglia di grosso. Al suo ritorno troverà una nuova Giusy, più forte, più orgogliosa e più determinata che mai.

-Ce la devo fare... – sussurro

Mi tiro a sedere e lascio che le mani scivolino sul pancione. Quasi improvviso, un brontolio sotto le dita mi fa sorridere. Di nuovo.

-Stai tranquillo, piccolo mio, la mamma lo fa per te.

 

 

 

Ciao a tutti!

Come vedete anche questa volta ne sono uscita viva XD!

Ho tantissime cose da dirvi...

Questo capitolo è un po’ più breve degli altri, ed è decisamente “diverso”: mi rendo conto che possa risultare un po’ difficile da leggere, specie la prima parte.
Mi sono concentrata solo su Giusy, e su quelle che possono essere le sue reazioni e i suoi pensieri, scrivendo una specie di flusso di coscienza.
Ho lavorato soltanto sulla psicologia di un personaggio che adoro nella sua complicatezza, spegnendo il cervello e creando una serie più o meno definita di affermazioni, che ritengo vere.
Mi è piaciuto scrivere questo capitolo... Non dico che mi sono divertita, perché la mia vena sentimentale mi ha impedito di ragionare lucidamente, ma ho conosciuto un lato della scrittura mai sperimentato prima. 
Sono arrivata a compiacermi di me stessa -.-" per alcuni dettagli, e mi sono letteralmente odiata per altri.

Però, ho come il presentimento che il flop sia dietro l’angolo, tanto che ho paura di pubblicare il capitolo...

In conclusione: stasera ho giocato a fare la psicologa, e non so come andrà quest'esperimento!

Ma basta con questi discorsi seri... ora passiamo alle recensioni!

Love Girl: ciao tesoro mio! Che bello, ti trovo anche qui! Sono molto contenta che la storia ti piaccia, e ricevere il tuo giudizio mi rende davvero  una delle persone più felici sulla faccia della terra! Per quanto riguarda le due “arpie”... ti tocca aspettare ancora qualche capitolo per scoprire la verità! Un bacio tesoro, spero che anche questo chappy ti piaccia... Ah, grazie anche per avermi messo tra gli autori preferiti!

_Lety_:  la mia tesora! La mia fonte di sostentamento! La mia musa ispiratrice...
Okay non divaghiamo... Sapevo che avresti adorato il comportamento di Patty, l’ho fatto apposta HIHI! Il comportamento dei ragazzi è in effetti il tema centrale di tutto il capitolo, che mi serviva più che altro per riempire...
Come ho già detto a Claudia sopra, per ora non confermo ne smentisco il comportamento di Luciana e Pia, ma nei prossimi chappy vedrete!
Grazie ancora per le bellissime parole che mi hai scritto, a questo punto è solo merito tuo se la storia andrà avanti... Mi hai aperto gli occhi e sono riuscita a capire il punto di vista del lettore, oltre  a quello dello scrittore... oh, no di nuovo la vena psicologica XD! Ciao tesoro, fammi sapere che ne pensi!

HinaNana: ciao e grazie per i complimenti! Fa sempre piacere ricevere il parere di nuovi lettori... Se davvero apprezzi il mio modo di descrivere i sentimenti, allora forse questo chappy ti piacerà! Mi scuso per il fatto che non c’è nessun POV Guido in questo cap, ma probabilmente il prossimo sarà incentrato solo su di lui quindi... prometto di rifarmi! Fammi sapere che ne pensi...

XoXo__GossipGirl: ciao tesoro mio! Sono contenta che la storia ti piaccia e spero che apprezzerai anche questo chappy...
Per quanto riguarda MSN... sono la sfigata di turno che ancora non ce l’ha...
Ma appena avrò un contatto o una pagina FB sarò ben felice di dirlo a tutti i miei lettori! Bacioni :*


Parliamo ora dei prossimi aggiornamenti...

Domani sarà il compleanno di mio padre quindi non avrò sicuramente nemmeno un minuto da dedicare alla scrittura. 

Forse riuscirò a ritagliarmi uno spazio di tempo tra venerdì e sabato ma domenica parto... 
Starò via una settimana, quindi non potrò aggiornare, ma forse scriverò qualcosa.

Il punto è che la mia non è una vera vacanza: ho una borsa di studio per uno stage di danza a Pescara quindi la mia famiglia andrà al mare mentre io starò chiusa in una sala tra plié e coreografie... magari potrei scrivere la notte... XD

La cosa buona è che ho già un’idea per l’evoluzione della storia. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo... in questo caso non il mare, ma l’incazzatura di Giusy e la reazione –probabilmente incredula e totalmente spiazzata- di Guido.

Quindi non vi so dare una data precisa entro la quale potrete leggere il nuovo capitolo, anche perché sono sicura solo di una cosa: mi mancherete da morire tutti!

Vi voglio bene, un bacio FEDE

  
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