Beh... Buona lettura!
xxx
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All of my memories
Keep you near
It's all about us
Imagine you'd be here
All of my memories
Keep you near
The silent whispers
The silent tears
(Memories-Within Temptation)
Keep you near
It's all about us
Imagine you'd be here
All of my memories
Keep you near
The silent whispers
The silent tears
(Memories-Within Temptation)
Erano passati ormai molti anni da quando quella foto era stata
scattata, eppure, mentre riguardava le fot di quando era bambina, le
sembrò che fosse passato solo un giorno, solo un gorno da quel
disastro. Si, perchè il giorno in cui quella foto era stata
scattata era il più brutto di tutta la sua vita. Così,
all'imrovviso, fu travolta dai ricordi, quei ricordi che tanto a lungo
aveva cercato di cancellare, perchè ricordare voleva dire
soffrire, e lei non voleva più soffrire. I ricordi però
sono imprevedibili, proprio quando pensi di averli cancellati, loro
tornano, quasi come se volessero farti capire che che ci sono, ci sono
e non se ne andranno, ci sono e ci saranno sempre, ma soprattutto per
sempre. E poi ti riportano indietro, senza che tu possa opporti, e ti
ritrovi bambino/a, adolescente, donna/uomo, e rivivi emozioni, sia
gioia che dolore, e rivedi persone, che magari non ci sono più,
e in quei momenti non vorresti più uscire da quel ricordo,
perchè ti fa stare bene. Lei si ritrovò bambina, a
osservare suo padre che immortalava la loro casa e sua madre che
giocava con il suo fratellino. Una parte di lei desiderava restare in
quel ricordo per sempre, perchè in quel ricordo c'erano i suoi
genitori, suo fratello; invece un'altra parte di lei, chissà se
più o meno egoista della prima, voleva tornare alla
realtà, per non vedere, per non ricordare, per non soffrire.
Decise di tornare alla realtà, ma non ci riuscì, non
capiva perchè, perchè quel ricordo era così
vivido, così reale. Allora si rassegnò a rivivere quella
giornata, e si lasciò trasportare dal flusso dei
ricordi....
E' l'estate del 1944, una bambina di circa otto anni, con lunghi capelli neri e occhi azzuri, osserva il padre che scatta una foto alla loro casa; le piace quella casa, persa in mezzo alle colline. La cosa che preferisce è sentire, in primavera, il profumo dei fiori che nascono intorno alla casa. Le piace affacciarsi alla finestra e scorgere in lontananza la città. E poi le piace ascoltare il rumore della natura che circonda la casa. Quel giorno però basta un attimo, o meglio, un rumore, per rompere la magia di quel luogo incantato. Il rumore è quello del camion della polizia. La bambina sente suo padre gridare alla madre di prendere lei e suo fratello e scappare, perchè "sono arrivati".
"Andiamo tesoro, muoviti, dobbiamo andare".dice la donna a sua figlia, che sta ancora cercando di capire.
"Andare? Dove?"-chiede la bambina spaventata, ha capito di essere in pericolo.
La madre la prende per mano e, dopo un'ultimo sguardo verso il marito, comincia a correre. La bambina guarda un'ultima volta la sua casa e poi inizia a corrre dietro alla madre, che è già rallentata dal suo fratellino. Entrano nel bosco, in quel momento da lontano si sente un grido, e quasi contemporaneamente uno sparo, poi più nulla. La madre si ferma e comincia a piangere. La bambina non sa che fare, perchè, nonostante tutto ha capito, il suo papà non c'è più, non lo vedrà mai più, piange anche lei. Tutto è interrotto dal rumore del camion che si avvicina al bosco, li stanno cercando. Ricominciano a correre, ma poi all'improvviso sentono un rumore dietro di loro, li hanno raggiunti. Continuano a correre, cercano di scappare, ma poi iniziano gli spari, il bambino inizia a piangere, mentre la madre cerca di proteggere sia lui che la bambina, facendogli da scudo con il prprio corpo. Ma non serve a niente, il piccolo viene colpito comunque, alla testa. La donna cade sopre la bambina che, spaventata, chiude glio occhi e trattiene il respiro, aspettando di morire, aspettando un dolore che però non arriva, poi gli uomini se ne vanno, e lei capisce, hanno pensato che fosse morta anche lei, ma in fondo, con tutto quel sangue è difficile capire chi è vivo e chi morto. La bambina guarda i corpi ormai senza vita della madre e del fratello e, mentre le lacrime continuano a scorrerle sulle guance, scappa, lontano da quella csa, lontano da tutto quel dolore e....
All'improvviso era riuscita a tornare alla realtà, si era addormantate, forse, o forse no, non lo sapeva. Aveva pianto, di questo era sicura, perchè aveva gli occhi gonfi e rossi. Poi sentì di nouvo le voci dei suoi genitori e morì, con ancora la foto di casa sua negli occhi.
E' l'estate del 1944, una bambina di circa otto anni, con lunghi capelli neri e occhi azzuri, osserva il padre che scatta una foto alla loro casa; le piace quella casa, persa in mezzo alle colline. La cosa che preferisce è sentire, in primavera, il profumo dei fiori che nascono intorno alla casa. Le piace affacciarsi alla finestra e scorgere in lontananza la città. E poi le piace ascoltare il rumore della natura che circonda la casa. Quel giorno però basta un attimo, o meglio, un rumore, per rompere la magia di quel luogo incantato. Il rumore è quello del camion della polizia. La bambina sente suo padre gridare alla madre di prendere lei e suo fratello e scappare, perchè "sono arrivati".
"Andiamo tesoro, muoviti, dobbiamo andare".dice la donna a sua figlia, che sta ancora cercando di capire.
"Andare? Dove?"-chiede la bambina spaventata, ha capito di essere in pericolo.
La madre la prende per mano e, dopo un'ultimo sguardo verso il marito, comincia a correre. La bambina guarda un'ultima volta la sua casa e poi inizia a corrre dietro alla madre, che è già rallentata dal suo fratellino. Entrano nel bosco, in quel momento da lontano si sente un grido, e quasi contemporaneamente uno sparo, poi più nulla. La madre si ferma e comincia a piangere. La bambina non sa che fare, perchè, nonostante tutto ha capito, il suo papà non c'è più, non lo vedrà mai più, piange anche lei. Tutto è interrotto dal rumore del camion che si avvicina al bosco, li stanno cercando. Ricominciano a correre, ma poi all'improvviso sentono un rumore dietro di loro, li hanno raggiunti. Continuano a correre, cercano di scappare, ma poi iniziano gli spari, il bambino inizia a piangere, mentre la madre cerca di proteggere sia lui che la bambina, facendogli da scudo con il prprio corpo. Ma non serve a niente, il piccolo viene colpito comunque, alla testa. La donna cade sopre la bambina che, spaventata, chiude glio occhi e trattiene il respiro, aspettando di morire, aspettando un dolore che però non arriva, poi gli uomini se ne vanno, e lei capisce, hanno pensato che fosse morta anche lei, ma in fondo, con tutto quel sangue è difficile capire chi è vivo e chi morto. La bambina guarda i corpi ormai senza vita della madre e del fratello e, mentre le lacrime continuano a scorrerle sulle guance, scappa, lontano da quella csa, lontano da tutto quel dolore e....
All'improvviso era riuscita a tornare alla realtà, si era addormantate, forse, o forse no, non lo sapeva. Aveva pianto, di questo era sicura, perchè aveva gli occhi gonfi e rossi. Poi sentì di nouvo le voci dei suoi genitori e morì, con ancora la foto di casa sua negli occhi.