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Autore: reggina    19/09/2005    1 recensioni
Un incidente trasforma Maki in una persona cinica e disincantata. Sapranno l'atmosfera natalizia e l'innocenza dell'infanzia farle dimenticare il passato e convincerla a perdonare Mark?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kojiro Hyuga/Mark, Maki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Sveglia!"

Urlò Sara precipitandosi a sollevare le veneziane in modo che la luce del giorno filtrasse nella camera illuminandola.

Maki aprì un occhio e fu accolta dal sorriso a trentadue denti dell'amica.

"Cosa hai da strillare? Lasciami dormire! Abbi pietà di me almeno il sabato!"

Implorò girandosi dall'altro lato nel suo letto.

La giovane infermiera non si diede per vinta e iniziò a scuoterla sulla schiena.

"Su su che abbiamo una vita umana da salvare!"

"Vacci da sola! In fondo è il tuo lavoro!"

Questa volta Maki si nascose sotto il cuscino che prontamente l'allegra italiana le sottrasse.

"Devi venire con me ti dico! In fondo la vita da salvare è la tua!"

Le confessò tranquilla costringendola ad arrendersi.

"Sono sana come un pesce io!"

Protestò Maki balzando a sedere nel letto, con gli occhi assonnati, i capelli scarmigliati e la luna di traverso di primo mattino.

Sara scoppiò a ridere.

"Scusa! Mi stavo chiedendo se arrivassi così in azienda se ti riconoscerebbero come la morigerata dirigente che esaspera i dipendenti!"

Maki ormai era sveglia.

"A quanto pare anche lì hanno una bella opinione di me!"

Poi si alzò e, seguita da Sara, andò in cucina per far colazione.

"Allora cosa devo venire a fare con te in ospedale oggi?"

Chiese con poco interesse, rimestando la sua tazza di latte.

"Io non ho detto che ti porterò a lavoro con me! Non è il tuo corpo che dobbiamo curare...anzi in un certo senso è proprio quello che dobbiamo...valorizzare!"

Maki non riuscì a cavarle una parola in più.

 

 

********

Le prime vetrine esponevano già addobbi natalizi.

"Tra qualche anno inizieranno a far festa già da ferragosto! Non mi stupisco che, arrivato il venticinque dicembre, siate già annoiati!"

Maki bacchettò quei costumi occidentali.

Sara la fece fermare innanzi ad un salone e la costrinse ad entrare.

Diverse parrucchiere lavoravano cordiali e a ritmi frenetici mentre la ragazza asiatica venne affidata alle mani e ai saponi profumati di una shampista.

"Questa me la paghi!"

Minacciò Sara prima di prender posto vicino al lavello.

Per pagare il conto l'amica avrebbe avuto tempo e ancora Maki non immaginava come sarebbe proseguita la giornata.

L'abituale "spuntatina alle doppie punte" che Maki chiedeva al parrucchiere, quella volta all'anno in cui si decideva a farvi visita, venne bandita dal progetto di Sara e Maki si ritrovò con un taglio sbarazzino perfetto per il suo ovale e il suo incarnato.

"Si dice che quando una donna cambia pettinatura voglia cambiare anche vita! Speriamo sia così anche per te!"

Asserì Sara trascinandola per diversi negozi, fermamente intenzionata a rinnovarle il guardarobe.

La obbligò a provare abiti meno tristi di quelli in cui castigava il suo corpo da ormai dieci anni e, per il tempo libero, scelse capi molto colorati.

Quando le campane del duomo annunciavano il mezzogiorno le due ragazze erano alle ultime compere. Quella mattina così insolita aveva sfinito entrambe.

Decisero di andare a un Mc Donald a consumare il loro pranzo.

Sara fissava l'amica come se la vedesse per la prima volta.

"Sono davvero così diversa?"

Chiese Maki ancora non perfettamente a proprio agio nei suoi nuovi panni.

"Fino a qualche ora fa ti avrei chiesto: ma come ti vesti? Ora invece...vieni a dare un'occhiata!"

La portò innanzi ad uno specchio facendola restare senza parole. Questa volta la regina Grimilde sarebbe schiattata d'invidia se l'avesse vista.

"Sembra che abbia vent'anni!"

Stentò a riconoscersi Maki, ispezionando ogni centimetro del suo nuovo look.

"Sara perchè hai fatto questo per me?"

"Perchè sei innamorata e avevi bisogno di un aiuto per riconquistare il tuo uomo!"

Maki stava per protestare a quella spiegazione, ma Sara non ammise repliche.

"Grazie, grazie davvero!"

"Per così poco?"

Maki scosse il capo.

"Ti sembra poco essere amica di una come me?"

   
 
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