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Autore: DarkSide_of_Gemini    09/07/2010    4 recensioni
Una AU scritta a quattro mani da Makochan e KanondiGemini96. In una Atene moderna i SAINT sono una squadra speciale al servizio della giustizia che combattono il crimine senza usare poteri speciali ma con le tecniche dell'indagine scientifica. Ognuno di loro ha un ruolo: Sion è il capo della SAINT, Saga lo psicologo, Death Mask il medico legale, Kanon un... hem... collaboratore di giustizia, Aphrodite il tossicologo ecc... Tra incomprensioni e colpi di scena i dodici eroi faranno del loro meglio per risolvere casi difficili e sconfiggere il narcotrafficante Julian Kevines. Ps: i personaggi sono un pò tutti ma non riesco a metterlo... buona lettura ^-^
Genere: Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'SAINT'
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Cap. 6°: Family!

 

 

Casa di Milo e Camus

 

:-Io lo odio!-:

 

:-Kyaaaa! Ma cosa c’è? Cosa c’è?!-:

 

Chiese Camus dal divano

 

:-Non vuole mangiare!-:

 

Il bambino infatti aveva chiuso la bocca e si rifiutava di aprirla per mangiare

 

:-Sei un disastro, Milo!-:

 

Disse Camus andando a vedere in che condizioni era la cucina.

Sul tavolo erano sparpagliate un’ infinità di bottiglie, barattoli, cucchiai e sacchetti di ogni tipo.

Sospirò e fissò sconsolato Milo che cercava di ficcare a forza un cucchiaino di omogeneizzato in bocca al bambino

 

:-Non la aprirà mai se fai così-:

 

lo informò, poi chiese

 

:-Come si chiama?-:

 

:-Ma che ne so! È l’ultimo dei miei problemi, in questo momento!-:

 

Camus sospirò di nuovo e poi disse

 

:-Va bene, ho avuto abbastanza prova della tua incapacità, fai fare a me-:

 

:-Oh, certo, tu sei il mister- faccio- tutto- io-:

 

Camus si sedette al posto di Milo e chiese al bambino

 

:-Come ti chiami?-:

 

Ricevette una pernacchia

 

:-Dai, non fare così. Me lo dici il tuo nome?-:

 

:-Non mi piace, non mi piace e non mi piace!-:

 

Strillò il bambino cercando di mollargli un pugno

 

:-Bè, io devo saperlo lo stesso!-:

 

Gli disse Camus

 

:-Geniale, come risposta…-:

 

Commentò Milo alle sue  spalle

 

:-Criseo-:

 

Disse poi il bambino

 

:-Criseo? A me piace. Bene, cosa ne dici di mangiare?-:

 

 

Milo scosse la testa e uscì in balcone, dove un enorme gatto arancione prendeva il sole accanto ad un vaso di margherite.

Quel gatto era l’unico animale che avesse alloggiato in casa di Milo.

L’aveva trovato insieme a Camus durante una passeggiata in campagna, ed era finita più o meno come il bambino:

tanto Camus aveva smaniato per tenerlo che alla fine lui aveva ceduto

 

:-Hai dato da mangiare a Dorito?-:

 

Chiese a Camus.

Subito dopo, gli arrivò una scatoletta di cibo per gatti sulla testa

 

:-Daglielo tu!-:

 

Fu la risposta che arrivò dalla cucina

 

:-Ahia! Potevi chiederlo gentilmente!-:

 

Replicò Milo massaggiandosi la testa dove la scatoletta lo aveva colpito.

Presto avrebbe avuto un bernoccolo vistosamente spropositato.

Aprì la scatoletta e la versò nella ciotola del micio che si strusciava contro le sue caviglie

 

:-Fai sempre il gentile quando capisci che ho il tuo cibo in mano, eh?-:

 

Gli disse acido Milo.

Dorito scrutava i suoi movimenti, con gli occhioni celesti fissi sulla ciotola

 

:-Guarda che non te lo rubo mica-:

 

Gli disse Milo.

Annusò il contenuto della ciotola e fece una smorfia

 

:-Puah! Tienilo pure-:

 

Il gatto emise un ‘miao’ e cominciò a mangiare

 

 

:-Cosa ci fai qua fuori?-:

 

Chiese Camus uscendo.

Milo era rimasto ad osservare il gatto che mangiava pensando al bambino

 

:-Cosa fa il piccolo diavolo?-:

 

Chiese rigirandosi  la coda di Dorito tra le mani

 

:-Non dovresti dargli fastidio mentre mangia. Ora l’ho messo sul divano-:

 

:-Camus…?-:

 

:-Non mi piace quel tono… cosa stai tramando?-:

 

:-Niente. Vorrei ricordarti una cosa…-:

 

:-…?-:

 

:-Stasera c’è la partita-:

 

:-Oddio, ma non sai pensare ad altro?!-:

 

:-Ma dai! È la finale!-.

 

:-D’accordo, d’accordo, puoi guardarla, se è questo che vuoi-

 

:-E tu la guardi con me, vero?-:

 

:-Ad ogni punto,  di solito,  ti appiccichi a me come una cozza. Penso che non possiamo infrangere la tradizione, no?-:

 

 

ORE 21.15:

 

:-Accendi! Dai, Camus, accendi sul due! Sta per cominciare!-:

 

Milo si fiondò sul letto con una vecchia maglietta della sua squadra del cuore (ignota)

 

:-Ma da quant’è che hai questa maglietta?-:

 

Gli chiese Camus

 

:-Oh, tre, quattro anni. L’ho messa ad ogni finale-:

 

:-Ah, già. Tutti gli anni ti faccio la stessa domanda-:

 

La partita era appena cominciata, le squadre erano scese in campo e l’arbitro aveva fischiato il calcio d’inizio.

Poco dopo Criseo si avvicinò a Camus e gli comunicò

 

:-Ci sono i cartoni-:

 

Gli sventolò una guida tv davanti alla faccia.

Milo si girò di scatto

 

:-Cos…? No, Camus, non ci pensare, non posso perdermi…-:

 

Dalla tv provenne la voce disgustosamente allegra di topolino

 

:-Nuo! Camus! Dà qua!-:

 

Cercò di togliergli il telecomando dalle mani.

Poi si chinò sul bambino seduto a gambe incrociate sul tappeto

 

:-Criseo? Criseuccio? Non è vero che vuoi che lo zio Milo guardi la partita…?-:

 

:-No-:

 

Milo lanciò un ultimo sguardo a Camus, poi guardò di nuovo il bambino e stese un po’ ad osservare Topolino

che rincorreva Pluto che a sua volta rincorreva Gambadilegno.

Mai visto niente di più stupido.

Si alzò a decise di andare a letto a finire il libro che aveva cominciato qualche giorno prima.

 

Quando finalmente i cartoni furono finiti, Milo si ritrovò faccia a faccia con Criseo, che lo osservava incuriosito

 

:-Cosa vuoi qua?-:

 

Gli chiese scocciato

 

:-Camus ha detto che  posso coricarmi nel lettone con voi-:

 

Milo si morse il labbro inferiore prima di strillare un colossale

 

:-CAMUUUUUUS!!!!!-:

 

Lui comparve con lo spazzolino in bocca, gocciolante di dentifricio

 

:-Cofa sc’è?-:

 

:-Dove deve stare il bambino?!-:

 

:-Nel fetto fon noi, fo?-:

 

:-No!-:

 

:-Fon fave vo ftufido, Filo. Il fanfino ftavà fon noi!-:

 

E ritornò in bagno.

Quando entrambi furono a letto, Criseo si infilò tra Milo e Camus

 

:-Notte!-:

 

Disse

 

:-Notte-:

 

Rispose Camus

 

:-Hei, niente bacio della buonanotte?-:

 

Chiese invece Milo

 

:-Non ci arrivo, Milo. Domani te ne do due, va bene? Adesso dormi-:

 

Milo brontolò qualcosa in risposta e si girò.

 

 

 

ORE 03.00

 

:-Zio Milo?-:

 

La vocina di Criseo interruppe il sogno di Milo.

La visione di lui e Camus in spiaggia svanì, e al suo posto vide la faccina del bambino che lo fissava

 

:-Cosa c’è?-

 

Chiese girandosi verso di lui

 

:-Mi è scappata-:

 

Rispose il bambino.

Lui si irrigidì, passò una mano sul lenzuolo… umido e fresco.

Insolitamente  umido  e fresco.

Troppo umido e fresco.

Un secondo dopo Milo saltò giù dal letto strillando

 

:-Schifo! CHE SCHIFO!-:

 

:-Di nuovo il sogno del cane che ti lecca?-:

 

Gli chiese Camus con la testa sotto il cuscino

 

:-No! Peggio! Il bambino l’ha fatta a letto!-:

 

La mezz’ora dopo si dedicarono a cambiare le lenzuola e il bambino.

Non appena chiuse gli occhi, Criseo disse

 

:-Zio Milo…?-:

 

:-Si..?-:

 

:-Devo farla di nuovo-:

 

                                         *

ORE 20:30 - ALTRA CASA, ALTRA SITUAZIONE

 

Saga fece scattare la serratura del suo appartamento al secondo piano e si trascinò dentro con un'unica idea in testa: una

doccia e poi 9 ore filate di sonno!

 

:-Suppongo che adesso dovrei dire qualcosa su come hai arredato la casa, no?-:

 

Disse Kanon sarcastico.

 

:-No, guarda, te lo puoi anche risparmiare. Vieni, ti faccio vedere la tua stanza-:

 

Kanon fece una smorfia e lo seguì in silenzio.

 

:-Bene, dormirai qui. Nei cassetti ci sono le lenzuola per il letto e gli asciugamani.

Qualunque altra cosa che ti serve gira un po’ per casa e la trovi-:

 

Uscì dalla stanza senza guardarlo.

 

:-Embè? Tutto qui?-:

 

Lo richiamò Kanon.

 

“No, per favore, non è serata, non mi rompere!”

 

:-E che volevi, il tappeto rosso?-:

 

Gli chiese lui acido.

Kanon sorrise in quel modo tutto particolare che faceva perdere la pazienza a tutti.

 

:-E dai, Saga, quest’accoglienza così piatta… a questo punto non dovrebbe esserci qualche scenata tra noi?

Che ne so, qualcosa di un po’ più coinvolgente sul piano emotivo?-:

 

:-Tu non hai un piano emotivo, Kanon… e neanche io in questo momento, visto che sono sveglio da quasi trenta ore-:

 

Sperava tanto che Kanon capisse… o più probabilmente che si stancasse di provocarlo.

 

:-Ah, certo, dimenticavo che tu hai un lavoro serio ed onesto… -:

 

:-Adesso ce lo hai anche tu, e siccome il “lavoro serio ed onesto” prevede la presenza in ufficio alle otto di domani io vorrei riposare un po’.

Tu fai un po’ quel che ti pare basta che non esci da questa casa e non interferisci con il mio sonno-:

 

Stavolta Saga filò via senza dargli il tempo di replicare.

 

:-Speravo almeno in una scazzottata! Come in “Fight Club” te lo ricordi? Io però voglio essere Tyler!-:

 

Gli gridò ancora Kanon.

 

:-Se ci tieni tanto me lo segno in agenda e domani ti picchio-:

 

Kanon scosse la testa e si buttò sul letto.

 

_________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Charm_strange: Oh, vacanze estive… bravissima, ci fa tanto piacere!

Ma anche tu sei contro i bambini??

Potresti coalizzarti con Milo a fondare al A.U.A.-B. (Associazione Universale Anti-Bambini) ^^

Cosa ci ha fatto Seiya di male? Non so, solo il fatto che fa massacrare ogni volta tutti,

e poi arriva con la sua freccettina d’oro e in un secondo fa fuori il nemico

(con tanto di colonna sonora di Indiana Jones in sottofondo^^) me lo fa odiare.

E si, DM fa proprio paura… CnC

 

Diana924: Oh, dai, in fondo è un bambino… non può finire poi TANTO male…

*lancia un occhiata ai due ‘papà improvvisati’ ricoperti di omogeneizzato*

Ok, scherzavo…

E sono sempre più convinta che quella sede si trasformerà in un asilo infantile…

Ma sarà un impressione, eh! XD

 

JackoSaint94: Vivono insieme, con il pargolo… anche se il pargolo è un infiltrato…

*Milo afferra il fucile a sale di Zio Paperone e comincia a sparargli*

A parte questi particolari, poco importanti, grazie di nuovo per la dichiarazione di genialità *v*

E poi… yaoi nell’aria…? Ma nuoooooooooo! ^^ ma quando mai??? XD

E poi si: è arrivato Kanon!

È arrivato… oddiooo!!

 

Sagitta72: Eh, i colpi di scena…

Camus e i bambini… coppia vincente…!

*riceve occhiataccia da Milo*

Il saluto di Kanon dice tutto! Sottointeso sarebbe:

 

‘che bello rivederti, Saga, finalmente ho l’occasione di tagliarti la gola’.

 

Credo che sarebbe stato più adatto, no? XD

Ma non siamo noi che li facciamo schiattare… se ricevono un colpo di pistola…

Ok, ok, cercheremo di evitare! ^^

 

Shiryu_shunrei

: Gli anti-marmocchi sono sempre persone insospettabili! ^^

E sono una bela coppietta tutti e tre!

*vede Milo con il pugnale di Saga in mano e tace*

Qua non c’è libertà di parola ”…

E hai detto qualcosa di positivo si Ros??? Oh, evento nazionale! XD

Complimenti, cara!

 

aries_no_nike: Yaoi? Ma nuoo! ^^

Eh, si: Milo  mi pare pronto per uccidere il pargoletto infiltrato!

ma… è un coltello per tagliuzzare le verdure, quello? -c-“

*Senti, questo c’era… e poi basta che taglia!* ndr Milo

Ok, il bambino finirà sul tavolo di DM.

Ah, si è offeso a morte e ha detto che anche se ti affidano a lui ti spedisce subito da Mu ^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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