Ecco qui un nuovo
capitolo. Seppur breve, in questo capitolo emergono nuove
verità e nuove menzogne, tutte da quest'ultimo
interrogatorio. Nel prossimo, per chiarire i molti dubbi che potreste
avere a mente, Blissard metterà in ordine le sue scartoffie,
e chissà che sia voi sia lui possiate capire qualcosa in
più su questo caso. A presto :D
CAPITOLO 7: TRA VERITA' E MENZOGNE
-Benedetta Corsi, diciassette anni, un metro e settantuno per settantatrè chili, frequentante il Liceo Scientifico, nella stessa classe di Geffri e la vecchia classe di Vetri. Giusto?-
La ragazza alternava singhiozzi a soffiate di naso, riuscendo solo ad emettere qualche flebile parola.
-Si-
-Dunque. Adesso faccia un respiro profondo e mi risponda a queste domande. Com’erano i suoi rapporti con la vittima?-
Qualche singhiozzo. Quindi la ragazzai iniziò:- Lo amavo. Era tutta la mia vita. Da 3 anni ormai. Ma c’era Beatrice in mezzo. Lei. Ci provava con tutti. Lui no poteva più sopportarlo, mi diceva. E si ubriacava, e diventava intrattabile. Per colpa sua.-
-Dunque anche lei sapeva che Beatrice veniva picchiata?-
-Si, lo sapevo. E so anche che Luca si faceva Maria Carla. E Beatrice ne era venuta a conoscenza. Ma stava con lui per poterlo mollare appena tornati in città. Lei voleva tutte le attenzioni su di sé.-
Blissard si mise una mano tra i capelli. In quella casa tutti sapevano ma fingevano di non sapere. Era una situazione di intrighi amorosi che il detective faticava a capirla.
La ragazza continuava a parlare.
-Volevo dirle qualcosa, ma Luca si è sempre opposto di farmi parlare con lei. -
-Senta, adesso le faccio una nuova domanda. Come si comportava Geffri con Vetri i primi anni del liceo?-
La ragazza pensò, poi rispose:- La banda di Luca lo trattava male. Ma c’era un motivo di base. All’epoca Leonardo era un tipo arrogante, presuntuoso, insopportabile. Se una si fidanzava con qualcuno della classe, lui subito ci provava con lei. Cercava di portarsele a letto. Tutte. Al secondo anno ha smesso di farlo, ma l’astio verso di lui non è mai diminuito.-
-E poi?-
-Poi è sempre rimasto single. Si è dedicato agli studi con ottimi risultati, al Liceo Classico.-
-Sapeva di telecamere installate nelle vostre stanze?-
-No. E’ la prima volta che lo vengo a sapere.-
-Vetri ha affermato che tutte le ragazze in casa ne conoscevano l’esistenza. Le altre hanno confermato, lei no. Provi a pensare.-
-No, detective. E’ la prima volta che lo so. Strano però. Luca si è sempre fatto i propri affari. Perché controllare gli altri?-
La ragazza si toccò la collana. Era dall’inizio dell’interrogatorio che lo faceva, e il fatto dava molto fastidio al detective Blissard, che si sforzava di non fissarla.
-Perfetto signorina. Vada pure.-
La ragazza si alzò e salutò il detective.
-Che mal di testa- disse Blissard, riguardando il suo foglio degli appunti. Sarà meglio che metta in ordine tutto questo macello o non ci capirò nulla.