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Autore: purepura    12/07/2010    2 recensioni
“Ciao, Rogue” mi aveva accolto Tempesta, mentre Logan non accennava a voltarsi. “Entra pure. Logan mi stava dicendo che ha intenzione di andare via per un po’”[...]
“Di nuovo?” mi ritrovai a dire[...]

Non è una Logan/Marie. Non credo sia nata per questo, anche se non ci metterei la mano sul fuoco. Non mi ha ancora detto che cos'è... E' ambientata dopo la fine del terzo film - sui quali questa storia è interamente basata.
Spero di non essere andata troppo OOC. In tal caso, sarò pronta a mettere l'avvertimento, o direttamente a cancellarla....
Buona lettura!!!!
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marie D'Ancanto/Rogue
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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LE COSE CAMBIANO
CAPITOLO XVIII

Vedo la luce avvicinarsi sempre più e immediatamente ringrazio con tutto il cuore Tempesta che negli ultimi tempi ci ha esortati a non sospendere l’allenamento nonostante avessimo la classe, la famiglia e la svogliatezza.

Non sono ancora stanca, ma nemmeno i due mutanti alle mie calcagna lo sembrano. Uno dei due prova a fermarmi in un modo che, se non fossi sotto attacco, ammirerei: lancia quella che sembra una sfera di energia e, mentre sono distratta a schivarla buttandomi da un lato, prende la rincorsa e mi si avventa addosso.

Dannazione!

Me lo ritrovo troppo vicino in poco tempo, ma ho idea che lo lascerò semplicemente fare. Infatti non appena mi tocca il collo, evidentemente per attivare il suo potere, l’effetto è istantaneo e diventa immediatamente inoffensivo. Con uno sforzo immane me lo scrollo di dosso, buttandolo in avanti e facendo inciampare l’amico, che ci sta raggiungendo. Senza perdere tempo, mi volto e continuo a correre.

In poco tempo colmo la distanza che mi rimane per raggiungere l’altro lato del tunnel, e mi ritrovo all’interno di una piccola stanza con due porte, una dal lato destro e una dal lato sinistro.

Merda, e adesso? Faccio la conta?

Le guardo attentamente, ma non so proprio decidermi.

“A sinistra!”

Mi volto di scatto, pronta a difendermi da chiunque e qualunque cosa, ma non appena riconosco la voce, mi tranquillizzo.

“Sempre provvidenziale, èh Mystica?” chiedo, voltandomi di nuovo verso le porte. “Tu che ne sai?”

“Ma come, non ti fidi?”

“Di te? No”

“Grazie!” dice, fingendosi offesa.

In questo stesso istante, il mutante che poco prima avevo fatto inciampare appare dietro a Mystica.

“Attenta!” urlo.

Ma non ho fatto in tempo a finire la parola che la sua gamba è già volata indietro e ha colpito il mutante in pieno petto, scaraventandolo contro la parete. La botta è così violenta che mi domando se sia ancora vivo.

Mystica si volta e velocemente lo prende per il colletto. Il mutante, tramortito, sputa sangue e la fissa. Io mi avvicino per ascoltare.

“Allora” incomincia Mystica, il volto vicinissimo a quello del mutante, “illuminaci. Da che parte si va per raggiungere l’area est del secondo piano?”

L’uomo non risponde, e Mystica lo scuote più forte.

“Non ti conviene farmi alterare” gli dice. “Io non ho fretta, e la mia collega qui è ansiosa di utilizzare i suoi poteri, che non ti suggerisco di provare”

Mystica si volta e mi fa cenno di avvicinarmi ancor di più. Acconsento, ma fino a un certo punto: non userò i miei poteri per torturare un essere umano.

Quando ancora l’uomo resta in silenzio, Mystica si altera. Secondo me non aspettava altro!

Con una forza al di sopra della norma lo scaraventa a terra dietro di sé; quindi gli si avvicina, mentre l’uomo prova a rialzarsi perlomeno in ginocchio.

Mi ritrovo a provare pietà.

Oh cazzo!

“Ti ho già detto che non ho tempo da perdere”

L’uomo, strisciando, le si allontana. Lei continua, tranquillamente, ad avvicinarglisi.

“Non so nulla” farfuglia, senza fiato. “Davvero!”

“Bugiardo”

“No! Davvero, lo giuro!”

Mystica si prepara a colpire di nuovo, ma qualcosa mi spinge a intervenire:

“Aspetta! Ha detto che non sa nulla! Lascia stare! Avevi detto a sinistra, ed eri abbastanza sicura. Proviamoci, no?”

Mystica si è distratta per ascoltarmi, e mentre si volta per rispondermi, il mutante ne approfitta: con un’onda d’urto di una potenza pari a poco meno di un tornado, mi sento volare all’indietro. Picchio forte la testa contro la parete di metallo, e rimango stordita e senza fiato per non so quanto tempo. A faccia in giù, tento di recuperare il respiro, mentre accanto a me presumo ci sia Mystica.

Impreca, contro di me.

Non ho la forza di replicare, e distrattamente sento il mutante rialzarsi barcollante.

Non sarebbe meglio difenderti, adesso, Rogue?

Non ne ho la forza, anche se il cervello ha una quindicina di idee diverse e una quarantina di piani di morte per quel figlio di buona donna. Il corpo non si muove, e ho idea che morirò.

L’uomo però, per prima cosa – e per mia fortuna, scusatemi la meschinità – attacca Mystica. Con un potere simile a quello di Jean Grey, solo molto più potente, la scaraventa al di là della stanza. Ovviamente è stordita quanto me, ma sento che il secondo tentativo del mutante va a vuoto. Adesso sento solo Mystica che con colpi decisamente feroci lo sta stendendo, e sono grata alla mia buona stella di non stare guardando. Ho ancora il fiato corto, e mi gira e mi duole la testa.

Dopo qualche secondo, solo silenzio.

“Stai bene?” Questa è la sua voce, che proviene da lontano. Un passo dopo l’altro ed è a fianco a me. Si piega sulle ginocchia e mi tocca una spalla. “Ci sei?”

“Sì” mormoro, provando con cautela ad alzare la testa. Gira ancora molto ma molto forte, ma se Mystica si è ripresa io non ho intenzione di essere da meno. “Dobbiamo tornare dagli altri?”

“Ridotta così tu per ora non puoi di certo proseguire”

“Anche tu hai sbattuto la testa!” dico, leggermente imbarazzata. Che non pensi minimamente che io sia debole!

“Sì, ma io ce l’ho più dura di te”

“Credici” le dico, mentre mi prende per un braccio e mi aiuta ad alzarmi. Mi appoggio alla parete dietro di me, respirando piano.

“Aspetta qui” mi dice.

“Cosa?”

“Se torni con me, quelli sono anche capaci di stare ancora combattendo. Ce la fai a reggerti in piedi da sola? No, quindi aspetti: vado, mi assicuro che sia tutto tranquillo, e poi torno indietro”

Sbuffo. E meno male che ero indispensabile!

“Va bene, suppongo. Quel tipo?”

“Quel tipo non si rialzerà per molto, credimi”

“Va bene, ma spicciati. Credo di avere un trauma cranico”

“Secondo me, non si noterà la differenza”

Bèh, direi che questa gliela devo, dopo averci fatto scaraventare entrambe contro un muro.

La guardo avviarsi di nuovo lungo il corridoio. C’è silenzio, e sono ansiosa e dolorante. Ho bisogno di un letto!

Mi guardo intorno, la visuale ancora decisamente sfocata, e adocchio di nuovo le due porte. Tempesta ha detto che non abbiamo tempo da perdere, e questa è decisamente una perdita di tempo. Sono un X-Men, che diavolo, a queste cose devo farci l’abitudine!

Così faccio un lungo sospiro e mi stacco dalla parete. Cammino piano, senza fretta, avvicinandomi alla porta di sinistra. Mystica sembrava così sicura… ci si può fidare, suvvia!

La stanza non è molto grande, ma sembra che siano passati anni quando finalmente raggiungo la porta. La osservo, giusto per farmene una prima impressione. Sembra innocua. Allungo la mano e la apro: davanti a me, l’ennesimo corridoio. Mi guardo alle spalle, rilancio un’occhiata all’oscurità del passaggio, e mi armo di coraggio.

Appena chiusa la porta, mi pento quasi immediatamente di non aver aspettato Mystica nella stanza illuminata e che già conoscevo. Però proseguo, pensando che infondo so difendermi. Non mi spaventa certo un po’ di buio, come ai bambini.

Silenzio. Solo il mio respiro affannoso mi fa compagnia. Proseguo a tentoni, sperando di non incontrare botole o buchi perché ci finirei dentro in un baleno e senza nemmeno rendermene conto.

Evidentemente tutti gli scagnozzi disponibili sono quelli che ci hanno attaccato; chissà che ora non abbia via libera. Mentre cammino, constato con stupore che questi poveri mutanti ogni volta devono passare per questi corridoi: poverini, è così deprimente!

“Ferma!” mi giunge un urlo da poco lontano, davanti a me. Sobbalzo, sbatto una mano contro il muro e trattengo il respiro. “Non fare un altro passo!”

Oh, ma che bello!




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Salve! ^^
Perfettamente puntuale ma in ansia, perché il prossimo capitolo non l’ho ancora terminato, considerato che avevo promesso aggiornamenti rapidi. Oh povera me!
Pazientate vi supplico!

Dunque dunque, questo capitolo l’ho scritto in poco tempo sinceramente, e non ha nessuno scopo preciso, se non farvi notare di quanto Rogue sia imbranata :P
Per il resto, il giretto finale di Mystica mi occorreva per far fare a Rogue un’altra cosa imbranata, che porterà conseguenze imbranate su questo gruppo di imbranati che combattono altrettanti imbranati per difendere degli imbranati che hanno scritto documenti altrettanto imbranati. Direi che posso smettere, vero? ^^
Bé, per evitare di allungare ancora il brodo, passiamo alle vostre recensioni:
soniacristina1989: Ciao! Ti eri persa? ^^ Ti ringrazio per la recensione! Vedi, Rogue non ha accettato, diciamo che è stata semicostretta… lei davvero non voleva venirci qui… Comunque grazie dei complimenti.
Lu Ca: Buon pomeriggio! :-) Prego per aver aggiornato presto e un genio per aver capito subito come mandarmi il contatto, che mi è arrivato sano e salvo! ^^ Grazie dei complimenti e alla prossima, che spero non sarà tanto tanto lontano…
Bobby_Drake: Ciao! Managgia, avevo avvertito il direttore Rai di smettere di mandare in onda Jessica (come la chiamiamo io e mia sorella -è il nostro mito! Vai così Jessica! <3- sì sì sì, sto delirando), perché questa è la dimostrazione che fa più male che bene… :) Più vicina di così alla risposta non posso andare, temo! *-* Direi comunque che Mystica è davvero pazza e non sa amare normalmente! Oh santo cielo! Povero Bobby! E infine, hai indovinato: l’unico senza il quale Rogue non sopravvivrebbe è suo figlio, ma direi che entrambi – Logan e Bobby – abbiano fatto molto per lei… Alla prossima allora!

Vi saluto, e spero di risentirvi molto presto.
Davvero, speriamo che io riesca a finirlo!

  
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