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Autore: Valentina Viglione    12/07/2010    6 recensioni
I suoi occhi sono color nocciola, un intenso nocciola che ora mi fissa accusandomi. So benissimo che quegli occhi, come tutti gli occhi che ho visto guardarmi mentre morivano,mi perseguiteranno negli incubi. Continueranno a guardarmi e ad accusarmi di un atto orribile che compio ogni giorno. Il suo corpo cade a terra e io avvolgo la lama in un tovagliolo tutto di fretta. Mi dispiace. Non immagini quanto. Chissà cosa sta pensando tua madre non vedendoti rientrare. Chissà cosa penserà il tuo ragazzo. Chissà se ne avevi uno. Se avevi una persona da amare. Io non ne ho, non ne ho mai avuta una. E poi, chi mai potrebbe amare una persona che toglie la vita? Io devo rimanere freddo con le mie vittime. Ma non preoccuparti. Ora andrai in un posto migliore di questa vita ingiusta e crudele. Tu andrai in paradiso. Io invece sono destinato ad un inferno eterno. Un inferno che in parte, sto già vivendo.
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo n° 3

 

Finalmente sento suonare la sveglia, che mi avverte che se fossi riuscito  a dormire mi sarei dovuto svegliare, tra non molto passerà Edoardo a informarmi del mio prossimo incarico, non  è cattivo. Lui la pensa come me, ma come me d'altronde sa che ormai non possiamo farci nulla.

Dopo quasi dieci minuti sento suonare alla porta, è arrivato. Vado subito ad aprirgli e ci salutiamo con un veloce abbraccio. In questo mondo è l'unico che mi conosca davvero per come sono e non per la facciata da assassino che ho. E' anche vero che è stato lui il motivo di tutte le mie disgrazie. Ma se non ci fosse stato lui io dove sarei? forse in un posto più tranquillo, con un lavoro onesto. Ma forse non sarei neanche più qui. Sarei sulla strada. Lui mi ha dato la possibilità di sopravvivere, ma non gliene faccio una colpa. Sono io che ho accettato questo patto col diavolo, perchè solo così si può definire quell'assurda scelta, di quando gli ho detto "D'accordo". Ma ora basta! ormai quel che è fatto è fatto...

<< Novità? >> gli chiedo mentre ci sediamo sulle poltrone in salotto.

<< Se non ce ne fossero non sarei qui no? >> mi risponde con un sorriso amaro sul viso.

<< Come si chiama? >>

<< Wow, come sei sbrigativo, c'è anche una parte positiva in questo incarico, se vuoi prenderla così >>

<< Devo uccidere una ragazza, c'è una parte posiva? >> lo guardo scettico.

<< La tua "ragazza" è una nuova insegnante della scuola dell'altra strada, la mia è una sua alunna, per tre giorni saremo in classe assieme! >>

<< Scusa,... fammi capire... la mia vittima sarà una professoressa, abbiamo tempo tre giorni e dobbiamo stare in classe assieme? io a scuola non vengo! >>

<< E' un loro ordine >>

E con questo ha detto tutto, non posso impormi se i capi hanno dato questo preciso ordine.

<< E perchè?  non è un pò sospetto che noi andiamo a scuola tre giorni e poi scompariamo misteriosamente, cos'è? i capi non ci tengono più a non essere scoperti? >>

<< Omar, nessuno sa le loro intenzioni, i loro scopi, il motivo per  cui uccidono determinate persone. Credo che ci sia un filo conduttore, ma è solo un'ipotesi. In ogni caso, da quello che ho capito è che andando a scuola in quel liceo, ci saranno in futuro altre...ragazze. Quindi staremo li quasi un mese non 3 giorni. sarà una specie di copertura >>

<< Un mese al liceo...che bello! >> dico con sarcasmo.

<< Neanche ci sei andato al liceo, è un modo per rimediare >>

<< Lo so che non sono andato a scuola...non è mica colpa mia! >>

<< ...Scusa >> mi dice abbassando il capo.

Faccio un respiro profondo.

<< Non ti scusare, non è colpa tua, almeno non proprio... >> dico cercando di scherzare. Ma lui si sente sempre in colpa sapendo che se non mi avesse offerto questa vita magari sarei più felice e meno mostro. Ma nonostante questo. L'unica cosa che potrei dirgli sarebbe un "grazie". per essermi vicino adesso.

<< Comunque...da quando saremo studenti? >>

<< Emh... tra mezz'ora saremo dei diciasettenni... >>

<< Scusa scusa scusa, penso  di non aver capito bene! Ho 23 anni e ne dimostro anche di più...come cazzo faccio a passare per un ragazzo di 17 anni!? >>

<< Di che sei stato bocciato...e fatti la barba >>

Sbuffo.

Che mi tocca fare.

<< Ora capisco anche del perchè sei vestito in tuta...sembri un ragazzino >> lo derido

<< Sembro un ragazzino? allora ho ottenuto l'effetto desiderato >>

<< Ok dai, 5 minuti e torno, fammi cambiare >>

Annuisce e io vado in camera e apro il mio armadio.

Cosa metterebbe un ragazzo 17enne che odia la sua nuova professoressa a tal punto di ammazzarla? Jeans? Mh...forse è meglio copiare Edoardo e mettere la tuta. Ne trovo una...è nera...come volevasi dimostrare! No, metto i jeans! ...camicia nera. Se devo proprio andare a scuola, ci andrò con stile.

Sbottono i primi bottoni...penso vada bene. Ma credo che dovrò dire di essere un rimandato di almeno 5 anni...farò la figura dell'asino però...

Torno in sala dove trovo Edoardo che mi osserva gli abiti.

<< Mh... penso che possa andare... >>

<< Approposito, come si chiama la mia? >>

Lui mi guarda serio. fa così prima di pronunciare il nome di una ragazza che fra pochi giorni non ci  sarà più.

<< Giada Freden ... ma per te, Professoressa Freden >>

 

**********************************************

Ciao a tutte xD

grazie infinite a tutte quelle che hanno commentato. mi fate veramente felice!!

in questo capitolo vi ho presentato un pò Edoardo. Credetemi, è anche uno dei personaggi principali della mia storia, più avanti capirete anche il perchè.

Al prossimo cap baciiii

   
 
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