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Autore: Mapi    15/07/2010    8 recensioni
Storia di un amore proibito.Storia di un amore ostacolato. La protagonista è Maria,figlia di Renesmee e suo marito.Leggete e capirete.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Anime gemelle'
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didyme
Epilogo:

Una bambina dai capelli neri,lunghi fino alle spalle, di circa quattro anni se ne stava sdraiata al sole della campagna toscana in una calda giornata di luglio,beandosi  dell'erba fresca e soffice. All'improvviso una farfalla  dai mille colori le si posò sul nasino per poi volare di nuovo via. La bambina si mise a sedere e la osservò attentamente. Si alzò e spiccò un volo di almeno tre metri,atterrò leggiadra e aprì le sue manine paffuta. Aveva catturato la farfalla ma non voleva farle del male,la voleva solo guardare con i suoi splendidi occhi azzurri come quelli del padre.
La farfalle era stupenda,i suoi colori:blu,rosso giallo e arancione erano luminosi e la rendevano una creatura da ammirare. Poi la farfalla si riprese ,e svolazzò via ad incantare qualche altra persona.
< Dydime! > la bambina si voltò alla voce della mamma che la chiamava.
< Mamma > e le corse incontro volandole letteralmente in braccio. Le era mancata,anche se erano state solo due ore lontano perchè la donna doveva riposare.
< Hai mangiato tesoro? > chiese la donna con fare materno preoccupata per la sua piccola.
< Si mamma! >
< E che stavi facendo ferma lì? > chiese la sua mamma.
<  Aspettavo papà.Avevo preso una farfalla volevo fartela vedere ma è volata via. >
< La mia piccolina. > la bimba si lasciò abbracciare e si strinse alla sua mamma nascondendo il suo visino nell'incavo del collo di lei per annusare il suo odore.La sua mamma aveva un odore buonissimo,era bellissima e molto dolce con lei.Per la mamma la sua bambina era un miracolo.
 Lei ancora piccolissima li aveva salvati tutti senza saperlo.Forse un giorno glielo avrebbe raccontato.Ma ancora era troppo piccola e doveva godersi la sua infanzia,per quanto veloce passasse..Ancora ricordava perfettamente quando suo nonno gliela aveva messa tra le braccia.


< Un ultima spinta > la esortò Carlisle.
< Non ce la faccio più > si lamentò Maria.Erano tre ore che il suo corpo si preparava a mettere al mondo quella creatura.Tre ore di contrazioni con un marito più agitato di lei alle sue spalle e tutta la famiglia che attendeva la nascita nell'altra stanza tremendamente impazzienti.
< giuro che è l'ultima. >  così fece un respiro profondo e si preparò alla spinta decisiva. Un pianto si espanse per la stanza. Tutta quella fatica ne era valsa veramente la pena.Avrebbe patito di piùse avesse solo potuto immaginare che quel pianto gli riempisse il cuore di gioia in quel modo. E ancora non l'aveva vista.
< é una bambina! > una principessa pensò subito la donna.
< Una bambina > ripetè Alec ridendo. Sconvolto.Suo marito era sconvolto,se avesse potuto piangere l'avrebbe sicuramente fatto. Ma tutte le lacrime che non poteva versare lui le stava versando lei.
Carlisle la avvolse in un lenzuolo e la passò alla mamma.
La piccina non appenà sentì il suo odore si calmò subito e aprì i suoi meravigliosi occhi.Erano azzurri,tanto azzurri da sembrare due lampadine accese.Annusò un pò l'aria epoi sorrise. Era bellissima. Tantissimi capelli neri un nasino a patatina e quegli occhi stupendi. Sembrava una bambolina di porcellana perfetta nei lineamenti con quelle guanciotte rosate.
< Didyme > disse poi Maria. Alec che fissava la figlia imbambolato sobbalzò. Maria scrutò il suo volto e gli fece un dolce sorriso.Il marito la guardò e ringraziò il cielo per avergli dato una moglie così.Bella,dolce,e che l'amava con tutto se stesso.
< Didyme ! > ripetè lui ricambiando il sorriso.
Maria strinse al petto il suo tesoro e la cullò.
< Ahi ! > esclamò poi Maria.
< Che c'è? > chiesero subito Carlisle e Alec.
Maria allontanò la piccola e rivelò un piccolo morso a mezza luna.
< Mi ha morso!  > disse poi Maria.
< Ha fame! > spiegò Carlisle.
< è tutto suo padre. > affermò Alec contento che la sua piccola già avesse tutti i suoi dentini.


Un piccolo movimento si mosse nella pancia della sua mamma.
< Mamma è stato il fratellino? >  chiese curiosa.
< Si amore! >
< Mamma ma quando nasce? > la piccola glielo chiedeva ormai tutti i giorni e tutti i giorni lei rispondeva.
< Presto, molto presto.Ormai mancano poche settimane. >
Poi una figura entrò nella radura.
< Eccole le mie donne! > disse orgoglioso Alec.Era ancora identico.Tranne che per gli occhi ora erano dorati. Non appena uscì dall'ombra la sua pelle iniziò a brillare.Alec si beò dello sguardo adorante di sua figlia e di sua moglie.
Le due si fecero incontro e Dydime passò dalle braccia della madre a quelle del padre. Non c'era modo di impedire che quei due si adorassero. Dydime era la sua principessa e nessuno la poteva toccare.
< Dydime sono curiosa tu cosa vorresti un fratellino o una sorellina? > chiese Maria sfidando con lo sguardo suo marito che con un braccio teneva la piccola e con l'altro abbracciava la moglie per quanto possibile con quel pancione.
< Non facciamo scherzi sarà un maschietto! > disse Alec.
< Femminuc...! > disse Maria.Ma Alec non lo fece finire perchè le tappò la bocca con un bacio.
La bimba scoppiò a ridere divertita dal loro battibeccare e dal modo in cui papà faceva finire le discussioni da un pò di tempo con la mamma.
< O d'accordo non importa, basta che sia sano! > si arrese Maria stringendosi al marito.
< Andiamo a casa.Ti aspetta un bel bagnetto! >
< No mamma! >
< E invece si...hai cacciato e anche se sei più brava di tuo padre a non sporcarti devi lavarti. >
< Ehi che c'entro io ora!? > si lamentò il moro.
< O c'entri mio caro! > era da circa tre mesi che c'entrava in tutte le faccende che succedevano in casa sua.Lumore di Maria era sempre più in subbuglio e lui cercava di non urtarla.Infatti non ribatte.
< Andiamo piccola o la mamma si arrabbia. > Maria contenta del risultato ottenuto,sua figlia si sarebbe fatta il suo bagnetto li spinse leggermente nella direzione di casa.
Alec la mise a terra e la sfidò < Vediamo chi arriva prima? >
< Si papà. > disse eccitata la piccola.
< Allora pronti via! > e la piccola scattò.
Alec non partì subito.
< Se ne accorgerà che la lasci vincere. >
< Lo so ma adoro il broncetto che fa. > le spiegò Alec.
< Vai sarà quasi a casa ormai. > rise Maria. Alec la baciò la prese in braccio  e corse poi incontro alla figlia.
< Papà ma devi partire subitò. > ed eccolo li il broncetto.
< Lo so piccola ma la mamma mi ha trattenuto! >
< Ehi.... > si lagnò Maria.E tra le risate generali entrarono in casa.
Dopo luglio arrivò agosto e Maria partorì un maschietto,Matteo, con i capelli anche lui neri ma con la testolina piena di boccoli,gli occhi marroni che era la gioia del papà.Il suo campione.E che faceva sciogliere il cuore della mamma ogni volta che vedeva i suoi occhi che la guardavano.
Didyme era contentissima di avere un fratellino e ogni volta che piangeva,anche se lo faceva solo quando aveva fame,correva dala sua mamma ad avvertirla.Come se in quella famiglia non fossero dotati di sensi sopraffini.
Tutta la loro vita passò senersamente  anche se la loro storia era cominciata  in un modo burrascoso.
E come ogni storia che si rispetti anche loro ebbero il loro "E vissero felici e contenti".



Angolo scrittrice:
Allora eccomi qui con l'epilogo di Rosa senza spine...
Sono contentissima di questa storia. 
Grazie a tutti voi che mi avete sopportata e supportata.
Grazie a chi ha letto e ovviamente a chi ha recensito.Vi chiedo un ultimo sforzo. E poi sparisco giuro:D lasciate un ultima recensione per dirmi se vi è piaciuto l'epilogo. Avevo pensato di farlo lungo e esplicativo ma poi ho optato per un finale dolce dolce.
Grazie,Grazie e ancora grazie.Mariapia...
io piango....;C ciao....




Ps: sto scrivendo qualcosa su Harry potter mi vorrei buttare lì.Ma se non la scrivo tutta non la pubblico quindi se vi va aspettatemi e controllate la mia pagina di Epf.Anche se io farò di tutto per avvertirvi... Bacioni



   
 
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