Ieri sera stavo ascoltando la colonna sonora di HP 5…e ad un certo punto arriva la canzone “The Death of Sirius”. Ovviamente sono scoppiata in lacrime, ma non ho fatto in tempo a finire la canzone che mi sono ritrovata ad aprire un nuovo documento di word…ed ecco qui quello che ne è venuto fuori. Strano ma vero sono abbastanza soddisfatta del risultato, fatemi sapere lasciando qualche commentino ( *___* ) se vi piace : )
Mi Dispiace
Un battito di ciglia e tutto era finito.
Un respiro, un soffio e la sua vita gli era stata
portata via.
Aveva combattuto, non si era mai arreso, non aveva
mai smesso di sperare.
Ed ora tutto stava finendo.
L’amore, il dolore, la rabbia, l’adrenalina del combattimento,
l’orgoglio, l’odio, la paura, la preoccupazione, la felicità.
Tutto era finito, tutto sarebbe scomparso in pochi
attimi.
Un attacco a tradimento, alle spalle, nulla sarebbe
riuscito a fermare quell’attacco, quella maledizione senza perdono scagliata
con ferocia.
Aveva spalancato gli occhi, l’ossigeno era stato
risucchiato improvvisamente dai suoi polmoni, il suo cuore aveva cessato di
battere, ma ancora vedeva ciò che accadeva, riusciva a sentire i suoni, sebbene
gli giungessero ovattati.
Vide Harry, incredulo e spaventato mentre lo
osservava morire.
Sapeva quello che provava, non riusciva a credere
che lo stesse abbandonando.
Voleva urlargli che stava bene, che non lo avrebbe
abbandonato, che sarebbe sempre stato con lui, che non stava andando da nessuna
parte. Ma avrebbe mentito e non voleva mentire. Soprattutto, però, non riusciva
a parlare.
Si sentì risucchiare dall’arco, sentiva come delle
mani che lo afferravano dolcemente, gli sussurravano parole gentili ed
amichevoli, gli dicevano che tutto sarebbe andato bene, che era al sicuro con
loro. Doveva solo lasciarsi andare e farsi trasportare.
“Io sarò al sicuro, ma Harry? E Ron? E Hermione? E
Remus? Non posso lasciarli soli, non posso. Non voglio. Fatemi tornare
indietro, vi prego.” Implorò mentalmente.
“Non succederà niente di male, lasciati solo
andare.” Sussurrò una voce invitante.
Non voleva farlo, ma sentiva le forze abbandonarlo.
Aveva paura.
Per la prima volta in vita sua aveva realmente
paura.
Non era la paura provocata dai Dissennatori, era
quel tipo di paura che ti impedisce di respirare, ti blocca, ti fa crollare.
Una paura impossibile scacciare.
Aveva promesso a sé stesso che avrebbe vendicato
Lily e James, ma non ce l’aveva fatta, non aveva ucciso il loro assassino.
E non era neanche riuscito a proteggere Harry.
“Mi dispiace” Cercò di dire al ragazzo che lo
guardava, ma sapeva che le sue labbra erano rimaste immobili, che neanche un
muscolo aveva accennato a contrarsi per formulare quelle due paroline.
Chiuse gli occhi per evitare di vedere il suo
figlioccio crollare e si lasciò trasportare dalle ombre.
“Mi dispiace, Harry.”