Oscurità.

L’oscurità mi avvolge.

Forse per la benda che ho sugli occhi. Ma va bene così. Mi piace il silenzio. Posso perdermici, dimenticare tutto.

L’oscurità è bella. Mi fa dimenticare chi sono. Mi fa dimenticare come sono.

Però ho paura. Tanta paura. Perché so che l’oscurità non dura in eterno. C’è anche la luce.

Prima arriva il rumore, poi arriva la luce. Il rumore è assordante, va via via crescendo… sono voci, voci di persone, tutte diverse, tutte così uguali…

Ed ecco che arriva la luce. La benda viene slacciata e rimossa dal ragazzo a due teste che conduce lo show.

Le voci si trasformano in forme. Sono uomini, donne, bambini. Ridono. Ridono tutti, e mi guardano, mi indicano. C’è chi si tiene lo stomaco dalle risate. C’è chi contorce il volto in una smorfia disgustata. Qualche ragazzino prova a sputarmi addosso, ma è troppo lontano. Sono al centro del circo; sono al centro dell’attenzione.

Chi mai desidera che io sia nata?

Una ragazzina si stringe ai compagni maschi, fingendo di aver paura per essere protetta, ma contemporaneamente ridendo come una gallina.

Chi potrebbe desiderarmi con questo corpo?

Ridono di me. No, non ridono di me… ridono del mio corpo deforme. Non potrebbero mai ridere di me, perché non sanno che cosa sono.

Perché mi guardate come se vi piacessi?

Ridono. Almeno ridono. Mi trovano divertente. Perché? E’ così divertente vedere il mio corpo deforme? E’ così divertente che io si nata così? Deforme, brutta, diversa? Se fa così ridere… per favore, spiegatemi il motivo. Anch’io vorrei ridere con voi. Non ho mai riso in vita mia. Non so come si faccia.

Il mio viso sta marcendo. E’ doloroso, è doloroso, e non c’è cura!

E’ doloroso. Il mio corpo, doverlo trascinare avanti giorno dopo giorno… è doloroso. E’ doloroso sentire le vostre risate, mi graffiano le orecchie, mi strappano i capelli.

E’ divertente! E’ divertente! Questo circo è davvero divertente!

Il ragazzo a due teste sorride, sorride al pubblico e poi mi guarda. Sorride anche a me.
Provo a sorridere, voglio fare come lui… anche lui sta come me? Anche lui è deforme. Però sorride, come nulla fosse. Forse sta meglio di me.. o forse si nasconde solo dietro una maschera, una maschera a due teste.
Anch’io voglio sorridere. …No, non è vero. Non voglio.

Voglio morire, voglio morire! Fatemi uscire da questo posto, vi prego!

L’oscurità non dura in eterno… c’è sempre la luce, accompagnata dal rumore. Sarebbe bello rimanere nell’oscurità per sempre. Nell’oscurità non esiste Aspetto. Non esiste Deformità.
Voglio morire… solo allora sarò libera.

So che la gente non può sentire il mio grido e capirlo.

Voglio morire ma non posso. Nessuno mi uccide. Sono sotto controllo, non mi permetterebbero di suicidarmi.
Urlo. Grido forte, fortissimo, ma non mi sentono. Non mi sentono, perché quest’urlo straziato non è emesso dalla mia bocca, ma dal mio cuore deforme.

Anche tu sei come me? Povera ragazza.

Benvenuta nel Circo del Bosco Oscuro.





******************

NOTE DELL’AUTRICE

Ok, momento di sclero. Amo questa canzone, volevo scriverci una fanfiction.
Però non la categorizzo come songfic perché ho preso solo alcune parti del testo della canzone.
Spero vi sia piaciuta ^^

Kupò<3