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Autore: Crazy_Me    17/07/2010    3 recensioni
Lui. Alexi Laiho. Lei. Jessica, ma per tutti Jess. Loro. Due band in tour insieme. Solo tre aggettivi. Pazzi, folli e fanatici della birra.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Attenzione: Volevo premettere che il linguaggio usato è un po’ colorito, ma non mi sembrava il caso di cambiare rating. Tutto qui. xD
Buona lettura.


2° Capitolo



I ragazzi si girarono, sentendo delle voci provenire dal corridoio della sala prove.
Dopo pochi secondi apparvero i quattro, sorridenti e carichi.
Si salutarono, scherzando un po’, ma vennero subito al dunque. I Children non avevano tempo da perdere nel caso quella non fosse la band giusta.
- Siete pronti? – Chiese Roope, fissando soprattutto la ragazza.
Alzarono le spalle, come se fosse un gioco da ragazzi e si diressero verso il microfono e la batteria.
- Ah, a proposito, come vi chiamate? – Chiese Janne, curioso.
- Dark Revenge. – Rispose Jess, togliendo la sua chitarra dalla custodia e mettendosela a tracolla.
- Interessante. Bel nome. – Disse Alexi, annuendo e fissando gli strumenti di tutti, soprattutto le chitarre. Quella di Alex era una Jackson King V tutta nera, mentre quella della ragazza era sempre un’altra Jackson, ma stavolta una Rhoads, bianca e nera. Erano davvero belle entrambe e per un certo periodo anche Alexi ne aveva usate di Jackson, ma poi era passato alle ESP, che erano qualche spanna più in su, secondo lui.
- Ti piace? – Gli chiese la ragazza, vedendo lo sguardo di lui puntato sul suo strumento.
- Eh? – Venne come svegliato all’improvviso. – Ah, sì, hai buon gusto. – Fece una pausa. – Ma ora pensa a suonare! – Glielo disse amichevolmente, con il sorriso sulle labbra.
Robert iniziò a contare e a picchiettare le bacchette una sull’altra per dare il tempo d’ inizio, partì poi una melodia all’inizio proveniente solo dalla chitarra di Alex, che poi si unì al basso e alla batteria, fino a che la ragazza non iniziò a cantare.
Una voce impressionante, molto pulita, ma anche acuta, che nelle note più alte si faceva sentire in tutta la sua potenza. In alcuni punti prendeva posto a cantare Alex, per pezzi un po’ più “duri”, mentre la ragazza continuava con la sua chitarra. Era davvero brava, sebbene i pezzi più impegnativi li facesse il ragazzo, ma non è facile cantare e suonare allo stesso tempo.
Alla fine della prima canzone, i quattro ne iniziarono subito un’altra, lasciando solo pochi secondi di pausa.
Questa era un po’ più difficile, sia da cantare che da suonare, ma se la cavarono benissimo. Avevano dei pezzi molto metallici, ma anche melodici, riff che ti entravano in testa e soli molto veloci e grintosi, un po’ nello stile dei Children.
Mentre suonavano sembravano tutti molto concentrati. Rob era fisso sui piatti della batteria, con un sorrisino stampato sul volto e qualche goccia di sudore a imperargli la fronte. Steve chiudeva a tratti gli occhi, lasciandosi trasportare dalla melodia e muovendo le dite velocemente sulle corde del suo basso Ibanez nero. Infine Alex e Jess. Sembravano completamente assorti, assorbiti dalla musica.
- Che ne pensate? – Chiese Henkka, girandosi verso i suoi compagni e formando una specie di cerchio. I Dark Revenge non se ne accorsero nemmeno, erano talmente impegnati a suonare che nemmeno se fosse crollato il tetto dell’edificio avrebbero fatto una piega.
- Beh, bravi sono bravi. – Tutto qui? Pensò Alexi. Quello era il suo unico giudizio, l’unico parere che era riuscito a dare.
- Sì, sono bravi, ma sono adatti a noi? Non ci vorrebbe una band più…- Roope si soffermò a cercare la parola giusta, facendo vagare lo sguardo a destra e sinistra, come se l’aggettivo potesse essere scritto su una parete.
- Grintosi? Beh, questi sono abbastanza pazzi, folli, birromani, melodici e metallari da essere i nostri supporter. – Tutti si zittirono per un po’, tornando a sentire il gruppo.
L’opinione del vocalist era sacra per i Children. Se Alexi diceva nero era nero, e lo diceva perché era sicuro. Perciò nessuno disse niente per alcuni minuti, finché non fu Janne a rompere il silenzio.
- A me piacciono. -
- Anche a me. Li trovo diversi, anche lei è diversa. – La voce di Henkka, che anche quel giorno aveva preferito aspettare per giudicare, ma ora era il momento giusto per farlo.
- Cosa intendi per diversa?- Chiese Laiho, con la fronte corrugata.
- Intendo che a vederla non sembra quello che è ora. – Fece una pausa. – E che anche la band a vederla potrebbe essere giudicata male, un po’ come abbiamo fatto noi. Sono giovani, ok, ma lo eravamo anche noi e questi mi pare che sappiano stare su un palco. -
Silenzio. Nessuno avrebbe più detto nulla per altri interminabili minuti. Se Henkka dava un parere riguardo una cosa seria, era così. Stop, fine. Voleva dire che ci aveva ragionato e che aveva espresso le sue motivazioni, e gli altri ci avrebbero riflettuto su per un po’.
E poi, a quel punto, solo a quel punto, lo avrebbero forse mandato a quel paese.
Ma non questa volta.
- Io sono con te. – Affermò con sicurezza Jaska, che forse era il più incerto all’inizio. – Sono bravi, cazzo, spaccano i culi e fanno buona musica. -
- Perché dovremmo avere dubbi? – Chiese poi Roope, con le spalle alzate. – Sono bravi. Punto. -
Janne sorrise e annuì, facendo capire che era d’accordo con i compagni.
- Dai, manchi tu, Alexi! – Dissero i suoi amici.
- Ho già detto! Sono abbastanza folli e grintosi per venire in tour con noi. – Sorrise e si girò di nuovo verso il gruppo.
Per un attimo i suoi occhi si incontrarono quasi per caso con quelli di Jess, che abbassò subito lo sguardo, ma vedendo un sorriso stampato sul volto del biondo non poté fare a meno di smettere di suonare e corrergli incontro.
- E’ un sì? – Chiese, quasi urlando. Jake, il manager, gli aveva detto che li avrebbero presi, ma non gli aveva nascosto che c’èra un po’ di insicurezza tra i Children.
- Beh…Facci pensare…- Finse di guardare i suoi compagni, con sguardo indifferente. – Ma sì, dai! – Ora sul suo viso apparve uno stupendo sorriso, che venne subito ricambiato dai membri dei Dark Revenge.
- Usciamo per festeggiare, stasera? – Chiese il cantante, allargando le braccia.
- Ci puoi scommettere! – I membri dei Revenge erano letteralmente impazziti, tra Rob e Steve che si abbracciavano, saltando e Alex che si improvvisava ballerino di una danza sconosciuta.
Jess invece scuoteva la testa, come se ancora non ci credesse, poi ad un certo punto abbracciò prima Alexi, per qualche secondo, e poi si aggrappò al suo chitarrista, iniziando a esultare e correre per tutta la stanza.
- Non me l’aspettavo una reazione così! – Esclamò Roope, serio, mentre beveva una birra.
- A chi lo dici. – Il cantante era ancora più scettico.

I Children uscirono di casa e si diressero in automobile verso l’Hotel lussuoso in centro, dove i ragazzi si erano messi d’accordo di trovarsi.
- Cazzo! – Sbottò Jaska. – A noi, quando eravamo agli inizi, non ce l’avevano dato un Hotel così, però! -
- Perché noi non eravamo supporter di una band così figa, famosa, talentuosa, pazza come lo siamo noi. – Alexi era il solito!
- Infatti! – Si associò Janne, sorridendo.
I Children si diressero verso l’entrata, vedendo un gruppo di ragazzi parlare, con delle sigarette in mano.
- Oh, eccovi! – Si salutarono, rimanendo un po’ fuori a parlare.
- Dove andiamo a festeggiare? – Chiese Steve, con lo stomaco che continuava a brontolargli dalla fame.
- Io propongo di andare al Saaga. –
- Il che? – Chiesero i quattro in coro.
- Il Saaga, ovvero il miglior ristorante di tutta Helsinki! – Spiegò Henkka, ricevendo i consensi dei suoi compagni e anche dei Dark Revenge.

Dopo una mezz’ora di auto e anche qualche strada sbagliata, i ragazzi parcheggiarono davanti al ristorante. Non era lussuoso del tipo camicia e cravatta, ma nemmeno trasandato. D’altra parte un ristorante in centro ad Helsinki non sarebbe mai stato “malmesso”.
- Ho bisogno di una birra! – La ragazza li superò, entrando per prima e fiondandosi sul primo tavolo libero, senza nemmeno chiedere se era già stato prenotato.
- Prima le signore. – Disse sarcasticamente Henkka, dopo essere stato travolto da Jessy.
I ragazzi risero.
- Ci dovrete fare l’abitudine, perché Jess è così. E’ peggio di un maschiaccio! -
- Sì, però le curve le ha al posto giusto! – Rob diede una sgomitata a Steve, sorridendo malizioso.
- Ti piace? – Chiese Alexi, per un motivo ignoto anche a lui.
- Chi? Jess? Ma figurati! – Scosse la testa, come per scacciare il pensiero. – E’ bella e tutti e tre lo sappiamo. – Gli altri due membri annuirono. – Ma è la nostra cantante e noi la vediamo solo come la nostra migliore amica e…beh, cantante! – Spiegò Steven, molto convincentemente.
- Ah. – Alexi era rassicurato da quell’idea, senza un motivo però, perché quella ragazza…beh, non sapeva nemmeno lui, ma non le piaceva come una ragazza. La stimava come una brava cantante e chitarrista.
- Entriamo o ci congeliamo qui fuori, mentre quella pazza ci finisce tutta la birra? – Chiese Roope, strofinandosi le mani e soffiandoci aria calda sopra.
Henkka spinse la porta ed entrò, andandosi a sedere nel tavolo dove Jess aveva già preso posto e anche ordinato da bere.
Alexi si mise a destra di Janne e a sinistra di Alex, che a sua volta aveva Jess a fianco.
Iniziarono a parlare e a metà serata, dopo aver mangiato il primo, sul tavolo c’erano già almeno due o tre birre per persona.
E’ che mangiando e parlando si finiscono così in fretta…Diceva sempre il vocalist, ma la verità è che lui e il resto della sua band avrebbero finito anche un’intera scorta di birre pur rimanendo muti e con lo stomaco vuoto da mesi!
Ma di certo anche i Revenge ci stavano dando dentro, visto che nell’angolo tra Jess e Steve c’erano almeno cinque o sei birre, eppure erano entrambi abbastanza sobri. Però, anche se avessero sparato cazzate, gli altri non se ne sarebbero accorti, calcolando che ne dicevano anche senza aver bevuto nulla.

- Oh, cazzo, che fottuto mal di testa! –
Janne si svegliò lentamente, aprendo prima un occhio e poi un altro. Davanti a lui l’immagine sfocata di una bottiglia di birra e, anche dopo aver preso una bella sbornia, ne bevette tutto il contenuto, sebbene fosse quasi finita.
- Ma dove cazzo sono? – Si chiese, alzandosi pian piano e gattonando per la stanza.
Era una stanza che non conosceva, insomma, ok che si era ubriacato, ma non riconoscere la propria casa…
Davanti a lui c’erano un ammasso di corpi indefiniti. Ah no, aspetta! Quel tipo con una gamba su una pianta ornamentale e con il braccio sinistro su una fila infinita di giacche buttate alla cazzo sul pavimento assomigliava vagamente al suo cantante.
E quello sotto di lui aveva qualcosa di molto simile a Henkka.
Janne provò ad alzarsi e, con suo grande stupore, ci riuscì. Barcollando un po’, arrivò fino ad Alexi e prese a muoverlo con il piede, per non doversi riabbassare e perdere l’equilibrio.
- Mmmmh…- La voce lamentosa del Laiho che, come un bambino, non voleva saperne di alzarsi.
Dopo qualche altro calcetto, Alexi si rassegnò ad aprire gli occhi e focalizzare lo strano essere davanti a lui, con le sembianze del suo tastierista.
- Ciao Janne. – Disse poi, con voce impastata e la testa che gli faceva un male cane.
Pian piano si svegliarono tutti, accorgendosi di essere nella stanza dell’Hotel e reputandosi fortunati di non aver sbagliato camera la sera precedente e sperando di non aver fatto una figura pessima con quelli dell’Hotel. Non che gliene importasse molto, ma comunque vedere entrare dei tizi – e precisamente nove! - ubriachi che si dirigono proprio verso di te per chiederti le chiavi della stanza del tuo Hotel non doveva essere il massimo. Però, dai, non avevano rotto niente e ciò era positivo!
- Che dite? Andiamo? – Chiese Henkka, dando una sbirciatina all’orologio che segnava le 11.15.
- Forse è meglio. – Si avviarono verso la porta e salutarono i Revenge.
- Siate puntuali alle prove e poi…beh, si inizia! -


Ebbene eccomi qui!
Il nome Dark Revenge è copiato da un’altra band perché non mi erano venuti in mente altri nomi e quello mi piaceva, però il gruppo non è lo stesso. I membri sono totalmente diversi, perciò nessun “Crossover”.

der Hysteria: Grazie della recensione e dei complimenti! Mi ha fatto molto piacere e, senza spoilerare, Jess e Alexi…Beh, lo vedrai! u.u

Pumpkin Head:
Hi darling! :) Sono felice che ti piaccia e ti metta curiosità. E poi lo sai che sono bastarda, no?! xD

Archangel 06:
Grazie della recensione :D Sono felice che ti ispiri! Intanto, con questo capitolo, ho risposto a tutte le tue domande. Spero ti sia piaciuto :)

Grazie a tutte per le recensioni e grazie anche a Sorrymusicjunkie per averla messa nei preferiti! :D
Spero vi sia piaciuto anche il secondo capitolo!

Crazy_Me

  
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