Nick
Autore:
Rinalamisteriosa
Titolo: Principessa per un valzer
Genere:
commedia, sentimentale
Rating: verde
Personaggi: Ino
Yamanaka, Neji Hyuuga, Sakura Haruno
Classico Disney: La
bella addormentata nel bosco
Beta-Reading: No
Avvertimenti:
AU, One-shot
Introduzione: Ino Yamanaka era fuori di sé dalla gioia,
trasudava profonda meraviglia e incontenibile
contentezza da tutti i pori.
Aveva sciolto
disinvolta i capelli chiari, pettinandoli con cura e applicandovi un fermaglio a
forma di rosa che tenesse lontano dall'occhio
sinistro il solito, vistoso ciuffo biondo.
Il
vestito le stava d'incanto, pareva destinata a indossarlo non solo come un
capriccio passeggero, ma come qualcosa che la attendesse da una vita, che le
stava stretto e caro.
Insomma,
era pronta a sfilare sopra una passerella divisa tra sogno e realtà con eleganza
e sensualità innata, decisa a lasciare quel camerino e ad andare incontro al
suo principe azzurro che l'aspettava elegantissimo, composto e silenzioso
accanto a una bianca carrozza.
Note dell'Autore
(facoltative):
One shot senza troppe pretese, incentrata su un crack pairing (cosa insolita da
parte mia, visto che amo le coppie "tradizionali" XD) e adattata al momento del
valzer di questo incantevole film Disney *__*
Infatti
vi chiedo di immaginare
Ino nei panni di Aurora e Neji nei panni di Filippo, in una breve, semplice e
scema storiella in cui i due stanno già insieme per cause che ho preferito
lasciare da parte e in cui Sakura fa quasi da Cupido affaccendandosi per dare
forma concreta al desiderio dell'amica da dietro le quinte ^_^
Spero di non
aver fatto schifo in questo esperimento che un po' mi terrorizza... in caso mi
scuso in anticipo e accetterò ogni critica da parte
vostra ^^
Buona
lettura!
***
"Un
valzer..."
"Come?"
"Nessun regalo
in particolare. Ciò che desidero per il mio sedicesimo compleanno è ballare un
valzer con il mio ragazzo, possibilmente indossando un lungo vestito da
principessa delle fiabe. Come Aurora, hai presente?"
Silenzio
eloquente.
"Vedrò che si
può fare..."
"Oh, Sakura,
grazie mille!" Abbraccio
stritolatore. "Sei una vera amica".
"Figurati, Ino.
Per così poco..."
.:.Principessa
per un valzer.:.
Sakura
Haruno, per un attimo, aveva creduto di non farcela a organizzare tutto da
sola.
Il
giorno del sedicesimo compleanno della migliore amica si avvicinava sempre più,
e tra il contattare una sarta che preparasse vestiti su misura per i due
perfetti fidanzatini e la ricerca estenuante di una sala da ballo abbastanza
grande ed elegante e di un'orchestra sinfonica, stava decisamente perdendo il
controllo di se stessa.
Ma
perché diavolo non ha desiderato una festa come quelle degli anni passati,
oppure non si è accontentata di un'uscita in pizzeria con tutti i suoi compagni
di scuola: sarebbe stato meglio, no?
Così
alternava fasi di totale esasperazione, seduta con le mani artigliate tra i
capelli rosa e gli occhi letteralmente fuori dalle orbite, a momenti in cui
parlava di fretta, andava di fretta e non aveva nemmeno il tempo di sbattere le
ciglia o fermarsi a riposare.
Perché
ci tieni così tanto ad esaudire il suo desiderio?,
qualcuno avrebbe anche potuto chiederle.
Già.
Perché
si affannava tanto per lei?
Quel
qualcuno non la conosceva affatto, evidentemente.
Ino
l'aveva consolata in un periodo in cui si sentiva una ragazzina brutta e
insicura, assicurandole che presto il germoglio che era sarebbe sbocciato
rivelando un fiore bellissimo e delicato.
La
loro pungente rivalità nello stabilire chi per prima avrebbe conquistato il
cuore dello stesso ragazzo era stata importantissima nella sua crescita
caratteriale.
Anche
se tuttora la sfida poteva dirsi conclusa a suo favore, poiché Ino si era
improvvisamente e inspiegabilmente invaghita di un altro, Sakura le doveva molto
più di questo.
Essendo
entrambe convinte di aver già trovato l'amore della loro vita, si capivano
perfettamente e si dispensavano consigli a vicenda nella speranza di non dovervi
rinunciare.
"Mi
affanno tanto perché è mia amica. Per gli amici si fa questo e altro,
giusto?"
*
Ino
Yamanaka era fuori di sé dalla gioia, trasudava profonda meraviglia e
incontenibile contentezza da tutti i pori.
Aveva
sciolto disinvolta i capelli chiari, pettinandoli con cura e applicandovi un
fermaglio a forma di rosa che tenesse lontano dall'occhio sinistro il solito,
vistoso ciuffo biondo.
Il
vestito le stava d'incanto, pareva destinata a indossarlo non solo come un
capriccio passeggero, ma come qualcosa che la attendesse da una vita, che le
stava stretto e caro.
Insomma,
era pronta a sfilare sopra una passerella divisa tra sogno e realtà con eleganza
e sensualità innata, decisa a lasciare quel camerino e ad andare incontro al
suo principe azzurro che l'aspettava elegantissimo, composto e silenzioso
accanto a una bianca carrozza.
"Ino,
sei... incantevole..." fu l'unica cosa che le disse, in tono discreto e
velatamente ammirato; considerando che Neji Hyuuga era sempre stato un tipo poco
loquace e riflessivo, lo prese subito come un complimento
irripetibile.
"Anche
tu", sussurrò, arrossendo lievemente. "Non ci posso credere... Sakura è stata...
bravissima!" esclamò poi con espressione raggiante, prestando attenzione a non
pestare con le scarpette l'orlo della gonna larga, mentre saliva i tre scalini e
prendeva posto nel calesse.
L'altro,
che non aveva problemi di questo genere, le si sedette accanto senza
difficoltà.
Erano
due bei cavalli, uno bianco e uno nero, a trainarli per le vie della città.
Durante
il tragitto non si scambiarono neanche una parola, troppo imbarazzati o
emozionati per mettersi a pensare a qualcosa di sensato da riferire alla propria
dama o al proprio accompagnatore.
Arrivati
a destinazione, Neji l'aiutò a scendere, le porse il braccio piegato che Ino
accettò con un piccolo inchino e insieme varcarono la porta che sanciva l'inizio
della loro favola.
Il
loro ingresso in sala fu accolto da una musica solenne che ricordava molto una
marcia trionfale - che fosse di Strauss o di Verdi non lo sapeva, dato che
ella non se ne intendeva molto di musica classica - ma era comunque bella,
particolare e affascinante.
Alla
loro vista, il direttore fece cenno di interrompere e, cambiato spartito, batté
per due volte la bacchetta sul leggìo prima di riprendere a dirigere con
precisione i componenti di quella piccola orchestra.
Così
partì il valzer, e gli occhi cerulei di Ino
s'illuminarono.
"Questo
lo riconosco!" esclamò estasiata. "E' della Bella Addormentata. Oh, non potevo
desiderare di meglio per..."
"Io
invece devo riconoscere che avevi pienamente
ragione".
"Su
cosa?"
La
perplessità genuina della sua ragazza per essere stata interrotta indusse Neji a
spiegarsi meglio.
"La
tua amica Sakura è stata bravissima. Davvero molto brava..."
"Veramente
eccezionale, su questo non ci piove!" si divertì stranamente a lodarla Ino,
guardandosi intorno con la stessa meraviglia iniziale.
Diversi
candelabri d'oro adornavano i quattro angoli delle pareti, un grande e luminoso
lampadario li sovrastava e alla loro destra l'orchestra aveva occupato delle
sedie bordate di rosso.
Alla
loro sinistra invece c'erano mobili antichi contenenti pregiati servizi in
porcellana, un divanetto con i braccioli d'argento e un tavolino di cristallo.
Sembrava
il salone di una ricca Villa settecentesca...
"Quando
hai intenzione di... danzare?" domandò Neji all'improvviso, richiamando cauto la
sua attenzione interamente rivolta a un quadro raffigurante una leggiadra
ballerina in tutù rosa.
"Ah
sì, giusto! Scusami..." sussurrò, arrossendo di fronte al sopracciglio inarcato
del compagno.
Allora
gli si mise davanti e recitò disinvolta: "Adesso sono qui per voi, mio
principe".
"Vuole
concedermi l'onore di questo ballo, mia principessa?" chiese l'altro,
attenendosi alle dovute formalità.
Ino
pensò subito che era proprio cucito su di lui quel ruolo nobile e incantevole,
con tanto di mantello sulle spalle e spada finta - o era vera? - foderata
sul fianco destro.
Era
perfetto persino quando le prese una mano con la sua, le cinse dolcemente il
girovita e iniziarono il loro valzer a ritmo di musica, ondeggiando e
percorrendo una circonferenza immaginaria passo per passo.
"Sei
un po' rigido, sai?" notò con lieve apatia, anche se mai si sarebbe rimangiata
quello che aveva pensato - perfetto era e perfetto restava.
Neji
assottigliò le labbra e si scostò una ciocca dei suoi lunghi capelli castani
sfuggita all'elastico sottile che gli aveva prestato sua cugina Hinata.
"Purtroppo
ho preso solo una lezione", si scusò serio, distogliendo lo sguardo
impenetrabile.
Era
sempre un'impresa ardua capire quali sentimenti celasse dietro quella maschera
ben costruita, ma Ino per sua fortuna era un'amante delle sfide complicate,
perciò lo studiò ancora, tra un passetto e l'altro.
"Io
avrò preso sì e no due lezioni, comunque non è difficile... Ci sono balli più
complicati di questo, sai? Per fortuna ho scelto il più leggero, il più...
romantico", lo informò, mormorando in tono sognante l'ultima parola
pronunciata.
"Sì,
lo so", borbottò a mezza voce, senza lasciar trapelare
nulla.
"E
proprio per questo, non pensi che dovresti scioglierti?"
Ino
inclinò la testa di lato, sorridendo lievemente poiché il suo non era affatto un
rimprovero o un ordine.
Ormai
conosceva Neji, e sapeva benissimo che essere petulante e autoritaria come
invece si comportava con Choji e Shikamaru - i suoi amici d'infanzia -
non l'avrebbe portata da nessuna parte.
Ed
era un momento della sua vita in cui ci teneva davvero, a comportarsi nel modo
giusto con il suo bello ed enigmatico principe.
Si
fissarono negli occhi per quel che sembrò un lungo istante, prima che lui li
distogliesse nuovamente.
"Ci
provo", dichiarò infine, "ma bada che non garantisco un miglioramento
immediat-"
"Nessun
problema!" strillò la festeggiata senza riuscire a trattenersi, guadagnandosi
un'altra occhiata perplessa e - quasi - sconcertata di Neji. "Scusa, scusa.
Intendevo che è già un passo avanti avermi assicurato questo, sono contenta",
disse Ino, alzandosi sulle punte mentre gli circondava il collo con le braccia e
appoggiava la testa sulla sua spalla, senza smettere di ballare.
Ed
egli cercò di sciogliersi, di essere meno rigido possibile in quell'abbraccio
danzante, ma era davvero difficile lasciarsi andare con gli sguardi eloquenti e
curiosi delle violiniste puntati addosso.
"Almeno
Ino è contenta..." si
ritrovò a pensare, accennando un sorriso che aveva quasi del
miracoloso.
Sia
Neji che Ino però ignoravano che l'orchestra non era l'unica a fissarli
continuamente; nascosta tra una tenda, una pianta e il divano, Sakura si
assicurava che andasse tutto bene.
E
a giudicare dall'espressione tranquilla di lui e da quella radiosa della sua
migliore amica, avrebbe anche potuto evitare di fare la guardia.
Sorrise.
"Buon
compleanno, Ino-chan".
FINE
Ulteriore nota:
Questa
fic avrebbe dovuto partecipare al contest "E tutti vissero felici e
contenti", indetto da Mayumi_san e purtroppo annullato poiché sono
stata l'unica a consegnare.
Se
ci sono, perdonate gli errori, soprattutto nella punteggiatura che non è il mio
forte =.=
La
coppia è insolita, chissà se in una situazione del genere si sarebbero davvero
comportati così XD ci ho provato, in caso a qualcuno non convincano aggiungerò
tranquillamente la nota OOC.
Un
bacione!
Rinalamisteriosa