Cap. 6°: Family!
Casa di Milo e Camus
:-Io
lo odio!-:
:-Kyaaaa! Ma cosa c’è? Cosa c’è?!-:
Chiese
Camus dal divano
:-Non
vuole mangiare!-:
Il
bambino infatti aveva chiuso la bocca e si rifiutava di aprirla per mangiare
:-Sei
un disastro, Milo!-:
Disse
Camus andando a vedere in che condizioni era la cucina.
Sul
tavolo erano sparpagliate un’ infinità di bottiglie, barattoli, cucchiai e
sacchetti di ogni tipo.
Sospirò
e fissò sconsolato Milo che cercava di ficcare a forza un cucchiaino di omogeneizzato
in bocca al bambino
:-Non
la aprirà mai se fai così-:
lo
informò, poi chiese
:-Come
si chiama?-:
:-Ma
che ne so! È l’ultimo dei miei problemi, in questo momento!-:
Camus
sospirò di nuovo e poi disse
:-Va
bene, ho avuto abbastanza prova della tua incapacità, fai fare a me-:
:-Oh,
certo, tu sei il mister- faccio- tutto- io-:
Camus
si sedette al posto di Milo e chiese al bambino
:-Come
ti chiami?-:
Ricevette
una pernacchia
:-Dai,
non fare così. Me lo dici il tuo nome?-:
:-Non
mi piace, non mi piace e non mi piace!-:
Strillò
il bambino cercando di mollargli un pugno
:-Bè, io devo saperlo lo stesso!-:
Gli
disse Camus
:-Geniale,
come risposta…-:
Commentò
Milo alle sue spalle
:-Criseo-:
Disse
poi il bambino
:-Criseo? A me piace. Bene, cosa ne dici di mangiare?-:
Milo
scosse la testa e uscì in balcone, dove un enorme gatto arancione prendeva il
sole accanto ad un vaso di margherite.
Quel
gatto era l’unico animale che avesse alloggiato in casa di Milo.
L’aveva
trovato insieme a Camus durante una passeggiata in campagna, ed era finita più
o meno come il bambino:
tanto
Camus aveva smaniato per tenerlo che alla fine lui aveva ceduto
:-Hai
dato da mangiare a Dorito?-:
Chiese
a Camus.
Subito
dopo, gli arrivò una scatoletta di cibo per gatti sulla testa
:-Daglielo tu!-:
Fu la
risposta che arrivò dalla cucina
:-Ahia!
Potevi chiederlo gentilmente!-:
Replicò
Milo massaggiandosi la testa dove la scatoletta lo aveva colpito.
Presto
avrebbe avuto un bernoccolo vistosamente spropositato.
Aprì
la scatoletta e la versò nella ciotola del micio che si strusciava contro le
sue caviglie
:-Fai
sempre il gentile quando capisci che ho il tuo cibo in mano, eh?-:
Gli
disse acido Milo.
Dorito
scrutava i suoi movimenti, con gli occhioni celesti fissi sulla ciotola
:-Guarda
che non te lo rubo mica-:
Gli
disse Milo.
Annusò
il contenuto della ciotola e fece una smorfia
:-Puah! Tienilo pure-:
Il
gatto emise un ‘miao’ e cominciò a mangiare
:-Cosa
ci fai qua fuori?-:
Chiese
Camus uscendo.
Milo
era rimasto ad osservare il gatto che mangiava pensando al bambino
:-Cosa
fa il piccolo diavolo?-:
Chiese
rigirandosi la coda di Dorito tra le mani
:-Non
dovresti dargli fastidio mentre mangia. Ora l’ho messo sul divano-:
:-Camus…?-:
:-Non
mi piace quel tono… cosa stai tramando?-:
:-Niente.
Vorrei ricordarti una cosa…-:
:-…?-:
:-Stasera
c’è la partita-:
:-Oddio,
ma non sai pensare ad altro?!-:
:-Ma
dai! È la finale!-.
:-D’accordo,
d’accordo, puoi guardarla, se è questo che vuoi-
:-E
tu la guardi con me, vero?-:
:-Ad
ogni punto, di solito, ti appiccichi a me come una cozza. Penso che
non possiamo infrangere la tradizione, no?-:
ORE 21.15:
:-Accendi!
Dai, Camus, accendi sul due! Sta per cominciare!-:
Milo
si fiondò sul letto con una vecchia maglietta della sua squadra del cuore (ignota)
:-Ma
da quant’è che hai questa maglietta?-:
Gli
chiese Camus
:-Oh,
tre, quattro anni. L’ho messa ad ogni finale-:
:-Ah,
già. Tutti gli anni ti faccio la stessa domanda-:
La
partita era appena cominciata, le squadre erano scese in campo e l’arbitro
aveva fischiato il calcio d’inizio.
Poco
dopo Criseo si avvicinò a Camus e gli comunicò
:-Ci
sono i cartoni-:
Gli
sventolò una guida tv davanti alla faccia.
Milo
si girò di scatto
:-Cos…?
No, Camus, non ci pensare, non posso perdermi…-:
Dalla
tv provenne la voce disgustosamente allegra di topolino
:-Nuo! Camus! Dà qua!-:
Cercò
di togliergli il telecomando dalle mani.
Poi
si chinò sul bambino seduto a gambe incrociate sul tappeto
:-Criseo? Criseuccio? Non è vero
che vuoi che lo zio Milo guardi la partita…?-:
:-No-:
Milo
lanciò un ultimo sguardo a Camus, poi guardò di nuovo il bambino e stese un po’
ad osservare Topolino
che rincorreva
Pluto che a sua volta rincorreva Gambadilegno.
Mai
visto niente di più stupido.
Si
alzò a decise di andare a letto a finire il libro che aveva cominciato qualche
giorno prima.
Quando
finalmente i cartoni furono finiti, Milo si ritrovò faccia a faccia con Criseo, che lo osservava incuriosito
:-Cosa
vuoi qua?-:
Gli
chiese scocciato
:-Camus ha detto che
posso coricarmi nel lettone con voi-:
Milo
si morse il labbro inferiore prima di strillare un colossale
:-CAMUUUUUUS!!!!!-:
Lui
comparve con lo spazzolino in bocca, gocciolante di dentifricio
:-Cofa sc’è?-:
:-Dove
deve stare il bambino?!-:
:-Nel
fetto fon noi, fo?-:
:-No!-:
:-Fon
fave vo ftufido, Filo. Il fanfino
ftavà fon noi!-:
E
ritornò in bagno.
Quando
entrambi furono a letto, Criseo si infilò tra Milo e
Camus
:-Notte!-:
Disse
:-Notte-:
Rispose
Camus
:-Hei, niente bacio della buonanotte?-:
Chiese
invece Milo
:-Non
ci arrivo, Milo. Domani te ne do due, va bene? Adesso dormi-:
Milo
brontolò qualcosa in risposta e si girò.
ORE 03.00
:-Zio
Milo?-:
La
vocina di Criseo interruppe il sogno di Milo.
La
visione di lui e Camus in spiaggia svanì, e al suo posto vide la faccina del
bambino che lo fissava
:-Cosa
c’è?-
Chiese
girandosi verso di lui
:-Mi
è scappata-:
Rispose
il bambino.
Lui
si irrigidì, passò una mano sul lenzuolo… umido e
fresco.
Insolitamente umido
e fresco.
Troppo umido e fresco.
Un
secondo dopo Milo saltò giù dal letto strillando
:-Schifo!
CHE SCHIFO!-:
:-Di
nuovo il sogno del cane che ti lecca?-:
Gli
chiese Camus con la testa sotto il cuscino
:-No!
Peggio! Il bambino l’ha fatta a letto!-:
La
mezz’ora dopo si dedicarono a cambiare le lenzuola e il bambino.
Non
appena chiuse gli occhi, Criseo disse
:-Zio
Milo…?-:
:-Si..?-:
:-Devo
farla di nuovo-:
*
ORE 20:30 - ALTRA CASA, ALTRA SITUAZIONE
Saga
fece scattare la serratura del suo appartamento al secondo piano e si trascinò
dentro con un'unica idea in testa: una
doccia
e poi 9 ore filate di sonno!
:-Suppongo
che adesso dovrei dire qualcosa su come hai arredato la casa, no?-:
Disse
Kanon sarcastico.
:-No,
guarda, te lo puoi anche risparmiare. Vieni, ti faccio vedere la tua stanza-:
Kanon
fece una smorfia e lo seguì in silenzio.
:-Bene,
dormirai qui. Nei cassetti ci sono le lenzuola per il letto e gli asciugamani.
Qualunque
altra cosa che ti serve gira un po’ per casa e la trovi-:
Uscì
dalla stanza senza guardarlo.
:-Embè? Tutto qui?-:
Lo
richiamò Kanon.
“No,
per favore, non è serata, non mi rompere!”
:-E
che volevi, il tappeto rosso?-:
Gli
chiese lui acido.
Kanon
sorrise in quel modo tutto particolare che faceva perdere la pazienza a tutti.
:-E
dai, Saga, quest’accoglienza così piatta… a questo
punto non dovrebbe esserci qualche scenata tra noi?
Che
ne so, qualcosa di un po’ più coinvolgente sul piano emotivo?-:
:-Tu
non hai un piano emotivo, Kanon… e neanche io in
questo momento, visto che sono sveglio da quasi trenta ore-:
Sperava
tanto che Kanon capisse… o più probabilmente che si
stancasse di provocarlo.
:-Ah,
certo, dimenticavo che tu hai un lavoro serio ed onesto…
-:
:-Adesso
ce lo hai anche tu, e siccome il “lavoro serio ed onesto” prevede la presenza
in ufficio alle otto di domani io vorrei riposare un po’.
Tu
fai un po’ quel che ti pare basta che non esci da questa casa e non
interferisci con il mio sonno-:
Stavolta
Saga filò via senza dargli il tempo di replicare.
:-Speravo
almeno in una scazzottata! Come in “Fight Club” te lo
ricordi? Io però voglio essere Tyler!-:
Gli
gridò ancora Kanon.
:-Se
ci tieni tanto me lo segno in agenda e domani ti picchio-:
Kanon
scosse la testa e si buttò sul letto.
_________________________________________________________________________________________________________________________________________
Charm_strange: Oh, vacanze estive… bravissima, ci fa tanto
piacere!
Ma anche tu sei contro i bambini??
Potresti coalizzarti con Milo a
fondare al A.U.A.-B. (Associazione Universale
Anti-Bambini) ^^
Cosa ci ha fatto Seiya di male? Non
so, solo il fatto che fa massacrare ogni volta tutti,
e poi arriva con la sua freccettina d’oro e in un secondo fa fuori il nemico
(con tanto di colonna sonora di
Indiana Jones in sottofondo^^) me lo fa odiare.
E si, DM fa proprio paura… CnC
Diana924: Oh, dai, in fondo è un bambino… non può finire
poi TANTO male…
*lancia un occhiata ai due ‘papà
improvvisati’ ricoperti di omogeneizzato*
Ok, scherzavo…
E sono sempre più convinta che quella
sede si trasformerà in un asilo infantile…
Ma sarà un impressione, eh! XD
JackoSaint94: Vivono insieme, con il pargolo… anche se il
pargolo è un infiltrato…
*Milo afferra il fucile a sale di Zio
Paperone e comincia a sparargli*
A parte questi particolari, poco
importanti, grazie di nuovo per la dichiarazione di genialità *v*
E poi… yaoi nell’aria…? Ma nuoooooooooo! ^^ ma quando mai??? XD
E poi si: è arrivato Kanon!
È arrivato… oddiooo!!
Sagitta72: Eh, i colpi di scena…
Camus e i bambini…
coppia vincente…!
*riceve occhiataccia da Milo*
Il saluto di Kanon dice tutto!
Sottointeso sarebbe:
‘che bello rivederti, Saga, finalmente ho l’occasione
di tagliarti la gola’.
Credo che sarebbe stato più adatto,
no? XD
Ma non siamo noi che li facciamo schiattare… se ricevono un colpo di pistola…
Ok, ok, cercheremo di evitare! ^^
E sono una bela coppietta tutti e tre!
*vede Milo con
il pugnale di Saga in mano e tace*
Qua non c’è libertà di parola uù”…
E hai detto qualcosa di positivo si Ros??? Oh, evento nazionale! XD
aries_no_nike: Yaoi? Ma nuoo!
^^
Eh,
si: Milo mi pare pronto per uccidere il
pargoletto infiltrato!
…
ma… è un coltello per tagliuzzare le verdure, quello?
-c-“
*Senti, questo
c’era… e poi basta che taglia!* ndr Milo
Ok,
il bambino finirà sul tavolo di DM.
Ah,
si è offeso a morte e ha detto che anche se ti affidano a lui ti spedisce
subito da Mu ^^