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Autore: Shatzy    08/07/2010    2 recensioni
Raccolta senza pretese di piccoli pensieri ispirari ai themes dedicati a Nanao e Shunsui.
Ma era un rosa leggermente più intenso, tutto intorno a lei, con due robuste braccia che le cingevano la vita e un cappello che copriva anche il suo viso, quello che le piaceva di più.
[Week of Love - Shunsui/Nanao]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ise Nanao, Kyouraku Shunsui
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi citati non sono miei, ma dei legittimi proprietari. Da parte mia non c'è alcuno scopo di lucro.

Questa raccolta è stata scritta per la Week of Love, ovvero la settimana di festeggiamenti tra il compleanno di Nanao e quello di Shunsui. Nei giorni tra l'uno e l'altro ci sono dei themes in cui è prevista la presenza di entrambi i personaggi, io ho deciso di scrivere dei brevi pensieri per ogni theme. Sono 12 in tutto e li ho divisi in tre giorni. Il titolo riprende il sottotitolo della Week of Love (non ho fantasia, proprio no). So che non sono proprio delle drabble, nel senso che non hanno 100 parole, ma rimangono comunque più corti di una flashfic.
So che questa coppia non è per nulla seguita, ma io voglio scrivere per me stessa, visto che li trovo carini insieme (anche se sono un po' indietro con il manga), se poi a qualcun altro può piacere la lettura, tanto meglio (:






#1. Hierarchy (Gerarchia)
La gerarchia del Gotei 13 era una semplice e banale struttura a piramide: un capo alla Prima Divisione, altri dodici Capitani, poi i loro rispettivi Luogotenenti e infine un seguito di seggi e altri shinigami fino all’ultimo arrivato. L’unico modo per avere il rispetto di un superiore era avanzare allo stesso grado. Nient’altro.
“Quei documenti devono essere firmati ora, non inventi scuse; là ci sono le bottiglie di sake che deve buttare personalmente – almeno la prossima volta non beva in ufficio, per favore – e entro stasera voglio trovare il suo appartamento in ordine. Chiaro, Taicho?”
“Ma adorabile Nanao-chan…”
Chiaro, Taicho?”
“Agli ordini, mia signora!”



#2. Training (Allenamento)
Nanao si allenava sempre duramente, fin da quando era una piccola shinigami; vederla con un corpo da adolescente, adesso, con i capelli raccolti in una coda alta, le braccia tese, lo sguardo concentrato sulla spada di legno che colpiva inflessibile la corteccia di un albero, e i pantaloni corti per essere libera nei movimenti era qualcosa di inimmaginabile.
Quando era cresciuta così tanto?
Shunsui le guardò le gambe nude, ancora, rimanendo imbambolato sotto al porticato di legno che dava sul giardino.
Forse era ora di proporla come suo Luogotenente…
Smise di fissarla solo quando il manico della spada di legno gli colpì la fronte con un centro perfetto. Le scuse di Nanao per essersi lasciata sfuggire così la presa non servirono per evitare la nascita di un bernoccolo viola non molto affascinante che durò almeno un paio di settimane.
… O forse ancora no.

 

#3. Happiness (Felicità)
La vera felicità per un uomo è sentire quel senso di appagata consapevolezza nel guardare negli occhi la persona amata, sentendo di far parte di un progetto comune, di una vita insieme. Oltre alle pile di documenti intonsi, oltre ai colpi sferzati con un ventaglio, oltre alle bottiglie di sake abbandonate in un angolo e ai baci rubati in ufficio.
La vera felicità per uno shinigami è far durare quel momento per sempre.

 

#4. Duty (Dovere)
Quando lo aveva visto sotto quell’albero circondato da bottiglie di sake, la piccola Nanao-chan si era avvicinata furtiva, iniziando a fissarlo. Kyouraku aveva alzato la falda del suo cappello, riconoscendo il più piccolo shinigami della sua divisione, e poi era tornato a sonnecchiare.
“Nanao-chan, ti piacciono gli alberi di ciliegio?” le aveva chiesto a bruciapelo dopo poco, facendola sussultare.
“Sì” si limitò a rispondere, muovendo un cauto passo verso quell’uomo che ultimamente si vedeva sempre meno spesso girare per la Divisione.
“Anche a me” e fece poi una lunga pausa, tanto che la piccola shinigami pensò si fosse addormentato. “Ma ormai sono sfioriti e non torneranno mai più belli com’erano”.
E Nanao capì che le persone erano strane, che era molto più semplice piangere qualche volta, e urlare fino a non avere più voce, e disperarsi per chi non sarebbe tornato mai più, piuttosto che stare in silenzio. Yadomaru-san non avrebbe voluto questo. Lei stessa non sopportava più quello sguardo triste del suo Capitano.
Per questo si sedette accanto a lui, portando le ginocchia al petto, e gli sorrise con tutto il suo cuore, ingoiando la tristezza. Perché sapeva che il dovere di un sottoposto era di sorreggere sempre il proprio superiore.
“L’anno prossimo saranno ancora più belli, Taicho”.  
E il sorriso che Shunsui le regalò le fece amare quel dovere per tutto il resto della sua vita.

   
 
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