Anime & Manga > Rozen Maiden
Segui la storia  |       
Autore: ShadowFeanor    13/07/2010    1 recensioni
A dispetto del titolo non spaventatevi, non ci saranno spargimenti di sangue. O per lo meno non saranno questi i protagonisti. Questa è una fanfiction sui legami parentali e non, che possono essere o fortissimi o praticamente inesistenti.
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Hina-Ichigo, Shinku, Suigintou
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Wecome To PageBreeze

XXX)               Sangue non Vincolante

 

Ryu: Sul serio? Ha fatto una cosa del genere?

 

Suigintou: Lo so, è strano, ma te lo giuro! E poi devo ammettere che è stato anche bravo…

 

Ryu: Puoi dire quello che vuoi, ma Takuya che fa un balletto classico con tutù rosa in gita non riesco proprio ad immaginarmelo!

 

Suigintou: Beh, nemmeno lui si sarebbe mai visto così, ma nemmeno poteva immaginare che Ayumi fosse un’esperta di picchiaduro. L’ha praticamente fatto a pezzi al gioco di Soul Eater!

 

È bello riuscire a rilassarsi di tanto in tanto, soprattutto ora che manca più o meno un mese di scuola.

 

Io e Ryu stiamo aspettando che Koyomi e Megu finiscano col club di canto, quindi le stiamo aspettando nello spiazzo davanti scuola. Oggi facciamo festa da Kana per un motivo non precisato, ed oltre noi due solo loro mancano. E poi ho anche trovato un lavoro part-time ad un fast food non molto lontano dal negozio di Enju…

 

Mentre parliamo noto una donna avvicinarsi. Non mi pare di averla mai vista finora, ma non sarebbe una novità se in realtà non l’avessi mai notata. La cosa strana è che sembra stia osservando Ryu…

 

Alla fine si avvicina e chiede.

 

?: Scusate, per caso conoscete Ryu e Koyomi Kaikage?

 

Ryu: Sono io Ryu. Lei chi è?

 

La donna lo abbraccia. Non capisco il motivo di tutto ciò ma per qualche motivo non mi piace quello che sta accadendo.

 

Ryu: Ma che…

 

?: Sono io, Ritsuko. Tua madre.

 

L-la madre di Ryu? Ma come…

 

La donna non ha il tempo di finire la frase che Ryu la allontana. Il gesto con cui l’ha fatto però non è da lui. Solitamente allontanerebbe con calma la persona e la prenderebbe a ridere, stavolta invece l’ha praticamente spinta via da se, rischiando anche di farla inciampare.

 

Ryu: Avete sbagliato persona. Mia madre si chiama Kairi. Non conosco nessuna Ritsuko. Andiamo Gin.

 

Ryu si dirige verso la porta, e stavolta… provo qualcosa che  non credevo di dover mai provare nei confronti di Ryu…

 

Paura.

 

Per la prima volta ho davvero paura di Ryu…

 

I suoi occhi… quegli occhi capaci di catapultarti dappertutto ora… ora trasmettono qualcosa di tremendo…

 

Nemmeno quando papà tentò di portarmi via l’ho visto così. Sembra capace di smembrarti con il solo sguardo…

 

Lo sguardo di chi è pronto ad uccidere.

 

La donna lo afferra per un braccio, Ryu si volta di scatto e…

 

Un… un pugnale?

 

Camera sua ne è piena, ma… non credevo che oltre al suo coltellino multiuso portasse qualcosa del genere con se. Per fortuna la parte affilata della lama è rivolta contro di lui o le avrebbe tagliato la gola di certo.

 

Ritsuko: Ma questo…

 

Ryu: Ora stammi a sentire. Sparisci per sempre dalla mia vista, la prossima volta potresti non averne la possibilità. Sono stato chiaro?

 

Ryu la lascia e si dirige all’interno della scuola. Non riesco a fare altro che seguirlo. Anche se mi fa paura ho bisogno di spiegazioni.

 

Suigintou: Ryu, cosa significa tutto questo?

 

Ryu: Niente.

 

Mi fermo nel corridoio, afferrandogli la mano. Temevo potesse minacciare anche me, ma per fortuna non fa nulla del genere.

 

Suigintou: Ryu… finora ti sei fidato di me. Mi hai anche raccontato il tuo segreto più grande. Non ti fidi più di me?

 

Ryu: No. Hai ed avrai sempre la mia fiducia.

 

Suigintou: Se non mi parli però non posso ricambiare… prima mi hai terrorizzata. Dovrei vivere con la paura di poterti trovare davanti a me con un coltello in mano? Non avevo nemmeno idea che tu ne avessi uno con te!

 

Ryu: … Suigintou…

 

Suigintou: Si?

 

Ryu: Forse avresti fatto meglio a rifiutare quel giorno ed andare a vivere da una delle ragazze… probabilmente ti avrei risparmiato molto…

 

Suigintou: Non cambiare discorso. Ormai non si può più tornare indietro. Ora però voglio delle risposte. Chi era quella donna? Perché dice di essere tua madre?

 

Ryu: Ritsuko non è mia madre. Può anche andare all’inferno per quanto mi riguarda.

 

Suigintou: Non capisco…

 

Ryu: Io e Koyomi non siamo fratello e sorella come Shinku ed Hina. In realtà sono il suo fratellastro.

 

Suigintou: Fratellastro? Ma allora lei…

 

Ryu: Si, è la madre di Koyomi.

 

Mi sento improvvisamente mancare il respiro. Sento come se avessi dimenticato come si respira. Non avrei mai immaginato che Ryu fosse il fratellastro di Koyomi. È vero, non si somigliano molto, mentre invece Ritsuko e Koyomi si assomigliano molto, ma… da come agivano l’uno verso l’altra non avrei mai immaginato qualcosa del genere…

 

Suigintou: Allora non eri confuso quando hai detto che tua  madre è morta prima che potessi conoscerla… cosa sa Koyomi a riguardo?

 

Ryu: Praticamente nulla. Non ricorda nemmeno, per fortuna…

 

Suigintou: Puoi…

 

Ryu: Non sei obbligata a sapere. Finora ti ho fatto carico di troppi problemi per…

 

Suigintou: Ryu, tu non mi hai fatto carico di niente! Quello che mi hai raccontato è qualcosa riguardo il tuo PASSATO, qualcosa che sei riuscito a superare DA SOLO! L’unica cosa che hai fatto è aprirti con me, e questa è una cosa normalissima da fare tra persone che si vogliono bene! Tu invece mi hai aiutata con un problema del mio PRESENTE! Se c’è qualcuno che ha fatto carico di qualcosa a qualcuno quella sono io! Ora però basta, non voglio essere solo un peso. Ora voglio aiutarti con questo tuo problema, con tutte le mie forze. Ma per farlo ho bisogno di sapere come è iniziata questa storia.

 

Ryu guarda alla finestra. Probabilmente si sta assicurando che quella donna se ne sia andata.

 

Ryu: E pensare che l’avevo davvero creduta mia madre…

 

Suigintou: Come è entrata nella tua vita?

 

Ryu: Quando mamma morì io ero piccolo, questo lo sai già. Non aveva mai pensato molto a cosa avrebbe fatto se si fosse ritrovato solo senza di lei, ed in quel momento non solo sua moglie era scomparsa, ma doveva anche occuparsi di un neonato. Aveva paura di non essere capace di allevarmi, che senza due figure genitoriali sarei cresciuto troppo diversamente dagli altri bambini, perciò cercò una donna che potesse fare le veci di una madre. In pratica cercava una tata ed ha trovato Ritsuko.  Non so come, ma anche se continuò ad amare mamma come sempre decise di risposarsi con lei quando avevo più o meno due anni. Immagino che la vicinanza ed il fatto che lei si occupasse di me lo abbiano convinto che era la donna giusta per ricominciare. Senza accorgersene aveva appena accolto in casa una serpe velenosa. È stata un’ottima attrice, nessuno avrebbe mai creduto che lei potesse abbandonare dei bambini da soli…

 

Suigintou: A proposito… mi hai detto che tuo padre è morto, ma non mi hai detto come…

 

Ryu: Come Mitsu anche lui era un fotografo. Più o meno sette anni fa si trovava su una collinetta per fare delle foto a dei novelli sposi e scoppiò improvvisamente a piovere. Fu colpito da un fulmine mentre portava l’attrezzatura in macchina… l’unica cosa che mi consola è che è morto facendo ciò che amava.

 

Suigintou: E dopo… cosa è successo?

 

Ryu: Non sapevo nulla di quello che era successo a papà. Lei ci disse solo che avrebbe fatto tardi. Il mattino seguente però lei era scomparsa, e con lei tutto ciò di valore che c’era in casa. Le uniche cose di valore che si salvarono furono quelle nella stanza segreta.

 

Stringo i pugni in silenzio.

 

Non può essere possibile una cosa del genere. Non posso credere che qualcuno abbia abbandonato due bambini il giorno dopo la morte del padre!

 

Suigintou: Sei sicuro che…

 

Ryu: So cosa pensi. Forse era semplicemente confusa dalla morte di papà ed ha agito di impulso. Ma io non credo. Avrei anche potuto capire se avesse abbandonato me, che non ero altro che un bagaglio lasciato dal vecchio matrimonio di suo marito, ma non posso fidarmi di chi ha abbandonato anche il sangue del proprio sangue a sé stesso, e nelle condizioni in cui versava!

 

Suigintou: Che era successo a Koyomi?

 

Ryu: Diversamente da ora lei era debolissima. Nonostante il parto fosse stato normale la tennero in incubatrice quando nacque. Il suo sembrava un parto prematuro di tre mesi. Fino al trasferimento si ammalava spesso, ricordo che anche la malattia più banale mi sembrava terribile per lei. Ogni volta che si ammalava aveva la febbre altissima e difficoltà a respirare. Vederla così mi faceva sentire come se stessi per morire. Avevo così paura che si ammalasse che appena avevo qualche linea di febbre mi chiudevo in isolamento in camera mia.

 

Non avrei mai detto che Koyo quando era bambina fosse cagionevole di salute. Probabilmente è a causa dell’intensità della sua malattia che le si è cancellata la memoria di quei tempi. Una vera fortuna per lei e Ryu…

 

Ryu: Quando papà morì aveva la varicella, ed una come lei senza gli antibiotici adatti sarebbe morta. Sapevo a cosa sarebbe andata incontro se non avessi fatto qualcosa, ma ero confuso. Papà non tornava e Ritsuko non c’era. A peggiorare la cosa ci fu una vicina di casa, che, non sapendo che Ritsuko era fuggita, venne a fare le condoglianze. In quel momento capii quello che era successo a papà e fui preso dal panico. Per mia fortuna papà è stato più bravo a crescermi di quanto pensasse. Grazie ad i suoi insegnamenti riuscii a riprendere il controllo ed a fare quello che andava fatto. Le medicine però di sicuro non sarebbero bastate fino a quando fosse guarita e dovetti arrangiarmi come potevo. Per fortuna sono sempre stato un tipo curioso, e quando c’erano dei lavori da fare in casa ero sempre presente, perciò trovai il modo per guadagnarmi i soldi per le medicine ed il cibo.

 

Suigintou:Non avevi altri parenti?

 

Ryu: Forse, ma non li ho mai visti. Anche negli album di foto non trovo nessun indizio su alcuni miei possibili parenti. Se ci fosse stato qualcuno forse avrei potuto chiedere aiuto, ma visto che non è stato così mi sono dovuto arrangiare.

 

Suigintou: cosa è successo poi?

 

Ryu: Koyo stava lentamente guarendo, ma Ritsuko non tornava, e questo mi creò alcuni problemi. Visto che non sapevo cucinare e l’idea di avvicinarmi ai fornelli non è che mi allettasse molto per molto tempo non feci altro che comprare cibi pronti. Mi vergogno ad ammetterlo, ma in quel periodo divenni anche un ladruncolo. Con quello che guadagnavo facendo la spesa per i vecchietti e con gli altri lavoretti quasi non potevo permettermi nemmeno cose basilari, figurarsi poi un lusso come i dolciumi. Però pensavo anche “io ho sempre avuto queste cose. Perché Koyo non dovrebbe averli anche lei?”. Così iniziai a rubare caramelle e quello che non potevo comprare, a tal punto che riuscivo benissimo a far sparire qualsiasi cosa grande quanto un pacchetto di sigarette in un istante. Ma queste sono solo giustificazioni insensate…

 

Suigintou: No, non sono giustificazioni! Lo so, rubare è sbagliato e spero tu abbia lasciato perdere ormai, però eri un bambino, non avevi nessuno di cui fidarti o che potesse aiutarti! Hai fatto quello che potevi per sopravvivere assieme a tua sorella, non avevi scelta! Dovresti essere orgoglioso di quello che sei diventato. Tua sorella ti adora, ti sei cresciuto da solo ed hai fatto cose che altri non avrebbero mai potuto nemmeno pensare di poter fare al posto tuo. Non mi importa se hai rubato delle caramelle, un portafogli o dei gioielli. Per me tu sei e rimarrai sempre la stessa persona stupenda che mi ha accolta senza chiedere niente in cambio.

 

Ryu: Sarà, ma quella parte della mia vita non mi piace per nulla.

 

Suigintou: Neanche a me, ma non preoccupartene. Ormai il passato è passato. Anche se mi chiedo come tu abbia fatto ad uscirne…

 

Ryu: Ne sono uscito grazie ad un muratore.

 

Suigintou: Come?

 

Ryu: Qualche mese dall’inizio di questo casino riuscii a trovare un lavoretto in un cantiere. Le uniche cose che dovevo fare era portare gli attrezzi ai lavoratori ed andare a comprare loro il pranzo. Uno di loro si insospettì troppo della mia sempre più frequente presenza. Era chiaro che non ero il figlio di uno dei suoi colleghi, ma non ero nemmeno un inquilino della palazzina che stavano rimettendo a posto. Inoltre saltavo spesso la scuola per andare a lavoro, e questo lo convinse a chiamare l’assistenza sociale. Non so ancora come ci sono riuscito, ma convinsi chi venne a casa a non portarci via da li. Però da quella faccenda ne ricevemmo solo del bene. Le tasse scolastiche e le spese per i libri sono ridotte praticamente all’osso, le spese mediche saranno rimborsate fino a che non saremo maggiorenni e non pago le tasse per i lavori che svolgo.

 

Suigintou: Sono tutte cose che ti sei meritato la vita prende e da, e visto che da te ha sempre e solo preso ti ha ripagato alla fine.

 

Ryu. Si, ma ora… temo sia venuta di nuovo ad estorcere qualcosa… e stavolta non posso permetterglielo.

 

Più che alla vita immagino si stia riferendo a Ritsuko, ma in fondo posso capirlo.

 

A confronto il mio problema non è stato nulla. I miei genitori sono rimasti insieme solo per me, nonostante tra loro fosse praticamente tutto finito, ed alla fine si è risolto tutto per il meglio ma per lui… per lui è diverso.

 

Nei momenti in cui aveva più bisogno era da solo, ad occuparsi di una bambina, alla quale non ha fatto mancare nulla.

 

Koyomi non è la sua sorellastra, né la sua sorella.

 

Per me, Koyomi è sua figlia. Ryu ha avuto un ottimo padre, che gli ha insegnato ad essere a sua volta un padre.

 

Minato, Kairi, vorrei tanto che poteste vedere com’è diventato vostro figlio. È vero, si trascura molto e probabilmente odia una parte di se stesso, ma per me è e sarà sempre un ragazzo fantastico ed un fratello adorabile. Sono certa che sareste orgogliosi di lui.

 

Ed altrettanto delusi da un’altra…

 

Non posso pensare che ci sia qualcuno disposto ad abbandonare due bambini. Non posso accettarlo!

 

Però… quella persona esiste. E l’ho vista poco fa.

 

Ora posso capire il perché di quello sguardo così feroce. Anche io avrei reagito così se mia madre mi avesse abbandonata.

 

Certe cose le si da per scontate, ma… non lo sono. E l’ho capito solo poco tempo fa.

 

Ryu: Ora sai tutto. Ti chiedo solo di non dire niente a Koyomi. Probabilmente quella donna non sa dove abitiamo, ma sa dove andiamo a scuola. Dovremo stare molto attenti. Lei ha tagliato i ponti con noi, e non sarò certo io a permetterle di ricostruirli.

 

Ryu guarda minacciosamente la lama del pugnale, come se fosse pronto ad usarlo in qualsiasi momento. Come se uccidere quella persona fosse la cosa meno grave da fare.

 

Suigintou: Ryu…

 

Ryu: Si?

 

Suigintou: Quel pugnale… dove lo hai preso? Non l’ho mai visto in camera tua…

 

Ryu: Fino ad oggi solo quattro persone sapevano della sua esistenza…

 

Suigintou: Non ti seguo…

 

Ryu: Questo pugnale era di mio padre. Lui e mamma durante il viaggio in Italia decisero di creare qualcosa di unico con le loro stesse mani. A Venezia mamma visitò la bottega di un mastro vetraio, che la aiutò a realizzare un’aquila di cristallo. Quella si trova nella stanza segreta. Papà invece a San Marino si fece aiutare da un fabbro a forgiare questo… probabilmente quando lo vidi la prima volta iniziai ad interessarmi alle armi bianche. Mi promise che quando sarei stato abbastanza grande me lo avrebbe regalato, e io in cambio gli promisi che non lo avrei mai preso fino a che lui non me lo avesse dato. Purtroppo però non ce l’ho fatta ed ho infranto la promessa. Quando scoprii che era morto entrai nella stanza segreta e lo presi. Speravo che in qualche modo mi avrebbe dato la forza di essere come papà, ma in quel momento l’unica cosa che riuscii a sentire fu il taglio che mi feci stringendolo.

 

Suigintou: No, non hai infranto il giuramento. Nel momento in cui hai capito che tu dovevi essere la colonna portante della famiglia sei diventato abbastanza grande da averlo. Anche tuo padre l’avrebbe pensata così. Ha usato quell’arma per trasmetterti la sua fiducia. Finché conserverai nel cuore il suo ricordo e terrai con te quell’oggetto lui non ti lascerà mai.

 

Ryu: … Gin…

 

Suigintou: Si?

 

Ryu: Grazie di tutto…

 

Suigintou: Ma… io non ho fatto niente.

 

Ryu: Forse a te non sembra, ma da quando sei entrata nella mia vita… mi sembra stia andando tutto per il meglio…e stai certa che non permetterò a Ritsuko di cambiare le cose.

 

Nel dire ciò rotea il pugnale, e la cosa mi fa notare delle incisioni sulla lama.

 

Suigintou: Scusa, posso vederlo un attimo?

 

Ryu non fa obiezioni. Se è vero che quest’arma è stata vista da sole quattro persone prima d’ora deve davvero fidarsi di me per permettermi di prenderlo così facilmente.

 

Dalla reazione di Ritsuko alla vista di questo pugnale immagino lei sia una delle quattro, quindi ci sono di certo Minato e Kairi, e la quarta persona è… Ryu. Questo vuol dire che né Yoake né Koyomi sanno della sua esistenza… o forse Ryu si è dato per scontato e il quarto era Yoake?  Beh, in fondo cosa importa ora?

 

Mi soffermo sull’iscrizione sulla lama. È in caratteri romani, ma non riesco a capire nulla che non sia inglese con questi caratteri.

 

Suigintou: Che lingua è?

 

Ryu: Latino. “Lascia che la tua Anima risuoni all’infinito, senza paura che il destino blocchi lo scorrere della tua vita.”

 

Suigintou: Da quando sai il latino?

 

Ryu: Non lo so. Fu papà a dirmi cosa c’è scritto, ed è grazie a questa frase che mi sono liberato del destino avverso.

 

Guardo anch’io fuori dalla finestra. Ritsuko sembra essersene andata.

 

Minato, anche se hai fatto un errore a risposarti con quella donna… ti stimo davvero profondamente.

 

Anche dopo che te ne sei andato hai lasciato a Ryu qualcosa che lo ha aiutato a sopravvivere… ed anche a vivere.

 

Invece io… grazie a te ho capito altro.

 

Ho capito che il sangue non è vincolante.

 

Un vincolo di sangue molte volte conta meno di quanto uno si aspetti. Perché i parenti non li scegli, e per questo possono tradirti nei modi più dolorosi…

 

Mentre un vincolo creato da sentimenti, come l’amicizia o l’amore che provo verso tutte le persone a me care… non può essere sciolto. Come una catena che si incrina, ma che, alla fine rimane sempre unita.

 

NDA: Spero stavolta di aver fatto abbastanza in fretta^-^. So che questi due capitoli sono deprimenti ma… mi dispiace, non sapevo come riempire gli spazi tra questi due avvenimenti XD.

 

Una precisione per Lady Sognatrice: so che ti sembrerà strano, ma in realtà sono un ragazzo. È vero, Rozen Maiden è un manga principalmente per ragazze, ma niente vieta anche ai ragazzi di guardarlo e trovarlo interessante XD. Al prossimo capitolo^-^

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rozen Maiden / Vai alla pagina dell'autore: ShadowFeanor