Sarà la centesima volta che suono; è possibile che non ci sia nessuno?

“Sanae, Taro è con Kojiro...”

“Ma io non voglio Taro! Voglio parlare con il padre!”

“Dai, lasciamo perdere, torniamo a casa...”

Tsubasa mi prende per mano e mi allontana dalla porta, convinto di portarmi a casa o con le buone o con le cattive, ma all'improvviso il suo cellulare comincia a suonare.

“Chi è?!” risponde scocciato, un po' da me e un po' dal telefono che ha squillato in un momento poco opportuno.

“Oh... Ciao...”

Lo vedo cambiare espressione, ed il suo sguardo si abbassa sulle sue scarpe... Non che fossero molto interessanti poi.

“Sì, certo, lo accompagno io... Ok...”

Chiude la comunicazione e sospira pesantemente.

“... Era Taro... Mi ha chiesto se potevo accompagnare Kojiro alla stazione... Devo andare a casa a prendere la macchina... Vieni con me che ti do uno strappo a casa.”

“Io accompagno Kojiro con te.”

“Non gli puoi fare il terzo grado... Non è che Kojiro adori molto il genere femminile, a meno che non si tratti di sua sorella...”

“Oh, Kojiro non mi sembra proprio il tipo da disprezzare una bella gonnella che fa gli terzo grado... E poi, non c'era quella giocatrice di softball a cui era particolarmente legato?”

“Ecco, se non mi vuoi vedere morto, evita questo argomento... E poi, la bella gonnella che gli fa il terzo grado è la mia ragazza, non so se mi spiego.”

“Tranquillo, non passerò alle maniere forti.”

Mi avvio verso casa sua e lui mi segue, neanche dieci minuti e siamo in macchina... Ok, ho fatto una corsa, sono troppo curiosa!

“Forza, sbrigati!”

Tsubasa si gira verso di me e mi guarda severo.

“Sanae... Se fai così non ti porto.”

“Ti prego... Ti prego, ti prego, ti prego.” congiungo le mani davanti al viso e comincio a fargli gli occhi dolci “Non mi sentirai nemmeno.” Gli do tanti bacini a stampo, come piacciono a lui, e cede, rispondendo ai baci.

“Ok.. Andiamo che è meglio.”

Tsubasa mette in moto e pochi minuti dopo siamo sotto casa di Taro.

“Dai, vai tu.” mi dice; io gli faccio la linguaccia ed incrocio le braccia al petto.

“Ok, ok...” Tsubasa scende dalla macchina e sale le scale che lo portano alla nostra scuola; dopo poco scende con Kojiro al seguito.

“Ciao!” Dico appena Hiyuga entra in macchina, e mi giro verso di lui per poterlo guardare in faccia... Non è che sia proprio felicissimo di vedermi...

“Allora? Come stai?” Sto parlando con il muro, lo so... Ma tanto non potrà ignorarmi per sempre.

“Oh, lo so che stai bene...” Intanto Tsubasa si siede al posto di guida e mette in moto.

“Come sta la tua fidanzata? … Intendo la ragazza del softball...” Kojiro strabuzza gli occhi e da' un calcio al sedile davanti, colpendo Tsubasa al fianco.

“Ahi!”

“Che ti ha detto Taro???”

“Tsubasa, come cavolo fai a stare con una come lei?!”

“A volte me lo chiedo anche io...” Ed ecco che il mio fidanzato, che tra un po' diventerà EX, si prende un'altra botta al fianco.

“Kojiro... Cerca di convincere Taro a non mollare gli studi... In somma, lui è un piccolo genio e ha un sogno... Ma se non si convince che ce la può fare sarà tutto inutile...”

“Sanae...”

“... Ha ottimi voti in tutte le materie... Ce la fa Misugi, perché non ce la dovrebbe fare lui?”

“Sanae.”

“Devo parlare con il padre, non c'è altra soluzione...

“Femmina, e stai un po' zitta!”

“Femmina a chi?! Io ho un nome che è molto più bello del tuo, e poi scusa, ti piacerebbe se un amico della tua fidanzata la chiamasse 'femmina'?!”

“Maki non è la mia fidanzata!”

“Maki? E di cognome?”

“Akamin... Aahhh!” Sbotta lui incrociando le braccia al petto e volgendo lo sguardo al paesaggio fuori al finestrino.

“... E comunque, Taro aveva solo bisogno di parlare con qualcuno che, ogni tanto, esce dall'ottica del pallone-dipendente.”

“Ah, come lo capisco! Ogni tanto ci vorrei parlare anche io con una persona che non ha solo il pallone in testa, ma sono circondata da pallone-dipendenti.”

“Arrivati.” dice Tsubasa sostando la macchina nel parcheggio della stazione.

“Dovresti farti un giro da noi allora, eh Sanae?”

“Sì, ma per parlare con Takeshi... L'unico che non dipende da un oggetto sferico.”

Kojiro alza gli occhi al cielo ed esce dall'auto sapendola già una partita persa (strano ma vero!)

“Fatti tuoi se Tsubasa dipende solo dall'oggetto sferico... Vuol dire che non gli sei indispensabile... FEMMINA!”

Sto per uscire dall'auto per rispondergli come si merita, ma lo vedo fuggire via e sparire all'interno della stazione; così ha avuto l'ultima parola, no, accidenti!

“Lascialo stare, in fondo piaci a Kojiro, dice che sei una delle poche a tenergli testa.”

“Faccio fatica a crederlo, visto che nessuno dei DUE mi sopporta certe volte!”

“Ma dai, prima scherzavo...”

Con una carezza mi sfiora il collo, per poi sostituire la mano con la propria bocca... Lo sa che quello è il mio punto debole, uffa!

“Niente male per uno che pensa solo al pallone, vero?” mi stuzzica ancora un po' offeso dalla mia battuta di prima Io rido e mi avvicino con la bocca al suo collo per restituire il bacio, ma appena tocco la sua pelle mi prende una voglia irrefrenabile di...

“No, il succhiotto no! Mia madre mi ha preso in giro tutto ieri sera, lasciami!”

Succhio un altro po', tanto per rendere la chiazza più visibile.

“Mi accompagni a casa ora?”

“Prima o poi te la faccio pagare, giuro.” dice lui guardandosi nello specchietto quell'enorme chiazza rossa che si sta formando sul suo collo; subito dopo rimette in moto e ripartiamo verso casa. Poggio la testa al finestrino e ripenso alla situazione assurda che si è venuta a creare a causa di una stupida paura di Taro... Non riesco ad immaginarmelo che abbandona un suo sogno per cosa poi? Perchè non si sente all'altezza! Da dove esce tutta questa insicurezza?

“.. efono!”

“Mh?” Mi giro verso Tsubasa e noto che ha messo la sua mano sopra la mia gamba.

“Tesoro, il telefono.”

Solo ora mi rendo conto del suono ovattato del mio cellulare dentro la borsa. La apro immediatamente e prendo il cellulare in mano per vedere il numero. Sconosciuto.

“Pronto?”

“Sanae, sono il padre di Taro.”

“Ah, salve! Stavo cercando proprio lei...”

“Tu mi cerchi, Taro è giù, Tsubasa è nervoso, Ishizaki non è il solito pagliaccio e la squadra ancora non si è auto-invitata a casa per cena... Cosa hanno combinato Tsubasa e Taro?”

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TORNATA! In ritardo, come al solito, ma ce l'ho fatta!

Ringrazio ancora le persone che continuano a leggere questa piccola pazzia che mi sono permessa di scrivere!

Un saluto a Berlinene, Sandie Rose, Eos75, Bellemorte86, Kiku77, Tsubasasanae80 ed Elisadi80 che aiutano a migliorarmi e che mi danno una spinta in più per continuare a scrivere!

A presto, spero! Hk^^

(Vi avviso, sono ancora sotto esami. -.-' )