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Autore: PattyOnTheRollercoaster    11/07/2010    1 recensioni
Questa storia parla di me. Di Ray. Di Gerard e Bob. Di Mikey e di Frank. Parla anche di Lyn, di Alicia, di Brian e di Jamia. Parla di un bambino. E parla di un padre. Ma soprattutto, parla di cambiamenti. Dei cambiamenti che arrivano imprevisti, e che capovolgono il mondo intero di una persona. Questa storia parla di me, e dei miei amici. E di come abbiamo passato assieme il tempo che avevamo...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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17. A Miserable goodbye

Di solito gli uomini, quando sono tristi, non fanno niente: si limitano a piangere della propria situazione. Ma quando si arrabbiano, allora sì che si danno da fare per cambiare le cose!
Malcom X

Gerard.
Non avevo avuto la forza di organizzare nulla, avevo lasciato fare tutto ad Alicia, che aveva molto più sangue freddo di noi tutti messi assieme.
Il funerale, era quello che temevo di più. Non avevo la forza di andarci: sembrava la prova inconfutabile che MJ non ci fosse più. Se ci fosse stata la cerimonia avrebbero messo il suo corpo in una una bara, sotto la terra fredda, e non sarebbe ritornata nemmeno se non ci avessi creduto per tutta la vita.
Ma Lyn continuava a ripetermelo: dovevo accettare questo fatto. Era morta, e nessuna delle mie suppliche, lamentele e lacrime l’avrebbero riportata in vita. Mi avrebbero reso solo ancor più triste e depresso. Pensavo che MJ, probabilmente, se fosse morto qualcuno avrebbe fatto qualcosa di degno per dirgli addio, come aveva fatto una volta con il suo pesce rosso di nome Hugo. Quel pesce riposa in pace.
Il giorno della funzione c’erano poche persone, proprio come speravo. Non erano in molti ad aver conosciuto MJ per come era davvero. Le uniche persone nuove che vidi erano il padre, il fratello con la fidanzata, un paio di amici dell’Accademia di Belle Arti e una ragazza che diceva di essere un’amica d’infanzia.
Come da programma il prete disse un sacco di cose inutili quando dovette parlare di MJ. Tanto per cominciare continuava a chiamarla Mary Jo, e poi diceva cose noiose, che sono sicuro ad MJ annoiavano. Forse ci guardava da qualche angolo remoto, ed era molto delusa da noi, perchè pensava che il suo funerale era una palla mortale. Però era necessario, almeno per suo padre e i suoi amici più conservatori. Fosse stato per me l’avrei cremata e avrei sparso le sue ceneri lungo il fiume, così che andassero al mare. Non sapevo se le piaceva il mare, in realtà. Forse le avrei sparse un po’ dappertutto, perché sono certo che a lei piaceva ogni cosa del mondo. A lei piaceva il mare, la montagna, la città, il lago, il deserto, le case, i quartieri tranquilli e i palchi dei concerti. Le piaceva il profumo dei fiori, una volta mi aveva detto che il suo preferito era il giglio. Le piaceva quando riusciva a vedere il tramonto, e quando poteva gridare senza che nessuno le dicesse nulla, senza essere sentita, come nei concerti o negli spazi sconfinati.
Venne il momento anche per noi di parlare, e Ray si alzò. Avevamo fatto un discorso tutti assieme che Ray  avrebbe dovuto leggere.
Faceva così:
Gerard conobbe MJ per primo, grazie ad una dolorosa caduta sul cemento davanti all’Accademia di Belle Arti. Ma gli sembrò subito un’incontro fortutito nonostante il livido che gli procurò, perché ebbe la possibilità di conoscere ed apprezzare i disegni di una talentuosa artista. E dopo poté anche conoscerla come persona, e scoprì che era una ragazza fantastica.
Anche Mikey la conobbe in modi non proprio eleganti, infatti perse le chiavi dell’appartamento, e restò tutta la notte assieme a lei perché non poteva rientrare a casa sua. Però giura che quella è stata una delle migliori notti della sua vita.
Frank e May Jo si sono lanciati in una piscina privata dopo essere entrati di soppiatto nella proprietà di un ricco signore. Da allora Frank vuole far costruire una piscina nella sua casa, e ogni volta che avrà voglia farà un tuffo, ha detto. Lo farà vestito, proprio come aveva fatto con MJ. Con lei si era schiarito le idee, ed era riuscito a liberarsi di tutto ciò che lo opprimeva. Dice che MJ riusciva  capirti e aveva una mente così libera che ogni altra cosa al confronto è conservatrice e di estrema destra. Ray sorrise e intravidi qualcun altro fare un sorrisino triste.
Secondo Bob, MJ è la migliore compagna che si può avere per fare uno scherzo a qualcuno, ed è una grande combattente con i cuscini. Dice che parlare con lei è facile anche se la conosci da poco, perché è una persona semplice e aperta. Inoltre hanno in comune una grande passione per gli orsetti gommosi.
Lyn la vorrebbe ringraziare per essersi … calata giù dalla finestra e aver comprato il test di gravidanza che le ha fatto scoprire il suo bellissimo bambino.
A quel punto Ray fece una pausa e deglutì. Era da settimane ormai, da quando era successo, che non era più lo stesso. Non aveva più voglia di fare nulla, anche se pareva che il momento peggiore fosse passato. Per ben due settimane si era chiuso in un semi silenzio, rispondeva solo a monosillabi, e non so in quale modo Frank lo aveva fatto svegliare dal torpore.
Non stava bene, certo che no. Come avrebbe potuto? Nessuno di noi stava bene. Però, forse potevamo uscire dal buco nero in cui eravamo finiti.
Ray alzò gli occhi dal foglio, e li fece scorrere lungo tutta la chiesa. Io … volevo solo dire che sono stato fortunato. MJ era una ragazza forte e decisa, non si tirava indietro di fronte  alle difficoltà ma cercava di affrontarle, a volte con qualche esitazione, ma ci provava sempre. Ed era davvero bellissima. Averla al mio fianco è stato … è stata una delle esperienze più belle e mi ha fatto sentire vivo.
MJ diceva sempre che sentirsi vivi è la cosa più importante, perché, Ray trasse un profondo respiro e chiuse gli occhi un secondo, la vita, diceva, potrebbe finire da un momento all’altro. E siccome a noi non è dato sapere quando, allora dobbiamo approfittare di ogni secondo.
Conoscerla è stata una delle cose più belle che mi siano mai successe, e io non la dimenticherò mai. La sua voce si incrinò e Ray tornò a sedersi, la testa fra le mani.
Al mio fianco Lyn si asciugò una lacrima che le era scesa lungo la guancia e io le strinsi la mano più forte.
Il padre di Lyn e la sua amica d’infanzia, che si chiamava Christa, fecero un breve discorso. Ascoltai solo in modo molto vago, dopodiché la mia attenzione si soffermò sulla bara.
Era una veglia a bara aperta, ed MJ stava stesa sui cuscini morbidi con le mani incrociate sul petto. Le avevano messo un vestito nero, ma non credo che lei lo avrebbe mai indossato se fosse stata viva. Era troppo elegante per i suoi gusti. Però aveva sul viso un sorrisino vago, come se stesse ridendo intimamente di qualcosa di estremamente buffo. Forse rideva di noi, di come celebravamo la scomparsa. Piangevamo e ci vestivamo a lutto, mentre invece avremmo dovuto  ricordarla con allegria, perché lei non era moscia e triste come noi in quel momento.
Dopo la funzione seguimmo l’auto del funerale e arrivammo al cimitero, dove assistemmo all’ultima cerimonia. Seppellirono la bara e poi tutti se ne andarono. Ray scambiò qualche parola con il padre di MJ e con la sua amica Christa.
Io e Lyn ce ne tornammo a casa. Mentre eravamo fermi al semaforo nessuno di noi parlava, e mi venne da pensare: Che miserabile addio per una persona così formidabile!
Era stato miserabile per davvero. Una miseria rispetto a quel che lei ci aveva dato.
Ci pensai per ore intere dopo che fui tornato a casa. Era una cosa stupida, ma ero arrabbiato! Ero sul serio arrabbiato con tutti quanti! Quello non era per niente l’addio che MJ si meritava, era solo una squallida cerimonia! Non sapevamo fare niente altro per la persona più bella che avevamo mai conosciuto. Sapevamo solo disperarci e vestirci di nero, e scrivere un discorso, e stare il silenzio! Nulla di ciò che lei faceva di solito, nulla che le piacesse.
All’improvviso, senza sapere nemmeno dove stavo andando, dissi a Lyn: “Esco un attimo”.
Uscii, presi la macchina e, quasi automaticamente, mi diressi allo studio di registrazione. Una volta lì andai nella nostra stanza, e vidi che sparsi per il pavimento c’erano ancora tanti disegni di MJ. Prove, bozzetti, alcuni che avevamo anche utlizzato. Si erano amalgamati bene nel nostro disordine.
Li raccolsi uno a uno e, ancora senza una meta, risalii in macchina con i disegni. Mi fermai una volta fuori città, entrai in un bosco a piedi, con i disegni sotto mano, e camminai fino a non so dove. La paura di perdermi non mi sfiorò per un solo secondo. Nemmeno io sapevo cosa volevo fare.
All’improvviso scostai qualche ramo e mi trovai di fronte al fiume. Allora fu tutto chiaro.
Feci dei disegni un bel mucchio, poi presi un’accendino e quelli inziarono a fumare. Con un calcio li mandai dritti nel fiume, che scorreva placido. Era un fiume molto largo, e probabilmente il fuoco si sarebbe spento prima che i fogli toccassero una riva. Non avevo paura di appiccare un incendio.
E finiva così. Quello era il mio addio per MJ. I suoi disegni bruciati, le sue memorie svanite. Improvvisamente ebbi voglia di vedere Lyn. Mi precipitai in macchina qusi correndo e tornai a casa ad un velocità folle. Se anche io non ho fatto un incidente quel giorno è stato solo per un miracolo.
Non appena rientrai in casa andai di corsa verso Lyn e l’abbracciai. “Gerard! Ma cosa …?”. Non la feci neanche finire di parlare, la bloccai con un bacio e la tenni disperatamente stretta a me. Se anche lei se ne fosse andata non avevo più nulla per cui vivere. Quando mi fermai le sorrisi debolmente e, senza preavviso, la presi in braccio e la portai a letto.
Mi chinai sulla sua pancia, solo leggermente più tonda del normale. “Ciao piccolino, sono papà” dissi. Ormai parlavo abitualmene a mio figlio, o mia figlia: aspettavamo la sorpresa.
Lyn posò la sua mano sulla mia e la carezzò. “Adesso che siamo tornati fila in camera tua” disse scherzosamente.
“Siamo tornati”, dissi pensieroso, “Spero che tu non ti sia annoiato oggi. Il … il posto dove siamo stati era triste, lo so. Io credo … che tu saresti piaciuto molto ad MJ, e anche lei ti sarebbe piaciuta, sai?”.
“E’ stato grazie a lei che ci siamo conosciuti, ricordi?” disse Lyn.
“Infatti, questa mi è nuova” dissi alzando lo sguardo. “Perché mai si è calata giù da una finestra?”.
“Ah, tu sei sempre così ansioso! Era da un po’ che stavo male ma non ci avevo pensato neanche di striscio che ero incinta. E’ stata lei a farmici pensare”.
“Credevo che per queste cose ci fosse l’intuito femminile” osservai.
“Si vede che il mio era vacanza” disse Lyn alzando le spalle e facendo una smorfia. “Oh! Adesso potremmo avere l’intuito genitoriale. Ci hai pensato?”.
“E’ vero! A volte mia madre capiva quando avevo fatto qualocsa, ma io non dicevo mai nulla. Non ho idea di come facesse. Però alla fine la colpa se la prendeva sempre Mikey, almeno fin quando era piccolo” ricordai.
“Perché da piccolo?”.
“Perché quando ha imparato a parlare ha cominciato a difendersi verbalmente. E quando ha preso coscienza delle sue braccia ha cominciato a difendersi anche fisicamente”. Lyn rise e io la imitai.
Immagino sia così. La vita va sempre avanti.
Gli amici e i parenti ci abbandonano a volte, volenti o nolenti, ma abbiamo sempre qualcun altro su cui contare.
La mattina dopo avevo voglia di scrivere una canzone.
Probabilmente, e senza molta fantasia, la intitolerò Mary Jo. Ma che ci volete fare? Se è dedicata a lei …






Questo era un capitolo doveroso: il funerale. Non so, però, non mi pare che siano poi così tristi questi capitoli, però mi piacciono perchè ci sono diverse riflessioni da parte dei personaggi. Nei prossimi capitoli vedremo riflettere tutti quanti. Toccherà a Bob, poi a Mikey, poi a Frank, e infine l'ultimo capitolo (non vi dico dal punto di vista di chi uhuhhuhuh!)
Comunque, un grazie infinito a tutti quelli che hanno messo la fic tra preferiti o seguite, o storie da ricordare (mamma mia quante opzioni che ha adesso efp! XD), oltre che alle anime pie che recensiscono. Siete fantastiche *_*

jessromance: grazie mille per la recensione, e anche perchè sei stata tanto magnanima XD Spero che siano andati bene gli esami! :) Solo per curiosità, che cosa pensi di fare adesso? Io volevo iscrivermi all'università, facoltà di lettere moderne. E tu (ovviamente se hai voglia di dirmelo)? Comunque grazie ancora, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, e sono felice di non averti depressa con la morte di MJ, ho preferito che anche Gerard non fosse troppo depresso, ma piuttosto che liberasse anche lui i suoi sentimenti in un modo personale (come per Ray la scazzottata! XD). Al prossimo capitolo, ciao!

Un saluto a tutti quanti, ci vediamo al prossimo capitolo!
Patty
   
 
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