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Autore: Lady Piton e Ronny92    17/09/2005    7 recensioni

Visione riveduta e corretta.
Questa è la prima storia che ho scritto, e finalmente è finita! La ff è il seguito dell’Ordine della Fenice ed è lunga 86 pag. in tutto più o meno. La pubblicherò a capitoli, perché è abbastanza lunga. Mi raccomando recensite!!! .

‹‹ Ma vi siete ammattiti?! ›› domandò Hermione una volta usci dall’aula di Difesa contro le Arti Oscure.
‹‹ Mi avevate detto che andavate in biblioteca! ›› tuonò. Hermione era rossa in volto. Non le piaceva molto che si spiasse Piton e la Jhons, soprattutto perché lei aveva un enorme stima per la loro insegnante di Difesa contro le Arti Oscure.
Genere: Avventura, Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus, Silente, Draco, Malfoy, Fleur, Delacour, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Luna, Lovegood, Nuovo, personaggio, Ron, Weasley, Severus, Piton, Tom, Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

                                                                             CAPITOLO 1

                     LETTERA INASPETTATA

 

Un ragazzo verso i sedici anni era disteso sul letto a occhi chiusi mentre tutta Privet Drive cadeva in un sonno profondo. Occhialuto, con capelli neri e occhi verdi smeraldo si alzò dal letto e si guardò allo specchio della soffitta dove viveva: era Harry Potter. Harry viveva con i Dursley che erano i suoi zii materni, aspettava la fine dell’ estate per andare alla sua scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Ma nel frattempo doveva  restare  rinchiuso nella sua soffitta, con Edvige l’unica amica che aveva lì. Edvige  è un grazioso gufo bianco che Hagrid, il guardiacaccia di Hogwarts, aveva regalato a Harry per il suo undicesimo compleanno. Quel estate avevano chiamato a casa dei Dursley, come promesso, Ron Weasley e Hermione Granger i suoi due migliori amici, che aveva conosciuto a Hogwarts . Ron aveva chiamato a casa dei Dursley ogni tre giorni per tutta l’estate ma non gli diceva molto su Voldemort e cosa succedeva nel mondo magico come Harry voleva. Hermione era con lui e gli spiegava come parlare al telefono visto che la prima volta aveva iniziato a urlare attraverso la cornetta credendo che Harry non lo avrebbe mai sentito da quella distanza.

Harry pensava spesso di fuggire come aveva fatto qualche anno fa… Ma poi riflettendoci, l’Ordine della Fenice avrebbe avuto seri problemi e poi Ron e Hermione gli avevano promesso che sarebbe andato presto alla Tana o a casa Black.

Harry era steso sul letto mentre, pensava cosa avrebbe fatto alla tana…quando all’improvviso  Edvige con un gran frastuono di ali entrò nella soffitta e si posò sulla sua gabbia con un topolino morto nel becco; Harry si alzò per accarezzarla e lì notò che aveva una pergamena legata alla zampa: era di Ron e Hermione. La sfilò dalla zampa di Edvige e la lesse in fretta:

 

Harry,

Lupin ha detto che puoi andare a casa di Tartufo il fine settimana,  prima che la scuola inizi così possiamo prendere tutto il materiale che ci serve per Hogwarts. Non posso dirti molto perciò ti dico solo che Hermione è qui con me .  

Ciao Ron e Hermione

 

Harry era contento di rivedere i sui amici, però avrebbe voluto alcune notizie su Voldemort e cose del genere, ma sapeva che non poteva dirgli molto attraverso le lettere perciò aveva messo in mezzo Tartufo, che era un nome in codice per Sirius.

Insonne ormai si vestii decise di fare una passeggiata per Prive Drive per far passare un po’ il tempo. Scese le scale quatto,quatto per non far svegliare suo cugino Dudley, zia Petunia e zio Vernon.

Era una mattinata fredda e umida. La strada era deserta; fece la stessa strada che aveva fatto un anno prima, la sera quando cercava delle notizie su Voldemort raccattando giornali vecchi dall’immondizia. Andò verso il parco giochi e si fece dondolare su un’ altalena.

Se pensava a tutto quello che gli era successo l’anno prima…si sentiva male.

Il Solo pensare a Sirius, il suo padrino, morto nell’ufficio misteri al Ministero della magia senza che nessuno sapesse che era innocente  gli veniva una rabbia smisurata…L’aria fresca gli batteva in faccia, prese a camminare verso la casa della vecchia signora Figg che si era rivelata un membro dell’ Ordine della Fenice.

Ormai era sorto il sole e decise di tornare a casa prima che i Dursley si svegliassero.

Arrivato a casa salì piano le scale e andò dritto in camera sua. Lì trovò Edvige che lo guardava semplicemente disgustata e Harry capì subito il perché: un gufo, dall’aria vecchia, gli volò sulla spalla ponendo la zampa. A Edvige non piaceva avere visitatori. Aveva una lettera di Hogwarts per lui. Harry la prese. Aveva il cuore in gola…era della scuola per sapere se era stato promosso. Non riusciva ad aprirla…e se fosse stato bocciato? Cosa avrebbe fatto?…Sarebbe diventato come Sirius?…E forse sarebbe andato a vivere con i Weasley?… Perché era certo che a Prive Drive non ci restava…

Si fece coraggio e l’apri.

 

Per il signor Harry potter,

 

La informiamo che è stato ammesso al sesto anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, per sur richiesta del ministro della Magia Cornelius Caramell e il preside di Hogwarts, Albus Silente.

 

E poi cerano i voti che aveva preso all’ esame.

 

Astronomia esame pratico                                             “A”

Astronomia esame scritto                                               “A”

Trasfigurazione  esame pratico                                                    “E”

Trasfigurazione esame scritto                                                        “O ”

Difesa contro le Arti Oscure esame  pratico                                 “E”

Difesa contro le Arti Oscure esame scritto                                   “E”

Storia della magia                                                                           “Bocciato”

Cura delle creature magiche esame pratico                   “E”

Incantesimi esame pratico                                              “O”

Pozioni esame pratico                                                     “A”

Pozioni esame scritto                                                      “O”

Erbologia esame pratico                                                 “O”

Divinazione esame pratico                                                                “Bocciato”

 

Era andato molto bene, più o meno. Era stato bocciato in Divinazione…e quel anno l’avrebbe mollata perciò non era molto importante, però era stato bocciato anche a storia della magia… avrebbe ricuperato. Ma il suo orgoglio era di aver preso “Eccezionale” a Difesa contro le Arti Oscure e questo era moto importante.

Per Piton era andato abbastanza bene un “Accettabile” e “Oltre ogni previsione” non l’avrebbe bocciato.

Senti dei passi e parlar di gente e si accorse che i Dursley si erano svegliati. Così andò a dire a zio Vernon se poteva andare da Ron. In effetti il suo parere non era indispensabile, ma sapeva bene che i signori Weasley volevano l’approvazione dei Dursley.

Scese giù in cucina e vide zia Petunia che cucinava la colazione a Dudley ma quando lo vide scendere gli lasciò il fornello prima che Harry potesse dire qualcosa. Harry guardò le uova fritte e lo stomaco si arricciò. Non aveva cenato l’altra sera. Fece bruciare un’ po’ le uova di Dudley e prima che aprisse bocca zio Vernon entrò nella cucina con in mano un giornale.

‹‹’Giorno ›› grugni rivolgendosi alla famiglia. Harry mise le uova nel piatto di Dudley che brandiva forchetta e coltello in entrambi le mani. Harry si sedette e aspetto che zio Vernon chiuse il giornale per parlare, perché sapeva che qualunque cosa dicesse mentre lui leggeva gli entrava da una parte e gli usciva dall’altra. Quando finalmente abbassò il giornale e la sua faccia papanozza si concentro sulla sua colazione Harry parlò:

‹‹ Zio Vernon venerdì vado dal mio amico Ron. ›› Zio Vernon alzò la faccia dal piatto e diventò di un viola intenso.

‹‹ Tu non vai da nessuna parte! Mi ricordo ancora cos’è successo a Dudley l’ultima volta! ›› e indico quest’ultimo che singhiozzava con il viso nelle mani. Zio Vernon si riferiva a quando Dudley aveva mangiato una Moumollelingua di Fred e Gorge e la sua lingua era cresciuta quasi un metro in un minuto. Harry sapeva che i gemelli avevano fatto cadere apposta il pacchetto di caramelle.

‹‹ È stato un incidente! ›› disse Harry cercando di essere onesto. Zio Vernon fece un grugnito che avrebbe messo vergogna a un suino.

‹‹ Ti ho detto no e basta! ››

‹‹ Ok. Allora dovrò dire a Ron che non volete farmi andare e cosi verrà di persona con il padre a prendermi con…›› disse Harry non curante. Fece un gran sospiro e finì la frase girando la sua piccola parte di colazione.

‹‹ La magia! ›› Harry sapeva che quella parola era vietata in quella casa, ma non gli importava. Zio Vernon divenne ancora più papanozzo di quello che era già, mentre zia Petunia fermò un urlo tappandosi la bocca con entrambi le mani, e Dudley si limito a prendersi il sedere.

‹‹ Ti avverto ragazzo! Un'altra parola come…come…quella e non vedrai più la luce del sole per tutta l’estate! ›› Harry lo guardò sorridendo.

‹‹ Allora deciditi…mi fai andare o no? ›› Zio Vernon lanciò un occhiata a zia Petunia e poi disse immergendosi nel giornale.

‹‹ Vacci pure! Sarà un vantaggio per noi. Ti vengono a prendere stasera? ››

‹‹No. Venerdì ›› Zio Vernon fece un sospiro e tacque.

 

  
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