18/07/2010
4 recensioniEra un caldissimo, ardente, asfissiante, torrido, afoso, bollente, infernale pomeriggio di Luglio e un ragazzo dai capelli scompigliati che si attaccavano alla fronte imperlata di sudore era intento a scrivere alacremente su un foglio di pergamena; ogni tanto sbuffava e sorseggiava dell’acqua, aggiustando gli occhiali che scivolavano di continuo sul naso.
“Mooonyyyyyyy!”.
La scritta che prima campeggiava sul foglio scomparve dopo poco tempo, lasciandolo intatto e pulito. Poi una frase diversa fece capolino tra le fibre di cellulosa.
“Dimmi Prongs”.
“Ho letto la tua storia”.
“Bene... e come ti è sembrata?”.
Il ragazzo aspettò qualche secondo in più, tanto per dare più suspence al discorso. Poi intinse la piuma nell’inchiostro.
“Hai fatto un errore di battitura”.
Pausa.
“Ehm... e cioè?”.
James sghignazzò. Oh, Remus...
“Se stesso... il sé in questo caso non vuole l’accento!”
“Sicuro?”
“Assolutamente!”
“Posso fidarmi?”
“Parola di Malandrino!”
Lunastorta parve soppesare le parole di Ramoso.
“Meglio controllare sul vocabolario...”
Prongs sbuffò.
“Uomo di poca fede...”
Fermò il braccio a mezz’aria, fissando il vuoto innanzi a sé con espressione vacua.
“Ehm... Remus?”
“Sì, James?” rispose dopo un po’.
“Cos’è un vocabolario?”
L’amico non rispose.
“Te lo spiego a scuola”
“Uffaaa... fai sempre il sostenuto, tu!”
James immaginò il suo amico alzare gli occhi al cielo, esasperato.
“Comunque... sé va con l’accento”
“Sì, sé da solo sì... ma se stesso no”
“Mmh... controllerò...”
“Uomo di poca fede...”
Prongs sbuffò nuovamente.
“Ad ogni modo, se ho ragione io mi devi offrire un gelato” decretò il moro.
“...”
“Se hai ragione tu offro io” continuò.
“Allora pago io”
“Haha! Lo sapevo di aver ragione! Haha!”
“Sì, sì...”
“Muahahaaa!! Mi devi un gelato!!”
“Sì, lo so... durante la prima gita a Hogsmeade andiamo da Florian Fortebraccio, contento?”
“Sììììììììììì!!”
“...”
“Tiramisù e nocciola con panna!”
“Da quando conosci i gusti babbani?”
“Tsz! Guarda che sono acculturato, io”
“Grazie a me”
“Naaah, la tua parte è stata minima... la mia intelligenza non ha bisogno del tuo aiuto!”
“...”
“...”
“Prongs, non smetterò mai di stupirmi del tuo egocentrismo...”
“Di’ la verità, sono inimitabile...”
“...”
“Però devo ammettere che l’aver stregato due pergamene in modo che possiamo parlare anche stando lontani è assolutamente favolosa!”
“Grazie, almeno questo...”
“Oh, Remusino caro, vorrei tanto rimanere con te, ma devo andare a scopa... ehm... ad aiutare Sirius!”
“...”
“Daaaaiii non fare il gelosoooneee! Tanto lo so che Sirius è tutto tuo...”
“Ceeeerto... credici...”
“Io sono solo una delle sue tante avventure... in attesa che Evans si accorga di me...”
“Non sapevo che ti piacessero sia uomini che donne”
“...”
“Ha! Ti ho lasciato senza parole!”
“Mai, lupastro spelacchiato!”
“ Ehi! Guarda che il mio pelo è bellissimo”
“Già... anche Sirius lo pensa...”
“James...”
“E non solo il pelo... non fa che parlarmi di te... dice che le tue cicatrici sono molto sexy... e che vorrebbe leccartele una ad una...”
“La smetti?! Deficiente!”
“Hahahaaaa!”
*passa qualche minuto, in attesa che James si riprenda dal convulso attacco di ilarità*
“Che idiota...”
“Sì, lo so... ma è per questo che mi ami, vero???”
“Sì!!”
“Povero Sirius, alla fine il cornuto è diventato lui...”
“Hahaha! Povero davvero!”
“Hahaha!”
“Già...”
“...”
“...”
“...”
“...”
“Allora, a quando le nozze tra te e Felpato?”
“JAMES!”