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Autore: just_silvia    11/07/2010    1 recensioni
Ho iniziato a scrivere Micol (ai tempi Niki- nome prontamente cambiato dopo che Moccia l'ha utilizzato scrivendolo proprio a modo mio!) poco più di dieci anni fa. Completato nel 2004, è sopravvissuto a molte versioni e cambi di scenario. E' semplicemente uno Shojo, senza pretese, vi farà ridere...vi farà diventare tristi ed a volte vi annoierà! Io mi auguro solo che vi piaccia...almeno un pochino! ^_^ Buona lettura.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente sono arrivate la vacanze natalizie. La scuola ha chiuso e posso dormire in santa pace. Qui le cose vanno bene, Stefano sembra aver attutito il colpo e l’ha presa con filosofia, ripeto : io non ci sarei riuscita! Tra oggi e domani partiranno sia Ilaria che Andrea ed io devo incontrarli in mattinata – sul tardi - per dar loro i miei regali! Speriamo che al mio lui (magari!) piaccia il regalo che Fede mi ha consigliato di comprargli.

Sarà l’alba (le 10.30 di mattina) ed a casa mia sono quasi tutti svegli. Sento Stefano che avvisa di star uscendo ed io metto la testa sotto il cuscino: NON FATE RUMORE, DEVO DORMIRE!

*

Uscito di casa Stefano si ritrova Paola davanti.

‹‹Ti stavo aspettando.››

‹‹E da quando?››

‹‹Da mezz’ora! Prima o poi saresti pure uscito, no? Comunque bentornato.››

‹‹Grazie, credevo che non ti avrei rivista così presto...››

‹‹Senti Stefano, grazie per il regalo, l’ho scartato e be’ questo è per te! Avevo programmato di dartelo alla vigilia,ma...›› glielo consegna e cerca di andare subito via.

‹‹NO! Aspetta, non credi sia arrivato il momento di parlarne? Perché ti comporti in questo modo? Lo so che in realtà c’è qualcosa che ti preoccupa. Se ami un altro come dici, voglio sentirlo dalla tua voce!››

‹‹Be’ se proprio vuoi saperlo, non c’è nessun altro.››

‹‹L’avevo immaginato, non per essere presuntuoso, spiegami allora qual è il problema!››

‹‹Non lo so, sarà che abbiamo avuto poco tempo, per tutto. Anche per conoscerci, ci siamo messi insieme dopo venti giorni e poi sei partito. Non ci siamo conosciuti per niente.››

‹‹E? Ci sentiamo spesso, no? Abbiamo molte cose in comune.››

‹‹Non lo nego, parliamo della lontananza! A Londra potresti incontrare qualcuna e potresti capire che è una persona migliore di me.››

‹‹Questo è il problema! Hai paura che la lontananza possa dividerci e farci incontrare altre persone. Sai anche io ho paura di questo, ti dico, tutti i giorni! Ma non scappare da me, parlamene.››

‹‹Sono così spaventata. Da tutto!››

‹‹Non c’è al mondo una persona che potrebbe piacermi quanto te…›› Paola sgrana gli occhi ed arrossisce.

‹‹Avevo proprio bisogno di essere rassicurata!››

‹‹Sei proprio bella quando diventi rossa. Prometti di parlarne con me la prossima volta se ti dovessero ritornare questi dubbi, ok? Io sono qui anche per ascoltarti.››

 

Me and you whats going on?/ Io e te, cosa succede?

All we seem to know is how to show /sembra che tutto quel che sappiamo è come mostrare

The feelings that are wrong/i sentimenti sbagliati.

So dont go away, say what you say /allora non andare via, dì quello che stai dicendo

Say that you'll stay/dì che resterai,

Forever and a day . In the time of my life/per sempre, e sempre,nella mia vita,

Cos I need more time, yes I need more time /perché ho bisogno di altro tempo,

sì, ho bisogno di altro tempo

just to make things right /solo per sistemare le cose (Oasis ‹‹Don't go away)

 

‹‹Sì!›› Paola annuisce con la testa.

‹‹Sì? Cosa significa? Vuoi stare con me? Sì? O che sarai sempre sincera? Sì!››

‹‹Entrambe le cose›› Paola lo abbraccia forte per poi baciarlo.

‹‹Non farmi più certi scherzi! Mi fai morire di crepacuore!››

*

Finalmente a mezzogiorno inoltrato mi sono decisa ad uscire dal  letto. Ho un appuntamento con le ragazze per scambiarci i regali poiché Ilaria partirà oggi (ma l'avevo già detto prima, no?).

Al bar non c’è ancora nessuno. Mi siedo al bancone e chiedo a Luca di portarmi una super brioche alla nutella, prima o poi diventerò una mucca lo so, visto che a casa ho fatto anche colazione.

‹‹Micol, sei affamata?›› mi chiede Paola che spunta all’improvviso.

‹‹È tutta colpa vostra! Vi fate aspettare ed io per colmare la solitudine mangio dolci.››

‹‹Ah, povera te!›› finge di compatirmi.

‹‹Ma l’appuntamento non era un quarto d’ora fa?

‹‹Sì, scusa ma sono stata con Stefano.››

‹‹Stefano?››  se le saranno dette di santa ragione?

‹‹Sì, abbiamo chiarito. Avrei dovuto parlarci prima, non avrei fatto tutto quel casino.››

‹‹Ah, te ne sei resa conto? IMBECILLE. Scusa, ma te lo meriti.››

‹‹Sì e scusami se non ti sono stata a sentire.››

‹‹Tutti sono scettici sui miei consigli.››

‹‹Micol, io mi fido dei tuoi consigli, perché sei una buona amica ed io ti voglio un casino di bene!››

‹‹Ma anche io tesoro!›› mi abbraccia e arriva Ilaria che ci chiede se ci siamo convertite all’amore saffico o magari al bi. Entrambe ci affrettiamo a negare e lei ride divertita.

*

Ci scambiamo i regali e mi obbligano a non aprirli prima di Natale, sarà dura per me resistere. Speriamo che gradiscano i miei. In pratica due trousse identiche, solo che a Paola con colori più soft ed a Ilaria,be’ nel suo stile.

Entra nel bar Andrea, gli ho detto io di venire, gli ho mandato un messaggio in cui ho scritto di presentarsi al bar e che ci saremmo stati tutti (altrimenti poteva sembrare un appuntamento) e che dovevo dargli una cosa. Non ha risposto al messaggio però è venuto. Perché non voglio darglielo in presenza delle mie amiche (sono una timida! ) mi precipito da lui all’ingresso e lo faccio sedere ad un altro tavolo, chiedendo due minuti alla mie amiche che si guardano come se la sapessero lunga (ma sono così trasparente?).

‹‹Pensavo non venissi, non hai risposto al messaggio›› gli dico.

‹‹Ma come, mi chiedi di venire, perché non avrei dovuto?››

‹‹Perché non hai risposto.››

‹‹Be’ ti ho fatto uno squillo.››

‹‹Ah ecco risposta ad interpretazione!››

‹‹Chiamala come vuoi, ma sono qui, no?››

‹‹Be’, sì! Ecco, questo è il mio regalo di Natale per te!›› mi fa un sorriso a trentadue denti giusti giusti.

‹‹GRAZIE! Posso aprirlo?›› mi chiede.

‹‹No, devi aspettare la vigilia almeno.››

‹‹Ma io morirò dalla curiosità›› che tenero.

‹‹Be’, anche io›› è buffissimo. Lo muove e lo scuote per scoprire cosa ci può essere dentro, sembra un bambino curioso. Proprio dolce!

‹‹Anche io ho di questi problemi, ma poiché le mie amiche l’hanno vietato a me, io lo vieto a te.››

‹‹Io che c’entro? A che giochiamo? A chi muore prima di curiosità?››

‹‹Eh sì, avevo giusto in mente questo! Andiamo dalle altre?››

‹‹Ok, ma a volte sei proprio perfida!›› mi dice.

‹‹Me ne rendo conto›› insieme ridiamo e ci avviciniamo alle mie amiche che, sono certa, vorrebbero fare duemila battutine ma io fortunatamente ho tutto sotto controllo.

 

 

   
 
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