Bugie.

Sempre e solo maledette bugie.

Il peggior tradimento.

La peggior condanna.

Lui mi aveva sempre e solo mentito.

Aveva tradito la mia fiducia.

Condannando perfino la mia anima.

Avevo messo a nudo il mio cuore.

Gli avevo donato tutto ciò che era umanamente possibile.

Senza ricevere nulla in cambio.

Riuscivo ad accontentarmi solo di quelle poche ore di passione.

Di quelle poche ore di lussuria.

Di quei piccoli attimi d'amore.

Ogni ricordo...

Ogni foto...

Ogni attimo...

Affliggeva all'anima mia una tortura instabile.

Sentivo il mio corpo cadere sempre più giù.

Dove la luce era solamente un lontano ricordo.

Come un fuoco lento venivo bruciata da quei sentimenti contrastanti.

Ero stata ingiustamente messa al rogo.

Ma la morte non giungeva come sollievo.

Aveva strappato perfino le mie ali.

Facendomi cadere in un pozzo senza fine.

Piccola ed ingenua Grifondoro.

Piccolo angelo dal cuore d'oro.

Quante volte lui aveva ripetuto quelle parole?

Quante volte io ne chiedevo il significato?

Ed ora...

Ed ora una nenia terrificante perseguitava i miei incubi.

Ora che i ricordi si fanno insistenti chiedo la liberazione.

Libera dalla prigione dei tuoi occhi.

I colori spariscono sempre di più.

E quel mondo che io consideravo un arcobaleno, ora riesco a veder solamente bianco e nero.

Un bianco che sbiadisce.

Che scolorisce.

Che bianco non è più.

Ed allora chiedo ancora una volta la liberazione.

Libera da questo mondo.

Libera di volare.

Libera di esser me stessa.

Libera da tutto e tutti.

Ed ora allora chiedo di restar sola col mio dolore.

Che esso mi bruci.

Che esso mi purifichi.

Che esso mi porti lontano.

Da ogni cosa.