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Autore: Zaphirya    16/07/2010    0 recensioni
Avvicinati - disse con voce suadente dall'alto del suo trono. Lei stessa era come un agnello per lui e lo sapeva, si limitò quindi a fare quello che lui si aspettava che facesse. Lentamente avanzava verso di il centro della stanza. Un ragazzino,che avrebbe saputo in seguito essere un certo Luppi, stava all'angolo della stanza proprio sotto il trono,leggermente più verso la porta stavano due altri, poi Ulquiorra e dietro di lei un ragazzo con i capelli blu e lo sguardo glaciale che la fissava intensamente come se da lei dipendesse il suo futuro. E infatti parlò.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Jaggerjack Grimmjow
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Si svegliò di soprassalto, aveva dormito malissimo tutta raggomitolata con un forte senso di torcicollo che le bloccava i movimenti,
mentre si massaggiava la spalla guardò alla sua sinistra Grimmjow stava sdraiato e dormiva beato,almeno cosi sembrava si alzò
per andare a controllare a piedi nudi facendo dei piccoli passi silenziosi si era avviata verso il letto e ora era proprio di fronte a lui.
Cosi ,pensò, non faceva paura anzi metteva un senso di tenerezza vedendolo cosi innocentemente sopito.
Si senti afferrare un braccio e spalancò gli occhi, lui aprì i suoi.
Sono nudo e tu ti avvicini? Cosa vuoi donna? - chiese con un sorriso pieno di desiderio...desiderio? Scese con lo sguardo per un
secondo e vide quello che non avrebbe dovuto vedere mai. Era eccitato.
Scoppio in una risata sinceramente divertita. Tranquilla non è colpa tua - ai maschi capita la mattina, rilassati. E si avviò in bagno.
Quando uscì rasato e vestito non c'era traccia dell'erezione di prima.Prese la porta e usci chiudendola dentro, si rilassò un pò mentre
 sentiva la tensione calare. Apparte la pessima dormita non era andata male,non aveva cercato di violentarla o chissà che, e poi
almeno ora aveva qualcuno con cui scambiare due parole anche se non proprio cortesi era sempre meglio di nulla. A giudicare da
come aveva parlato con le altre persone li dentro, almeno quelle che aveva avuto la possibilità di vedere, lei era una di quelle che
lo calmava di più. A lei non rivolgeva insulti o minacce di morte.
Se non fosse stato quello che invece era non sarebbe sembrato una brutta persona, solo un pò distruttiva ecco. Quanti anni avrà?
Ne dimostra si e no una ventina. Ma a che cosa sto pensando? Si riscosse, orihime stai attenta quell'uomo è pericoloso e cattivo
diceva un voce nella sua testa ma anche se non capiva perchè quando erano soli pareva solo un ragazzo introverso e spaventato.
Aveva dovuto cavarsela da solo. Urahara-san aveva detto che gli Hollow come lui avevano dovuto continuare a mangiare altri hollow
 prima di diventare espada e liberarsi. Se si fosse fermato, se avesse smesso di essere feroce probabilmente sarebbe regredito fino
ad essere solo l'ombra di quello che era.
Quindi? Ammesso che lui la volesse per qualcosa di più di una notte per passare il tempo, cosa per nulla scontata , avrebbe accettato
la vita che conduceva? Era un mercenario;
Sarebbe potuto morire in qualsiasi momento e lei non lo avrebbe rivisto più. Comunque...era già morto. Non poteva avere figli, non sapeva
 nemmeno se era in grado di portare avanti un rapporto...completo - arrossì pensando alla visione sfocata e per nulla definita dei loro corpi uniti.
Stava insomma costruendo un castello in aria ,ecco cosa succede quando non si ha nulla da fare.
Ma lui mi ha pur sempre salvato la vita perciò tanto vale ripagarlo si disse illuminandosi improvvisamente e gli venne un idea.
Gli avrebbe ordinato la camera.
Rifece il letto Prese un asciugamano e spolverò tutta la camera poi andò in bagno e lo lavò insieme alla biancheria che aveva
lasciato sul pavimento mentre imbarazzata gli lavava i boxer (XD ndA) poi prese. Questa si che era lei, non si lasciava abbattere,
era sempre allegra e spensierata e se per caso era triste non lo dava a vedere.
Alla fine era un uomo faceva le stesse cose di tutti gli altri e aveva gli stessi vizi.
Mentre canticchiava qualcosa e puliva la doccia  se lo trovò davanti appoggiato allo stipite della porta con la schiena
a braccia conserte e sorrideva di quella strana e incomprensibile umana che gli stava facendo da cameriera senza che nessuno glielo avesse chiesto.

Sorrise con allegria come se salutasse un amico o un conoscente e disse
Bentornato ti ho dato una sistemanta alla stanza spero non ti dis.. -  si blocco quando lo vide avanzare con sicurezza verso
di lei e fermarsi a un centimetro dalla sua faccia.
Hai tutta la faccia impolverata disse soffiandole addosso - sorrideva tranquillo
Eheh - si scompigliò la folta chioma rossa e si affretto a sciacquarsi mise la testa nella doccia e aprì l'acqua ma aveva le mani scivolose di sapone
e il soffione della doccia le sfuggì di mano inzuppandola tutta.
Oddio guarda che disastro disse toccandosi i vestiti fradici. Il tessuto acrilico della tuta era diventato aderente e scomodo cosi si girò per dirgli di
uscire che doveva asciugarlo ma appena si voltò trovò lui davanti che le porgeva una mano per rialzarsi.
La mia cameriera ha combinato un pasticcio eh? - sghignazzò.
Lei gonfiando le guance disse - Non sono la tua cam.. - ma si ritrovò le sue labbra sulla bocca e non potè più parlare.
la prese per i fianchi e la poggio sul mobile, era come una piuma per lui ma si sentiva pesante e impacciata,
stordita e confusa mentre non riusciva a stare dietro a tutti quegli avvenimenti che accadevano nella sua vita ultimamente.
Prima l' Heuco Mundo, poi quelle due ragazzine , i pericoli sempre incombenti in quello strano universo .
Era stanca e infeddolita con un uomo attaccato alla sua bocca e decise che era giusto cosi e che da oggi si sarebbe concessa il lusso di stare bene
Basta Kurosaki - kun, basta guardare da lontano ragazzi che non la volevano. Lui la voleva , anche con una certa urgenza, e lei voleva lui.
E voleva divertirsi oggi. Gli passo una mano nei capelli scendendo sul suo collo.
Appena lui capì di avere la sua approvazione mise le mani sulle natiche di lei e la sollevò. Per tutta risposta lei li intrecciò le gambe intorno alla vita.
Continuarono questo sfioramento di lingue appena accennato come se non fossero sicuri di come procedere. Lui la appoggiò addosso alla parete e
comincio a tirare giu la chiusura del vestito sulla sua schiena. Finiva giusto qualche centimetro sopra il fondoschiena quindi potè abilmente infilarci una mano
e toccarlo mentre lei lo baciava e si sfilava la maglia nello stesso tempo. Si calo i pantaloni e tolse i piccolo giacchetto che teneva sulle spalle.
Lo vide avanzare verso la doccia a tentoni e aprire l'acqua calda infilandosi poi con lei in braccio.
Faceva caldo molto caldo e nell'ambiente fumoso si ritrovò ad ansimare sulla sua spalla avvinghiata a lui con mani e gambe mentre la toccava dove nessun altro
aveva mai posato lo sguardo.
Aspetta...aspetta io non - era intontita da tutta quella frenesia, lui la toccava creando piccole scie rosse di lividi tanta era la violenza delle sue mani.
Fermo non l'ho mai fatto prima - gemeva cercando di bloccarlo e ci riuscì, ora lui la guardava aspettando che parlarasse o che lo invitasse a procedere
ma non disse nulla.
Vuoi fermarti qui? - le sorrise tranquillo anche se la sua erezione le premeva la coscia con forza.
No io voglio che sia tu il primo ma non posso cosi appesa - arrossì violentemente - mi farò male... - distolse lo sguardo
Dopo un attimo di silenzio la fece scendere prese la spunga la fece girare e cominciò a lavarle la schiena abbracciandola con una mano e baciandole il collo.
La cosa buffa è che tutto quello erano solo reminescenze di una esistenza precedente a quella, come il baciare. Tutto quello che non era essenziale all'atto
sessuale in se veniva ignorato di solito. Ma per quella fragile umana sentiva una tenerezza innaturare che forse scatenava anche la sua di natura umana
per quanto lontana e dimenticata fosse.
Prese altro sapone e lo mise sulla sua lunga chioma accarezzandola e la risciacquò.
La fece uscire e si mise un asciugamano sulle spalle, ne diede un anche a lei ma era imbambolata a fissare il pavimento forse troppo imbarazzata per tutto quello.
le prese un braccio e la porto verso il letto la fece stendere. Lei aspettòò un pò ma lui non sembrava intenzionato a toccarla, solo aveva preso a lisciarle i capelli umidi.


  
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