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Autore: Cat in a box    09/07/2010    2 recensioni
Esperimento di una song-fiction introspettiva e malinconica su Severus Piton e un altro personaggio di mia invenzione, preso da una long-fiction che sto cercando di mandare avanti. Severus è IC (o almeno, ho fatto il possibile perché lo fosse!). I commenti sono sempre graditi e anche le critiche, purché siano costruttive. ^^ Spero di aver fatto un buon lavoro! | Canzone: Behind The Mask - Anarchy Club
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutte/i! ^^Forse qualcuna/o di voi mi conoscerà già per la mia long-fiction su Severus Piton (Stigmata Diaboli), alla quale spero di tornare a lavorare molto presto. Per il momento ho pensato di scrivere una song-fiction per ringraziare tutte le fedeli lettrici che mi hanno seguita e hanno apprezzato la mia storia che spero di tornare a riprendere molto presto. La scuola mi ha tolto parecchio tempo, ma spero di rifarmi! Grazie per aver letto la nota dell’autrice e BUONA LETTURA! ;)

 

Behind the mask

 

E’ notte fonda.

La pioggia batte forte sui vetri delle finestre,

mentre lampi di luce abbagliano il cielo

seguiti da rombi assordanti.

 

Lei si sveglia. La lunga chioma corvina scende

sulle sue nude spalle fino alla schiena,

mentre la sua candida pelle, quasi diafana,

la fa somigliare ad uno spettro.

 

Si guarda intorno. Tenebre.

Il buio ha inondato la sua stanza

inghiottendo ogni cosa che la circonda.

Un brivido le percorre la spina dorsale,

dal basso verso l’alto. Ha paura.

 

I am darkness
I am night
I am vengeance
I bring light

Quel misterioso abisso di tenebre,

le ricordano due profondi pozzi neri

che la fissano, senza lasciar trasparire

la minima emozione. Le uniche parole

che riesce ad associare sono:

Severus…Piton…”.

 

Si alza dal letto. Barcolla.

Poco dopo, ritrova l’equilibrio per stare in piedi.

Il suo corpo è ancora semi-addormentato,

ma la sua mente è vigile.

 

Afferra la bacchetta che sta sul suo comodino.

“Lumos!”. Una fioca luce illumina la stanza.

Vuoto. Una pressante atmosfera malinconica

sta cercando di soffocare i battiti del suo cuore.

Ha un presentimento. Vuole andare a controllare.

 

I'm a winter breeze in summertime
The world is broken, I'm just fine
Looking day and living night
But I'm alright

Esce dalla sua stanza. Questa volta,

il cigolio delle cerniere non l’ha tradita.

Si avvicina alla porta accanto alla sua stanza,

dove riposa il suo Maestro.

 

La luce è accesa. Lo constata dalle fessure

della porta che lasciano fuoriuscire una pallida luce.

Probabilmente, proviene da una candela.

Sente dei rumori. Si avvicina alla serratura.

Vuole vedere che cosa sta succedendo.

 

Severus è inginocchiato a terra.

Sembra soffrire per qualcosa, forse

sta anche piangendo. Lei non può aiutarlo,

anche se vorrebbe farlo.

 

Cloak and dagger
Cape and mask
Smoke and mirrors
Guilty past

La manica sinistra è sollevata fino al gomito

e lascia travedere l’interno braccio.

Vede una sagoma nera, poi realizza che si tratta

di un serpente che esce dalla bocca di un teschio.

Il Morsmordre. Il marchio nero.

 

Lei rimane allibita. Sente il suo cuore soffocare,

pulsare sempre più velocemente e poi, sente

una voce. Il grido disperato di una donna.

Sa che quella voce appartiene alla sua defunta zia.

Uccisa per mano di un Mangiamorte.

 

Lacrime iniziano a rigarle il suo pallido viso.

Lui. Severus Piton. L’uomo che avrebbe

dovuto proteggerla dall’Oscuro Signore,

non era altro che un suo fedele servitore.

Inganno. Menzogna. Indifferenza.

 

I am the man behind the mask…

 

L’ha ingannata con la sua maschera,

nascondendo la verità con la menzogna

e con indifferenza l’avrebbe guardata

perire per mano del suo Signore.

 

“Io…mi fidavo di te! Maestro!”. Pensa.

Lacrime scendono sul suo viso

e non riesce a trattenersi. Il tradimento,

fa male più di qualsiasi altra maledizione.

 

Ritorna nella sua camera e si getta tra le coperte.

Piange e stringe il cuscino. Cerca di non pensare

a quello che ha visto, vuole pensare al domani

forse, sarà una giornata migliore?

 

Non sa più a cosa pensare. Nel suo passato, nel presente

e nel futuro…lei rivive le sue sofferenze. “Il destino è spietato…”.

Ripensava alle parole del Maestro. “…è sempre pronto a gettarti

tra le braccia della Morte quando meno te lo aspetti.

Non esiste redenzione...Adelia.”.

 

***

 

Innanzitutto chiedo venia se non sono più riuscita ad aggiornare la long-fiction, ma non assicuro che la continuerò a breve, anche perché devo ritrovare il filo e devo terminarne un’altra su Final Fantasy VII. ^^ Per chi non avesse ancora letto ‘Stigmata Diaboli’ e avesse gradito questa song-fiction, gliela consiglio. ;) Del resto, la canzone è degli Anarchy Club e il titolo è ‘Behind The Mask’. Vi consiglio di ascoltarvela se ancora non la conoscete! ;) Grazie a tutte/i, ora lascio spazio ai commenti. ^^

 

Wicked Soul

   
 
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