Note: Ta daaaan!! La QueenOfDrama è quiii!! LOL Ci mancava, essì, era troppo che non scrivevo un po' di sano angst, non ero più io, mi mancava il mio habitat XD L'idea mi è venuta appena ho sentito la canzone che fa da "guida" alla fic, che è La vedova bianca degli Afterhours. Mi gridava Delena un po' da tutte le parti. Così ho scritto tutto abbastanza di getto. POV di Damon. Insomma, lo so che è dolorosa. Però mi auguro vi piaccia comunque. Critiche, consigli, annotazioni, tutto sempre ben accetto =D

Tu. Damon Salvatore. Vampiro. Crudele. Spietato. Assassino. Ti crogioli del dolore e della sofferenza altrui. Non hai più un cuore. Non hai più umanità. Sei un mostro. Un malvagio. Feroce. Disgustoso. Mostro. Eppure. Eppure adesso ci sei tu in questa stanza di bambina. Con i pelouche che ti osservano dalle loro statiche posizioni sulle mensole. Con lei in lacrime tra le tue braccia. Che prende a pugni frenetica il tuo petto per sfogare l’amarezza, la rabbia, la sofferenza. Che non le hai causato tu. E che ora avvolgi il suo corpo indiavolato nel tuo abbraccio. Le accarezzi i capelli e fai del tuo meglio per alleviare il suo strazio. Tu. Damon Salvatore. Il mostro.

Si. Tu sei il cattivo. Ancora una volta però sei qui. A raccogliere i cocci di quello che il tuo santo, amabile, perfetto fratellino ha ridotto rovinosamente a brandelli. E, nonostante ciò, lei non smetterà mai di amarlo. Mai. Stupida, illusa masochista. Che si nutre di un amore che non fa altro che distruggerla ogni giorno che passa. Ogni volta si fa male. E perdona. E poi di nuovo dolore. E poi ancora perdono. Tu la comprendi. La capisci. Tu che hai vissuto decenni sorretto solo dall’illusione di un amore che si era rivelato il più grande inganno della tua - non - vita. Come puoi biasimarla? Sai cosa vuol dire. Mettere la propria vita nelle mani di qualcuno che si suppone debba amarti e prendersi cura di te. E ritrovarsi col cuore frantumato in un milione di pezzi.

Poi non lo sai come accade. Le vostre labbra si scontrano e si fondono in un bacio disperato. Ed è così naturale che non riesci a pensare nient’altro. Non ti importa di nient’altro. Non ti interessa più di Stefan. Di Katherine. Di come la ucciderai con un paletto piantato dritto nel cuore. Di tuo fratello che si pentirà delle sue malefatte. Implorerà il perdono di Elena. E lei sarà di nuovo sua. Verrà tutto domani. Adesso è il tuo corpo che lei brama. È nei tuoi occhi di ghiaccio che si sta perdendo. E per la prima volta ti senti leggero. Come se le colpe, il peso della tua vita centenaria che ti porti sulle spalle, fossero improvvisamente spariti. Il suo bacio. Il suo bacio dal sapore salato delle sue lacrime. Questo bacio è la tua panacea.

Non c’è niente di più sbagliato. Non siete destinati ad essere un’anima sola. Stanotte. Stanotte però tutto sembra possibile. Tu. Lei. Labbra. Sbagliato. Occhi. Sbagliato. Mani. Sbagliato. Unghie. Sbagliato. Sospiri. Sbagliato. Pelle. Sbagliato. Ancora labbra. Sbagliato. Lingue. Sbagliato. Baci. Sbagliato. Tu. Lei. Sbagliato. Sopra. Sbagliato. Sotto. Sbagliato. Mani. Sbagliato. Gambe. Sbagliato. Ansimi. Sbagliato. Denti. Sbagliato. Sangue. Sbagliato. Dolore. Sbagliato. Piacere. Sbagliato. Tu. Lei. Un corpo solo. Sbagliato. Frenesia. Sbagliato. Disperazione. Sbagliato. Inferno. Sbagliato. Paradiso. Sbagliato. Labbra. Mani. Unghie. Pelle. Sospiri. Ansimi. Urla. Piacere. Sbagliato. Voi. Insieme. Sbagliato.

Tu. Damon Salvatore. Il mostro. Si suppone che tu non abbia un’anima. E forse, da quando sei un vampiro, non l’hai avuta mai. E adesso, adesso cos’è quella fitta di dolore che senti dentro di te? Che non riesci a spegnere con un click, come eri diventato così bravo a fare negli ultimi centoquarantacinque anni? Cos’è che si sta spezzando nel più profondo di te stesso, adesso che lei ti cuce addosso i suoi occhi scuri e colpevoli? Quegli occhi nocciola che ti raccontano pentimento. Vergogna. Paura. Pietà. Per te. Per lei. Per voi. Nient’altro. Niente amore. Nemmeno più l’affetto. Non più il desiderio di qualche attimo prima. Ed è la tua anima. Si. È la tua anima che senti si sta lacerando. Un’anima di cui non eri cosciente. E adesso che l’hai scoperta. È solo per contemplare com’è crudele il dolore della sua frantumazione.

Sei di nuovo vestito. Prima che lei possa rendersi conto che è nel suo letto da sola. Arrivi alla soglia della porta e ti volti indietro. Continua a guardarti senza dire una parola. Incessanti lacrime sfuggono dai suoi occhi. Il suo dolore non fa altro che incrementare esponenzialmente il tuo. Dov’è. Dov’è la tua crudeltà adesso? La tua insensibilità. La tua freddezza. Il tuo distacco. Non c’è più niente di tutto ciò. Ora senti solo un soffocante senso di oppressione. Ed è dovuto al pensiero che l’hai perduta per sempre. L’hai persa nello stesso breve istante in cui è stata tua. Non ti eri sentito così dal giorno in cui avevano brutalmente strappato Katherine dalle tue braccia. Tu. Damon Salvatore. Il mostro. L’assassino. Il vampiro. Sei di nuovo. Irrimediabilmente. Irrevocabilmente. Dolorosamente. Umano.