08/07/2010
5 recensioniKakashi necessitava davvero di poche ore di sonno per ristorarsi ed essere al pieno della sua forma al mattino. Ciò non toglieva che una visita in piena notte, nel momento in cui i suoi occhi stavano scorrendo rapidi pagina trecentoventitré dell’edizione limitata di Icha Icha Paradise, non fosse esattamente gradita. Soprattutto se quella visita sembrava portare guai.
-Maestro Kakashi ho bisogno del suo aiuto la prego mi aiuti non saprei davvero cosa fare senza il suo aiuto!-
Non fece neanche in tempo ad aprire la porta che Uzumaki Naruto in persona si era fiondato all’interno di casa sua come un uragano e, trascinandolo in cucina, aveva richiesto il suo aiuto con una frase senza capo né coda che sembrava essere stata pronunciata senza riprendere fiato. Infatti pochi secondi dopo la sua richiesta Naruto Uzumaki si era trovato a tentare di far entrare aria nei suoi polmoni, il tutto mentre frugava nei cassetti della cucina di Kakashi, senza peraltro aver ricevuto il suo permesso.
-Naruto, potrei sapere cosa stai facendo?- Chiese l’ex proprietario della cucina, rassegnandosi a posare il suo prezioso libretto in un angolino del tavolo, ormai adibito ad una funzione a lui inusuale: quella di tavolo. Kakashi era solito mangiare molto velocemente e poteva vantarsi di non aver quasi mai messo piede nella sua cucina. Quella notte, invece, Naruto Uzumaki, dopo aver tirato fuori ingredienti da chissà dove, stava preparando quella che aveva tutta l’aria di essere una porzione gigante di ramen.
-Preparo il ramen.- Rispose distrattamente come se invadere le cucine altrui fosse la cosa più normale del mondo, mentre con una mano reggeva una pentola piena d’acqua e con l’altra tentava di accendere il fornello senza ustionarsi.
-Senza dubbio l’avanzare dell’età incombe anche per me, ma quello l’avevo notato. La mia domanda è: perché hai occupato abusivamente la mia cucina?- Si informò, affrettandosi a spostare il suo libro da quell’angolino ormai colonizzato da un piatto ripieno di germogli di soia. Decise di riporlo in tasca per evitare il peggio. Non credeva che sarebbe sopravvissuto se pagina trecentoventiquattro si fosse macchiata di salsa di soia, impedendogli di leggere il colpo di scena ormai preannunciato una ventina di pagine addietro.
-Ho bisogno del suo aiuto, ma i favori è sempre meglio chiederli davanti ad una bella scodella di ramen!- Affermò, riempiendosi una scodella formato gigante del suo cibo preferito e lasciandone a Kakashi il quantitativo adatto a sfamare una formica di medie dimensioni.
-Con davanti ad una bella tazza di ramen intendi che io dovrei guardarti mangiare?- Domandò, guardando sconsolato a quella che appena mezz’ora prima era stata una cucina inutilizzata e perfettamente in ordine.
-Lo faccio per il suo bene, ultimamente è un po’ ingrassato, qualcuno dovrà pur pensare alla sua dieta.-
-Naruto, se tu non ti fossi fiondato a casa mia, adesso io non sarei qui a mangiare questa porzione inesistente di ramen.- Fece notare Kakashi stizzito, controllandosi la pancia per scovare il suo fantomatico aumento di peso.
-Naruto, posso sapere qual è il favore che dovevi chiedermi?-
-Vede… - Cominciò, trangugiando una buona porzione di spaghetti -… non so bene come ho fatto, ma la mia cucina è letteralmente esplosa.-
Kakashi non faticò a crederci. Dopotutto stavano parlando di Naruto. Forse aveva chiamato Sasuke soltanto per chiedergli di accendere il fornello con la palla di fuoco suprema o, peggio, aveva fatto arrabbiare Sakura proprio nei pressi della sua cucina.
Fatto stava che le probabilità che Naruto aveva di far esplodere una parte della sua casa erano tanto alte quante ne aveva Gai di proporre come divisa ufficiale dei jonin di Konoha la sua ributtante tutina. E le probabilità erano alte, altissime.
-Immagino. E quindi?-
-Teuchi è andato in vacanza.-
Kakashi iniziava a comprendere perché Naruto si fosse presentato da lui.
-Poverino, anche lui ha bisogno di staccare dopotutto.- Commentò, attendendo la bomba, che secondo i suoi calcoli sarebbe arrivata presto, troppo presto.
-Sì, però io non posso morire di fame, no?-
Oh, no. Stava tentando di metterlo in un angolo con un discorso logico. Non era da Naruto, doveva essere proprio disperato.
-No, non puoi.- Lo assecondò, incerto.
-Lei, come mio maestro, ha il dovere di proteggermi, giusto?-
Perché tentava di mettergli in bocca le risposte?
-Sì, vi devo proteggere dai nemici.- Rispose, enfatizzando l’ultima parola mentre gli batteva qualche colpo sulla schiena, per evitare che si strozzasse con un fungo malefico che aveva deviato dalla retta via.
-La fame è mia nemica.- Affermò lui risoluto.
-Naruto cosa vuoi?- Chiese alla fine, ormai preparato al peggio. Tanto valeva farla finita subito.
-Può prestarmi la sua cucina per qualche settimana?-
Ecco, come aveva previsto. Il peggio. Cucina significava una parte consistente della sua casa. Una parte consistente della sua casa significava che, quando Naruto Uzumaki sarebbe rientrato in possesso della sua cucina, casa sua sarebbe stata presto distrutta. Chissà quante missioni per ripararla…
Dopotutto, però, non poteva abbandonare un suo allievo.
Ripensò al volume uno di Icha Icha Paradise, andato distrutto proprio durante un allenamento con quest’ultimo.
Forse poteva…
No, non poteva…
Sì, poteva…
Poteva o non poteva?
Ma Naruto non poteva chiedere aiuto a Sakura o a Sasuke?
-La prego! Sasuke e Sakura si sono rifiutati, lei è la mia ultima chance!-
Ah, quindi io sono anche la ruota di scorta, si risentì.
Lo sguardo di Naruto, però, alla fine riuscì a farlo desistere dal suo proposito di buttarlo fuori da casa sua con un calcio. Dopotutto era il figlio del suo maestro.
-Tanto ormai la mia cucina l’hai già colonizzata.- Acconsentì.
Naruto gli saltò addosso ringraziandolo senza contegno e sporcando i suoi vestiti di ramen in modo irrimediabile.
Perfetto, adesso doveva anche mettere in conto i soldi della lavanderia. Eppure la gratitudine di Naruto valeva mille cucine e aveva deciso che non gli interessava più di tanto che quest’ultimo avesse deliberatamente ignorato la sua ultima affermazione.
-Alla fine, però, voglio vedere questa cucina come nuova.-
Sì, come no.
Illuso.
Fine?
Una settimana dopo
Kakashi si sedette sulla poltrona con aria soddisfatta. Tra una cosa e l’altra dopo la visita di Naruto non era più riuscito neanche a tenere in mano il suo prezioso libretto. Quella sera, però, avrebbe finalmente scoperto cosa sarebbe successo con il tanto preannunciato colpo di scena.
Bastava solo aprire a pagina trecentoventiquattro…
-Cosa?-
… per poter trovare un’immensa macchia di salsa di soia che copriva praticamente tutta la pagina.
Povero Kakashi.
Fine (quella vera!xD)!
Bene. Ovviamente questa è una fic pre abbandono di Sasuke e pre drammi vari!^^
Se volete tirarmi un paio di kunai molto molto affilati o se non state neanche leggendo le note d’autore perché siete al telefono con un’economico killer cinese, beh non vi darei neanche tutti i torti!^^’
Ditemi, devo per caso affittarmi qualche guardia del corpo?O_o
Vi spiego il motivo del mio obbrobrio, ma voi per carità mettete giù quella cornetta e dite all’assassino cinese che avete sbagliato numero, eh!>_>
Ultimamente la mia ispirazione si è presa un’immeritata vacanza, rendendo le mie opere più penose di quanto già lo fossero in precedenza, quindi la colpa non è la mia, è della mia ispirazione! Caso mai la vedeste, mi fareste un favore a contattarmi, se volete ve la descrivo!O_o
E’ tipo, alta bassa, consistente inconsistente, ma soprattutto al momento è quasi inesistente… ho fatto la rima!*O*
Sì, sono proprio da internare!*O*
Bene, direi che se non avevate pensato di assoldare il famoso assassino cinese dopo aver letto la storia, avete deciso di assoldarne tre o quattro dopo aver letto le note d’autore, quindi se non vi dispiace io andrei ad assoldarmi un po’ di guardie del corpo!^^’
*si attacca al telefono*
Ci si vede alla prossima
Nihal