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Autore: Salice    14/07/2010    3 recensioni
Kakashi ha una nuova missione: Deve coordinare i maestri dei nuovi gruppi di genin, ma si troverà a fare i conti con una persona che non gradisce affatto la sua presenza, e che arriva diretta dal suo passato, quando ancora era vivo Obito.
(Tratta dal primo capitolo)
Kakashi si svegliò di soprassalto, ansimando. Ci mise qualche istante a identificare, nella luce grigia, la sua stanza. Inspirò profondamente, realizzando che il sole doveva ancora sorgere. Ogni notte sognava una missione del suo vecchio team. Non importava quale fosse, finivano tutte nello stesso identico, orribile modo. Si alzò, mentre il cuore tornava a battere ad un ritmo normale. Anche oggi sarebbe arrivato alla tomba all’alba.
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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for you – the calling - testo tradotto



Capitolo 12 – Cinema




Kakashi era fermo immobile davanti al cinema, esattamente sotto la locandina del film. Mancava quasi mezz'ora all'inizio del film, ma rimanere a casa era per lui impensabile. Aveva lo sguardo fisso sui due biglietti che aveva in mano. Probabilmente sarebbe finito al cinema da solo. Si lasciò sfuggire un sospiro sotto la maschera nera. Forse avrebbe potuto invitare qualcuno... Ma chi? Per un attimo gli venne in mente il sorriso esaltato di Gai e rimosse con fastidio il pensiero. Non aveva bisogno di un impiccione chiacchierone mentre si godeva la trasposizione cinematografica del suo libro preferito. Eppure non riusciva molto bene a concentrarsi sugli eventi della trama, né ad immaginarsi gli inevitabili tagli e adattamenti che sarebbero stati fatti per il film. Continuava a fissare distrattamente i numeri stampigliati sui biglietti, ripensando all'ultima disastrosa conversazione con Kokoro, due giorni prima. Quando la folla attorno a lui prese a scemare, si guardò attorno. Quasi tutti erano entrati e non restavano che un paio di coppie in fila a comprare i biglietti. Mancavano pochi minuti all'inizio del film. Con un sospiro si diresse verso la sala di proiezione, quando una voce lo bloccò proprio davanti all'entrata.
- Kakashi! Non mi aspetti neanche! -
- Ko...Kokoro? - La ragazza gli si accostò in volata, ansimando leggermente. Fece una piccola smorfia rigida e lui intuì che volesse essere un sorriso. Sorrise di rimando anche lui. Aprì la bocca per chiederle cosa ci faceva lì, poi rese conto che era una mossa azzardata e si fermò, procurandosi uno sguardo leggermente incerto da parte di lei. Roteò lo sguardo un paio di volte in cerca di ispirazione, poi balbettò:
- Uhm, entriamo? O ci perderemo l'inizio! -
Una nuova smorfia sul volto di lei, leggermente meno rigida. Kakashi la scrutò di sottecchi. Era pur sempre un miglioramento, si disse. Respirò profondamente e la scortò verso le poltroncine.



***


Uscirono dal cinema vicini e Kakashi percepiva una strana euforia formicolargli negli arti. Era una sensazione differente rispetto a quando era agitato. Si sentiva leggero e incline a sorridere, senza un vero motivo. Kokoro aveva messo su una smorfia imbronciata molto naturale. Poteva sembrare la sua solita espressione, ma le labbra leggermente curvate all'insù lasciavano intendere un coinvolgimento e un'allegria insolita per lei.
- Quindi guardi questo genere di... Roba? - Gli chiese, facendo una smorfia eloquente. Lui sorrise sollevando lo sguardo verso l'alto.
- Guarda che è molto più profondo di quello che sembra sai? E i libri sono molto meglio del film! -
- Ah davvero? -
- Certo! Posso prestarteli, quando li avrai letti ti renderai conto che non potrai più farne a meno! - LE confermò quasi ridacchiando lui e lei lo scrutò sospettosa.
- Ma chi ti ha fatto leggere queste cose la prima volta? Voglio dire... E' un genere... Aehm... - Lui le venne incontro, facendo spallucce.
- Particolare? -
- si. -
Kakashi sospirò appena, aumentando leggermente il passo.
- Ho trovato il primo libro nella casa del mio Maestro, un giorno in cui lui non c'era. -
- Il Quarto Hokage leggeva quella roba? - Kokoro esibì un'espressione sbalordita, e l'uomo la osservò per un istante. Era così insolito vedere quel volto stupito che proseguì senza pensarci due volte.
- Molto peggio, quei libri sono scritti dal suo Maestro. - Lei si fermò di botto in mezzo alla strada, sbarrando gli occhi.
- Mi stai prendendo in giro! Stai parlando di Jiraya, uno dei tre ninja leggendari! -
- Puoi non crederci, ma è proprio così. Non tutti sono quello che sembrano... -
A quell'affermazione la giovane non rispose, ma riprese a muoversi al suo fianco. Camminarono per un po' prima di dirigersi a cena e l'allegria che aveva provato iniziò a svanire. Il silenzio sembrava sempre più pressante attorno a loro ed iniziò ad innervosirsi. La voce di Kokoro lo colse alla
sprovvista.
- Credo che tu abbia ragione. - Lui non riuscì a trovare di meglio che voltarsi appena verso di lei e biascicare un :
- Mh? -
- Le persone... Non sono quello che sembrano. Tu non sei quello che sembri. E anche le situazioni a volte non sono quello che sembrano - Passeggiarono un altro po' lungo le strade, prendendo vie sempre più secondarie e tranquille. Kokoro sembrava stranamente calma e tranquilla, ma quando proseguì a parlare, lo fece con un tono incerto e titubante. - Ad esempio ci sono molti motivi per toccare una persona. Per immettere nel suo sistema circolatorio del chakra e liberarla da un'illusione, ad esempio. - Lui la fissò stranito. Dove voleva andare a parare? Lei proseguì. - Oppure... Parlando in via del tutto ipotetica, si potrebbe toccare qualcuno per utilizzare degli insetti ninja per controllare il sistema del chakra dopo una missione in cui si riportano delle ferite... - Quasi gli cascò la mascella mentre la ascoltava. Colpito e affondato. Dunque Torune stava facendo questo, e non... In quell'istante ebbe la certezza di essersi comportato da imbecille due giorni prima.
Con la mano sinistra si grattò all'attaccatura dei capelli. Ora sarebbe stato un bel guaio rimediare al disastro che aveva combinato. Stava ancora riflettendo molto velocemente, quando un membro della squadra AMBU piombò davanti a loro.
- Kokoro! La squadra crittografica ha appena decifrato il messaggio trovato nell'ultima missione, e l'Hokage ci ha autorizzati a chiedere la tua opinione... - Il volto dietro la maschera si puntò per qualche istante su Kakashi, tornando poi su di lei. Lei annuì e fece un passo verso l'ANBU, poi, come se un pensiero l'avesse colta a metà movimento, guardò verso di lui.
- Ah... Kakashi. Ti dispiace se vado? - Gli chiese, guardando nervosamente prima lui e poi l'altro. Kakashi nel mentre scrutava quasi esclusivamente quest'ultimo, valutandone la corporatura fisica e i movimenti. Quando decise che non era Torune, si permise di rilassarsi e si strinse nelle spalle. La ragazza accennò un sorriso brevissimo e saltò dietro all'uomo, sparendo nella notte buia.


***



Quando raggiunse la sua stanza, diverse ore dopo, Kokoro si sentiva davvero stanca. Sua nonna probabilmente stava già dormendo, e lei raggiunse la sua stanza nel silenzio più assoluto. Si buttò sul letto senza troppe cerimonie, e il suo polso, anziché atterrare sul soffice cuscino, colpì uno spigolo rigido. Tastò piano l'oggetto e lo afferrò, osservandolo alla luce della luna. Era un libro dalla copertina sgargiante. Il titolo sul frontespizio recitava pomposamente “Il paradiso della pomiciata”. Le venne quasi da ridere. Alla fine Kakashi si doveva essere intrufolato in casa sua, o forse sua nonna era complice di tutta quella messa in scena. Sfogliò distrattamente le pagine, inspirandone l'odore, quando un piccolo foglietto colorato saltò fuori.


Ti devo ancora una cena. Vediamoci domani alla Festa delle Stelle, davanti al ponte di legno.

Kakashi



Kokoro sorrise e si spogliò in fretta, infilandosi sotto le lenzuola e prendendo a leggere i primi capitoli del libro che Kakashi le aveva lasciato. Un istante prima di scivolare definitivamente nel sonno con un lieve sorriso a fior di labbra, infilò il foglietto tra le pagine, come un segnalibro.




1.Chiamata in Giappone “Tanabata Matsuri” Le origini di questo evento risalgono a un'antica leggenda cinese sull'incontro di due stelle. I protagonisti della leggenda sono due amanti separati dalla Via Lattea, il pastore Altair Katsujiro e la giovane Vega Shokujo. Secondo questa leggenda, gli amanti si possono incontrare solo una volta all'anno, il 7 luglio. In questa data è tradizione scrivere un desiderio o una poesia in un pezzo di carta colorato e appenderlo a un albero di bambù. Inoltre, è il giorno in cui i ragazzi giapponesi regalano un anello all'amata. La notte dopo, i rami di bambù su cui si trovano i desideri e le poesie sono lanciati nel fiume. Inoltre, si canta una canzone tradizionale di Tanabata






@ Elos : Era dall'inizio della storia che avevo in mente questo "Teatrino" tra Gai e Kakashi, che messi insieme, sono due personaggi che adoro. La parte tra Kokoro e Yugao invece, arriva diretta dalla necessità di ampliare e dare un po' di respiro ai comprimari, rendendoli meno piatti. Come ben sai, io adoro Yugao e vorrei che si mettesse con Kakashi! Il pezzetto non può che essere triste, perchè dopotutto anche Yugao è in lutto, e se c'è una persona che può far entrare in testa qualcosa a quella cocciuta di Kokoro è lei, parlandole da pari a pari. Per fortuna sia Yugao che Ginko vedono quello che Kokoro non vede!


@ Kikka: ti ringrazio tantissimo dei complimenti! Mi hanno sollevato molto il morale e te ne sono davvero grata! Hai perfettamente ragione, Kakashi mi è diventato senza che me ne rendessi conto uno spione! Temo che con Kokoro non sapesse proprio come reagire. Il fatto è che per molte cose sono troppo simili e questo lo spiazza decisamente. In teoria, e ripeto "in teoria" lui doveva dichiararsi due capitoli fa, ma non c'è stato verso. Ho riscritto mille volte quelle pagine e alla fine ho rinunciato. Si vede che aveva bisogno di più tempo per realizzare! Kokoro è una gran testona perchè volevo che fosse una ninja forte e fragile al contempo ^^
Quanto a Neji e Gai, era troppo invitante l'idea di metterli appaiati. Povero Neji davvero! XD



Sproloqui dell'Autrice: Riguardo alla prima parte del capitolo, credo che troppo spesso ci si soffermi sul fatto che Kakashi è un gran figo, sottovalutando questo suo lato tendente all'idiozia. Lo stesso che gli fa venire in mente la tecnica del dolore millenario, o di fare a Sakura lo scherzetto dell'illusione di Sasuke ferito in mille modi. Senza contare i famigerati libri della saga della pomiciata. Dopotutto se Gai e Kakashi hanno fatto cinquanta sfide, come sostiene Gai (e come le immagini dei ricordi di Rock Lee ci mostrano) vuol dire che le deve pur aver accettate, anche se è stato Gai a proporle! Credo che questo renda Kakashi un uomo davvero "completo" e molto più umano di quanto non sarebbe se avesse solo il suo lato "figo". Sarebbe forse solo uno dei tanti belli e maledetti con il peso delle spalle sul mondo. Invece lui è speciale, visto che è ancora un po' idiota ^^
   
 
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