THE COLD WAR

GLI ANTEFATTI

Adolf Hitler è deceduto. Con lui moriva un’intera mentalità collettiva indotta all’odio e alla violenza: il Nazionalsocialismo. La Germania conosceva fin dall’inizio la minaccia a cui andava incontro, una minaccia “benefica per il bene dell’umanità” secondo la contorta intenzione hitleriana . La politica espansionistica del passato gridava al mondo interno le intenzioni funeste di Mussolini e del Furher, le urla incessanti di guerra per il dominio del mondo. Il conflitto finale fu di proporzioni assai pù vaste della precedente. “Mi bastano ventila morti da sbattere sul tavolo della pace” sentenziò Il duce. I morti furono molti di più e molti di più furono i feriti e le perdite umilianti della dignità. Un solo marchio vigeva poderoso facendo da ombra alla guerra: la Shoah , l’Olocausto, lo Sterminio; quest’orrore fu multiforme come i volti del Diavolo, ebbe parecchi nomi.  I suoi genitori furono, a suo tempo, il Razzismo e l’Antisemitismo. I suoi seguaci gli uomini, i miei simili, coloro che professavano il diritto alla violenza, la missione civilizzatrice, la superiorità della razza. Amenità  abbaglianti per quella gente grama!! La fine di Hitler disse addio ad un epoca e il mondo si scosse di dosso la polvere della guerra e i suoi terribili ricordi che suscitavano la sensazione palese della ribellione. Il “MAI PIU’” di tutti coloro i cui occhi hanno visto il mostro tentacolare che si cela dentro di noi e che ci divora, ci governa e ci induce verso quella via che siamo certi che sia quella giusta sbagliandoci. Il mostro siamo noi stessi, siamo tutti noi. Il male è nostro padre. Il bene è lo straniero che ci infastidisce sulla spiaggia, cercando di propinarci i prodotti genuini e vitali per  la nostra salvezza. LA POLVERE DELLA GUERRA , SI LEI. SAREBBE RITORNATA CON NOI IN UN ALTRO, PIU’ AMPIO E FORSE DURATURO FRANGENTE. Siamo riuscito a scamparlo, stando però in bilico su uno spago in procinto di cadere in un abisso interminabile. Guerra anche lei ma le prerogative e gli orpelli iniziali cominciavano a far annusare gli effluvi della perdizione e della non- speranza. Mi viene in mente il Montale che scorge il male e isuoi “figli” come una esplosione, una “bufera” che spazzerà le nostre forze “ e la Terra ritornerà alla forma di nebulosa ed errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie” (Italo Svevo).