09/07/2010
2 recensioni#5.
Care (Attenzione)
Quando la piccola Nanao-chan gli aveva offerto il grande libro che portava sempre con sé, Shunsui non aveva potuto far altro che mettere via la bottiglia di sake quasi vuota e iniziare a leggere per lei.
Quando Shunsui si era accorto che la graziosa shinigami della sua divisione si era addormentata, l’aveva coperta con il suo haori per non farle prendere freddo e le aveva dato un leggero bacio sui capelli. Poi, aveva spento la luce e aveva chiuso gli occhi anche lui.
#6. Rules (Regole)
Nanao aveva una regola per qualsiasi cosa: concludere il lavoro per non mettere nei guai il suo Taicho, allenarsi ogni giorno per proteggere il suo Taicho, non lasciare disordine nel suo appartamento per evitare cadute al suo Taicho, non comprare the verde perché non piaceva né a lei né al suo Taicho, lasciare aperta la finestra di notte per permettere l’entrata al suo Taicho.
Shunsui aveva una sola regola: amare la sua Nanao-chan.
#8. War (Guerra)
Nanao era tremendamente rispettosa delle regole, anche di quelle che non le piacevano. Il suo Taicho le aveva ordinato di non combattere, mai, in nessun caso, tanto che molti pensavano che non ne fosse in grado, arrivata al ruolo di Luogotenente per essere un topo da biblioteca capace nel lavoro d'ufficio, o per chissà che altra abilità, supponevano i più maliziosi. Lei sapeva qual era il motivo, lei aveva accettato quella muta richiesta di rimanere dietro le sue enormi spalle, al sicuro. Lei non voleva lasciarlo da solo, di nuovo.
Ma quando Kyouraku venne colto di sorpresa dal secondo Hollow, durante quello scontro sanguinoso nel Rukongai, per la prima volta Nanao infranse la regola. E davanti agli occhi ancora aperti di Shunsui, seppur lievemente arrabbiati, capì che non se ne sarebbe pentita mai.
#9. Death (Morte)
"Ho paura che un giorno o l'altro morirai" gli aveva detto una notte, aiutandolo a stendersi sul futon dopo tutto quello che aveva bevuto insieme a Matsumoto, per festeggiare chissà cosa.
Shunsui l'aveva guardata, per poi accarezzarle una guancia e cominciare a ridere. "Sono già morto, Nanao-chan, e tu sei il mio angelo" sbottò, ma lo sguardo serio della ragazza lo fece desistere dal suo intento di smorzare la tensione. "Siamo shinigami" disse soltanto con una scrollata di spalle. "Non dovremmo avere paura della morte".
"Non ho paura della morte". Nanao aveva abbassato gli occhi. "Ho paura della tua".
Appena Shunsui aveva provato a baciarla, si era spostata alludendo all'odore nauseante dell'alcool, nascondendo la sua timidezza. Ma quando l’aveva abbracciata stretta, tenendola poi accanto a sé per tutta la notte, Nanao non era proprio riuscita a muoversi. Almeno, così, la paura era svanita del tutto.
Quando la piccola Nanao-chan gli aveva offerto il grande libro che portava sempre con sé, Shunsui non aveva potuto far altro che mettere via la bottiglia di sake quasi vuota e iniziare a leggere per lei.
Quando Shunsui si era accorto che la graziosa shinigami della sua divisione si era addormentata, l’aveva coperta con il suo haori per non farle prendere freddo e le aveva dato un leggero bacio sui capelli. Poi, aveva spento la luce e aveva chiuso gli occhi anche lui.
#6. Rules (Regole)
Nanao aveva una regola per qualsiasi cosa: concludere il lavoro per non mettere nei guai il suo Taicho, allenarsi ogni giorno per proteggere il suo Taicho, non lasciare disordine nel suo appartamento per evitare cadute al suo Taicho, non comprare the verde perché non piaceva né a lei né al suo Taicho, lasciare aperta la finestra di notte per permettere l’entrata al suo Taicho.
Shunsui aveva una sola regola: amare la sua Nanao-chan.
#8. War (Guerra)
Nanao era tremendamente rispettosa delle regole, anche di quelle che non le piacevano. Il suo Taicho le aveva ordinato di non combattere, mai, in nessun caso, tanto che molti pensavano che non ne fosse in grado, arrivata al ruolo di Luogotenente per essere un topo da biblioteca capace nel lavoro d'ufficio, o per chissà che altra abilità, supponevano i più maliziosi. Lei sapeva qual era il motivo, lei aveva accettato quella muta richiesta di rimanere dietro le sue enormi spalle, al sicuro. Lei non voleva lasciarlo da solo, di nuovo.
Ma quando Kyouraku venne colto di sorpresa dal secondo Hollow, durante quello scontro sanguinoso nel Rukongai, per la prima volta Nanao infranse la regola. E davanti agli occhi ancora aperti di Shunsui, seppur lievemente arrabbiati, capì che non se ne sarebbe pentita mai.
#9. Death (Morte)
"Ho paura che un giorno o l'altro morirai" gli aveva detto una notte, aiutandolo a stendersi sul futon dopo tutto quello che aveva bevuto insieme a Matsumoto, per festeggiare chissà cosa.
Shunsui l'aveva guardata, per poi accarezzarle una guancia e cominciare a ridere. "Sono già morto, Nanao-chan, e tu sei il mio angelo" sbottò, ma lo sguardo serio della ragazza lo fece desistere dal suo intento di smorzare la tensione. "Siamo shinigami" disse soltanto con una scrollata di spalle. "Non dovremmo avere paura della morte".
"Non ho paura della morte". Nanao aveva abbassato gli occhi. "Ho paura della tua".
Appena Shunsui aveva provato a baciarla, si era spostata alludendo all'odore nauseante dell'alcool, nascondendo la sua timidezza. Ma quando l’aveva abbracciata stretta, tenendola poi accanto a sé per tutta la notte, Nanao non era proprio riuscita a muoversi. Almeno, così, la paura era svanita del tutto.