Light and
Darkness
Parte Seconda
Capitolo 11
Erano
passate solo poche ore
dalla partenza di Elena e Damon, e nessuno aveva ancora avuto il
coraggio di
parlare.
Matt era andato via poco dopo, le
ragazze lo avevano salutato sorridendogli e tirandogli pacche sulla
schiena, e
lui cercò di apparire sereno, ma nel profondo dei suoi occhi
blu come l’oceano,
si vedeva la tristezza, la malinconia, la preoccupazione…
Quella partenza
sanciva per lui la perdita di Elena.
Bonnie e Meredith invece erano
rimaste nel salotto di quest’ultima, parlando di cose inutili
e superflue,
quando sapevano che entrambe pensavano ad Elena.
La prima a parlare fu Meredith,
come sempre.
«Pensi che abbia fatto la scelta
giusta?»
Bonnie non rispose subito.
«Voglio dire, avrebbe potuto
partire solo lui. Perché coinvolgerla?» La
incalzò Meredith.
«E chi l’avrebbe protetta qui?
Noi?» Disse Bonnie sarcastica.
«Ma perché proprio l’Italia!
E’
così lontano… non pensi che… potrebbe
essere… non so…»
«No.» La interruppe secca le
rossa. «No. Damon non l’ha rapita, o cose del
genere. Meredith, lui vuole solo
il suo bene.»
L’altra si rassegnò.
«Mi mancherà Elena. Spero solo
che torni presto.»
Bonnie annuì. Ma se qualcosa
fosse andato male, loro avevano già il loro piano B di
riserva.
***
L’aereo era
decollato ormai da più di un’ora, ed Elena aveva
appena finito di scrivere il
suo diario, riponendolo con dolcezza nella sua borsetta. Mentre la
chiudeva, il
suo sguardo vagò oltre il piccolo finestrino
dell’aereo. Nuvole, questo si
vedeva, una distesa infinita di nuvole bianche, di ogni forma o
dimensione,
baciate dal sole, che si stagliava alto sopra di esse, colorandole di
tonalità
dolci e rilassanti.
Mai Elena
aveva visto uno spettacolo così stupendo, quasi da mozzare
il fiato.
Forse solo…
«Damon? Non
è bellissimo?»
Il ragazzo
era rimasto tranquillo e silenzioso sin dal decollo
dell’aereo, e aveva parlato
pochissimo. In risposta fece uno strano verso, che sembrava
d’assenso.
La ragazza
si voltò verso di lui, e lo vide… bè,
strano.
«Damon, cosa
c’è che non va?»
Lei gli
strinse la mano, con la speranza che lui parlasse, perché
sapeva che sarebbe
riuscita a farlo parlare. Gli rivolse uno sguardo sincero e speranzoso.
«Dai… sii
sincero!» Lui la scrutò un istante, scocciato,
perché c’erano cose che lui non
amava raccontare.
«Non mi
piacciono gli aerei. Quando si parla di volare…»
Abbassò la voce per non farsi
sentire. «Preferisco le mie ali.»
Elena si
rilassò, si era già preparata a sentire
chissà quali storie. Però sorrise.
«Hai paura
degli aerei?» Esclamò, guardandolo divertita.
«Io non ho
paura!» Non si accorse di aver parlato un po troppo ad alta
voce, e qualche
passeggero li vicino si voltò. «Non ho paura di
niente.» Le rivolse uno sguardo
di sfida e di scherno.
«Sì, sì
certo, come no. Cavaliere senza macchia e senza paura.»
La ragazza
tornò a guardare le nuvole e il cielo infinito, stringendo
la mano di Damon,
del suo Damon, del ragazzo a cui aveva affidato la sua stessa vita.
Visto che
lui stava in silenzio, lasciò vagare la sua mente.
Pensò ai suoi amici, Matt,
Meredith e Bonnie, e si chiese come stessero. Sperò che
fossero felici e che
non fossero preoccupati.
Pensò a zia
Judith, e alla piccola Margaret, sentendo una fitta allo stomaco al
pensiero di
come l’aveva imbrogliata.
Ma la sua
partenza era anche per il suo bene. Era per il bene di tutte le persone
che
amava. Per il bene di Fell’s Church. Doveva assolutamente
allontanare da li
quei vampiri assassini, perché ne era certa, nessuna delle
persone che
abitavano li, meritavano di morire per mano di un vampiro che, con
molte
probabilità, era li per lei.
Anche se
Damon sosteneva di non sapere nulla di quei vampiri, Elena sapeva che
nella sua
mente diabolica c’era già qualcosa in
macchinazione. Altrimenti perché? Perché
scegliere una destinazione così lontana? Un altro
continente, addirittura…
l’Italia. Di sicuro non voleva solo farle conoscere la sua
famiglia.
E questo era
l’altro punto dolente. La sua famiglia. Da quello che aveva
capito, gli era
rimasto solo un fratello. O forse si sbagliava?
Poi un
dubbio prese forma nella sua mente.
«Damon?»
«Hmm?» Fece
lui, con la stessa aria assente di prima. Allora gli aerei non gli
piacevano
davvero.
«Stavo
pensando… Quando parli di “tua
famiglia”, ti riferisci a tuo fratello, no?»
Damon annuì,
senza parlare.
«E non mi
hai nemmeno detto come si chiama.»
«Ogni cosa a
suo tempo.» Rispose acido lui.
«Ma… se vuoi
due vi siete uccisi per quella ragazza, cioè vampira,
Katherine.» Elena osservò
la sua reazione, ma lui spostò semplicemente lo sguardo su
di lei, e le sorrise.
Allora aveva già capito.
«Ed io sono
uguale a lei… tuo fratello
penserà…»
«Te l’ho
detto Elena. Ogni cosa a suo tempo.» Dopo di che chiuse gli
occhi, poggiando la
testa sullo schienale del sedile, continuando a stringere la sua mano.
«Ma almeno
dimmi come si chiama!»
Il sorriso
sulla faccia di Damon sembrava divertito «Stefan.»
Rispose
senza più aprire gli occhi. Elena si lasciò
cadere sul sedile, ripetendo quel
nome nella sua mente. “Stefan… Stefan…
Stefan Salvatore. Damon e Stefan
Salvatore.”
Provò a
immaginarsi nella sua mente il fratello di Damon, ma si
ritrovò solo con due
immagini identiche dello stesso. Non sapeva come avrebbe potuto essere
questo
Stefan.
Era uguale a
Damon? Fisicamente e magari caratterialmente? Come si sarebbe
comportato con
lei? Come avrebbe reagito appena l’avesse vista?
Ma tutto
nella mente di Elena si sintetizzò in un’unica
domanda: cosa sarebbe successo?
E così, con
la mente piena di dubbi e di domande, si addormentò,sperando
di arrivare il più
presto possibile. Il suo ultimo pensiero fu che Damon non era affatto
simpatico
quando viaggiava in aereo. Con uno sbadiglio si lasciò
cullare dal caldo
torpore del sonno.
Allora, vi
chiedo scusa, perché questa volta ci ho messo davvero tanto,
tantissimo, troppo
ad aggiornare!
Il fatto è
che, con le vacanze, sto quasi sempre da mia nonna, e qui internet non
c’è… -.-
abbiamo comprato la chiavetta vodafon, ma va lentissima,
però almeno sono
riuscita a connettermi! E per di più, la mia mente malata
sta elaborando anche
altre ff, e addirittura un libro! xD (se vi può interessare
ho scritto e
pubblicato una storia su Dark Visions, una trilogia della Smith che
adoro!
*-*).
Ma ora
passiamo al capitolo… vi direte, tutta questa attesta per
questo capitoletto??
Perché
effettivamente non accade nulla… possiamo dire che
è un’introduzione alla
seconda parte della mia storia, e qui si può vedere una
Elena molto riflessiva
e un Damon un po… scocciato dal viaggio?? xD
Comunque nel
prossimo capitolo, che spero di scrivere il più presto
possibile, cercherò di
dare più risposte, e di farlo un po più
interessante, fino ad allora vi
ringrazio per leggere e commentare la mia storia! Se non fosse per voi
magari
oggi non sarei qui a scrivere!!! Quindi grazie mille a tutte!!!
E passate
delle bellissime vacanze!!! ;)
Ringraziamenti:
In breve,
vorrei ringraziare per le splendide recensioni: ila_D, Clixa, _Delena_,
biafin, Samirina, KeLsey e Razieletta95!!! Grazie 1000!!!! =)