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Autore: kyoro91    12/07/2010    2 recensioni
Strofinò la mano che aveva stretto quella della ragazza contro la sua divisa, come se volesse scacciarne il ricordo. Nonostante il contatto con la pioggia gelida che cadeva copiosa, la sentiva bollente...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si era alzato presto, troppo presto quella mattina. Aveva assolutamente bisogno di allenamento, erano secoli che non toccava la sua Nimbus 2001. Draco gli aveva proposto più volte di comprargli una Firebolt, ma lui non aveva mai voluto saperne. Gli dava coraggio e fiducia montare in sella a quel manico di scopa, si sentiva carico, era la scopa che suo padre aveva montato per anni ed anni, tra sconfitte e vittorie, ma sempre con passione e dedizione. Arrivò al campo da Quidditch, che, come aveva sperato, era completamente deserto. L’aria mattutina era carica di elettricità, di lì a poco ci sarebbe stato un violento acquazzone. Poco male, un motivo per allenarsi con più tenacia. Montò in sella alla Nimbus e schizzò in alto. Il vento gli accarezzava la pelle e lo faceva rabbrividire leggermente, ma nonostante l’aria fredda, quella sensazione era inebriante. Era l’unica cosa al mondo capace di colmare il vuoto che portava dentro da sempre, e che non capiva mai a cosa fosse dovuto. Si sentiva semplicemente solo. Guardava il resto del mondo dall’alto in basso, lui era il migliore e lo sapeva bene, non aveva bisogno di nessuno. Era un Purosangue, non faceva amicizia con plebaglia di nessun tipo, anzi, forse è meglio dire che non faceva amicizia e basta. Lui e il suo orgoglio, e una caterva di persone che pendevano dalle sue labbra, pronte a tutto pur di stargli vicino e conquistarsi un pizzico della sua benevolenza, pur di farsi anche solo debolmente sfiorare dall’accecante luce che emanava ogni suo poro. Aveva i riflettori sempre puntati addosso. Gli piaceva da matti, certo, ma a volte desiderava confrontarsi con qualcuno che fosse alla sua altezza…peccato che ancora non aveva incontrato nessuno che facesse al caso suo. Era difficile, quasi impossibile, che Scorpius Malfoy fallisse in qualcosa. Frequentava il settimo anno a Hogwarts, era l’alunno migliore, persino superiore a quella feccia di Rose Weasley. Prefetto, Caposcuola,e una pagella con nessun voto inferiore a Eccezionale…che ovviamente era il massimo. Cercatore nella squadra di Quidditch, non aveva perso una partita da quando ricopriva quel ruolo. Aveva battuto persino Albus Potter, quello schifoso damerino. Eppure, se non aveva bisogno di niente e nessuno, perché non era l’uomo più felice della terra?


Scacciò questi pensieri insopportabili dalla sua mente, scuotendo furiosamente la testa, e si concentrò sul Boccino che aveva liberato poco prima. Non era altro che uno sprazzo dorato, che si stava dirigendo a tutta velocità verso terra…Scorpius si gettò in picchiata, certissimo di riuscire a fermarsi prima dello schianto. Seguì il Boccino in ogni suo piccolo spostamento… C’era quasi, sentiva la punta delle dita sfiorare il metallo prezioso… “Ma che diavolo…” fu un lampo. Non ebbe neanche il tempo di pensare. Un’ombra indistinta rossa e gialla gli tagliò rapida la traiettoria. Non ebbe il tempo di fermarsi, ma non ce ne sarebbe stato bisogno. La sua mano andò a vuoto. Inchiodò di botto, e furioso guardò in alto. Spalancò la bocca e gli occhi dalla sorpresa. Almeno quattro metri sopra di lui, una ragazza Grifondoro, su quella che era inconfondibilmente una Firebolt, gli sorrideva beffarda stringendo tra le dita quello che era senza ombra di dubbio il Boccino che pochi secondi prima era certo di aver afferrato… Scorpius si ricompose subito, non perse un secondo. In un baleno raggiunse la ragazza, e le si piantò davanti, con fare intimidatorio. -Che diavolo ci fai qui, Potter? Non vedi che mi sto allenando? Non hai niente di meglio da fare che starmi tra i piedi?- Scorpius era davvero adirato, ma non riuscì a nascondere del tutto la sorpresa. Non aveva la benché minima idea che Lily Potter sapesse cavalcare un manico di scopa, e se non fosse stato così maledettamente orgoglioso, avrebbe ammesso che quella mossa era degna di un campionato del mondo… Lily Potter continuò a sorridergli ironica, prima di lanciare contro di lui il Boccino. -Scusa, signorino dandy pomposo, ma non ho resistito…a quanto pare non sei abbastanza rapido come dicono. Detto questo, cominciò a svolazzare tranquilla intorno al Campo, ma sapeva bene di aver innescato una bomba. Non sapeva perché l’aveva fatto. In fondo aveva visto Malfoy allenarsi appena arrivata alle porte del Campo, ma non aveva voluto rinunciare al suo, di allenamento. D’accordo, Lily non giocava nella squadra e aveva montato quella scopa pochissime volte, ma Harry, suo padre, le aveva sempre detto che aveva una dote innaturale. Era leggerissima, rapida come una Smaterializzazione e silenziosa come un’ombra. Non aveva resistito, era entrata di soppiatto nel dormitorio maschile e…preso in prestito la scopa di Albus…che si sarebbe incavolato come una iena se lo avesse scoperto! Ma l’idea di farsi un giretto sulla Firebolt da sola, alle cinque di mattina, era una prospettiva che l’allettava molto da parecchie settimane!


Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto da un irato Malfoy che la inseguì e la raggiunse in pochi istanti. -Ti sarei grato se sparissi dalla mia vista, magari per sempre, feccia di una Potter!- sibilò in direzione della ragazza. Lei lo fulminò con lo sguardo, poi ribattè: - Non ho letto da nessuna parte che questa è proprietà privata, con tanto di marchio Malfoy!- pronunciò quest’ultima parola con tutto il disgusto che poteva mostrare. Forse era davvero il caso che tornasse al castello, non era stata una buona idea, per di più con quel tempaccio… Scorpius la bloccò fermandosi a pochi centimetri da lei. -Senti, mocciosa, non vorrei proprio dover farti del male, ma da qui…devi andartene! Lily non si lasciò intimidire dal tono di voce minaccioso e dalle occhiate di fuoco che il ragazzo le stava lanciando, anzi… -Ascoltami bene, perché lo ripeterò una volta sola…ho il diritto quanto te di stare qui e fare quello che voglio, chiaro? Non capisco perché la mia presenza ti dia tanto fastidio…se è per prima, scusami, ma il Boccino si stava addormentando, se fossi stato leggermente più lento si sarebbe messo a volare all’indietro… Scorpius non ci vide più, sfoderò la bacchetta e la puntò contro la ragazza. -Non osare parlarmi in questo modo, anzi, non osare parlarmi e basta, se non vuoi fare una brutta fine… -Oh, certo, molto nobile da parte tua, prendertela con una…mocciosa! Non vorrai giocarti il posto da Caposcuola facendo male ad una ragazzina, spero…-disse Lily coraggiosamente, sfoderando a sua volta la bacchetta. Le punte delle due bacchette quasi si sfioravano, mentre le prime gocce di pioggia cominciavano a cadere. I due ragazzi si fissavano con odio e disgusto, e nessuno dei due voleva cedere. All’improvviso però, Scorpius con un urlo di rabbia puntò la bacchetta alla gola di Lily, ma lei fu più veloce. -Expelliarmus!- gridò, e la bacchetta di Scorpius precipitò verso terra. Il ragazzo la guardò cadere per qualche secondo, prima di dirigere la sua scopa verso il basso per recuperarla prima che si sfracellasse al suolo. A pochi centimetri da terra, Scorpius afferrò la sua bacchetta e atterrò dolcemente. Non si voltò neanche un istante verso Lily, furioso come non mai. Come osava, quella lurida mocciosa comportarsi così con lui…le avrebbe tolto 70 punti e messa in punizione fino ai G.U.F.O. Nessuno poteva permettersi di mancargli di rispetto. Si avviò a passo veloce verso l’ingresso del campo, ma quando stava per varcare la soglia, un sibilo lo vece voltare. Di nuovo lei… -VATTENE IMMEDIATAMENTE , O GIURO SU MIA MADRE CHE QUESTA VOLTA TI CRUCIO! Urlò con quanto fiato aveva in gola, verso la ragazza che era scesa dalla sua scopa e stava camminando a fianco a lui. Accelerò il passo e gli si parò di fronte. -Mi dispiace- disse semplicemente. Scorpius la guardò confuso. -Cosa hai detto?- era davvero interdetto. -Ho detto che mi dispiace. Non volevo recare danni alla tua bacchetta. Sul serio. Ma non mi hai lasciato scelta…- l’espressione di Lily era risoluta, ma Scorpius riuscì a cogliere l’assoluta sincerità delle sue parole. Dubitava seriamente che quella ragazza potesse dire bugie. -Fai bene a spiacerti e a chiedermi scusa, ragazzina. E ora, levati di mezzo, sono stanco e ho bisogno di fare colazione… Scorpius si allontanò da lei ancora furente. Lily restò a guardarlo mentre si incamminava di tutta fretta verso il portone principale del castello. Ormai la pioggia leggera si era trasformata, come avevano previsto, in un violento acquazzone. -EHI, MALFOY!- urlò Lily, cercando di sovrastare il rumore della pioggia.


Il ragazzo si voltò, quasi infastidito. -Quale parte di “levati di mezzo” non ti è chiara?- chiese, sarcastico come sempre. Lily sorrise beffarda. -Risparmia la tua ironia, ho una proposta da farti! -Non seccarmi, Potter, mi hai già rovinato la mattinata… -Una sfida! Una sfida di Quidditch…chi prende prima il Boccino! Scorpius strabuzzò gli occhi, ma si fermò, e dopo qualche secondo si diresse verso la ragazza. -Una sfida di Quidditch? Vorrai scherzare, spero! Credi davvero che tu abbia preso il Boccino prima perché hai talento? Povera sciocca..è stata solo fortuna, mi hai colto di sorpresa! Lily non si lasciò intimorire da questa affermazione pungente di Scorpius. -Vorrei poterti dimostrare che non è affatto come pensi tu!- gli rispose, combattiva. -Pensi che me ne importi qualcosa, Potter?- chiese il ragazzo, con aria apparentemente annoiata. -No, non penso che te ne importi un bel niente, ma non vorrai che io pensi che sei una schiappa…di questo ti importa, vero? Avanti, dove è andato a finire il tuo orgoglio? Scorpius incassò il colpo. Quella ragazza era estremamente irritante, le avrebbe dato la lezione che si meritava. Inforcò la scopa, e salì di un paio di metri, invitando con un cenno Lily a fare lo stesso. La pioggia scrosciava noncurante dei due ragazzi, ormai fradici. Lily volò fino a raggiungere Scorpius in altezza, poi lanciò in aria il Boccino. Dopo qualche istante, esso svanì, e i due ragazzi partirono alla sua ricerca. Era davvero un’impresa ardua, dato il violento acquazzone. Per alcuni minuti volarono senza scorger nessuna traccia dorata. Non si rivolsero la parola, ma si lanciavano occhiate di sfida. Un paio di volte Scorpius giurò di avere visto Lily sorridere tra sé. Ma che diavolo aveva in testa quella ragazzina? Probabilmente non l’avrebbe mai capito. Non che gli importasse qualcosa, in fondo…ma allora che diavolo ci faceva, lì, con quella tempesta, a giocare ad “Acchiappa il Boccino” come un infante di tre anni? Era chiaro come il sole che contro di lui non c’erano speranze… Mentre si perdeva in queste riflessioni, Lily fece uno scarto pauroso e si diresse a tutta velocità nella direzione opposta a quella di Scorpius. “No, non è possibile, non un’altra volta! Ti farò vedere io, cocciuta di una Potter!” Girò la scopa rapidamente, si accovacciò sul manico e in un lampo fu accanto a Lily. Stavano volando testa a testa, vicinissimi…il Boccino era a pochi centimetri dalle loro mani tese… “Un ultimo sforzo…” pensò il ragazzo allungandosi più che potè sulla sua Nimbus. Sfiorò con le dita il metallo, e chiuse immediatamente la mano. L’aveva preso, questa volta! Peccato che il Boccino non fosse l’unica cosa che le sue dita avevano stretto…con la pallina svolazzante aveva afferrato anche la mano di Lily, che si era chiusa sul Boccino quasi contemporaneamente alla sua. Rimasero sospesi a mezz’aria, con le mani intrecciate sul Boccino che ancora vibrava… Si guardarono negli occhi per un istante che sembrò infinito. Poi Scorpius lasciò bruscamente andare la mano della ragazza, che a sua volta liberò il Boccino. -A quanto pare c’è un pareggio…contenta Potter? Meglio di quanto pensassi, vero? Ora se non ti dispiace io torno a scuola, non vorrei prendermi una bronchite per colpa della tua insanità mentale…- disse rabbioso, ma anche un po’ confuso. Accidenti, si era fatto fregare il Boccino sotto il naso la prima volta, e anche adesso non l’aveva mancato per un soffio! La ragazza era dannatamente brava…se avesse giocato nella squadra di Grifondoro come cercatrice al posto del fratello, i Grifoni avrebbero avuto sicuramente più possibilità di vittoria. - Meglio di quanto pensassi io, e peggio di quanto pensassi tu, Malfoy!- esclamò la ragazza ridendo allegra. Era euforica! Era riuscita a sottrarre a Malfoy il Boccino la prima volta, e stava per riuscirci ancora! - E comunque, per oggi ho finito anche io, torno dentro!- aggiunse, mettendosi la scopa in spalla e avviandosi tranquillamente verso il castello, con Malfoy al fianco. Il ragazzo la guardò sbalordito. Ma che razza di coraggio! Camminare al fianco di una Potter..,va bene una sfida, ma questo proprio no! -Scusami, potresti per cortesia allontanarti di qualche metro da me? Potrebbero pensare che stiamo tornando al castello insieme…- disse Scorpius disgustato. -Vai al diavolo, Malfoy! E comunque non finisce qui, non sono ancora del tutto soddisfatta, voglio vederti mangiare la mia polvere…- replicò Lily scontrosa, montando sulla Firebolt e sfrecciando verso il castello.


Scorpius rimase a guardarla volare per qualche secondo, inarcando le sopracciglia. Doveva ammetterlo, quella ragazza era davvero squilibrata, però aveva classe, stile, era elegante e… “Ma che diavolo di pensieri fai, Dio mio! E’ una schifosissima Potter, fosse anche la Cercatrice numero uno al mondo…” La pioggia diventava sempre più fitta, ma Scorpius decise comunque di proseguire a piedi. In realtà non aveva fretta, sentiva solo il bisogno di mettere quanta più distanza possibile tra lui e la piccola Potter. Strofinò la mano che aveva stretto quella della ragazza contro la sua divisa, come se volesse scacciarne il ricordo. Nonostante il contatto con la pioggia gelida che cadeva copiosa, la sentiva bollente…

  
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